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Autore: Shin_86    23/12/2008    2 recensioni
Non sono brava con le recensioni ma spero di incuriosirvi. - inizio rec. - Quella mattina presto, un uomo sulla quarantina d’anni, abbastanza alto e possente ma dal viso dolce e gentile, nell’aula d’arte parlava con uno dei suoi allievi. - Questo è il mio primo anno qui e rivederti è stato un piacere, ma spero che un ragazzo di talento come te non abbia smesso di dipingere?- stava dicendo il professore Honota. – Quando eravamo all’istituto Wako tu frequentavi il mio corso d’arte con entusiasmo, devo dire, non so di preciso cosa sia cambiato, ma i tuoi lavori erano favolosi – concluse il professore che insegnava in quell’anno arte all’istituto Shohoku. - fine - Buona lettura a tutti
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti scusatemi per l'attesa. Sono riuscita a terminare il 5° Capitolo non è un gran che ma spero che vi piaccia.

Ringrazio con il cuore tutti voi che state seguendo la mia prima fic pubblicata e soprattutto coloro che l'hanno messa tra i preferiti

1 - 8seliane8
2 - Atomo
3 -
clarabella
4 -
fri
5 -
HPalessandra
6 -
Millennia Angel
7 -
mirina87
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nami78
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Natsume
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nisha_7
11 -
piccolababi
12 -
piccolaluna
13 -
rhys89
14 -
saruz1986
15 -
sparta
16 -
Toru85

Grazie di cuore e AUGURO UN BUON NATALE a tutti voi.

Prima che me ne dimentichi, i personaggi non sono i miei ma del grande Inoue-sensei

5° CAPITOLO

 

Hana si teneva ancora stretto al suo amato; era da tanto tempo che non si sentiva protetto tra le braccia di qualcuno, era da troppo tempo che non si sentiva così bene.

Mentre il sole ricopriva con i suoi raggi dorati i loro corpi rendendo quella scena surreale, che sembrava che fosse uno di quei dipinti creati da pittore che disegnava solo dei o angeli, per tanta che era la bellezza che emanavano.

- Kaede ti va se … si insomma … ti va di farti il bagno con me? – chiede un imbarazzato rossino al compagno.

- Do’hao dopo quello che abbiamo fatto ti imbarazzi ancora!?! – gli dice una divertita volpetta

- Hn –

- Ah, ah, ahhhhh, ora mi rubi anche le battute piccolo! –

- Sai Kae sei ancora più bello quando sorridi – gli dice un rosso che lo fissava meravigliato da tanta bellezza.

-  … Comunque si, mi va di fare il bagno con te – gli dice la volpe imbarazzata per cambiare discorso.

- Ok allora inizio a riempire la vasca- e così dicendo si avvia nel bagno.

Il moro dopo solo pochi secondi si alzò per raggiungere il suo ormai (finalmente) ragazzo, e mentre si dirigeva  verso il bagno qualcosa attira la sua attenzione, un semplice book da disegno dall’aria consumata che si trovava sulla scrivania, tanta era la sua curiosità che lo prese e iniziò a sbirciare. Vi erano disegni di paesaggi ad acquarello e ritratti fatti specialmente a matita della squadra e di qualche membro di quelle avversarie e alla fine del book vi erano altri disegni divisi con un cartoncino con scritto su “ IL MIO ANGELO”  e dietro di esso vi erano vari ritratti di lui. Rimase senza parole ( non è che ci voleva tanto visto il soggetto  ß ^_^ ) non per i soggetti in se, ma per la bellezza e la bravura dell’artista sui quei disegni e lo si notava anche nei suoi ritratti; dove ritraeva se stesso mentre giocava l’artista aveva impresso in esso anche la vitalità di come lui lo face o quando dormiva la dolcezza dei suoi lineamenti, ma non solo i suoi ma anche i ritratti degli altri si poteva notare la loro vitalità e allegria nel giocare, in pratica l’autore era stato capace di cogliere il meglio di loro anche nelle semplici azioni.

-Kaede il bagno è pronto -  ed a quella frase Ru si gira distogliendo la sua attenzione al book e notando che Hana lo stava guardando perplesso sulla soglia della camera.

- Hn –

- che hai Kae? - poi hana notando ciò che aveva in mano Ru divenne rosso dalla vergogna.

- Do’hao li hai fatti tu questi disegni? – chiese lui incuriosito dall’atteggiamento del suo ragazzo.   

A tale domanda il rosso annuì.

- Sono bellissimi! – gli disse avvicinandosi un po’ a lui – parteciperai al concorsi che si terrà a scuola´-

- Si, il professore d’arte Honota qualche giorno fa mi aveva convocato per convincermi a partecipare - 

- Sono d’accordo con lui hai talento e sarebbe un peccato –

- Ru, per favore non dirlo ancora a nessuno della squadra mi vergogno –

- Per quale motivo ti dovresti vergognare, scusa!?! Sono meravigliosi i tuoi disegni che chiunque invidierebbe il tuo talento –

- Ma io … non me la sento ancora di dirlo in giro e poi lo verrebbero comunque a saperlo alla mostra – gli aveva detto setto adorabile e due occhioni  da cucciolo indifeso

- Va bene piccolo, poso il book e andiamo a fare il bagno  - disse Ru arrendendosi alla timidezza del suo ragazzo.

