Ralph boccheggiò alla ricerca di aria, rotolò di lato per evitare le unghie del Ratto, che graffiarono con forza la terra. Deglutì con forza, si tirò su, tenendo la spada stretta stretta. Perchè la Furia non si attivava? In questo modo, non era solo svantaggiato, ma non sapeva proprio combattere! Si limitava a parare le unghiate di quel Ratto schifoso, cercando di respirare, inutile dire che restava senza fiato ogni trenta secondi. Il Ratto lo colpì alle gambe e lui cadde a terra, indietreggiò gattonando, respirando affannosamente. Allungò il braccio per riprendere la spada, ma il Ratto, più rapido di lui, gli graffio il braccio, strappando la maglia e tagliando la carne profondamente. Ralph soffrì in silenzio e si getto sull'arma. Le sue mani fremevano, un brivido gli corse lungo la spina dorsale. Vide...vide...non capiva.. era buio, ma allo stesso tempo riusciva a vedere, un po' come un sogno. Di una cosa era certo, il suo corpo agiva da solo, senza problemi.
Uccise il Ratto ancor prima di rendersene conto, poi un altro.
Un Ratto dal pelo striato di grigio scuro, coazzò più volte con la lama bronzea del Guerriero, ma non riusciva proprio a disarmarlo.  Ralph mozzò il braccio del Ratto, facendolo squttire di dolore. Menò un fendente e uccise anche quello. Molti Mondosotto continuavano a cadere o restare feriti, troppi.



Il Ratto la buttò a terra e le strappò la spada dalle mani ferite. Merida sperò di trovare qualcuno in grado di aiutarla, ma tutti i pochi combattenti erano occupati con altri Ratti, altri scontri, altre ferite gravi. Topolino, il suo vincolato, le si parò davanti e scosse le ali, sperando di intimorire il Ratto, che scoppiò una risatina acuta, tutti squttii e versi strani:-Beh, principessa, è arrivata la vostra fin.........-
Si bloccò lì, non avrebbe mai detto altro, il suo muso rotolò a terra, con gli occhi completamente neri sgranati. Il cuore di Merida riprese a battere.
-Serviva aiuto?- Ralph soffiò sulla lama, scacciando il pelo.
Il suo sorriso sbruffone era frutto della Furia, Merida ne era certa.
-Il generale Blood!- gracchiò un ratto più basso rispetto agli altri.
-Non è possibile!- squittirono i Ratti.
-Ritirata!!!!!- gridò un Ratto con una cicatrice lungo il naso. Tutti i Ratti rientrarono nel confine, alcuni presi dal panico, altri con la testa bassa.
Ralph tremò e la Furia scomparve.    -Però, vedo che improvvisare ti riesce.- Calhoun, con il braccio destro zuppo di sangue, si avvicinò al Guerriero, con aria sfinita. Tossicchiò e riprese la sua aria da "Tu sei una cacchetta di Furia e io sono meglio di te". Lui porse la mano a Merida, lei gli diede uno schiaffo sulla mano e si alzò, borbottando.
-Che ho fatto?-si domandò Ralph.
-E' troppo orgogliosa.- rispose Kristoff, avvicinandosi a loro, aiutando un compagno a camminare.  Le due Furie annuirono. Un enorme Topo dorato scese dal cielo, Elinor prese le mani della figlia e le disse qualcosa, Merida battè con forza a terra il piede, Elinor le rispose socchiudendo gli occhi. Si scambiarono frasi brevi e lanciavano sguardi al Guerriero.
Merida comunicò tutto a Ralph con una sola frase:-Dobbiamo partire ora.-
-Perchè??-
-Ora i Ratti si ritireranno, finchè non avranno un nuovo generale.-Merida si pizzicò la radice del naso -Ora o mai più.-



Mentre attendevano il resto degli eroi che avrebbero compiuto il viaggio, Ralph incontrò di nuovo Aladdin, che alla fine era riuscito a combattere con i soldati, aveva un braccio rotto, non quello con cui usava la spada, per fortuna e Kristoff glielo stava medicando. Appena Kristoff passò a un ragazzo con un taglio lungo tutta la guancia sinistra, Ralph iniziò l'interrogatorio che non riusciva più a trattenersi.
-Perchè volevi combattere?-domandò Ralph.
-Mio padre è morto in battaglia, mia madre è stata uccisa dai Ratti, voglio vendicarli.-
-Ma perchè non puoi combattere?-
-Non mi ritengono all'altezza.-
Topolino e Oswald si misero a terra, pronti al decollo, mentre Hans e Merida li sistemavano e riempivano di borse per il viaggio. Mentre Elinor parlava con due scarafaggi (enormi) Vanellope corse verso il fratello e gli si buttò fra le braccia:-Ce l'hai fatta, bravo!-
Ralph quasì scivolò a terra:-Già, grazie a te che mi hai convinto, andiamo da Elinor.-
Salutò con un cenno Aladdin e si diresse verso la regina.

-Li abbiamo tutti- disse -I due sopra:Ralph e Vanellope. I due sotto nobili: Hans e Merida. Il ribellato ai Ratti: Calhoun; i due alati: Oswald e Topolino. E i due scarafaggi. Loro sono Tic e Tac.-
I due drizzarono le antenne, sorridendo. Per quanto uno scarafaggio può sorridere.
-La tessitrice, il ragno, lo troverete per strada, ho comunicato a Merida dove.- disse Elinor -Ma..ma dove lo troviamo un ladro.-
Ralph lanciò uno sguardo ad Aladdin:-Ehi, amico!- gridò -Vuoi partire per una spedizione?!-