"Crudele, inquietante, macabro, traditore: si dicono tante cose su di me ma io, il mio sangue, l'ho tradito per te."
Bucarest, 1986: Ioan giunge all'Henry Cuanda e pare proprio che suo padre non ci sia ad aspettarlo.
Cluj-Napoka, 1988: Erzsébet ha finalmente vinto la borsa di studio per il dottorato.
1989: La Rivoluzione.
Bucarest, 2014: gli archivi segreti della Departamentul Securităţii Statului sono stati finalmente aperti al pubblico, la Transilvania Rossa dell'epoca comunista non è più il poderoso punto interrogativo che ha rappresentato per più di vent'anni.
Gli archivi nasconsono documenti e pezzi di anime, pezzi di storia e troppi ricordi che legano persone troppo diverse. Le pagine dei documenti nascondono appunti, nascondono pezzi di Lui.
Lui che è sempre presente in modo prepotente, pesante, invadente.

Ho fatto un esperimento. Ho chiesto al fandom di darmi due sole direttive: un pair (o un pg) ed un particolare. La sfida è crearci la storia intorno.
I - (Het!SpAus): "Nessuno sa la verità, neppure il cielo che ci guarda da lassù".
II (PruAus): "Io mezzo morto e tu mezzo vivo e dimmi tu com'è possibile."

La vita è piena di ostacoli ma anche, per fortuna, di piaceri. D'altronde, tra i migliori piaceri in cui può crogiolarsi un uomo, ci sono certamente il cibo ed il sesso.
Olanda lo sa, lo sa bene.
[Raccolta] [Vari Pair]
#1. [NedPort]: " Portogallo aveva un problema: non riusciva mai a stare fermo. Olanda aveva un problema ben più ostico: Portogallo non riusciva mai a stare fermo. "

~ "Vi gir oss ikke frivillig, kampen er allerede i gang. | Non ci sottometteremo volontariamente; la lotta è già iniziata."
«Avvicinati, Tyskland, non ti sembra gretta e volgare come immagine?
Lo sai che quelle tonnellate me le sento gravare dentro?»
~ ❝Alla vittoria in campo deve seguire quella in culla.❞
"Siamo un paradosso, Denmark, viviamo convinti di farlo ma -fondamentalmente- ci lasciamo vivere dalla storia degli eventi. Non può essere diversamente, d'altronde. [...] Pensa a te, Denmark, pensa alla tua condizione. Io vivo."
~ "Consideralo l'estremo volo sgraziato di albatros, buffa oca dell'oceano."
«Non è finito, non finisce. Come faccio? Come si fa? Spegnili, Berwald. Non è finito. Spegnili, chiudili.»
[...]
«Denmark-- è stato bravo, Sverige. Anche tu sei stato bravo, Berwald. Siete stati bravi.»
|| WWII || GerNor

"When we were young souls,
On the junk yard.
Now we are stunned minds.
Full of junk goods.
But i feel your heartbeat,
Just like mine.
I feel your heartbeat all the time."
[Milky Chance - Flashed Junk Mind ]
Australia sapeva che in queste condizioni, a chiunque, lui sembrava senza scampo, persino a sé stesso.
Australia lo sapeva che una volta istigato era davvero difficile dissuaderlo dall'avere la sua piccola soddisfazione personale.

"Nella chiesa di questa periferia, una bicicletta nera è un monaco."
[G. Gospodinov]
Un bulletto dal cuore d'oro, un principino senza scastello ed un liceo che non sembra voler dare loro pace.
Una bicicletta e un secchio d'acqua, un fiume ed un'amicizia da ritrovare.
Su uno sfodo del grigio di periferia, le avventure di due ragazzini convergono verso due finestre decisamente troppo vicine.
1. "Gomma - Baustelle": "Ed il futuro stava fuori dalla new wave da liecale, così speravo di ammalarmi."

"(n.) the temporary affection and infatuation usually experienced by two young people in love".
Chiuse il libro, mantenendo l'indice per tenere il segno. Si tolse gli occhiali e li poggiò sul tavolo. Aveva capito.
Ed andava bene così?
***
[Dal prologo]
"Lui lascia vagare lo sguardo altrove cercando di scacciare il senso di amarezza ed aspettativa nostalgica ma Finlandia fa ticchettare continuamente la penna sul tavolo, lo fa con naturalezza, lo fa distrattamente mentre ascolta il rappresentante del Regno Unito. Tino sembra sempre mediamente rilassato e tranquillo e, lui, ha notato delle fossette sulle sue guance che si creano anche solo quando stringe le labbra.
“Adorabile”: ecco, questo è l'aggettivo esatto, probilmente.
Il primo che gli sia venuto in mente, guardandole."

"Nel mio andare
Nel tuo tornare
Due inverni"
16 maggio 1918, termina la guerra civile finlandese. (sisällissota)

~ 10 Novembre 1520 - Massacro di Stoccolma.
Si chiese se Svezia vedesse lui o avesse ancora negli occhi il sangue che macchiava i pavimenti, quel macabro fiume cremisi che era stato costretto a guardare senza poter fare nulla, si domandò se quel suo premerlo alla parete fosse solo una reazione al dilaniante squarcio che si era aperto nella sua anima.

Le mani affondarono nella neve, così come le ginocchia. Il bianco si tinse di rosso.
La vista sfocata cercò Norvegia, allungò una mano sulla figura di Islanda, ancora così piccolo, così lontano, così sconvolto.
Norvegia gli coprì gli occhi.
«Maledetti, molemmat.»
«Fin.»
«Maledetti voi, maledetta Kalmar.»
"Secondo te, una farfalla, quanti battiti d'ali riesce a fare prima di morire?"

"Gerascofobia: paura persistente, anormale e ingiustificata di invecchiare. Quelli che patiscono questo disordine sono caratterizzati come persone con tratti della personalità ansiosi, isterici o narcisisti. Per via della a sovra-valutazione che fanno dei beni materiali e del successo negli obiettivi sentono problemi per fare fronte alla perdita di bellezza, di potere, di seduzione e di ricchezza, fra altri. La gerascofobia quindi non appare in qualsiasi soggetto, ma ha a che fare con l’evoluzione della persona che la patisce."
Sullo sfondo notturno di Francoforte: storie spezzate, tormenti ed asfissia.
A cosa può spingersi la volontà umana ed a cosa può sottomettersi? A quanto può portarti la voglia di vivere, anche sputando sangue? A quella vita ci si appiglia, si sopravvive a tutto.
Più mezzi morti che mezzi vivi.
***
"Sessanta secondi: un minuto. Ok."
Sessanta secondi: un minuto. Non sono un cazzo nella vita di una persona.

Aveva invocato la confusione: ecco che era arrivata, destabilizzante e distruttiva.
Esercitando in pieno il diritto di sbagliare aveva riscontrato seri problemi con l'amore. L'amore che si inventava i viaggi, si inventava i viaggi per cadergli addosso e lo inseguiva e lui scappava.
«Crucco, hai rotto il cazzo.»
"Eri l'uragano che spazzava via la mia normalità. L'unica ragione che teneva in piedi tutto. Ma quell'uragano un giorno ti ha portato via da me ed ha spazzato via anche tutto il resto. Come mai ora è tutto diverso tra noi?"

«É proprio arrivata la primavera, Ruotsi.»
«Mh?»
Tuttavia, per quanto fosse impresso nella sua anima, continuava a stupirlo, esattamente come in quel momento.