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Autore: ClairllMayne    13/04/2015    1 recensioni
Un cerchio imperfetto, incompleto.
L'uno vicino all'altro, Come se il contatto fisico potesse rafforzare quel legame già indissolubile.
Rimangono così distesi a lungo sul freddo pavimento di una stanza d'ospedale, in silenzio.
Solo i loro respiri, quasi in sincrono, riempiono quel silenzio assordante.
Genere: Erotico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L'aereo è appena atterrato a Barcellona quando il telefono di Zayn squilla. 
Liam.
 
Zayn osserva lo schermo illuminarsi ripetutamente ogni volta che la chiamata finisce e ne inizia una nuova.
 
Imposta il silenzioso e rimette il telefono in tasca, mentre sale sulla X6 nera con i vetri oscurati che lo sta aspettando. 
 
"Ciao John" Zayn saluta l'autista, con il quale ha parlato al telefono stringendogli la mano, il telefono nella tasca continua a vibrare.
 
"Mercel hotel?" Chiede John alludendo all'hotel dove alloggiano le Little Mix.
 
"No, alloggerò da un amico a Puerta del Sol" spiega Zayn, e Jhon annuendo con il capo si immette nel traffico.
 
Zayn si distende sul sedile posteriore chiudendo gli occhi, infastidito dal telefono che continua a vibrare.
 
Dio quanto è insistente. 
 
"Liam non ho voglia di parlare"
 
"Zayn?" La voce di Perrie giunge chiara dal telefono che tiene all'orecchio con la spalla, le mani intrecciate sul grembo.
 
"Perrie, scusa credevo fosse.."
 
"Liam"
 
"Dove sei?" Cambia discorso Zayn.
 
"Siamo in hotel adesso e più tardi andremo al Mirabe, ci raggiungi li? 
 
"Va bene, ci vediamo più tardi" taglia corto Liam chiudendo la conversazione.
 
Poco dopo raggiungono Puerta del Sol dove Zayn scende e saluta Jhon con una vigorosa stretta di mano.
 
"Grazie amico" 
 
"Divertiti a Barcellona" 
 
Zayn chiude piano la portiera e si incammina lungo la via diretto verso l'appartamento del suo amico d'infanzia Miguel.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Niall e Giuls sono fuori casa della madre di Giuls, il biondo letteralmente aggrappato alla sua mano.
 
"Dai amore non fare il frignone adesso"
 
"Aspetta solo un altro minuto ti prego" la supplica tirandola per la manica del giacchetto.
 
"Siamo qui fuori da dieci minuti, ci sono due gradi e mi sto ibernando"
 
Niall fa il broncio granando gli occhioni azzurri e inclinando appena la testa di lato.
 
"Non funziona biondino, muovi quel culetto a paperotta e andiamo"
 
"Paperotta??" Chiede divertito seguendola all'interno della grande casa  addobbata per le feste natalizie.
 
"Mamma siamo arrivati" li annuncia Giuls attaccando il giacchetto all'attaccapanni dietro la porta.
 
"Hai intenzione di darmi anche il tuo o vuoi tenerlo e tentare la fuga ancora una volta?" lo prende in giro Giuls abbassandogli la lampo del piumino e dandogli un bacio leggero sulle labbra.
 
"Ben arrivati piccioncini!" saluta la madre di Giuls interrompendo quel momento di tenerezza, un gran sorriso sul volto.
 
"Ciao mamma!" Giuls l'abbraccia forte tornando subito dopo a prendere la mano di Niall, che sembra stia per vomitare.
 
"Ciao Niall, che bello vederti!" Lo saluta Mary allegra ed il biondo le sorride contagiato dalla sua euforia.
 
"Mia madre adora il Natale" fa spallucce  Giuls mentre la seguono nel salotto dove una grande tavola apparecchiata straborda di una quantità indefinita di pietanze, e Niall si sente improvvisamente meglio.
 