- Ok, io mi avvio, non farmi attendere troppo – disse ritornando al bagno

Dopo aver riposto il book sulla scrivania Rukawa si accorge che vi era un cassetto aperto con un altro album ancora più vecchio  con dei disegni che fuoriuscivano da esso, ciò che rapì l’attenzione del moro era uno in particolare, era una stanza buia e in un angolo vi era una sagoma di un bambino rannicchiato l’unica cosa che era evidenziato erano le lacrime che egli versava dove vi era illuminazione  in quella stanza vi era un letto dove vi era addormentata  una bellissima donna dai lunghi e mossi capelli rossi e sulla soglia della porta dove doveva provenire la fonte di luce vi era un uomo con lo sguardo triste rivolto a letto e l’ombra di costui si allungava verso in bimbo e ciò che lo sorprese era che questa ombra aveva un paio d’occhi e anche malvagi rivolti al bimbo. Tale disegno lo sconcertò a tal punto che si ripromise che ne avrebbe parlato col suo piccolo  Hana. Lo ripose nel cassetto e raggiunse il suo amato nel bagno.

Quando entro nel bagno trovò già Hana disteso nella grossa vasca, lo raggiunse e si posizionò dietro di lui stringendolo forte a se; non si sapeva spiegare il perché ma quel disegno gli aveva trasmesso tanta tristezza e dolore.

 

POW HANA

 

Mi piace essere abbracciato e coccolato, soprattutto mi sento protetto con lui-.

- Hana stasera devi andare a lavorare? -  mi chiede lui interrompendo il mio flusso di pensieri.

- Si, oggi e sabato; Perché?-

- Beh, mia madre ieri mattina ha proposto a tutta la famiglia di ritornarci anche stasera e pensavo che ti potremmo aspettare e riaccompagnare a casa dopo il lavoro, se a te va bene – e dicendo ciò mi stringe di più a se.

- Certo, per me va benone – gli dico girandomi nel suo abbraccio e baciandolo.

Siamo stati un bel po’ a mollo nell’acqua abbracciati poi abbiamo indossato le divise e diretti in cucina a fare una collazione abbastanza abbondante, quando, appena si sono fatte le sette e mezza la casa è stata invasa da Yohei e dai quei deficienti dei Guntai, quest’ultimi  notando la presenza di Ru in casa sono rimasti di sasso e dopo che il mio volpacchiotto mi ha baciato per chiarire ( a modo suo) come stavano ora le cose tra noi, sono rimasti shoccati,  perfino quel ciccione di Takamiya sviene dicendo che per colpa nostra aveva perso 200yen di scommessa mentre il mio adorabile migliore amico ( se così si definisce quel sciagurato che fa scommesse su di me) con un sorriso compiaciuto riscuoteva la sua vincita dagli altri.   

Bah… comunque la scena che mi appare dinnanzi agli occhi è comica tutto sommato, in effetti dopo un’ attimo di smarrimento io e Ru ci mettiamo a ridere a crepapelle, e qui tutti i ragazzi svengono dallo shock compreso Yohei nel vedere Ru ridere ( vedete voi!!! Rukawa non ha mai mostrato nessuna emozione ora tutto di un colpo lo vedono ridere a crepapelle  ) . Arriviamo puntualissimi a scuola e trascorriamo le nostre ore scolastiche normalmente.

- Ru ci vediamo stasera al ristorante allora! – gli dico non appena sono finite le lezioni

- Hn.. ok – mi risponde

Poi gli do un bacio a fior di labbra e scappo via. 

 

 

POW RU

 

- Sono tornato ! – grido entrando in casa

- Bentornato figliolo, come andata la tua permanenza a casa del bel rossino? – mi dice mio padre sorridendomi.

- ciao tesoro, dicci com’è andata – mi dice allegra la mia cara mammina raggiungendoci nel salotto. Ciliegina sulla torta indovinate chi viene a curiosare nelle mie faccende la mia adorabile sorellona.

- E’ andata benone, ci siamo dichiarati e ora stiamo insieme – dico in brevemente e dirigendomi frettolosamente nella mia cameretta che condivido con il piccolo della casa Donan, per evitare altre domande imbarazzanti.

-  OOOOHHHHH KAE,  CHE BELLA NOTIZIA – mi grida mia madre di sotto.

E mentre mi stavo cambiando sento mio padre che stappa una bottiglia di spumante e ride con mia madre.

- KAE MI DEVI RACCONTARE I DETTAGLI – grida Kioko

Mi dispiace per la mia cara sorellina, ma i dettagli che vuole lei se li può scordare.

- Fratellone, come mai sono tutti felici giù? – mi chiede il mia piccolo e adorabile fratellino che mi guarda un po’ confuso.

