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Autore: NightWatcher96    10/04/2015    4 recensioni
Prendersi cura di qualcuno può avere lati positivi ma anche negativi, questo si sa. Ma se i problemi ne fossero due, diramati in un'avventura mezza ironica dove Raph cresce continuamente d'età mentre Mikey regredisce?
Donnie ha solo 15 giorni di tempo per trovare una soluzione. O perderà per sempre i suoi due fratelli. Attenzione, però: il male è sempre nell'ombra e Leo lo sa.
TMNT Nick
Genere: Avventura, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Raphael Hamato/ Raffaello, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Le strade della Big Apple erano davvero perlustrate e sorvegliate da una fitta schiera di Foot Bots armati di laser Kraang, ottenute da un'improbabile ma possibile alleanza con il Kraang Prime e lo stesso Shredder.
Sbucare dai tombini sarebbe stato troppo pericoloso e nemmeno percorrere i tunnel fognari verso sud-est, i quali conducevano verso la Cattedrale nemica, in quanto sorvegliati da altri droidi.
E Leonardo era giunto alla stessa medesima conclusione, in silenzio con la sua famiglia, celati dalle tenebre di un vicolo malridotto e grondante di spazzatura nauseabonda. A pochi passi potevano scorgere la Cattedrale ma accedervi sarebbe stato impossibile.
-Andiamo via da qui! Puzza!- brontolò Raphael, con Mikey tra le braccia. Il bimbo fece uno starnuto e un vagito preoccupato. -Visto? Non sono l'unico a pensare quanto sia malsano per Mikey- pronunciò con voce più bassa.
Donatello appoggiò istintivamente la mano sulla testolina del fratello bambino e automaticamente la sua espressione perplesse s'indurì in una preoccupata. Amaramente tirò un sospiro frustato, frugando nella sua borsa alla ricerca di un termometro.
-Che stai facendo?- domandò ancora Raphael, incuriosito.
-Mikey è un po' troppo freddo per me. Non va bene. Ha bisogno di una copertina o qualcosa per un po' di calore- pronunciò attento. Notò un bagliore di rabbia attraversare le iridi del fratello rosso verso la quarantina.
Il sensei infilò il bimbo nel suo kimono ancora una volta, poi lo accarezzò sulla testa in modo da distrarlo e non farlo parlare per evitare di attirare l'attenzione.
-Non dovrebbe essere la nostra battaglia, dannazione- imprecò Raphael.
-Invece sì. Se Shredder ha mobilitato tutte le sue truppe di robot è perché vuole stanarci. Probabilmente non deve aver gradito la tana vuota- ribatté deciso Leonardo, mentre correva con lo sguardo sugli edifici costeggianti la Cattedrale.
-Abbiamo bisogno di un posto dove nasconderci e progettare un piano- borbottò Donatello. -La tana è fuori questione-.
April aprì la bocca per ricordare loro che c'era pur sempre il suo appartamento disponibile ma si ricordò amaramente che era fuggita da lì proprio perché aveva incontrato un'orda di Foot Bots e Kraang. Senza sua padre si sentiva persa.
In un attimo, però, una nuova idea le si accese in testa. Forse era un po' prematuro, ma l'unico appartamento disponibile era quello di Casey. Gli avrebbe spiegato dei suoi amici una volta lì.
-Spero solo che non faccia lo scontroso, né vada a spifferare in giro sugli altri- pensò, adocchiando gli Hamato.
Raph sbatté un pugno contro un muro con rabbia. -Che cos'hai da fissare, si può sapere? Stai attenta a quello che fai!- ruggì seccato.
La rossa deglutì la paura per quella violenza scolpita in muscoli tonici e d'acciaio, prese un respiro profondo e rivelò la sua idea.
-No! Neanche per sogno!- bofonchiò Donatello, seccamente.
-Donnie, ti prego, è l'unico posto dove possiamo stare...-.
-Non da quello lì!-.
La rossa, allora, avvampò di rabbia. -Si può sapere cos'hai contro Casey? Lui è un bravo ragazzo e mi ha protetto contro Mutagen Man!-.
Fu il turno di Donatello di incendiarsi di pura ira. Tutti i suoi dubbi più profondi erano emersi con quella semplice frase della kunoichi improvvisamente piccola sotto gli sguardi furenti dei tre Hamato, Mikey compreso.
-Babababa! Bababababa! Babababababa!- gridò quest'ultimo, sgambettando nel kimono del sensei.
April sollevò semplicemente un sopracciglio.
-Non ci si può fidare di te! Se proprio ti piace Casey, perché non chiedi aiuto a lui, eh?!- esplose Donatello.
-Ragazzi...- pronunciò Leonardo, rivolto all'imboccatura del vicolo.
-Io sono venuta qui per scusarmi e ancora mi trattate male!- protestò la rossa, sbattendo un piede in terra.