"Sedetevi pure ragazzi, Giorge ci raggiungerà tra poco".
 
I ragazzi prendono posto vicini al lato sinistro della tavolo mentre Mary si siede di fronte a Niall dal lato opposto.
 
"Che bello avervi tutte e due qui" comincia lei, "devo ringraziarti Niall da quando ci sei tu Giuls sembra aver ritrovato la voglia di vivere" dice lei con spensieratezza facendola arrossire violentemente, Niall stringe più forte la sua mano sotto al tavolo.
 
"Mamma per favore.." si lamenta, certe volte sua madre dovrebbe imparare a tenere la bocca chiusa.
 
George li raggiunge poco dopo, imballato in un grembiule da cucina ed una teglia d'arrosto fumante tra le mani avvolte in un paio di grandi guanti.
 
"Ta dannn!" esclama soddisfatto adagiando il vassoio al centro della tavola, e conquistando all'istante tutta la stima del biondo. 
 
La cena prosegue serenamente, Niall è completamente a suo agio adesso, con Giuls appollaiata sulle sue gambe e le barzellette di George che sembrano estremamente divertenti dopo i vari assaggi di grappe fatte in casa.
 
"Allora tesoro mi avevi detto che dovevi dirmi una cosa importante ieri al telefono, di cosa si tratta?" chiede Mary distrubuendo le tazzine del caffè sulla tavola, Niall completamente dimentico di star parlando con la sua futura suocera quasi schizza dalla sedia facendo sobbalzare Giuls che per tutta risposta gli da un pizzicotto sul braccio che tiene poggiato sulla gamba di lei.
 
"Ahia"
 
"Ragazzi è tutto ok?"
 
"Si" rispondono in coro come due bambini all'asilo di fronte alla maestra, l'aria colpevole come fossero stati beccati a rubare le merenda dalla cartella del compagno di classe.
 
Giuls si schiarisce la gola prima di iniziare a parlare "abbiamodecisodisposarci" dice senza respirare ad una velocità supersonica e Niall scoppia a ridere difronte allo sguardo sbigottito di Mary e George.
 
"Tesoro prendi fiato e dicci questa cosa che fa tanto ridere il tuo ragazzo"
 
"Fidanzato" la corregge Niall abbracciando più stretta Giuls che incastra le manine piccole nelle sue.
 
Mary sembra non capire quando George si alza in piedi e fa il giro della tavola per abbracciare entrambi, il sorriso contagioso stampato sulla faccia.
 
"O mio dio Giuls che notizia meravigliosa!" cantilena euforico come una cheerleader ai playoff strizzandola tra le braccia forti per poi passare a Niall  e "gran bel colpo figliolo" gli dice dandogli die vigorose pacche sulle spalle, ed è in quel momento che Mary realizza che fidanzato, significa futuro sposo, e che la futura moglie sarà sua figlia, la sua bambina, e scoppia in lacrime.
 
"Mamma per favore non piangere" la supplica Giuls abbracciandola forte, inutilmente.
 
"La mia bambina si sposa" continua a ripetere tra il riso è il pianto, mentre tende un braccio e cattura in quell'abbraccio anche Niall stringendolo forte.
 
"È una notizia meravigliosa ragazzi, sono così felice, così emozionata, così.."
 
"Mamma ti prego calmati" la interrompe Giuls sciogliendo l'abbraccio, ed è felice, felice come non lo è mai stata nella vita, o forse come è stata soltanto una volta, quando un piccolo Liam le aveva servito una tazza di cioccolata calda con doppia panna.
 
 
 
 
 
 
 
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Miguel ha dei lunghi capelli scuri acconciati in dreed piccolissimi raccolti in una coda con una fascia arancione, un ampio sorriso sulle labbra carnose e la pelle scura. 
 
"Ciao fratello!" Saluta Zayn battendogli il bugno e dandogli due pacche sulla spalla sinistra, felice di rivedere il suo amico di una vita.
 
