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Autore: iaki46    10/04/2015    3 recensioni
INTRO:
Ah Maka... chissà cosa pensi, cosa provi per me.
Non so, forse non è cambiato niente rispetto a prima, forse siamo solo più uniti. Forse sei ancora mia. Ma è questo 'forse' che mi logora l'anima.
Sicuramente sono cambiato io, i miei sentimenti.
...
Passi così tanto tempo con lui.
Mi da così fastidio, avrei voluto essere io a proteggerti.
...
Basta, ti voglio.
Non posso, non voglio più controllarmi, limitarmi.
So che non sono io, ma ti voglio.
Ora basta trattenersi.
...
Maka, scusa... Cosa ti ho fatto?! Come ho potuto?
...
"Dov'è Soul?"
"Maka, dobbiamo ucciderlo".
...
"DOV'E' MAKA?"
"Dove l'hai fatta andare, mostro!"
"Cosa?.. Io non capisco! Di che stai parlando?"
"Si è sacrificata per te, Soul! Tu l'hai uccisa".
!!IN PAUSA!!
Genere: Introspettivo, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 3: want you.
 
Oh Dio, cosa vuole ancora?!
Prima che io e la mia festeggiata abbiamo modo di domandargli il motivo della sua visita, lui, con aria gagliarda, s'appresta a rimproverare Maka: “Scusa, ma che ci fai ancora vestita così? C'eravamo messi d'accordo per uscire questa sera alle 20:30 o sbaglio?!”.
Lei arrossisce, e si scusa (perché diavolo si scusa?!) con Black*Star per (Ho capito! Perchè questa sera non può uscire con lui!) l'inconveniente...
Poi dice che è tutta graffiata e che forse non è il caso di uscire, riaccendendo quindi le mie speranze.
Speranze che però restano tali, quando Black*Star le dice rimane bellissima e che se preferisce può uscire così com'è in questo momento: in pigiama.
Dopo essere arrossita e rimasta sognante per un tempo più che sufficiente, lei vola in camera sua a cambiarsi mentre io cerco disperatamente di non perdere il controllo del mio corpo.
Black*Star parla, ma non lo ascolto: accenno un si, senza sapere nemmeno la domanda (ammesso che quella fosse stata una domanda), ma colgo che lui ride soddisfatto, quindi credo la mia risposta andasse bene.
Non capisco come possa lasciargli fare questo. Portarsi via la mia meister il giorno che fino ad ora avevamo passato sempre insieme: il suo compleanno.
Non capisco proprio nemmeno come a Maka, Black*Star possa sembrare più del pallone gonfiato che realmente è. Che diavolo ci trova in lui? È solo uno spocchioso ed irritante ragazzo, che un tempo era mio amico. Un tempo era anche suo amico, prima che diventasse qualcosa di più.
La rabbia mi stava invadendo ed ero pronto ad attaccare direttamente l'intruso, quando l'arrivo della mia meister come non l'avevo mai vista mi fermò.
Il suo corpo magnifico ed esule era riconoscibile sotto il vestito leggero che indossava. Le metteva in risalto le curve e la scollatura faceva vedere tutto il petto sopra al seno. I capelli sciolti leggermente mossi le ricadevano sulle spalle in morbide anse color grano, che incorniciavano i suoi occhi verdi.
Le gambe sottili erano coperte dalle calze, che aveva probabilmente messo per coprire i segni della battaglia. Così l'unica benda in vista era quella sulla spalla dove la strega era riuscita a colpirla in profondità.
Era così bella.. una dea tra i mortali, un angelo sceso in terra.
Rimasi a bocca aperta per alcuni istanti, prima di ricordare che lei non attendeva me, ma sarebbe uscito con lui.
Questa volta però, non la rabbia, ma il rimpianto, l'amarezza e la gelosia sconfinata, s'impossessarono di me.
Rivolsi ad entrambi uno sguardo sofferente, prima di abbassarlo e rimanere a guardare i fornelli, su cui stava cuocendo una cena per due, che avrei dovuto mangiare da solo.
Maka finalmente mi salutò, dicendomi di non aspettarla alzata perché avrebbe fatto tardi. Stringendo i denti, non so come, ma riuscii a dirle di si.
La guardavo, mentre mi voltava le spalle e prendeva il braccio di Black*Star, intento a farle un'esagerazione di meritati complimenti.
Notai lo scollo a V del vestito, che lasciava intravedere la sua voglia sulla scapola sinistra e m'invase ancora di più la voglia di fermarla, di tenerla con me.
Sfortunatamente, quando mi mossi di un paio di passi, lei aveva già chiuso la porta.
Così rimasi infelice, distrutto, per un tempo spropositatamente lungo, in piedi fissando la porta, come se mi aspettassi di vederla rientrare appena pochi minuti dopo.
La rabbia che mi aveva preso quello stesso pomeriggio non c'era più, ma era venuto a farmi compagnia un suo degno compagno: il dolore.
Così, solo come un cane abbandonato che aspetta invano il ritorno dello stesso padrone per tornare a casa, io spensi il fuoco e mi buttai sul divano, attendendo Maka.

