Capitolo IV

Pov Chirone

Rimaniamo tutti sconvolti per una buona ventina di secondi.

“Direi che a questo punto la caccia alla Bandiera si riprenderà prossimamente” affermo per rompere il silenzio.

“Come hanno fatto quelle tre manticore ad entrare?” domanda Cassie.

“Di solito il campo è protetto da una barriera magica e nessuno oltre ai semidei e ai satiri possono entrare, a meno che…” Annabeth non finisce la frase ma la lascia intendere.

“C’è qualche…è possibile che Gea abbia scoperto la posizione del campo” termina Percy.

Tutti iniziano ad urlare o a bisticciare, come i figli di Ares e quelli di Apollo.

“Silenzio!” urlo pestando uno zoccolo per terra.

“Allora sappiamo già quali semidei parteciperanno a questa impresa…”.

“A dirla tutta Reyna…il Campo Jupiter non ha ancora risposto”.

Appena il figlio di Giove finisce di parlare appare l’immagine di Reyna in un messaggio iride.

“Novità?” chiede Jason al Pretore.

“Abbiamo un ragazzo di Marte volontario: si chiama Daren Gatto Lacroix e ha 17 anni, sta arrivando con Frank” decreta la figlia di Belona prima di passare una mano sulla visuale del massaggio per interromperlo.

“Beh a quando pare nella cabina 1 non sarai più il solo Jason…niente più scappatelle con Piper” dice Leo togliendosi l’elmo, facendo ridere tutti e ricevendo un coppino dal figlio di Giove.

"Direi che appena abbiamo i volontari per l'impresa quest'ultimi partiranno subito...con la scoperta del campo Gea si rafforza ogni secondo che passa" dico facendo tornare tutti in silenzio.

"Noi avremmo qualcuno per un figlio della velocità" dicono i due fratelli Stoll portando avanti Emily, uno per il braccio destro e uno per quello sinistro.

"Io?" Domanda sorpresa Emily.

"E perché no? E’ da tanto che desideri partecipare ad un’impresa" affermano i due fratelli.

"Grazie ragazzi" dichiara lei sorridendo, anche se non mi sembra tanto entusiasta di partecipare a un’impresa di questa portata, per lo meno rischiosa, ma dopo tutti questi anni valli a capire tu i semidei.

"Per la figlia di Apollo io vorrei partecipare" afferma Elise.

"E io come figlio di Atena" dice Dylan subito dopo, facendo partire mormori soprattutto tra i figli di Afrodite "per lasciare respirare Annabeth e...".

"Per la casa di Ade Stella si vuole offrire, solo che è troppo timida per dirlo" continua poi Nico ricevendo un occhiataccia dalla figlia di Ade.

"A questo punto manca un figlio di Ecate: chi e meglio del sottoscritto?" dichiara Arthur raggiungendo gli altri 5 ragazzi in fila come per rispondere ad un appello. "Ora dobbiamo solo aspettare l'arrivo di Daren e..." non termino la frase che una gigantesca aquila Romana si fa sempre più vicina.

“Ho preferito questa forma per dare meno nell’occhio” enuncia Frank non appena ritorna in forma umana.

“Piacere: io sono Daren Gatto Lacroix” si presenta il ragazzo “allora, dove sono i miei compagni di impresa?” continua il diciassettenne.

"Ehi aspettate! Di che profezia state parlando?" domanda Cassie incuriosita.

"Oh, è una profezia che dovrebbe segnare la fine del dominio di Gea" risponde Emily.

"Voglio venire anche io" dice la figlia di Zeus.

"Siamo già al completo" Emily.

"Vi servirà un altra figlia dei tre pezzi grossi a parte una figlia di Ade" decreta la quindicenne.

“Non ha tutti i torti” afferma Dylan.

“Sul serio: voglio partecipare per poter tornare da mia madre”.

“Beh allora io direi che dovete partire quando inizia il buio, cosi sarete meno visibili e meno facilmente identificabili da Gea. Anche tu Cassie potrai partire, se vuoi partecipare così tanto all’impresa: non sarò certo io a impedirtelo” acconsento.

“Sette semidei…è un bel numero: con cosa ci spostiamo?” domanda Dylan.

“Con i Pegasi” suggerisce Stella parlando per la prima volta.

“Con i Pegasi?” chiedono in coro Arthur ed Elise drizzando le schiene e con tono leggermente preoccupato.

“Si, perché? C’è qualche problema?” domanda Emily.

"No, no, assolutamente!" rispondono i due interrogati un po' irrequieti.

"Io se si tratta di volare gioco in casa...andiamo, dove tenete i Pegasi?" chiede Cassie.

"Frena fulmine, non sappiamo dove andare" la ferma Arthur.

"La profezia dice che "tre armi ormai dimenticate ma molto potenti aiuteranno" a cosa si può riferire?" ricorda Dylan a voce alta, più per ragionarci lui stesso che per ricordarlo ad altri.