-Senti un po', ragazzina! Abbassa la voce, hai capito? Siamo già stati troppo buoni a rivolgerti la parola, mi sa e tu hai ancora la foga di rivoltarti contro di noi? Se non gradisci la nostra squadra, smamma!- ruggì Raphael, pericolosamente a un centimetro dal suo viso.
April indietreggiò quasi davanti a quella mastodontica figura ma non lo fece per preservare la sua dignità.
-Ragazzi, voltatevi un attimo...- ripeté Leonardo.
-Raph ha ragione. Senti April, la nostra amicizia è rotta, dopotutto. Quindi, ognuno per le sue strade- obiettò Donatello, mentre si accarezzava il divario tra gli occhi.
-Idioti che siete!- gridò, frustrata, April.
Raph fece un ringhio animalesco, ormai al limite dal trattenere la furia di strozzare l'insolente ragazzina. Vene pulsanti comparvero sulla sua pelle smeraldo in un batter d'occhio e una ben definita fece capolino sulla tempia sinistra.
-RAGAZZI!- strillò Leonardo.
-Che c'è?!- protestarono all'unisono Raph, Donnie e April.
In fretta, sbiancarono. All'uscita del vicolo tante teste corvine di Foot Bots e alcuni droidi li stavano osservando da un po', tenendo le armi ritte e puntate su tutti loro.
-E... era questo ciò che stavi cercando di dirci, Leo?- balbettò Donnie, sguainando il suo Bo.
-Non mi dire...- sbuffò lo spadaccino in risposta.
Gli Hamato sguainarono le loro armi e la stessa April sfoggiò il Tessen. I Foot Ninja scavalcarono alcuni cassonetti e sacchi della spazzatura con agili balzi mentre altri si aggrapparono al muro come ragni; altri ancora si appollaiarono sulle ringhiere delle scale ignifuche.
-Kraang ha trovato gli obiettivi prefissati dai Kraang. Le tartarughe devono essere portate sulla Base dei Kraang non nella dimensione X! La Base dei Kraang è pronta per le tartarughe!- esclamò un Kraang.
Il rumore dei laser in accensione sembrò riverberare nelle orecchie degli ostaggi ninja. Con tutta probabilità, sguainando le armi avevano dato il via a una lotta di gran lunga svantaggiata.
Improvvisamente, uno dei Kraang piegò la testa da un lato e schioccò le dita. Alle sue spalle si fece strada un secondo robot senza il cervello rosa kraanghiano a pilotarlo, come tutti gli altri.
-Kraang, attivare tenaglia- ordinò il Kraang.
Dallo stomaco dell'altro robot si allungò un braccio meccanico di lucido metallo per afferrare in un gesto secco il piccolo Mikey. La tenaglia all'estremità principale dell'arnese si chiuse intorno al corpicino del bimbo e lo portò fra le braccia nemiche.
Il Kraang senza cervello aprì una mano e dal palmo crebbe un autentico globo di luce rosata per inghiottire il singhiozzante Michelangelo. Lo ingabbiarono in una manciata di secondi ma per gli Hamato si trattarono di lunghissimi minuti.
Realizzato effettivamente ciò che era appena accaduto, Raphael irruppe il silenzio meschino con un ringhio e da selvaggio vi si fiondò sull'ammasso di Kraang, distruggendoli con una furia tagliente dei suoi Sai.
Nessun automa resistette agli affondi delle lame dei pugnali danzanti su una melodia di follia allo stato puro. Fra un salto e una capriola, Raphael rivolse le iridi scomparse secondo la modalità stealth al robot che sorvegliava il globo con Mikey sospeso a mezz'aria ma qualcosa alle sue spalle lo anticipò.
Diradata la foschia vermiglia di collera, Raphael e tutti gli altri sollevarono lo sguardo a una figura fieramente irta sul cornicione dell'edificio più vicino alla battaglia nel vicolo. Era esile, non tanto altra e grazie ai raggi lunari avrebbero potuto scorgere lineamenti giovanili più altri di arnesi simili a mazze da baseball.
-Oh! Una rissa in piena regola e Casey Jones non è stato invitato?!- ironizzò mentre balzava nel vicolo con un atterraggio a quattro zampe.
Per un attimo trattenne un gemito di dolore alla forza dell'impatto interessata alle sue gambe ma tornò subito in piedi, picchiettando la mazza sulla sua spalla.
Sul volto, una maschera bianca e nera lo rendeva più pazzoide.
-Casey?- espirò April.
-Rossa?- rispose incredulo l'altro. -Ma che diavolo ci fai qui? Non sai che è pericoloso? Lascia a me l'azione-.
April scosse semplicemente il capo.
-Cosa vedono i miei occhi! Tartarughe giganti, robot pazzi, ninja e...- continuò. Quando fissò Splinter, cadde ironicamente di sedere in terra. -TOPI GIGANTI! AIUTO!- urlò nell'isteria tipica di una ragazzina.
-Il grande Casey Jones, eh?- ripeté atono Leonardo.
April gli rispose solo con le spallucce.