"Ciao grande!" Lo saluta altrettanto allegro Zayn.
 
"Vieni andiamo su, avrai bisogno di una doccia immagino.."
 
"..e di una canna delle tue" conclude Zayn facendolo ridere.
 
L'appartamento di Miguel è piccolo, arredato completamente in stile etnico, al centro del piccolo soggiorno un'amaca dei colori della Jamaica, vicino un piccolo tavolino di legno con su una bonga in vetro decorato di verde.
 
"questo è il paradiso amico" esclama Zayn mollando il borsone sul parquet e lasciandosi cadere di peso sull'amaca.
 
"Che programmi hai per la serata?" chiede Miguel stappando con l'accendino due bottiglie di birra e porgendone una a Zayn mentre This is love di Bon Marley risuona dalle casse in tutto l'appartamento.
 
"Devo fare un salto al Mirabe per incontrare Perrie" spiega Zayn sorseggiando la birra, già avvolto dalla cappa di fumo che aleggia nella stanza.
 
"Mirabe, cazzo amico stai messo peggio di quanto pensassi" lo sfotte Miguel passandogli la canna d'erba.
 
"Non parlarmene per favore" dice mentre aspira e sputa il fumo in piccoli cerchi perfetti.
 
"Quanto ti fermi?" 
 
"Non lo so, il tempo necessario"
 
"Il tempo necessario per..?" Miguel lascia la frase in sospeso allungandosi per prendere la canna che Zayn gli sta passando mentre dondola sull'amaca. 
 
"Dimenticare" 
 
"Uhm. Capisco.. Beh puoi fermarti tutto il tempo che vuoi amico. Mi casa ed tu casa!"
 
"Grazie, sei un'amico"
 
"Sono 1000 euro a notte" lo prende in giro Miguel, le borse sotto gli occhi che già cominciano a prendere forma, e Zayn scoppia a ridere. 
 
 
 
 
 
Più tardi uno Zayn completamente ubriaco canta a squarcia gola One Love sul sedile del passeggero della macchina di Miguel, che scuote il capo e ride allegro, felice di essere di nuovo in compagnia del suo amico. 
 
"Siamo arrivati bello" dice quando si fermano di fronte ad un locale chic nel centro di Barcellona.
 
"Come sto?" chiede Zayn cercando di mantenere un'espressione perlomeno presentabile.
 
"Stai male amico, molto male"
 
"Fottiti" risponde secco mentre barcollando per le troppe birre scende dall'auto sbattendo la portiera.
 
 
 
Il locale che si estende su due piani è affollato ed una musica lounge risuona tra le pareti decisamente troppo bianche, e Zayn ha la nausea.
 
Trovare le Little Mix non fu difficile, accerchiate da una folla di fotografi impazziti, pronti a scannarsi per ottenere la copertina di un giornale. 
 
Zayn si dirige al bancone dove ordina una birra, l'ennesima, e l'unica cosa che pensa è che vorrebbe le sue cuffiette in questo momento.
 
Il barista lo riconosce all'istante, servendogli la birra come si trovasse di fronte al papa.
 
"Grazie amico" lo ringrazia Zayn lasciandogli una generosa mancia in cambio suo silenzio, non voleva che una folla di fotografi inbufaliti lo immortalasse in quelle condizioni, anche se sapeva che era una cosa impossibile, prima o poi qualcuno l'avrebbe visto e "ZAYN TESORO!" la voce acuta di Perrie lo raggiunge come una pugnalata tra la folla, scatenando un'ondata di flash nella sua direzione e 'nonononono' pensa mentre Perrie si aggrappa al suo collo baciandolo difronte a tutti.
 
"che bello vederti!" le sorride gioiosa, un grande anello al dito della mano sinistra in bella vista.
 
"Bell'anello è nuovo?" scherza Zayn con aria scontrosa.
 
"Shhhhh!" Fa lei senza smettere di sorridere e ammiccandogli. 
 
