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Autore: Mew_vale    12/04/2015    5 recensioni
4 anni dopo il matrimonio tra Betty e Armando, in azienda ci sono dei ritorni, che comportano inevitabilmente nuove grane all' Ecomoda, ai suoi componenti e ai coniugi Mendoza.
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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NUOVI PROBLEMI

 

CAP.39: La serata delle donne.

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARCELLA.
“Infila anche questo in valigia!”
Ricordo a Michel, passandogli il mio costume da bagno. Lui mi guarda perplesso.
“Non si può andare a Cartagena senza fare neanche un tuffo al mare!”
Gli ricordo, girandogli le braccia attorno al collo. Michel si china leggermente e cattura le mie labbra.
“Come vuoi zuccherino, ma ricordati che non avremo tanto tampo per fare i turisti. Andiamo lì per un'importante ragione e abbiamo al massimo due giorni. Poi dobbiamo tornare subito per spostare tutti questi scatoloni nella casa nuova!”
“Non vedo l'ora che questo trasloco si concluda. Odio vivere in una casa mezza vuota e con tutta la mia roba spiegazzata e racchiusa in delle valigie!”
“E allora ti devo dare una notizia. Tra al massimo una settimana passeremo la nostra prima notte nella nostra casa. La casa dove cresceranno questi due angioletti e quelli che verranno.”
Mi sussurra all'orecchio dopo avermi avvolta da dietro. Accarezza il mio ventre sopra la maglia e io mi abbandono ai baci che posa lungo il mio collo.
“Desidero così tanto fare l'amore con te...”
Mi sussurra. Inarco la schiena e chiudo gli occhi ricordando il momento in cui abbiamo concepito i nostri gemellini. Non potrò mai scordare quel momento. I suoi baci si fanno infuocati e mi scappa un sorriso...
“Michel... Faremo tardi....”
“Non m'importa...” Mi risponde, stringendo il lobo nel mio orecchio fra i suoi denti.
“Vedrai che non scapperò amore mio. Non ti libererai di me tanto facilmente!”
Gli ricordo sganciandomi dal suo abbraccio per voltarmi in moodo da osservare i suoi occhi azzurri.
“Lo spero mammina. Non potrei più vivere senza di voi. La mia vita non avrebbe più senso.”
“Vale lo stesso per me. Sù, finisci di prepararti così usciamo!”
“Tua sorella non partecipa alla serata?”
“No, infondo Beatrice e mia sorella si conoscono a mala pena. Tuo fratello immagino che non ci sarà! Non credo che Armando potrebbe sopportare di averlo nella stessa stanza figuriamoci allo stesso tavolo!”
“Sarà uno spasso allora la prima riunione in cui ci saranno entrambi.”
“Certo che tuo fratello non poteva trovarsi una donna libera? Addirittura sposata e incinta!”
“Mio fratello si è cacciato spesso nei guai in passato con dei fidanzati e mariti gelosi.”
“E' proprio una mania la sua. E' ossessionato dalle donne impegnate!”
“C'è a chi piacciono bionde o more, chi grasse o magre e a lui piacciono quelle impegnate!”
“Non c'è niente da ridere amore mio. Mi dispiace parlare così di tuo fratello ma non ha rispetto delle perspone, dell'amore e del sacramento del matrimonio comportandosi così.”
“Ti do ragione amore mio. Spero che mio fratello trovi la sua strada in campo affettivo prima o poi.”
“Ti capisco fin troppo bene visto che io spero lo stesso per Mariabeatrice e Daniele! Sai che oggi Daniele è passato per dirmi che ha lasciato Loredana?”
“Almeno un'ottima notizia!”
“E se ne vuoi un'altra  avrei anche la donna ideale con cui sistemare mio fratello!”
“E di chi si tratta? Conosco poco tuo fratello ma non credo che ami intromissioni del genere. Forse ama scegliere da solo le donne!”
“E' proprio questo il problema! Mio fratello non è in grado di scegliere una donna seria. Ma colei che ho in mente so che potrebbe renderlo felice. Spero che stavolta nasca qualcosa tra i due!”
“Stavolta?”
Mi domanda, alzando un sopracciglio.

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI PATRIZIA.
Quando entro in casa di Nicola, lo trovo addormentato sul divano. M'inginocchio sul tappeto e mi concedo qualche minuto per ammirarlo. Gli tolgo gli occhiali e gli deposito sul tavolino. Poso la mano aperta sul divano con il dorso rivolto all'insù su cui appoggio il mento. Diversi anni fa quest'uomo mi causava ribrezzo ed ora ne sono perdutanente innamorata. Non è da pazzi? Gli accarezzo la guancia sperando di non svegliarlo... Anzi, so che dovrebbe svegliarsi per uscire con i suoi amici ma mi disturba destarlo. Vorrei solo rannicchiarmi accanto a lui ma credo che dovremo rimandare per questa sera.
Sarà meglio per quella strega di Natasha se starà lontana da lui! Il fatto che sia incinta è una doppia fregatura perchè non posso neanche sfiorarla!
Nicola emette un mugugnimo mentre si sveglia. Si stiracchia stroppicciandosi gli occhi.
“Ma che ore sono?” Farfuglia.
“Le sette e trenta Nicola. Non mi andava di svegliarti.” Gli spiego, depositando sulle sue labbra un casto bacio. Mi sollevo dalla posizione che ho assunto ma Nicola, strattonandomi per un braccio, mi fa cadere su di lui. Mi ritrovo distresa sopra di lui con i miei lunghi capelli che gli coprono il viso. Gli scosto ridendo, li sposto tutti dal lato sinistro. Rimaniamo fermi guardandoci negli occhi.
“Stavo facendo un sogno bellissimo. Eravamo te ed io su un'isola deserta, senza Natasha, senza bambino, senza Ecomoda!”
“Non mi tentare Nicola Mora!”
Gli rispondo, catturando le sue labbra in un bacio.
“Patrizia tu sei certa di quello ste stai facendo?”
“Non è il primo bacio che ci diamo Nicola...”
“Lo sai che non parlo di quello.”
Precisa. Mi sollevo da lui quindi metto a sedere. Lo stesso fa lui.
“Nicola io ho preso la mia decisione e puoi star certo che non la cambio. Io non saprò come si cambia un pannolino ma so che non riuncerò mai a te! Neanche se spuntassero 2 o 3 gemelli dalla pancia di quella!”
“Non dire così che m'impressiono!”
Risponde, lasciandosi sfuggire un sorriso che contagia anche me.
“Ti amo così tanto Patrizia...”
Mi ricorda accarezzandomi una guancia per poi passare le dita tra i miei capelli.
“Anch'io ti amo Nicola.”


SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI JULIA.
Giudo tranquillamente tra le strade di Bogotà. Ho tutto il tempo per raggiungere l'associazione, visto che me la sono presa comoda partendo da casa con il dovuto anticipo, forse addirittura troppo! Stasera toccherà a me occuparmi del supporto telefonico, e spero di fare un buon lavoro. Quando sarò a casa non dovrò fare altro che mettermi a letto visto che ho già scelto l'abbigliamento per il mio primo giorno di lavoro! Quando quel maniaco mi ha messo una mano sul ginocchio, credevo che sarei morta e mi sono immobilizzata. Ma se c'è una cosa che ho imparato in tutto questo tempo è difendermi! Non ci ho messo molto ad alzarmi per andare via! Se non fosse per il bisogno che ho di lavorare non tornerei lì per tutto l'oro del mondo. Ma non ho scelta!
Tra i miei pensieri, non mi accorgo dell'imbecille che davanti a me frena di colpo. Non faccio in tempo a frenare e gli vado addosso. Ho fatto bene a partire prima da casa! Vedo il tipo, è un uomo, smontare dal posto di guida perciò io faccio lo stesso.
“Miss, sono desolato. Io mi sono perso!”
Si giustifica l'uomo dall'accento americano.
“Non è del tutto colpa sua, io non ho rispettato la distanza di sicurezza.”
“Guarda che danno. E' assicurata suppongo!”
“Certamente. Possiamo scambiarci i dati?”
“Ovviamente.” Mi risponde il tipo, afferrando un libretto che suppongo contenga i documenti dell'auto.
“Mi permetta di presentarmi. Kenneth Johnson.” Si presenta sorridendo. Io afferro la sua mano, pronunciando il mio nome.
“Julia Ortiz Bonilla.”
“Miss Ortiz Bonilla, mi scuso ancora per il fastidio che le ho creato!”
“Come le ho detto la colpa è stata anche mia. E poi non è successo niente di così grave, l'auto si mette in moto perfettamente!”
“Le potrei chiedere una cortesia prima che se ne vada? Io devo raggiungere questo hotel, dove si terrà il Bogotà Fashion nel prossimi giorni.”
Mi domanda, aprendo una cartina di fronte a noi. Io gli indico con un dito la strada da prendere.
“Lei è stata molto gentile, non so come avrei fatto se non mi avesse aiutato. Sarei arrivato molto in ritardo!”
“Si figuri. Spero passi una buona serata!” Gli auguro, risalendo in auto.
“Altrettanto.” Mi augura lui. Quando se ne va io proseguo prendendo la direzione opposta.

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI SANDRA.
Sento Mario chiamarmi e battere sulla porta perchè ha bisogno di utilizzare il bagno della camera da letto padronale che da settimane condividiamo. Dove dormiamo insieme, e non usiamo il letto solamente per dormire! Dove, forse, abbiamo concepito nostro figlio. O forse lo abbiamo concepito nel suo ufficio? O magari in cucina, il salone... Come faccio a saperlo! Riciudo la mia agenda e la ripongo nel cassetto.
“Un secondo amore!”
Riesco a gridare.
“Ho quasi fatto.”
Aggiungo la voce così bassa che è improbabile che mi abbia sentito. Prima di uscire devo assolutamente trovare un po' di autocontrollo! Mi bagno il viso con l'acqua gelata sperando di svegliarmi e di calmarmi. Sono in iper ventilazione! Non posso essere incinta, è troppo presto per essere incinta! Non siamo neanche sposati, abbiamo convissuto per così poco tempo! Pensandoci, è strano che io fossi disposta a crescere il figlio che Mario pensava di aver avuto da un'altra donna e che adesso io non accolga con entusiamo l'arrivo di un figlio nostro. No un attimo, non è una brutta notizia ma vorrei aspettare almeno qualche mese dopo le nozze per mettere in cantiere un figlio. E' tanto strano? So che 5 giorni di ritardo non sono allarmanti... Ma ci sono e potrebbe essere l'avvisaglia di una gravidanza agli inizi. E Mario come la prenderà? Era disperato quando credeva che Jenny era incinta di lui. Va bene che io non sono Jenny... Non so più quello che dico e che penso!
“Sandra, ma stai male?”
Mi richiama all'attenziona Mario, picchiando ancora sulla porta. Mi asciugo le mani, quindi esco dal bagno.
“Va tutto bene? Credevo ti fossi sentita male visto che non uscivi più.”
“Sì, sto bene. Lo sai come siamo noi donne con i preparativi!”
Affermo con disinvoltura, infiladomi il golfino.
“Stai andando?”
Mi domanda, depositando un bacio sulla mia guancia. Io annuisco.
“Allora ci vediamo più tardi così prima di dormire scegliamo la meta per viaggio di nozze e non solo quella!”
Mi propone con uno sguardo lussurioso. No, non parliamo di sesso proprio ora!