- Hn! –

- Per casa tu e il tuo amico con i capelli rossi siete diventati amici ? – mi chiede speranzoso

- Diciamo che siamo più che amici – gli dico accarezzandogli i capelli.

- Sono felice per te Kae .- mi fa lui dandomi in bacetto e correndo a finirsi di preparare, visto che tra un che fra un paio d’ore saranno le nove e noi abbiamo deciso di cenare fuori come l’ultima volta.

Dopo aver raccontato in grosso modo ai miei genitori gli avvenimenti della sera prima (omettendo, naturalmente,  ciò che era accaduto questa mattina )   ed evitato (anche con il grande aiuto del piccolo Donan) mia sorella che cercava di carpire delle informazioni mentre tentavo di preparami,  ora siamo tutti fuori casa pronti a dirigerci alla nostra meta.

Stavamo quasi nelle vicinanze del ristorante, quando ai nostri occhi si presenta una scena (per Me) agghiacciante;

il mio adorabile Hana era  a terra   rannicchiato e con le braccia cercava di proteggere la testa dai colpi di un uomo che doveva avere circa l’età di mio padre e ciò che mi schiocca di più e vedere che lui non reagisce anzi li incassa senza far nulla.

Noto che mio padre ha reagito e ora a bloccato l’uomo e lo sta allontanando dal mio cucciolo, non so il perché ma mentre osservo tale scena mi viene il mente senza logica il disegno di Hana che stamani mi ha inquietato. Squadro l’uomo che mio padre ha bloccato a muro, noto che alto quanto lui e di corporatura robusta, poi noto la sua aria trasandata ed un po’ di baffi e barbetta, un’altra cosa che il mio naso aveva captato era che puzzava d’alcol.  Mi fiondo verso di lui seguito da mia madre invece mia sorella rimane distante con il nostro fratellino in braccio; è ancora accovacciato a terra e trema come una foglia mentre ripete a bassa voce qualcosa che non riusciamo a capire, lo abbraccio ed in quel momento che lui nota la nostra presenza.

- Piccolo tutto a posto – gli dico accarezzandolo dolcemente i capelli, lui non mi risponde e continua a guardarci stupiti con quei occhioni che versano ancora delle lacrime.

- Perché stavate aggredendo questo ragazzo?- nel fra tempo domanda mio padre all’uomo, poi notiamo che tiene qualcosa in mano e mio padre lo afferra e  notiamo che è un portafoglio, per sincerarsi di chi fosse lo apre per leggervi i documenti di riconoscimento che vi era dentro

-Stavate derubando un ragazzo, non vi vergogniate?- gli dice mio padre infuriato mentre lo trattiene ancora con forza al muro, talmente forte che l’uomo in questione (se si può chiamare uomo uno che aggredisce un ragazzo è_é ), aveva fatto una gemito di dolore.

- Non gli fategli del mare per favore – ci chiede Hana con voce arrochita dal pianto, sentendolo.

-Perché Hana lo stai proteggendo? – gli chiede mia madre con uno sguardo talmente preoccupato che non gli avevo mai visto e poi lei dovrebbe essere abituata a certe cose, visto che è una dottoressa affermata, deve esserci qualcos’altro sotto che solo lei avrà intuito.

Poiché il mio Do’hao non accenna ancora a rispondere mio padre prende il portafoglio dell’aggressore e leggere i suoi documenti e appena finisce di leggerli lo vedo con un viso sconvolto.

- Come è possibile? – esclama  

E in tutto ciò l’uomo è sempre stato in silenzio e guardava ostile il mio Hana che io tenevo tra le braccia.

- Suichiro chi è quell’uomo? – gli chiese mia madre con sguardo ancora più serio, poi blocco mio padre con un cenno della mano per dirgli  di attendere nel rispondergli.

- Hana piccolo me lo diresti tu – poi rivolgendosi a lui

- Ma cosa succede mamma, perché quell’uomo è cattivo con Hana? – chiede Donan ancora impaurito da ciò che ha visto.

Sento un altro gemito di dolore da parte di quel sconosciuto, mio padre ha un volto infuriato e lo sta stringendo ancora di più al muro, si vede che hanno intuito qualcosa di grave nella faccenda perche non ho mai visto i miei con quei volti seri e infuriati verso l’uomo e preoccupati rivolti al mio amore.

- Non gli fate male – ripete il mio amore tra gli singhiozzi.

- Piccolo, perché fai così? – sono troppo confuso, non riesco a capire di solido lui reagisce no si fa pesta.

- Hana tesoro lo conosci quell’uomo? – gli chiede mia madre dolcemente e il amo amore fa un accenno affermativo con il capo. Rimango esterrefatto. Come possibile che lui lo conosca questo vichingo.

- E mi dici chi è Hana o lo dobbiamo denunciarlo per aggressione e furto? –  a questa domanda di mia madre il mio amore scatta e inizia a piangere pi forte.

- No, non fatelo per favore, non denunciatelo lui è mio padre –

Continua ^_^

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