Senza più un pilota, la sfera con Mikey cominciò a salire verso il cielo.
-Bababababa!- strillò il piccolo, nella morsa del terrore.
-MIKEY!- gridò Raphael. Era pronto per intervenire ma un'orda di Foot e Kraang gli balzarono addosso per fargli perdere inutile tempo. -Ragazzi, pensateci voi!- implorò con voce camuffata. Il suo viso, dopotutto, era per metà schiacciato sull'umido asfalto della notte.
Donatello prese la situazione in mano: scagliò la naginata contro il muro per far penetrare la lama segreta in una delle intercapedini dei mattoni scrostati e la utilizzò come trampolino. Eseguito una capriola a mezz'aria, si fiondò all'ultimo istante sul globo mentre la sua mente imprimeva indelebile gli occhioni umidi del fratellino spaventato.
-Ci sono, ci sono!- gridò. Le sue braccia riuscirono a stringersi intorno al globo e Donnie atterrò sul cornicione di un altro edificio, ruzzolando un paio di volte. -Oh, che botta...- gemette.
Il globo cominciò a rotolar via, a causa della lieve pendenza dell'edificio, ma prontamente Donnie lo bloccò con il suo piede e si avventò ancora una volta su di esso, stringendolo a sé.
-Ti tengo, piccolo!- disse.
-Bababa!- esclamò giulivo il piccolo Mikey, alzando il aria le braccine.
-Adesso sta a me capire come tirarti fuori di qui- pronunciò Donnie, nel tentare di forzare in qualche modo la sfera rosata. -Forse sarà alquanto complicato...- borbottò subito dopo.
-DONNIE!- si udì con riverbero dal basso del vicolo.
Il citato balzò letteralmente in piedi con la sfera e Mikey sotto al braccio e si affacciò sul cornicione. Il volto di Raph era una macchiolina ben definita trasudante di preoccupazione. Donnie sollevò la palla con Mikey e un sorriso sollevato sbocciò sulle labbra del fratello ancora nella cerchia dei Foot Bots.
-Bababa...- borbottò Mikey.
-Dici che è ora di tornare a combattere?- chiese Donnie e il fratellino annuì. -Mi domando come tu possa comprendermi, sai?-.
Il bambino si mordicchiò le labbra in risposta. Forse non lo sapeva nemmeno lui!
Donatello usufruì delle scale antincendio per catapultarsi di nuovo nella mischia ma immediatamente gli ribollì il sangue nelle vene: Casey proteggeva April, tenendola stretta al petto mentre con la mazza da baseball colpiva i teschi robotici dei nemici.
-BABABA!- urlò improvvisamente Mikey.
Il viola non ebbe il tempo di capire cosa il suo piccolo fratello avrebbe voluto dire: un dolore accecante esplose sul suo volto e come conseguenza il suo corpo volò per qualche metro.
Una mano deforme afferrò la sfera con Michelangelo.
-Ti... Timothy...?- gemette Leonardo. Senza nemmeno voltarsi, stese un Kraang con una gomitata in pieno addome.
-Da quando lavora con il nemico...?- gemette Donnie, ancora supino in terra.
-Non lo so e non m'interessa!- gridò Raphie. -Mikey è mio!-.
Balzò verso Timothy, in versione Mutagen Man ma fu presto eluso con un pugno nello stomaco e spedito in un cassonetto. I Kraang ne approfittarono per aprire un portale, avendo ormai catturato un ostaggio succulento, ovvero Mikey.
-Non ve lo permetterò mai!- tuonò Splinter. Scagliò un kunai al centro del triangolo di metallo che apriva i portali per un corto circuito e così facendo sventò momentaneamente la minaccia.
In pochi secondi comparve alle spalle di Timothy, gli sfilò di mano Mikey e si catapultò nuovamente nella direzione opposta a combattere assieme ai figli.
I Kraang si scambiarono un'occhiata, poi uno di loro gettò una granata.
-ATTENZIONE!- avvertì Leonardo, inutilmente
Nessuno avrebbe avuto il tempo di fuggire.
Le ultime cose che avrebbero ricordato sarebbero stati un bagliore accecante, un calore e il buio assoluto...


Angolo dell'Autrice

Nuove fan e tanta gioia! Love it, guys! Non so davvero come ringraziarvi per seguirmi sempre e aspettarmi anche quando non pubblico per lunghi periodi! Così, tanto per evitare alla pigrizia di soffiarmi le idee, stasera aggiorno di nuovo con un capitolo d'azione limitata per ora. Per la prima volta, poi, introduco Mutagen Man che non mi piace ma mi era simpatico Timothy con la sua voce americana. Senza offesa, ma il doppiaggio italiano di questa nuova serie avrebbero potuto farlo a Milano, con i doppiatori originali del 1987 e 2003 non a Roma! Pazienza.
Ovviamente, queste sono le mie considerazioni. Ricordatevi che siamo in Paese libero dove ognuno ha le proprie idee.
Ciaooo!

 
  
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