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Autore: Em_    12/04/2015    7 recensioni
The Vampire Diaries si è concluso ormai da due anni, Nina ed Ian hanno preso strade diverse, non si sono più parlati dalla messa in onda dell'ultimo episodio.
Ma ora qualcosa sta per cambiare: Julie chiama.
Alcuni membri dell'ex cast devono presentarsi per girare alcune scene.
Nina è terrorizzata all'idea di rivederlo dopo anni di silenzio, non sa se riuscirà a rivolgergli la parola.
Due persone che si sono tanto amate riusciranno a legare di nuovo?
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Dal testo: Sicuramente non avrei più dormito, ero curiosa e un po’ spaventata di conoscere i piani di Julie. “La chiamo immediatamente, fuori il dente fuori il dolore, vero Nina?” dissi mentalmente a me stessa. Scorrendo la rubrica trovai il numero, salvato ancora come anni prima, tutto in stampatello e con uno smile terrorizzato in parte, ridacchiai mentre mi mettevo a sedere sul grande letto matrimoniale.
“Nina! Non ci credo, sei davvero tu sveglia a quest’ora?”
«Mi hai incuriosita e terrorizzata allo stesso tempo e ho pensato di togliermi il pensiero subito.»
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Twenty-four

 

Erano i primi di luglio, faceva un caldo infernale qui ad Atlanta e la mia pancia enorme di certo non aiutava. Ormai mancava poco e non vedevo l’ora che nascesse così da potermi riappropriare del mio corpo perché negli ultimi due mesi non aveva fatto altro che scalciare giorno e notte. Per fortuna oggi avrei potuto distrarmi un po’ e andare con Phoebe a scegliere il suo l’abito da sposa, se la stavano prendendo con calma soprattutto perché li avevo pregati di celebrare le nozze dopo il parto, non volevo andare al loro matrimonio con il pancione. Mi sistemai i capelli e mi vestii il più leggera possibile, avrei aspettato l’arrivo di Candice e Claire che si erano offerte di farmi da taxi fino all’atelier.

Il negozio era enorme, uno dei più belli della città da far invidia a quelli di New York e Los Angeles, naturalmente chi poteva averlo scelto se non Candice? Phoebe si era affidata a lei e dovevo dire questa volta aveva superato se stessa. Ci accomodammo sul morbido divano in pelle beige mentre l’assistente aveva già rapito la futura sposa. C’era l’aria condizionata e ci avevano offerto una limonata fresca, avevo deciso: avrei trascorso la giornata qua dentro. La nostra amica uscì con indosso un abito molto bello, ricami di pizzo ed un corpetto con dei drappeggi sofisticati, aveva delle spalline fine ed era uno di quei modelli a sirena.

«Ora mi metto a piangere!» affermai.

«No! Ti prego! Se poi cominci tu finisco per piangere anche io! Comunque… Che ve ne pare?»

«E’ carino, ma secondo me puoi trovarne uno migliore.» constatò Claire.

Vidi Candice annuire, così si girò e ritornò dritta in camerino. A me non dispiaceva, ma la mia opinione contava poco con tutti questi ormoni, piangevo per ogni emozione e a volte non capivo neanch’io se fosse per la felicità o meno. Phoebe uscì nuovamente con un altro vestito. Questa volta era un modello più classico, ampio, senza pizzo, aveva una scollatura a cuore e cristalli ovunque sul corpetto.

«Questo mi piace, voi che dite?»

«Adoro il corpetto, è qualcosa di unico, ma non m piace la gonna…» confessò Candice.

«Sì, non convince molto neanche me… Ne provo un altro e vediamo.» disse Phoebe guardandosi allo specchio.

A me sembravano tutti belli, ma cercavo di annuire e starmene buona o Candice mi avrebbe uccisa seriamente. La mia amica tornò da noi con il terzo abito, era di nuovo un modello a sirena, scollatura a cuore come il precedente, e la gonna di un tessuto che in teoria era il tulle, inoltre aveva un ricamo floreale nel corpetto ed era stupendo.