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
“Mi raccomando amore mio, non perdere di vista Nicola neanche per un secondo. E' capace di ubriacarsi e fare chissà quale fine nello stato in cui si trova!”
Raccomando a mio marito che è intento a farsi il nodo alla cravatta.
“Ovviamente amore mio, starò attento. Spero di riuscire a sollevargli almeno un po' il morare e che domani torni al lavoro con una faccia non dico felice ma almeno non da funerale!”
“Non pretendo tanto ma che per lo meno non passi le sue giornate a bere e chiuso in casa.”
“Non posso biasimarlo per questo. E' come se io dopo essermi fidanzato con te avessi scoperto di aspettare un figlio da Marcella! Cioè questo sarebbe stato matematicamente impossibile visto che quando ci siamo fidanzati i rapporti tra me e lei erano acqua passata da tempo. Ma l'idea è quella! Come minimo avrei collegato una cannuccia dalla bottiglia ad una vena per risparmiarmi la fatica di dover sollevare la bottiglia. Non me la sento di redarguire Nicola per i momenti di défaillance che avrà.”
“Tralasciando il paragone che hai fatto, concordo con te.”
“Dottoressa mostro, non puoi essere ancora gelosa di Marcella!”
Mi prende in giro, aggirando il mio corpo con le sue braccia. Mi ritrovo con il volto schiacciato contro il suo petto ma non vi rimane per molto. Armando lambisce con le sue mani le mie guance e mi bacia con trasporto.
“Promettimi che non ti strapazzerai troppo.”
“Amore mio, staremo a casa a guardare la televisione, mangiare pizza e a chiacchierare. Cosa può esserci di faticoso?”
“E non riempirti di pizza. Non vorrei che Robertino nascese con due olive come occhi e una fetta di prosciutto come bocca!”
“Questa è la cosa più stupida che ti abbia mai sentito dire, Mendoza!”
E' il citofono a farci staccare. Tiro su il ricevitore per posarlo subito dopo.
“Stanno arrivando Marcella e Guendalina!”
“Allora posso aspettare qualche istante, così saluto Guendalina!”
Quando si spalancano le porte dell'ascensore, insieme a Marcella fa caplino una donna che si aggira intorno ai trent'anni, con lunghi capelli scuri e occhi castani.
“Ciao Betty, come ti senti?” Mi saluta Marcella.
“Ciao Marcella, molto meglio ti ringrazio. Io sono Beatrice benvenuta a casa mia!”
Mi presento verso la mia ospite. Guendalina mi stringe la mano.
“Molto piacere, Guendalina Santillana. Grazie a lei per l'invito! Armando, come va?”
“Benissimo Guendalina, che piacere rivederti dopo tanti anni.”
La tipa e mio marito si salutano con breve abbraccio e un guancia a guancia. Saranno gli ormoni... Ma non lo sopporto!
“Tutto bene Betty?”
Mi domanda Marcella. Io annuisco senza dire una parola.
“Sei sicura di stare bene dottoressa mostro? Ti sei rabbuiata di colpo.”
“Sì Armando, sto bene. Prego mettetevi comode mentre servo in soggiorno le pizzette!”
Invito le mie ospiti, dirigendomi verso la cucina. Armando si congeda da loro e mi segue.
“Betty cosa ti è successo? Perchè quel faccino abbattuto?”
Mi domanda mio marito, catturando il mio mento con due dita.
“Niente, è una sciocchezza...”
“Non importa se è una sciocchezza, io vorrei saperla.”
“Non è niente Armando. Non so neanche perchè mi succede! Quando... Quando poco fa hai abbracciato la tua amica mi è successa una cosa strana allo stomaco...”
“Hmmm... I sintomi di questa gravidanza sono un po' strani... Le crisi di pianto vengono spesso abbinate alla gravidanza, anche i crampi ma le crisi di gelosia no!”
Mi risponde, facendomi sorridere. Bastano poche sue parole a farmi tornare il sorriso! Ci baciamo ancora fin quando non avvertiamo la voce di Camilla chiamare mamma e papà perciò torniamo in soggiorno.
“E questa principessa chi è?”
Si chiede Guendalina. Armando prende in braccio la piccolina.
“Vi presento Camilla. Mostrilla loro sono due amiche di mamma è papà! Marcella e Guendalina.”
“Ciao Camilla, è bello conoscerti. Mamma è papà mi hanno parlato di te!”
Afferma Marcella. Camilla scuote le gambine per farci capire che vuol essere messa giù. Corre verso l'area dove sono raggruppati i suoi giochi tra cui un piccolo tavolino e torna con due cartonincini in mano.
“Io sapevo già i vostri nomi! Ho fatto questi!”
Dice loro Camilla. Marcella e Guendalina si chinano afferrando un cartoncino a testa dove sono scritti i loro nomi.
“Camilla ha preparato i segnaposti per tutti! Spero non vi dispiacerà se passerà la serata con noi. I miei genitori l'hanno tenuta per tutto il giorno!”
“Ma cosa dici Betty, vorrà dire che guarderemo dei cartoni animati.”
Risponde sorridendo Marcella. Ha gli occhi che le brillano, sono certa che la gravidanza l'abbia scossa dentro e che gli occhi le brillino ogni volta che vede un bambino!
“Scrivi molto bene Camilla!”
Si complimenta con un grosso sorriso Guendalina.
“Adesso saluta papà, sennò farà tardi.”
Armando s'inginocchia mostrandole le guancia dove lei deposita un bacino. Si tratta di una trappola visto che Armando la stringe per farle una pernacchia sul collo. Camilla ride.
“Ascolta mostrilla, mi devi promettere che impedirai alla mamma d'ingozzarsi di pizza per il bene del fratellino!”
Io alzo gli occhi al cielo.
“Va bene papà!”
“Beatrice, le faccio le mie congratulazioni per la gravidanza!”
Afferma Guendalina, apprendendo così del bambino che cresce dentro di me.
“Grazie mille. Puoi darmi del tu senza problemi!”
“Sei davvero gentile. Armando le mie congratulazioni.”
“Grazie Guendalina.”
“Sai, loro non sono gli unici con cui dovresi congratularti.”
Le dice Marcella. Guendalina assume un'espressione di sorpresa, saltando al collo dell'amica.
“Sono due gemelli! Ma non conosciamo ancora il sesso!”
“Marcella, auguri!”
“Anche tu aspetti la cicogna?”
Le domanda Camilla.
“Sì Camilla, anzi ne aspetto due!”
“Signore, io me ne vado. Fate le brave! Ciao amore mio a dopo.”
“Ciao Armando. Divertiti!” Lo saluto, depositando un bacio sulle sue labbra.
“Mettetevi comode, fate come se fosse casa vostra!”
Le invito. Camilla afferra ler mano Marcella e Guendalina e le accompagna verso il divano. Se ripenso a tutte le cose che Marcella in passato ha fatto e detto contro di me, non posso credere che adesso sia inginocchiata accanto alla figlia mia e di Armando.
“Guenda non mi hai ancora detto come te la passi. Sei fidanzata, sposata...?”
Domanda curiosa Marcella alla sua amica.
“Io sto attraversando un divorzio.”
“Ah, mi dispiace. Non dev'essere facile...”
“La parte peggiore è prendere coscienza che hai perso tanti anni della tua vita.”
Spiega rivolgendosi ad entrambe.
“Vedrai che la tua vita non finirà qui. Sei ancora giovane e così carina!”
“Ti ringrazio Beatrice. Per la verità da poco tempo frequento qualcuno.”
“Ah, e io che pensavo che avessi delle mire su mio fratello!”
Le risponde Marcella pungente. Guendalina la fulmina con lo sguardo prima di arrossire e rivogere uno sguardo a me. Immagino che non le faccia piacere che un'estranea conosca tutti i suoi segreti! Così tra Daniele e Guendalina ci sono dei trascorsi? Guendalina mi sembra una brava donna... Dev'essere anche un po' masochista se sogna una storia con quell'imbecille! Le ragazze andranno a nozze con questo nuovo pettegolezzo!
Mi rendo conto di aver rivolto un pensiero ad Annamaria, Berta, Mariana... Cosa che del resto è successa per tutto il giorno.
“La mamma è triste perchè ha litigato con le sue amice...”
“Amiche amore mio, si dice amiche.”
La correggo con un sorriso forzato.
“Capisco Betty che ti manchino visto il rapporto di amicizia che vi lega da sempre. Ma ricordati che se non inizierai a usare il pugno di ferro in certe occasioni penseranno di poter sempre fare ciò che vogliono, tanto Betty capisce sempre.”
“Lo so Marcella. Ci sto male perché solo le uniche amiche che io abbia mai avuto!”
“Adesso comunque ne hai due anzi tre in più, contando Guendalina insieme a me a Patrizia! So perfettamente che non è lo stesso visto che Patrizia ed io, al contrario di Annamaria e delle altre, abbiamo passato tanto di quel tempo ad offenderti e a metterti i bastoni tra le ruote in ogni occasione.”
“Sai Beatrice, io non ti conosco bene, non conosco le tue amiche né so cosa sia succeso tra di voi, però le amicizie specie, quelle di lunga data, possono incappare in qualche prova. Bisogna vedere se c'è la volontà di rimediare! Se hai voglia di fare pace con loro fregatene dell'orgoglio. Senza offesa per il consiglio che ti ha dato Marcella, ma penso che l'unico modo per fare filare liscio un rapporto sia un sano confronto.”
“Betty io non ti sto dicendo di non fare pace con loro perchè a quel punto renderesti veritiera la loro teoria che sei cambiata nei loro confronti. Dovresti separare il ruolo di amica da quello di capo! Spiega loro che d'ora in poi sarà così che funzionerà perché é l'unico modo che hai trovato per difendere la vostra amicizia.”
Oddio, queste due mi hanno messo in testa ancora più confusione! E Armando come prenderebbe una riconciliazione così rapida con loro? Mio marito è stanco dei loro atteggiamenti sul lavoro e da ieri non le può più soffrire. Ho bisogno di parlare con Armando!
“Buonasera a tutti!”
Saluta Patrizia, uscendo dall'ascensore. Camilla le va incontro contenta e urlando il suo nome, roba da matti!
“Patrizia dov'è zio Nicola?”
“Nicola è via con il tuo papà! Guendalina buona sera!”
“Salve Patrizia.”
“Bene, Patrizia prendi un aperitivo, esclusivamente analcolico!”
“Non mi aspettavo che girasse alcol ad una serata con due donne al quarto mese di gravidanza e una bambina piccola!”
“Gabriela non ci fa compagnia questa sera? Per la verità io devo ancora conoscerla come si deve!” Mi domanda Marcella.
“Non ci sarà. Questa sera il Fashion Group prova la coreografia per il Bogotà Fashion. Appena saranno qui Sandra, Sofia e Ines ci accomoderemo a tavola.”
“Per la verità loro sono qui sotto. Tutte quante.”
Mi rivela Patrizia. Come? Anche Annamaria, Berta e Mariana? Beh, dovevo aspettarmelo! Quando sentiamo della musica provernire da fuori, ci affacciamo tutte dal poggiolo.

