Forbidden Love

Prologo.

-Come posso sposare una fanciulla che non amo e oltretutto non conosco?-
-Avrai tempo per conoscerla ed innamorarti di lei. Ma ora, voi due dovrete sposarvi.
Tu sei mio figlio, nonchè futuro Re, e lei è una principessa...siete destinati a stare assieme.-
L'uomo indossò il soprabito incamminandosi verso l'uscita.
-Ma padre...-
L'uomo dal volto segnato dal tempo si voltò, osservando il figlio ormai cresciuto.
-Thomas, tu incontrerai quella fanciulla, e quando lei festeggerà il suo sedicesimo compleanno, vi sposerete.
Non ho altro da aggiungere.- Finì, prima di lasciare la stanza.
Il ragazzo, ormai sconfitto, si lasciò cadere a peso morto sul letto, sprofondando con il volto tra le coperte. 

Lady Violet sarebbe arrivata in paese tra pochi giorni; la sua libertà stava per scadere.

-

-Ti serve altro ragazzo?- La donna gli passò la pagnotta di pane.
-E' tutto, la ringrazio.- disse, poco prima di uscire. 

-Ma quanto sei bello, eh?- Il giovane una volta uscito dalla bottega, meravigliato dal splendido cavallo nero
difronte a lui, si era fermato a coccolarlo. Passò la mano sul suo muso carezzandolo, spostandosi in seguito alle sue orecchie,
grattando poi la parte di pelo dietro a quest'ultime.
-E' la prima volta che si lascia toccare da una persona che non sia io.-
-Il cavallo è tuo?- chiese, mantenendo sempre lo sguardo sull'animale.
-Esatto.- annuì, osservando da dietro lo sconosciuto dai capelli neri, lunghi, raccolti in una coda.
-Si vede che gli state simpatico, sapete?- continuò sorridendo, avvicinandosi al suo cavallo,
vedendo solo in quell'istante il volto del ragazzo, che alla vista del principe rimase pietrificato.
-Oddio, chiedo scusa, mio sire. Non sapevo che foste voi, e che questo fosse il vostro cavallo.-
Il giovane si inchinò, portando subito lo sguardo a terra. 
Thomas l' osservò qualche istante, porgendoli poi la mano. -Suvvia, non siate così formale! Potete alzarvi...- 
Il ragazzo alzò la testa, trovando davanti la mano del principe, l'afferrò. -Vi ringrazio.-
-Potrei sapere il vostro nome?-
-William.- sussurrò, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-E' stato un piacere conoscervi, William.- Il futuro re avvicinò la mano del giovane, che bene o male doveva avere la sua età,
baciandovi il dorso della sua mano.
-Anche per me signore...- rispose sorpreso, con un leggero tremolio nella voce.
-Ve ne prego, chiamatemi Thomas.- sorrise, poco prima di salire a cavallo. -Arrivederci William.- concluse,
sfrecciando verso il bosco, a cavallo del suo destriero. 

William non potè fare a meno di chiedersi cosa ci facesse una persona di alto ceto come il principe, nei bassi fondi del villaggio...
perchè non se ne restava tra le mura della zona alta come facevano tutti gli altri? 

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Vi aspetto, ogni mercoledì sera, con un nuovo capitolo!