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Autore: Best Song Ever_1D    13/04/2015    0 recensioni
"Profumo di lui, riesco ancora a sentire il calore delle sue mani sul mio viso e i miei amati baci sul collo. Sospiro e, come al solito, m'immergo nei pensieri. Tutto così in fretta, tutto così magnifico."
Genere: Drammatico, Erotico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che bella sensazione il passaggio tra ospedale-casa.
Mi piace vedere il soffitto e le pareti colorate della mia casa, che se anche celano tutti i miei pensieri, mi fanno sentire meglio. Ho il cuore a pezzi, è andato via l'amore della mia vita, l'unico motivo che teneva in vita il mio 'cuoricino debole'. Ha ragione il dottore, devo combattere, eppure è così faticoso.
"Maria, si è fatto tardi, domani devi riprendere con la scuola. Va' a dormire, dai" mi guarda mamma preoccupata. Io la fisso ansiosa e annuisco. In realtà non ho sonno, ma preferisco non farla preoccupare maggiormente.
In questi casi non c'è nulla di meglio che leggere un bel libro, è bello sentirsi parte di storie a lieto fine che anch'io -come tutti- sogno. Liam mi aveva regalato un libro tempo fa, ma non ho mai avuto il coraggio di sfogliarlo, ora devo farlo perché voglio sentirlo vicino.
Sfilo vari libri dallo scaffale fino ad arrivare al famoso libro, ancora col profumo di nuovo; la copertina, blu, è attraversata dal titolo 'lettera di una sconosciuta'. Sebbene mi piacesse leggere libri, per mancanza di tempo ho smesso un po', quindi -senza soffermarmi sui pensieri- inizio a sfogliarlo e leggerlo fino alla fine.

***

D'improvviso, tra quelle pagine, scivola un bigliettino. Di Liam, sì, lui. Inizio a piangere, mi si offuscano gli occhi e non riesco a leggere. Lo stringo a me e inizio ad annusarlo nella speranza di sentire il suo profumo di pulito, tentativo inutile quanto poco logico. Una volta essermi calmata inizio a leggere quel biglietto credendo di sentire la sua voce tra quell'inchiostro nero.
"Ti ho regalato questo libro nella speranza di farti capire quello che provo per te, perché credimi, a parole e gesti non ci riesco. Ti andrebbe di uscire con me?
Liam xx"
Lo sento vicino, e realizzo finalmente il fatto del perché mi guardasse con aria misteriosa: aspettava una risposta.
Guardo l'ora e metto le mani tra i capelli, sono ben le due di notte. Poso il libro, il biglietto, e mi abbandono ad un sonno profondo.

***

"E Maria dov'è?" chiede il professore.
"Eccomi, scusi il ritardo!" attraverso la classe con estrema velocità.
"Mentale, vuoi dire?" mi dice Rob ridacchiando assieme all'intera classe non ricevendo alcuna risposta, semplicemente una smorfia. È la mia nuova compagna di banco, e già prevedo un anno colmo di cazzate con lei affianco.
Inizia la lezione e di mia abitudine fisso la lavagna, sì, ma per stimolare i miei pensieri. Mi piace pensare: che sia il futuro, il passato, cose belle, cose brutte... mi piace l'idea di poter navigare con la mente ed estraniarmi dal mondo circostante. Volano due ore e sento il bisogno di alzarmi dalla sedia e precipitarmi nei corridoi; così lo chiedo al professore, il quale non obietta affatto: sa benissimo che tipa sono. Qui nei corridoi si sente sghignazzare, mormorare, litigare ovunque ed io mi sento così piccolina. D'un tratto inciampo in un ragazzo, classica scena da film, che sebbene la colpa fosse di entrambi poco attenti, risulto alquanto infastidita.
"Bellezza, vedi dove metti i piedi" le sue iridi azzurri si scontrano con le mie verdi.
Tutto ciò che faccio è sbuffargli contro e ritorno in classe irritata.
"La solita faccia da 'incontri felici'..." mi sussurra Rob all'orecchio. Solo lei, magicamente, riesce a indovinare cosa mi succede. Annuisco roteando gli occhi, mi sorride.

***

Squilla il telefono, è Rob: "Maria, andiamo a farci un giro sul lungomare?"
"Oddio, si, vieni da me. Il tempo che mi preparo e scendiamo." attacco il telefono e nella breve attesa del suo arrivo, sfilo dall'armadio dei pantaloncini assieme ad un top e le mie solite vans, nere stavolta. Mi accorgo dell'arrivo di Rob solo quando la ritrovo sulla soglia della porta e mi precipito in bagno a fare una doccia veloce. È mia abitudine cantare, sotto la doccia.
"Only half a blue sky, kinda there but not quite. I'm walking 'round with just one shoe, I'm half a heart without you." la mia voce è tremolante, l'ho dedicata a Liam ed è inutile dire che le mie lacrime si confondono con l'acqua che percorre il mio corpo velocemente.
"Entra" chiamo Rob dopo essermi infilata gli abiti e le scarpe.
"Devo confessarti una cosa!" mi dice tutto d'un fiato sorridendomi.
"Cosa aspetti?" la guardo confusa mentre sposto i miei capelli, neri e ricci, su un solo lato.
"Mi sono innamorata del ragazzo che lavora al bar giù la spiaggia, si chiama Harry, ho sentito il suo nome per sbaglio ed ora è impresso nella mia mente. Inutile dirti che ingrasserò di un quintale solo per vederlo." guarda il soffitto con gli occhi a forma di cuore, impegnata a pensarlo. Io le sorrido, sono felice per lei, ma non apro bocca.
Arrivate in spiaggia, non faccio altro che osservare il mare. È più sereno del solito, ed emette un profumo di libertà che mi riempie i sensi e mi porta a chiudere gli occhi. Rob è al bar, ed io sono qui che spero facciano amicizia quei due: Harry è davvero carino, ma Rob è timida per dichiararsi.
Con gli occhi ancora chiusi riesco a sentire una presenza affianco a me, sicuramente Rob.
"Com'è andata?" le chiedo sorridendo. Non ricevendo risposta, mi volto e noto benissimo che quel volto non è affatto di Rob...

  
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