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI ANNAMARIA.
Giungiamo tutte sotto casa di Betty. Spero che non s'arrabbi in modo irrimediabile e che non ci vadano di mezzo Sandra e Sofia!
“Ragazze mie a mio parere avete fatto molto male a venire qui contro le direttive di Betty!”
“Ah, Ines! Dovevamo tentare! Piuttosto Sandra si può sapere cosa ti prende? Non hai aperto bocca!”
Le domando. Sandra scuote la testa.
“Ho semplicemente fame. Sù, andiamo!”
Ci esorta, salendo i gradini esterni del palazzo.
“Ferme lì! Dove pensate di andare?”
Ci domanda la bionda finta, spuntando dal nulla. Ficcanaso!
“Sbaglio o c'è una festa?”
“Certo, alla quale tu, tu e tu non siete invitate! Betty è stata molto chiara e non penso che vogliate peggiorare la situazione.”
“La smetta d'impicciarsi, non sa neanche cos'è cussesso!” Le dice Berta.
“Non importa. Quello che so è che Betty ha specificato di non invitarvi!”
Ci ricorda, entrando nel palazzo.
“Ragazze Patrizia ha ragione! Non dovreste entrare senza il suo consenso!”
Ci ricorda Ines.
“Bene ragazze. E allora... piano B!”
Sentenzia Berta.
Ci spostiamo tutte nuovamente in strada per raggiungere la macchina in cui il gruppo di mariachi sta aspettando pazientemente. Per fortuna il balcone di Betty dà sulla strada! I musicisti si dispongono mentre io spargo in terra i ceci. Il portinaio esce dal compleso residenziale:
“Signore, posso sapere cosa state facendo? Questo è il cortile privato del condominio!”
“La prego signore, ci conceda qualche minuto! Voi inziate a suonare!”
Ordina Berta ai musicisti mentre lei, Mariana ed io ci inginocchiamo sui ceci. Aiha, che male!
“Ma guarda queste!”
Commenta il portinaio rassegnato. Rivolgiamo tutte il naso all'insù verso il balcone di Betty da dove la vediamo affacciarsi insieme alla figlia, alla signora Marcella, alla bionda tinta e alla nuova ragazza. Certo ci infastidisce che abbia invitato lei e non noi ma sappiamo di essercela cercata!