"Perché non vieni a salutare le ragazze?"
 
"Preferirei di no, non mi sento molto bene" dice voltando le spalle ai fotografi mentre alza gli occhi al cielo.
 
"Che cos'hai Zayn?"
 
"Niente"
 
"Lo sai che non è niente"
 
"Ti ho detto niente, non insistete"
 
"Si tratta di Liam?"
 
"No"
 
"Si invece"
 
"No Perrie non c'entra Liam"
 
"Cazzate"
 
"Vuoi davvero parlarne qui?" alza la voce Zayn, e Perrie lo prende per mano trascinandolo fuori dal locale.
 
"Credevo fossi venuto qui perchè ti faceva piacere vedermi, dopo la vacanza in Francia con i tuoi, dopo che abbiamo fatto l'amor.."
 
"Per favore falla finita" la interrompe Zayn, rabbrividendo a quel pensiero.
 
Perrie rimane in silenzio, nessuna lacrima solca il suo volto, orgogliosa fino all'ultimo cerca di non mostrare quanto sia ferita.
 
"Che cosa è cambiato dall'ultima volta Zay? Siamo stati bene.. io.. sono stata bene.. con te"
 
Zayn non riesce a guardarla negli occhi, e vorrebbe soltanto andarsene via da solo, lontano da tutta quella gente.
 
"Mi dispiace" dice, continuando a guardare un punto indefinito difronte a se, "non volevo ferirti, sono nervoso, non sarei dovuto venire qui stasera"
 
Perrie si avvicina cercando il suo abbraccio, la testa poggiata sul suo petto, Zayn passa una mano tra i suoi capelli e le da un bacio leggero sulla fronte.
 
"Torna dentro e divertiti, noi ci vediamo domani, ve bene?" le chiede guardandola negli occhi, lei annuisce seria con il capo e "va bene" dice soltanto, senza riuscire a nascondere la delusione, prima di raggiungere le altre nel locale.
 
 
 
Zayn si allontana passeggiando con le mani in tasca, vestito completamente di nero, i pantaloni strappati sulle ginocchia nonostante il freddo, il giacchetto di pelle aperto sul dolcevita attillato.
 
Compra una birra da un venditore ambulante e si accende una sigaretta, quando il cellulare nella tasca dei pantaloni inizia a vibrare.
 
"Tommo" 
 
"Pare che #Zarryinbarcelona sia già tendenza mondiale"
 
"Ah si?" chiede annoiato aspirando una lunga boccata dalla Malboro che tiene tra il pollice e l'indice.
 
"Dove sei?" chiede Louis mettendo in vivavoce per far sentire anche a Harry la conversazione che legge sdraiato con la testa sulle sue gambe.
 
"Non lo so, sto passeggiando. Ciao Harry" aggiunge poi quando sente l'eco della sua voce accorgendosi del vivavoce.
 
"Ciao" saluta Harry continuando a leggere, tenendo una pagina sollevata con l'indice lungo.
 
"Stai passeggiando da solo?" si informa  Louis.
 
"Si.. non ho voglia di vedere nessuno, penso che mi fermerò qui qualche giorno"
 
"Stai bene Zay?" 
 
"No"
 
"Posso fare qualcosa?"
 
"No"
 
Posso prendere un aereo ed essere da te domani"
 
"No Lou non servirebbe a niente, voglio stare solo e cercare di rimettere insieme i pezzi"
 
"So che è venuto all'aeroporto"
 
"Si.."
 
"E?"
 
"E niente. Arriva sempre troppo tardi"
 
Harry scuote il capo e chiude il libro alzandosi per prendere il succo d'ananas nel frigo, mentre Louis lo segue con lo sguardo.
 