«Phoebe, sì.» dissi convinta.

«Questa volta sono con Nina, sei bellissima!» mi sostenne Claire.

«E’ lui!» concluse Candy.

«Vi piace sul serio? Perché credo proprio che sia quello giusto…» annunciò Phoebe entusiasta.

Annuimmo tutte contemporaneamente: era fatta. Aveva il suo abito, il suo meraviglioso abito. Le stava d’incanto e sapevo già che al matrimonio avrei pianto come una fontana. Quando Paul l’avrebbe vista con quell’abito non avrebbe potuto resisterle, ne ero certa.

Uscimmo tutte e quattro assieme per mangiare qualcosa anche se Candice avrebbe voluto fermarsi a comprare ulteriori vestitini per mia figlia. Aveva già un cassettone pieno e doveva ancora venire al mondo, sarebbe stata una bambina viziata da morire conoscendo le mie amiche. Ci fermammo in un locale nuovo, non molto grande ma decisamente di taglio moderno, mangiammo con tranquillità parlando del più e del meno.

«Allora Claire, dov’è che te ne vai in vacanza?» chiesi alla mia amica.

«Santo Domingo! Non vedo l’ora!» rispose eccitata.

«Che bello! Era una delle opzioni mie e di Paul per la luna di miele, ma poi abbiamo scelto le Hawaii…» continuò Phoebe.

«Quanto vorrei una vacanza anche io ragazze…» sospirai.

«Avanti, Nina, manca così poco, non sei contenta?» domandò Candice.

«Ovvio che lo sono, ma ho bisogno di un po’ di relax, non so se mi spiego.» dissi indicando la pancia.

Loro risero «Lo sai che ti vogliamo bene!» concluse Phoebe.

Sul tardo pomeriggio mi feci riaccompagnare a casa, ero stanchissima dopo la lunga giornata passata fuori con le mie amiche. Mi buttai subito sotto la doccia fresca, mi rilassò tantissimo tanto da non accorgermi del tempo che passava, canticchiavo una delle mie canzoni preferite e allo stesso tempo mi risciacquavo i capelli dallo shampoo quando sentii la porta aprirsi.

«Sei viva lì dentro?» mi domandò Ian.

«Ehm, certo… Perché?»

«E’ mezz’ora che sei sotto la doccia, cominciavo a preoccuparmi.»

«Sto fin troppo bene qui sotto… Vuoi unirti?» chiesi maliziosa.

«E me lo chiedi?» lo vidi sfilarsi i vestiti e pochi minuti dopo eravamo insieme sotto la doccia.

Ci limitammo a baciarci intensamente visto che ogni altra cosa era diventata difficoltosa visto il mio stato, soprattutto in piedi. Mi accarezzò piano la schiena e mi afferrò la nuca in modo da lasciar esposto il mio collo che baciò appassionatamente. Mi lasciai sfuggire un lamento, lo desideravo tantissimo ma non era il luogo ne il momento adatto purtroppo. 

Mi avvolse nell’accappatoio per poi occuparsi di se stesso, mi asciugai i capelli frettolosamente e mi stesi sul divano in preda ad un attacco di sonno. Iniziai a giocherellare con il cellulare mentre Ian preparava la cena, mi sentivo un po’ strana ma non ci feci troppo caso. Poco dopo avvertii un fastidio sulla coscia, mi alzai per dare un’occhiata ma non vidi nulla, la sensazione però non se ne andava, solo quando mi spostai dal divano mi resi conto di ciò che stava accadendo.

«Ian!» urlai.

Lui corse da me in preda al panico, aveva gli occhi fissi su di me «Cos’hai? Stai male?»

«Oh dio mio…» 

«Dimmi cos’hai, Nina! Sono spaventato!» mi scosse.

«Mi si sono rotte le acqua…» lo guardai terrorizzata.

«Co…me?» balbettò.

«Ian! La bambina sta per nascere!» gridai.