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI BETTY.
Sono sbalordita! Le osservo sorpresa e sento perfettamente gli occhi mi si stanno riempendo di lacrime. Prendo in braccio Camilla avviandomi insieme alle altre giù, verso l'esterno. Esco dal portone principale quando il portiere mi ferma:
“Signora Betty, non sono riuscito a fermarle!”
“Non si preoccupi.” Riesco a balbettare. Rivolgo lo sguardo verso Sofia e Sandra, so perfettamente che c'è il loro zampino! Sono completamente matte, e se qualche vicino non dovesse gradire e chiamasse le polizia? Camilla si è seduta sui gradini e ascolta la serenata battendo le mani. Quando mi chiama mi chino e mi dice all'orecchio “Mamma, fai pace con le tue amiche così non sei più triste?”. Sarebbe bello se anche per i grandi le cose fossere facili come le vedono i piccoli dai loro occhi! La serenata dura pochi minuti. Mi accorgo che i vicini del primo piano, due vecchi pensionati snob, si sono affacciati al poggiolo. Spero non se la prendano per questo frastuono!
“Betty, ci dispiace!”
Recitano Berta, Annamaria e Mariana. Io mi avvicino a loro porgendo le mani ad Annamaria:
“Ma cosa fai in questa posizione nel tuo stato? Alzati per favore.”
Annamaria esegue le mie direttive sollevandosi sulle ginocchia doloranti sui cui sono rimasti attaccati dei ceci. Insieme a loro si alzano anche Mariane e Berta che guardo con rimprovero.
“Betty, perdonaci!”
M'implora Mariana a mani giunte. Io rivolgo la mia attenzione verso Berta, senza dubbio quella con la lingua più tagliente!
“Betty, so perfettamente che fra le tre sono quella che ha più cose fa farsi perdonare. Io, anzi noi, ti promettiamo di spettegolare solo nelle ore di pausa, di essere puntuali la mattina e anche dopo la pausa pranzo. Vero ragazze?”
“Sì. Betty ci dispiace! Ci manchi!”
Ribadisce Annamaria. So che sto per mettermi a piangere!
“Ragazze... Sono molto delusa da voi! Tu Annamaria, come hai potuto pensare che per me sia stato facile spalleggiare il consiglio nel licenziamento di Mariana? Solo poco tempo fa abbiamo aiutato te e Freddy con quell'avvocato e questo sarebbe il ringraziamento?”
“Hai ragione Betty. Chiedo scusa anche a lei signora Marcella.”
“Vorrei ricordarvi che per noi licenziare il personale, specie chi lavora per noi da anni, non è un passatempo! Ma è un dovere far rispettare il regolamento!”
Interviene Marcella.
“Lei ha ragione signora Marcella.”
Le risponde Mariana.
“Ci perdoni Betty?” Mi domanda Berta.
“A tre condizioni. Numero uno: d'ora in avanti in azienda non potrò fare altro che dare la precedenza ai miei doveri. Dopo ciò che è successo Armando si è inalberato! Quindi ho bisogno della vostra collaborazione perchè credetemi che non vorrei mai licenziare un'altra di voi. Se Armando, Marcella, Mario o chi altri dovesse pretendere la vostra testa ci ritroveremo da capo a dodici! Mi promettete sul vostro posto di lavoro che rispetterete le promesse che mia avete fatto poco fa?”
“Te lo promettiamo.” Rispondo in coro.
“La seconda condizione?” Mi domanda Berta.
“Che puliate il cortile da tutti questi legumi prima di ricevere qualche lamentela!”
“La terza condizione immagino sia quella che ce ne andiamo, puliamo e andiamo via Betty!” Asserisce Mariana. Sono un gruppo di stupide ma non riesco a volere loro del male!
“No, la terza condizione è che saliate a casa mia perchè mi siete mancate.” Ammetto tra sorrisi e lacrime.
“Ah, Betty!”
Esclama Annamaria saltandomi al collo con un abbraccio.
“Allora avevano litigato per il licenziamento di Mariana?”
Domanda Patrizia a Marcella.


SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARIANA.
Credevo il peggio! Non speravo che Betty ci perdonasse. La verità è che la nostra amica è la donna più in gamba e buon cuore che conosciamo. Nessuna di noi regge il paragone, neanche tutte insieme!
Questa cena al quanto strana, visto che stiamo dividendo la stessa tavola a casa di Betty con Marcella Valencia e con la bionda tinta, sta per giungere al termine. Betty serve a testa una coppa di gelato alla stracciatella con topping al cioccolato. Camilla, che adora il gelato, lo divora. Lo stesso vale per Annamaria, Marcella e Betty che sono tre aspirapolveri quanto a cibo! Stranamente anche Sandra stasera è ingorda come non mai.
“Capisco che loro tre divorino tutto,ma a te Sandra cosa ti prende? Hai mangiato più di me!”
Commenta Berta dando voce ai miei pensieri.
“La signorina è molto strana! Per cominciare non vuole dirci né cosa capita succede a Nicola, né perchè Armando e Matteo Doinel hanno litigato e stasera non ha aperto bocca!”
Aggiunge Annamaria.
“Perchè mio marito e Matteo sono ai ferri corti posso dirvelo io in poche e precise parole. Matteo Doinel mi fa il filo.” Confessa Betty. Mi va quasi la coca-cola per traverso!
“Certo, ecco perchè Armando era così nervoso! Certo anche per colpa nostra ma era mega, extra, iper nervoso! Avremmo dovuto capirlo subito, solo per gelosia tuo marito può diventare una belva!”
Afferma Berta.
“Non dirmi che ci ha provato!” Esclama Annamaria.
“E non solo con lei. Dopo la sfilata ha fatto il galletto con me davanti a Nicola!” Spiega Patrizia. Vedo Annamaria riflessiva!
“Ragazze... Adesso mi è chiaro il suo atteggiamento così cordiale e curioso verso di me! Per poco non gli veniva l'orticaria quando gli ho raccontato che sono sposta e incinta!” Ci racconta Annamaria. No ma questo qui vuole che tutta l'Ecomoda si rivolti contro di lui?
“Questo è davvero troppo! Non tollero che continui così!” Esclama Betty.
“Sono molto imbarazzata, infondo sono stata io a portarlo in azienda. Non credevo che si comportasse così!”
“Marcella, come può essere colpa tua? Ti avviso che io non sopporterò a lungo questi atteggiamenti. Figurati Armando!”
“Dovremmo presetargli una donna sola e disperata così placherebbe i suoi ardori!” Commenta Berta facendoci ridere.
“Ci sarebbe quella svergognata di Loredana!” Propone Annamaria.
“Così passerebbe da mio fratello a mio cognato... Non ce la voglio in famiglia perciò cambiate obiettivo per favore!” Interviene Marcella.
Consumiamo il caffè, o caffè d'orzo per alcune, mentre Betty ci racconta nei dettagli gli approcci tentati da Matteo. Avrei voluto esserci oggi quando il signor Armando è entrato qui trovandoci Matteo! Già è nervoso da quando si alza dal letto a quando ci torna la sera, figurati in una situazione del genere!
“E Nicola cos'ha invece?” Domanda Annamaria. La signora Marcella, Sandra e Betty rivolgono uno sguardo a Patrizia.
“Tanto tra pochi mesi la faccenda sarà piuttosto evidente!” Risponde Patrizia. Le presenti che sono allo scuro di tutto, me compresa, spalancano la bocca dalla sorpresa!
“Vuoi dire che Nicola sta per diventare papà?” Domando e Patrizia annuisce. Ma neanche mettendosi d'accordo sarebbero riuscite a rimanere incinte tutte nello stesso momento!
“Non mi sembra che l'abbiate presa bene....” Nota Guendalina, e non posso che darle ragione.
Patrizia si guarda attorno mentre Betty, Sandra e Marcella reprimono una risata.
“Mi fa piacere che vi diverdiate!”
“Ridiamo perchè loro sono cadute nello stesso equivoco che si è creato tra te, Sandra e Betty e tra Nicola, Mario e Armando!” Racconta la signora Marcella.
“Io non ci sto capendo niente! Chi è incita quindi?” Domanda Berta esasperata.
“Natasha è incita di Nicola!”
Confessa Patrizia lasciandoci di sasso: chi regge la tazza a mezz'aria e chi tossisce per la notizia appena appresa.
“Ma abbiamo già assodato che quella era una recita!” Asserisce Berta.
“Ci sbagliavamo! Quella brutta serpe ha finto di essere incinta ma non sapeva di esserlo davvero!”
“Mi sta venendo un gran ma di testa.” Commente Guendalina, che fatica a starci dietro. La sua battuta sdrammatizza la situazione.
“Dopo stasera sarai preparata per le nostre riuioni. E anche se non succede niente noi troviamo sempre qualcosa da dire!” Le spiega Berta.
“Non posso crederci, Nicola sarà sotto un treno!” Asserisce Annamaria. Betty annuisce, si nota a vista d'occhio che è preoccupata!
“E cosa pensate di fare?” Domando a Patrizia.
“Nicola intende riconoscere il bambino e mantenerlo. Ma non si separeremo. Anzi siamo uniti più che mai!”
“Ovviamente Natasha sperava di andare sull'altare con Nicola già domani.” Commenta Annamaria.
“Si sbagliava di grosso!”
“La cosa fondamentale è che quel ragazzo non perda di vista la sua responsabilità come padre!”
“Certo che no Ines. Nicola sta semplicemente separando le due cose e non ha torto. Un conto è il bambino che porta il suo DNA verso cui ha degli obblighi e un'altra cosa è la madre verso cui non prova niente!” Aggiunge Betty.
“Insomma, alla fine in un modo o nell'altro Natasha è riuscita a prendersi un pezzetto di Nicola e grazie a questo bambino avrà dei soldi da Nicola!” Afferm Berta.
“Ovviamente Nicola dovrà affidarsi ad un avvocato per stabilire la cifra del mantenimento e se quella cretina utilizzerà i soldi per sé stessa la ammazzerò con queste mani!”
“Dite che per legge Nicola dovrà mantenere anche lei? Visto che è sola e che non lavora...”
Annamaria pone un dubbio di cui nessuno di noi ha la risposta.
“Questo potrà dirlo solo un avvocato.” Afferma Ines.
Non ho ancora annunciato la mia partenza! Osservo le donne sedute attorno a me e mi sembra impossibile fare a meno delle nostre riunioni, dei nostri drammi, perfino di sentire il signor Armando urlare!
“Mariana tutto bene?” Mi domanda Betty. Mi rendo conto che mi è scesa una lacrima!
“Ottavio mi ha proposto di trasferirmi a Cartagena.” Le dico di getto. Betty mi guarda esterreffatta.
“E tu?” Mi domanda.
“Gli ho detto che mi sarei presa del tempo per decidere, ma poi sono stata licenziata. Buffo no?”
“Tu saresti rimasta?”
“Forse sì. Come farei senza di voi?” Domando un po' a tutte prima di scoppiare in lacrime. Betty mi stringe in un abbraccio.
“Come hai fatto quella volta a prendere la decisione di parire per Cartagena con Michel?” Domando a Betty, avvertendo il colpo di tosse della signora Marcella.
“Non sono paragoni da fare. Io colsi la palla al balzo perché non volevo più rivedere Armando non perché ero innamorata di Michel. Tu invece cosa stai aspettando per dirgli di sì?”
“Mariana, la nostra amicizia non si sgretolerà perchè sarai distante!” Mi rincuora Sofia mentre mi accarezza la schiena. Con lo sguardo passo in rassegna tutte prima di dire ad alta voce:
“Sto per trasferirmi a Cartagena con l'uomo che amo!”
“Sì, stai per iniziare la tua vita con l'uomo che ami. Ma sappi che non potrei mai perdonarti se non sarai qui per la nascita di Roberto!” Mi ricorda Betty, abbracciandomi.
“Lo stesso vale per me, devi esserci assolutamente quando partotirò!” Afferma Annamaria.
“Allora mi aggiungo anche io. Mi farebbe piacere Mariana se lei fosse presente alla festa che darò per la nascita dei gemelli!”
“Non mancherò a nessun evento!”
“Neanche alla festa d'inaugurazione che darò?” Domanda Sofia.
“Quale festa d'inaugirazione?” Le domanda Sandra.
“Fabian ed io abbiamo deciso di mandare al divaolo tutte le malelingue per andare a vivere insieme! Stiamo cercando casa!”
“I miei complimenti Sofia! Come vede il divorzio da Efraim le ha dato una nuova vita!”
“Ha ragione signora Marcella. Ed io che credevo che sarei finita sola e triste!”
“A questo punto manca una all'appello. Ci spieghi una volta per tutte su che pianeta sei stasera?” Domanda Berta a Sandra.
“Ragazze... Prima di uscire da casa ho aperto la mia agenda e mi ha assalito un dubbio terribile....”
“Del tipo? Hai scordato qualche appuntamento?” Domanda Patrizia.
“Sì, uno l'ho saltato!”
“Quante storie, chiama e scusati o manda dei fiori!” Scherza Sofia che sembra non aver capito.
“Sofia, non credo che parlasse di quello!” Le spiego.
“No, non ci credo!” Esclama Berta.
“Quanto ritardo hai?” Le domanda Ines.
“Poco, sono solo 5 giorni.”
“Sandra, provi a fare un test e se risulta negativo e le mestruazioni non le arrivano riprovi tra una settimana!” Le consiglia la signora Marcella.
Sandra si porta la testa tra le mani.
“Mario era diposto a crescere il figlio di Jenny e temi che non sia contento da averne uno dalla donna che ama, che prossimamente sarà sua moglie, dalla donna che gli ha stravolto la vita? Sù, Sandra!” La riuncuoro accarezzandole la schiena.
“O sei tu che non vuoi un figlio?” Le domanda Betty. Mi sembra assurdo!
“Sì e no. Io non lo avevo programmato e pensavo che ci avremmo pensato fra magari un anno o anche di più. Volevo godermi un po' di vita coniugale prima di diventare madre! Vi smebra egoista?”
“Intando dovrebbe usare il condizionale visto che non è detto che lei sia incinta Sandra. Non mi sembra una cosa tanto strana desiderare di vivere dei mesi con il proprio marito e godersi il primo anno di nozze. Io ovviamente non faccio testo visto che ho saltato dei passaggi passando direttamente alla maternità!” Scherza la signora Marcella toccandosi il ventre. “Comunque, non è un desiderio sbagliato. Però se fosse davvero incinta, significa che doveva diventare madre proprio adesso! Io ho la sfortuna di conoscere Mario Calderon da molto più tempo di lei Sandra e mi creda che il Mario di ora farebbe un salto di 5m da terra alla notizia!” Sandra alza finalmente lo sguardo, osservandoci.
“Figliola, sarebbe una splendida notizia! Sù sorridi!” Le dice Ines, sfiorandole il mento.
“Come prima cosa domani farai un test.” Le ricorda Betty.
“Non me la sento di farlo da sola!”
“Ovviamente lo farai nella sala riunioni della banda con tutte noi, il 911 più importante della storia della banda! Ma prima dovremmo assicurarci che il tuo fidanzato, il dottor Armando, il dottor Mora, tutti gli altri e soprattutto quella svergognata di Loredana escano per andare a pranzo!” Suggerisce Annamaria. La mozione viene accolta da tutte con un cenno dal capo.
“Propongo un brindisi per chiudere in bellezza.” Interivne la signora Marcella. Noi tutte alziamo il bicchiere.
“A cosa brindiamo?” Domando.
“All'amore, come prima cosa!” Suggerisce Betty.
“Alle amiche!” Aggiunge Berta.
“Alle amiche di sempre, a quelle che si sono aggiunte e alle nuove!” Precisa Betty guardando prima noi della banda, poi Patrizia e Marcella e per finire Guendalina.
“Ai figli. A quelli che ci sono, che stanno per arrivare a quelli che verranno!” Propone Annamaria, dando una gomitata a Sandra.
“Alle colleghe e nuove amiche, che mi hanno accolto pur conoscendomi a mala pena!” Afferma Guendalina.
“Ti sei guadagnata un posto d'honorem bella banda!” Le dice Annamaria, sorridendo.
“Ma che importante onoreficenza!” Commenta sarcastica Patrizia.
“Chiuda il becco bionda finta, è tutta invidia la sua!”
“Sposa giraffona!” Le risponde Patrizia, modificando il soprannome che fino ad ora era stato “giraffa zitellona”. Tra le due inizia una discussione. Come potrò fare a meno di tutto questo?