"Prenditi il tempo che ti serve Zay, ma se stai scappando sai benissimo che non serve a niente, i tuoi sentimenti ti seguiranno ovunque, non importa quanto andrai lontano"
 
"Non ho voglia di parlarne adesso, non ho neanche voglia di pensarci, vorrei solo che mi lasciasse in pace"
 
Louis rimane in silenzio, sa che non ha finito di parlare, così aspetta paziente togliendo il vivavoce, e dopo qualche istante di silenzio il respiro spezzato dai singhiozzi di Zayn lo fa rabbrividire nonostante i km che li separano, e a Louis si spezza il cuore.
 
Sentirlo piangere e non poterlo abbracciare lo distrugge, sono anni che Zayn vive in balia delle azioni di Liam, incapace di reagire, di liberarsi da quell'amore che lo divora.
 
Continua a camminare Zayn mentre piange senza preoccuparsi di asciugarsi le lacrime, il telefono stretto nella mano destra, dall'altra parte Louis in silenzio ascolta i singhiozzi del suo migliore amico, prende un respiro profondo prima di cantare quasi in un sussurro "Loving can hurt, Loving che hurt sometimes but is the only thing that I know, when it gets hard, you know it can get hard sometimes, it's the only thing that make us feel alive".
 
Zayn sorride debolmente al suono melodioso della voce di Louis e "ti voglio bene Lou" dice sincero prima di chiudere la conversazione e salire su taxi per diretto a Puerta del Sol.
 
 
 
 
 
 
 
La mattina seguente Zayn si sveglia nel primo pomeriggio, Jamin risuona nel piccola appartamento, Miguel deve essere a casa.
 
Si è addormentato vestito la sera prima, le scarpe ancora ai piedi, il cellulare scarico nella tasca dei pantaloni.
 
"Miguel sei in casa?" chiede dirigendosi in cucina mentre strofina i capelli con le mani.
 
"Buenos dìas!!" lo saluta allegro Miguel, intento a preparare un piatto di paella ai frutti di mare.
 
"Buongiorno a te! Vado a farmi una doccia e ti raggiungo" dice tornando verso la camera e "che profumino!" aggiunge scomparendo nella stanza, 
 
mette il telefono in carica prima di infilarsi sotto la doccia, ci sono dieci chiamate perse di Perrie ed un messaggio, di Liam.
 
Compone il numero di Perrie che risponde quasi subito.
 
"Zayn finalmente, mi stavo preoccupando!"
 
"Ho dormito più del previsto, mi dispiace, mi faccio una doccia e ti raggiungo all'hotel"
 
"Va bene, a dopo"
 
"A dopo" .
 
Zayn chiude la conversazione e fissa il nome di Liam sullo schermo senza aprire il messaggio, che invece cancella.
 
 
 
 
 
Il Mercel Hotel si erge nel centro di Barcellona, frequentato per lo più da personaggi dello spettacolo, e Zayn lo odia.
 
Questo è uno di quei momenti in cui si chiede come uno come lui possa essersi ritrovato ad essere uno dei personaggi pubblici più ricercato, il suo carattere riservato rende tutto tremendamente complicato, avrebbe voluto diventare invisibile certe volte, camminare tra la gente senza il timore costante di sentir gridare il suo nome, e come sempre si sente un ingrato, sa bene quanto sia fortunato, quante persone vorrebbero essere al suo posto e non si lamenterebbero di certo, e si sente sbagliato. E solo.
 
Si avvicina al bancone elegante dove un concierge che parla inglese con un forte accento spagnolo gli indica la camera di Perrie.
 
Bussa piano alla porta e una parte di lui quasi spera che nessuno venga ad aprire, invece una splendida Perrie vestita con una tuta blu che mette in risalto le sue forme morbide lo saluta sorridente.
 
"Vieni entra" dice scostandosi dall'ingresso per farlo entrare.
 
"Che stai facendo?"
 
"Niente stavo mettendo lo smalto mentre ti aspettavo"
 
"Ah.." Commenta solo Zayn sedendosi accanto a lei sul grande divano al centro della suite, l'anello poggiato sul tavolo di vetro attira la sua attenzione, lo prende tra le mani osservandolo attentamente.
 