 

Come il giorno precedente, dentro di me qualcuno -o meglio qualcosa- rise.
L'ignoto mi scosse dal profondo, provocandomi un brivido freddo che percorse nella sua interezza la spina dorsale.
La sua testa iniziò a mutare: era colpa di Maka se stava così, Maka e Black*Star. Lui era il mio male, sicuramente si divertiva a sottrarmi tutto ciò che avevo di più caro al mondo. Da sempre lui voleva mettersi in mostra e sicuramente avrebbe fatto così anche il giorno dopo, quando si sarebbe vantato d'aver conquistato la meister, d'averla portata a cena e farle passare una serata meravigliosa; cosa che Soul -il povero piccolo Soul- non avrebbe mai potuto fare.
Chi lo sa, avrebbe potuto fare una delle sue solite presentazioni, magari a tema però: perché non vantarsi pubblicamente d'aver fatto sua la ragazza?
Magari i due si frequentavano già da tempo, prima non ci aveva mai pensato, ma se fosse stato così?
Avrebbe finalmente potuto annunciare il loro fidanzamento!
Qualunque cosa avesse detto l'indomani, avrebbe firmato la sua condanna.
Tutto era cambiato: la disperazione di poco prima si era totalmente dissolta, sostituita da una rabbia sconfinata, colore rosso fuoco, il colore dei miei occhi.
Non avevo idea di quanto tempo fosse passato, perché mentre la mia mente si affollava di miriadi di pensieri contorti, mi pareva che fossero passate ore in pochi secondi, e solo pochi secondi in un paio d'ore, ma in qualsiasi caso, era proprio meglio che Maka non arrivasse in questo momento.

 

Infatti, proprio in quell'istante, sentii rumori provenire da dietro la porta, che aprendosi lentamente, tagliò la stanza oscura con una lama luminosa.
Sento un riso differente affiorare sulle mie labbra: ti volevo qui fino ad ora e non c'eri mai, ora che dovresti proprio andartene per il tuo bene, sei qui con me?..
Beh, infondo sarebbe per il tuo bene. Non il mio.
Mi alzo di scatto e prima che tu possa notarmi sono in piedi, immerso totalmente nell'oscurità.
Sussulti quando accendi la luce e vedi la mia sagoma, mi rimproveri, credo.
Non ti sto ascoltando molto, mi hai forse chiesto cosa ci faccio alzato perché avevi detto che non c'era bisogno di aspettarti?
Non mi importa.
“Com'è andata la serata?” il mio tono è gelido, quasi disumano, ma non credo che tu abbia ancora capito in che guaio ti trovi.
Mentre mi rispondi ti interrompo:
“Cosa ti ha fatto?” una pausa “Eh, allora?!”
Coraggio Maka rispondi!
Sbuffo e riprendo a domandare, mi sto innervosendo. Vuoi parlare o no?
“Te lo sei baciato? Oppure hai preferito direttamente fartelo?”
“Soul! Che stai dicendo?! In ogni caso non siamo così in confidenza per parlarne, sono cose private queste!”.
Rido di gusto a questa tua risposta:
“Noi non siamo abbastanza in confidenza per parlarne? Ah, Maka, sai sempre come farmi divertire. Anche se sta sera lo faremo in modo diverso dal solito..”.
“Che stai dicendo?! Non sono obbligata a raccontarti i fatti miei!”
“Oh, certo che no. Ma questi sono fatti miei. Tu sei mia”.
“No”.
Non perdo più tempo a risponderti, mi avvicino a te.
Ti voglio.
Non posso, non voglio più controllarmi, limitarmi.
So che non sono io, ma ti voglio.
So quanto è sbagliato, so che non dovrei.
So che non vorresti, che potrei farti male.
È per questo che mi piace ancora di più.
Ora basta trattenersi.