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI MARIABEATRICE.
Il tanga che indosso mi sta segando in due, ma per essere desiderabili bisogna fare dei sacrifici!
“Altro vino?” Mi domanda Matteo, sollevando la bottiglia. Io annuisco prima di avvicinare il bicchiere.
“Così hai anche una segretaria adesso. E com'è?” Gli domando per poi sorseggiare il mio vinio. Mi auguro non sia un'altra gatta morta come quella Loredana perchè a quel punto potrei perdere l'occasione!
“E chi lo sa? Gutierrez l'ha mandata via prima che potessi vederla. L'incontrerò domani mattina.” Mi risponde. Onestamente inzio a pensare che non mi degni di uno sguardo, visto che ha testa su Marte o su Giove!
“Non mi era mai successo di cenare con uno che aveva la testa su un altro pianeta. E non dirmi che sei stressato a causa del lavoro visto che hai appena iniziato!”
Lo canzono sorridendo. Lui abbozza un sorriso.
“Sono pensieroso sì, ma non a causa del lavoro. Mi sono invaghito di una donna.... Sposata. Che mi considera a livello di una cacca.”
Mando giù un sorso di vino insieme a questa notizia!
“Mi dispiace...” Mariabeatrice Valencia! Cosa te ne importa se sta così per un'altra? Sei bella, ubriaca a sufficienza e anche lui non si può dire che sia sobrio. Provaci o avrai sopportato questo tanga infernela per niente!
“Credo che tu abbia bisogno di un ambiente più rilassato... Intimo. Cosa ne dici di vedere il mio appartamento?” Gli domando, Matteo mi guarda senza dire una parola.
“Ho un sacco di cimeli raccolti durante i miei viaggi.”
“Perché no.” Risponde sorridendo languidamente. Evvai!