"È un bell'anello, ti piace?" le chiede rigirandolo tra le dita.
 
"È molto bello, per quello che vale.." fa spallucce lei.
 
"Non vorresti che a regalarti un'anello fossi stato davvero io? Magari in ginocchio, guardandoti negli occhi, dicendoti parole romantiche.." le chiede guardandola negli occhi mentre stringe il cerchietto d'oro bianco nel pugno. 
 
"Si Zay, l'avrei voluto.. Avrei voluto tante cose, tante cose che tu non potrai mai darmi.."
 
Zayn si poggia con la schiena contro lo schienale del divano, sprofondando nella stoffa morbida.
 
"Perché hai fatto l'amore con me Zayn? Nessuno ci vede quando siamo solo io te, non dovevi recitare la parte del fidanzato perfetto, non capisco" 
 
"Volevo provarci, volevo capire se poteva funzionare, volevo emozionarmi e perdermi con te. Lo volevo davvero, smettere di fingere ed imparare ad amarti" dice Zayn tenendo gli occhi chiusi.
 
Perrie si avvicina a Zayn prendendogli la mano stretta a pugno dove stringe l'anello che poggia sul tavolo prima di sedersi sulle sue gambe e dargli un bacio delicato sulle labbra, Zayn continua a tenere gli occhi chiusi, portando le mani dietro la schiena di Perrie che torna a premere con le sue labbra contro quelle di Zayn sotto di lei, facendosi spazio con la lingua nella sua bocca, oscillando sensuale con il bacino.
 
Zayn risponde al bacio, con una mano le sgancia il reggiseno, mentre lei gli libera il bottone dei jeans mordendogli un labbro, e Zayn vede Liam e "Non posso" dice all'improvviso scostando le sue labbra da quelle di lei.
 
"Non posso farlo, non ci riesco" dice ancora riagganciando il bottone dei pantaloni mentre lei torna a sedersi accanto a lui sul divano senza capire cosa stia succedendo.
 
"Cosa c'è che non va Zayn.. per favore dimmelo" lo implora mentre lui raccatta le sue cose e si avvicina alla porta.
 
"Avrei davvero voluto innamorarmi di te, tu sei meravigliosa e sono sicuro che qualunque uomo sarebbe felice di essere qui con te, ma non io. 
 
Tu meriti qualcuno che ti ami, qualcuno che ti dedichi tutto se stesso, tutto il suo cuore, ed io non sono quella persona, non posso darti il mio cuore, perché qualcun altro se l'è preso molto tempo fa, ed io non riesco più a riprendermelo.
 
C'ho provato in tutti i modi, sarebbe tutto più semplice con te, ma non posso farlo, non posso fingere d'amarti" dice Zayn con la mano sulla maniglia della porta, sinceramente dispiaciuto, perché avrebbe voluto davvero riprendersi il suo cuore, ricomporne i pezzi ed andare avanti con quella ragazza che qualcuno aveva scelto per lui, ma che infondo no, non era per niente male. 
 
Chiude piano la porta alle sue spalle, lasciando Perrie in piedi nella stanza vuota, incapace di reagire a quelle parole, consapevole che Zayn ha appena messo un punto alla loro 'cosa', qualunque essa fosse. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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La pattuglia della polizia sta facendo l'ultimo giro nella zona industriale vicino all'aeroporto, deserta a quell'ora della notte, quando uno dei due agenti nota una grande auto nera abbandonata al bordo strada, si avvicinano all'auto per controllare che sia tutto apposto ma non c'è nessuno al posto di guida.
 
Le portiere sono aperte, un vago sentore di alcol aleggia nell'abitacolo dell'auto, apparentemente abbandonata.
 
"Corrisponde alla descrizione?" 
 
"Si, il primo numero della targa corrisponde"
 
"Chiama il comandante, forse questa volta è quella giusta".
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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