"È un problema che risolverete prossimamente: adesso mancano 5 ore e sarà abbastanza buio per permettervi una partenza più sicura...quindi ora mangiamo e poi ognuno va nella propria cabina a preparare il necessario per l'impresa" ordino.

Pov Annabeth 

Entro nella cabina numero sei dopo aver mangiato un panino. Non appena dentro Malcom mi si fionda addosso.

"Perchè non ti sei offerta tu per l'impresa?". 

"Mi fido di Dylan".

"Ma se perfino per un figlio di Atena lui è troppo pianificatore...rischia di…".

"Ho portato a termine imprese a molti meno anni di lui, diamogli una possibilità" lo interrompo.

“Si, ma hai anche ricevuto più anni di addestramento” mi fa notare lui.

“A chi dovete dare una possibilità?” domanda Dylan chiudendo la porta della cabina 6 dietro di lui.

“A…Leo, vuole occuparsi delle sculture per le feste di fine estate al campo, solo che vanno fatte col legno e sai quanto quel ragazzo è altamente infiammabile quando è emozionato” mi affretto a dire.

“Ah si! Non me ne parlate: un mese fa ha quasi bruciato l’armeria” risponde il sedicenne.

“Vado un secondo da Nico…mi sembra che abbia imposto a Stella a partecipare, vado a controllare”.

“Okay” rispondono i due maschi in coro.

“Ricordati di portare tanta ambrosia” dico rivolgendomi a Dylan.

“Ma non ne posso mangiare molta”.

“Servirà e non solo a te, più ne hai meglio è, fidati..te lo dico per esperienza” gli raccomando prima di uscire dalla cabina e andare verso la cabina di Ade.

Arrivo davanti alla cabina 13. Prima di entrare un brivido involontario mi percorre la schiena, mi ha sempre fatto questo effetto da quando è stata costruita 4 anni fa, con le sue pareti di ossidiana e le due torce ardenti di un fuoco verde ai lati.

Tuttavia mi ricompongo e busso: mi apre Stella.

“Ciao, sono venuta a vedere come stavi e come procedevano i preparativi per l’impresa” le dico sorridendo.

“Ah si… la ragazza di Percy” risponde, quasi come se essere la ragazza del figlio di Poseidone mi togliesse già punti in partenza.

“Si, sono Annabeth Chase” le rispondo porgendole la mano, il che è un po’ buffo perché di solito non ci si presenta dopo 4 anni di convivenza allo stesso campo.

Lei la stringe.

“Posso entrare?” domando poi.

“Certo” risponde scostandosi per lasciarmi entrare.

Probabilmente venire alla cabina del dio dell’oltretomba è stata la cosa più stupida che abbia mai fatto. La cabina è a dir poco cupa: tutta nera, con una pianta in un angolo semi appassita. Probabilmente un tentativo di un figlio di Demetra per portare un po’ di vita in quella cabina.

“Ehm…Nico non c’è?” chiedo.

“Sta finendo di mangiare…io sono venuta qui prima per preparare le cose per l’impresa”.

“E ti senti pronta per l’impresa?”.

“Si, in parte. Poi ora abbiamo anche la partecipazione di una figlia di Zeus…nulla può andare storto” risponde acida.

“Guarda che Chirone non l’ha lasciata partecipare perché è figlia di Zeus, ma perché più siete meglio è. Dovete sempre collaborare in questa impresa, okay?”.

“Okay”.

“Bene, conto su di te Stella. Ora torno alla mia cabina per vedere come procede Dylan con i preparativi” rispondo dirigendomi verso la porta.

“D’accordo ciao” mi saluta prima che richiuda la porta dietro di me.

Appena si fa buio tutto il campo si ritrova all’arena a salutare i ragazzi.

Dopo tutti i saluti i ragazzi partono occupando 5 Pegasi invece che 7: Elise si trova sullo stesso Pegaso di Emily e Arthur su quello di Daren.

“Scommettete che non durano più di un giorno la fuori?” scommette il figlio di Giove mente stiamo andando verso il padiglione della mensa.

“Jason non si dicono certe cose…per me neanche mezza giornata” sghignazza Leo.

“Smettetela Bibi e Bibò: non si scommette sulle imprese” li sgrida Piper.

“E che fine ha fatto Capitan Cocorico?” domanda in tono scherzoso Leo.

“Annabeth parlaci tu: io non lo reggo più” dice Piper alzando gli occhi al celo.

“Vedi Piper, far capire qualcosa a Leo a volte può essere difficile come spiegare a Percy un compito di matematica” rispondo.

“Ehi!” protestano in coro il figlio di Efesto e di Poseidone.

E tutti e tre scoppiamo nuovamente a ridere.

Angolo della mortale

Ed ecco il IV capitolo, il V capitolo dovrebbe essere pronto per sabato prossimo.

Prometto che nel prossimo capitolo inizierò a mettere i punti di vista dei sei protagonisti e ce ne sarà più o meno uno ciascuno nel corso dei prossimi capitoli.