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI SANDRA.
Certo, se dovesse essere non mi verebbe mai in mente d'interrompere la gravidanza. Ma avrei voluto che fosse una cosa voluta non capitata! E Mario? Lui come la prenderà? L'entrata in cucina di Patrizia con altre stoviglie mi fa sussultare.
“Questi bicchieri sono gli ultimi.”
“Va bene, tu potersti prendere uno straccio e aiutarmi!” Le dico, lanciandole addosso un canovaccio. Patrizia, di spalle a me, inizia ad asicugare i piatti.
“Te la posso fare una domanda?” Esordisce.
“Di che tipo?”
“Come hai fatto a capire he saresti stata una buona madre per il figlio di un'altra, quando pensavi che il figlio di Jenny fosse di Mario? Dove hai trovato la forza?”
Mi domanda, una delle tante donne che è stata con il mio Mario! E ci ritroviamo a parlare di figli!
“Ho trovato la forza nell'amore che nutro verso Mario. Che il figlio cresca o non cresca nella tua pancia, sempre madre per la prima volta diventi. Il punto è che un pannolino non lo sai cambiare neanche se il figlio cresce dentro di te, fino a che non nasce, non ti pare?”
“Hai ragione. E non temevi che Mario.... che lui....”
“Potesse lasciarmi per quella sgallettata? Ma neanche per sogno! E se non avevo paura io con Mario vuoi averla tu con Nicola che ti adora? Sai cosa ti dico... Che mi sono resa conto di essere stata un'imbecille ad aver lasciato Mario quando ho saputo che Jenny aspettava un bimbo. Così facendo siamo stati separati per nove mesi durante i quali avremmo potuto stare insieme!”
“Io non penso di lasciare Niciola, figurati. Però non posso fare a meno di chiedermi se sarò capace di fare da vice-mamma!”
“Lo dice la parola stessa: vice-mamma non mamma! I tuoi errori potranno anche essere perdonati!”
“Vero. Grazie sposa giraffona!”
“Di niente bionda tinta!”
Le rispondo. Patrizia esce dalla cucina silenziosamente così come vi è entrata.

 

SOTTO IL PUNTO DI VISTA DI NATASHA.
“Maldetta Patrizia, sempre in mezzo! Nicola, mi avevi promesso che tra voi due non ci sarebbe più stato niente!”
Penso ad alta voce mentre le lacrime mi rigano il viso e il naso cola. Mi sento sola come mai in vita mia. Mi ritrovo incinta, senza un uomo e il padre del bambino ama un'altra donna, per così dire! Si può essere più sfortunati di così? Afferro il telefono per cercare un po' di conforto.
“Pronto?” Domanda la voce dall'altra parte dell'apparecchio.
“Fratellone, sono io.”
“Nat, come stai? Come procede la gravidanza?”
Inizio a singhiozzare e mio fratello se ne accorge. Mi domanda cosa succede.
“Tommaso non vuole saperne di me e del bambino. Nicola non intende lasciare Patrizia!”
“Quel Nicola lo gonfio di nuovo di botte se vengo lì! Prima ti mette incinta e poi pensa di cavarsela con un assegno?”
“Così pare. Mi sento così sola! Oggi sono stata da lui per pranzare insieme e mi ha cacciato via!”
“Ti ha cosa? Stai scherzando? Sorellina domani stesso prendo un aereo per Bogotà. Lo raddrizzo io quell'idiota!”

 

FINE CAP.39: La serata delle donnne.


Spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Vi state domandando cosa staranno facendo i maschietti? Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Credete che Sandra sia incinta? E se sì come la prenderà Mario? Vi è piaciuta la riconciliazione tra Betty e la banda? Come pensate la prenderà Armando così arrabbiato con loro? Guendalina vi piace? E Julia? Anche se ho parlato poco di lei, cosa ve ne pare? Cosa accadrà ora che sta per tornare il fratello di Natasha? Aspetto di leggere le vostre perplessità, previsioni e commenti di ogni genere!
Al prossimo capitolo! Vi anticipo che ci sarà una guest star, già comparsa nella serie!

   
 
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