 

“Soul cosa fai?!” urli quando ti metto con le spalle al muro.
“Sei mia” rispondo calmo e gelido, prima di posare le mie labbra sulle tue.
Ho giusto un secondo per assaporarti, prima che tu ti riprenda dallo shock e inizi a divincolarti.
“Cosa c'è Maka?” domando divertito ed irritato dall'interruzione.
“Lasciami, lasciami andare!”
“Oh, come urli. Te l'ho detto, Maka.. sta sera ci divertiamo”.
“Soul.. che ti prende?.. Smettila, dai”.
“No”.
Ora sei spaventata eh, Maka?
Quanto sei bella, meister. È bello sentire il tuo corpo contro il mio e poterti toccare.
“Soul smettila! Mi fai male!..”
Ti bacio per impedirti di urlare oltre mentre ti tengo ferma sol peso del mio corpo e l'ausilio delle mani. Sono troppo forte per te, non puoi liberarti dalla mia presa, per quanto tu ti dibatta.
Senza fiato mi stacco dalle tue labbra per spostarmi sul tuo collo dove i miei denti ti feriscono la pelle già precedentemente graffiata dalle streghe, mentre ti escono gemiti di dolore.
“Soul!..”
La tua pelle è così morbida e calda.. è così perfetta sotto di me.
Ti lascio una mano e ti strappo una spallina del vestito, mentre tu, spaventata e inerme non puoi fare altro che cercare di capire il perché di tutto questo e tentare di trattenere i singhiozzi.
La mia mano vaga sul tuo corpo per soffermarsi sulla forma accennata del tuo seno, stringendoti troppo, e facendoti male.
Tutto ciò che avrei sempre voluto è qui, ma non è come pensavo.
Non mi sento felice.
Perchè non lo sei tu.
Ho il tuo corpo, lo sento sotto le mie mani; ho le tue labbra rosse, ma non ho quello che voglio: il tuo amore.
Questo sono io, ma al momento sono solo un pensiero cosciente in un angolino del mio cervello.
Non riesco a fermare le mie mani, si muovono da sole sulla lunghezza del tuo corpo per saziarmi e farti male.
Oltre alla rabbia e al disprezzo, sono spinto dalla bramosia, dalla passione e da un istinto animale primordiale, che mi fa accelerare il respiro, e non mi permette di lasciarti.
D'un tratto riesci a reagire e mi allontani con la mano libera.
Mi sbilancio e per un attimo riacquisti la tua libertà.
Mi avvicino di nuovo aggressivo, non ancora padrone di me stesso.
Sto per averti di nuovo, quando con la tua mano, riesci a tirarmi uno schiaffo.

 

Sono io ora, credo...
Ora ti vedo: schiacciata contro la parete, seminuda col vestito lacerato, i miei graffi e i segni dei miei denti che hanno marchiato la tua pelle.
Il sangue che fuoriesce a piccole gocce dai solchi un po' più profondi e le tue lacrime, che invece sgorgano senza sosta dai tuoi occhi verdi come smeraldi.
Hai paura di me.. di quello che potrei farti.
Ubriaco, sperso, smarrito.
Mi sento così mentre guardo il tuo corpo dilaniato da cose che nemmeno mi ricordo di aver fatto.
Incespicando mi allontano e ti osservo mentre corri piangendo, rapida e leggera verso camera tua.

 

Maka... io... cosa ti ho fatto?
Come ho potuto?!
Maka mi dispiace!
Io non volevo...
Io sono un mostro.

Cosa posso fare ora? Il mio cervello lo sa, ma il mio cuore sprofonda al solo pensiero.
Devo andarmene... non posso correre il rischio di farti male ancora, ma non ho la forza di separarmi da te. Tu eri... e sei ancora l'ancora che mi tiene attaccato alla realtà, che m'impedisce di cadere nell'oblio.
Ma ora questa oscurità l'ho riversata su di te e ne hai i segni sulla pelle.
Io ora me ne andrò.
Fatico a respirare, sto piangendo anche io.
I ricordi del mio misfatto riaffiorano piano piano, uno a uno, come le lacrime dai miei occhi rosso demone.
Quasi meccanicamente, non riuscendo più a pensare, mi dirigo verso quella soglia che varcherò per l'ultima volta, uscendo da essa come dalla tua vita.
 
 
ANGOLINO DELL'AUTRICE
 
Salve a tutti, ecco l'attesissimo continuo di questa long!
Okay, no.
Seriamente, ecco il punto di rottura: cosa succederà ora?
Spero di avervi incuriosito e di aver reso bene i sentimenti dei personaggi.
Una cosa che volevo chiarire per non creare inconvenienti, è che a volte sembra quasi che Soul parli a Maka, anche se non c'è il virgolettato che indica il discorso diretto. Questa però è solo l'apparenza, in quanto ho evitato di mettere il virgolettato per far capire che si tratta dei pensieri del personaggio (che ho anche messo a capo, per creare meno scompiglio).
Se voleste lasciarmi una recensione per dirmi cosa ne pensate della storia ne sarei molto felice e, visto che faccio abbastanza schifo negli angolini, direi di chiuderla qui ^^'
Quindi, beh, la chiudo!
Ciao a tutti, grazie per avere letto, alla prossima! <3
P.S. a chi interessasse anticipo che non so se riuscirò ad aggiornare puntualmente tra dieci giorni precisi a causa d'impegni, ma tranquilli (?) tornerò presto!
Gomen'nasai! (mi dispiace!)
A presto!
  
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