«Che devo fare?! Hai bisogno di qualcosa?!» mi domanda in preda ad un attacco isterico.

«Okay, cerchiamo di calmarci…» presi un respiro profondo «Prendimi la borsa dove c’è la mia roba e poi andiamo in ospedale.»

«Certo, vado subito!»

Scomparve nella nostra camera da letto, lo sentivo frugare tra i cassetti e imprecare contro la povera borsa perché non si chiudeva. Io mi sentivo bene, niente contrazioni o cose simili, ma ero certa che mi si fossero rotte le acque perché non mi ero fatta pipì addosso. Mi alzai dal divano, presi un bicchiere e mi versai un po’ di succo e in quel momento Ian ricomparve in salotto.

«Nina! Ma che fai? Adesso ti metti a mangiare? Vuoi partorire a casa?» domandò agitato.

«Rilassati, Ian. Sto bene, abbiamo ancora tanto tempo e fare di fretta non mi farà sentire meglio…» lo rassicurai.

«Va bene, ma adesso andiamo.» mi trascinò fuori casa.

Ian sfrecciò tra le strade di Atlanta, forse il mio “c’è ancora tanto tempo” non gli era entrato bene in testa. Un po’ avevo paura, era davvero arrivato il momento, certo, mancavano ancora due settimane in realtà ma Hayley aveva deciso di farci una bella sorpresa e arrivare in anticipo, “bimba simpatica” pensai scuotendo la testa. Ian mi aiutò a scendere dalla macchina, neanche avessi fatto una protesi all’anca da poco e ci dirigemmo all’entrata. Una delle infermiere ci accompagnò in sala parto e chiamò la mia ginecologa, la dottoressa Lincoln.

«Dovrebbe arrivare appena inizieranno le contrazioni, se ha bisogno di qualcosa ci chiami pure, okay?» mi disse gentilmente l’infermiera dai capelli lunghi e castani.

«Certo, solo una domanda: la bambina avrebbe dovuto nascere tra due settimane, c’è qualche pericolo?» chiesi mentre mi sistemavo sul letto.

«In genere no, ma la monitoreremo continuamente non si preoccupi.» ed uscì.

Mi legai in capelli in una coda alta e rimasi sul letto a gambe incrociate mentre Ian era in piedi accanto a me.

«Come ti senti?»

«Bene, davvero… Per quello ti ho detto che ci sarebbe voluto molto ancora…»

«Sta per nascere sul serio, Nina…» 

«Eh me ne rendo conto.» dissi ridendo.

Lui iniziò a gesticolare con la mia mano, era sicuramente più in ansia di me «Ehi, andrà tutto bene, dai, sono io quella che deve partorire.» cercai di confortarlo buttandola sul ridere.

«Sì, scusa è solo che…»

«Che?» domandai osservandolo.

E fu in quel momento che lo vidi cadere per terra, al momento mi spaventai abbastanza per paura che avesse battuto la testa o qualcosa del genere e chiamai subito qualcuno dal telecomando posto sul comodino.


Angolo autrice (?)
Allooora: il capitolo comincia con le quattro ragazze che aiutano Phoebe con l'abito da sposa, io amo i vestiti da sposa e sono stava un sacco di tempo per trovare la foto giusta a cui ispirarmi ahahah! Manca ormai poco al parto di Nina, due settimane, ma ovviamente la piccola decide di venire al mondo in anticipo tanto che a Nina quella stessa sera si rompono le acque! Ian isterico la trascina in ospedale e mentre sono lì a chiacchierare il nostro caro amico cade per terra come un sacco di patate ahahah tranquille non si sarà fatto nulla ma qualche imprevisto dovevo metterlo o no? :')

Ecco l'abito! Spero si veda ahah Questo è l'abito a cui mi sono ispirata, spero si veda ahah


Beh, siamo quasi agli sgoccioli di questa FF :( un po' sono triste..
Comunque lasciatemi un commento vi preeego!

Un bacio,
Anna

   
 
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