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Autore: kuchi    13/04/2015    2 recensioni
Dalla serie della nickelodeon.
" c'è qualche problema? Ho detto qualcosa che non va?" chiese lei visto che non rispondeva.
"No no no. Senti la situazione è assurda " sbottò Miky
"Eh?"
"Punto primo come hai fatto a spuntare di fronte a me senza che me ne accorgessi ma soprattutto non ci vedi per caso?"
....................
Intanto il t-phone stava continuando a suonare .
Miky rispose alla chiamata
“ pronto?”
“ MIKY SI Può SAPERE DOVE DIAVOLO SEI FINITO?”
Il povero Miky dovette allontanare il telefono dal suo povero orecchio
“ accidenti Leo che hai da urlare?”
“ c’è che sono passate due ore da quando ci siamo separati e tu non si ancora ritornato al rifugio”
“ digli che quando arriverà si troverà un bel bernoccolo in testa” anche Raph era preoccupato
“ sto arrivando sto arrivando “ e riattaccò .Uffa , se fossero stati Raffaello o Leonardo non avrebbero fatto tante scene.
Tratto dal primo capitolo.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonagiornata a tuttiiiiiii. Purtroppo le visual della storia calano :( ma non importa . Per i pochi fedeli la storia continuerà , anche perchè mi sta piacendo un sacco scriverla <3. Ecco il nuovo capitolo e Buona Lettura.


Donnie ed Hime  erano stati quasi tutto il giorno nel laboratorio per renderlo un posto vivibile e ci stavano riuscendo alla grande. Era tutto più pulito , avevano creato un piccolo angolo notte con tanto di tendina che faceva da separé e i due scoprirono che la compagnia dell'altro era stimolante . Infatti discutevano di ogni cosa , per gli altri sembrava che litigassero e basta invece si divertivano parecchio.  

"Credo che possa bastare per oggi non credi?" disse Hime  lasciandosi andare su una sedia 
" direi di si, sarai esausta " disse Donnie 
" un po' . Voglio solo ricordati che non devi badare a me , questo rimane il tuo laboratorio , quindi quando ti serve 
non esitare ad usarlo " 
" anche se me lo dici non posso irrompere qui senza nemmeno bussare ,in fondo c'è sempre una ragazza qui dentro no?" 
" sei veramente un gentiluomo allora ah ah ah "disse Hime  ridendo ,davvero non aveva conosciuto nessuno così 
" e cosa c'è di male?"disse Donnie con un po' di broncio 
"Niente " rispose lei per poi finire a perdersi nei suoi pensieri. 
" ti lascio un po' da sola e vado a prenderti la cena , avrai fame " 
" in effetti si, ti ringrazio " gli disse Hime sorridendogli facendo arrossire il povero Donnie 
Hime rimase da sola , era una situazione strana ma non le dispiaceva. Per la prima volta da quando aveva memoria poteva avere la sua mente tutta per se ,poteva pensare a quello che voleva e provare quello che voleva . Era talmente libera che aveva quasi paura . Aveva tante cose su cui riflettere , prima di tutto su quella geniale schermatura ,voleva studiarla per capire se si potesse realizzarne una più piccola in modo da averla sempre , ovunque andasse. Seconda cosa voleva sapere il più possibile sulla mutazione dei ragazzi e del loro maestro , la genetica era il suo campo ,in fondo anche lei ,non era altro che un prodotto da laboratorio. 
" ecco la cena , devi sapere che noi mangiamo prevalentemente pizza " 
" povera me , diventerò una balena allora" disse Hime " ma grazie per la cena" e cominciò a mangiare "che fai lì impalato? Siediti e fammi compagnia no?" 
" ah...va bene" e si sedette di fronte a lei 
" bene ,mentre io mangio puoi raccontarmi la vostra storia , così comincio a capirci qualcosa" disse Hime mentre mangiava la prima fetta di pizza 
" d'accordo. Il nostro maestro era un uomo. Il suo acerrimo nemico pur di conquistare il mondo si è unito a forze aliene chiamate crang . Questi alieni stavano mettendo a punto un mutagene ma credo che sia ancora incompleto .  Il nostro maestro ne fu contagiato trasformandolo in quello che è ora" Donnie si fermò 
" perche ti sei fermato?"disse Hime  era molto curiosa 
" ah scusa , pensavo di annoiarti . Comunque il nostro maestro si nascose nelle fogne e poco dopo trovò noi . Eravamo poco più che cuccioli ma eravamo entrati in contatto con il mutageno e ci trasformando in quello che vedi. Ci crebbe come figli suoi e da maestro di arti ninja che era ci addestrò a quest’arte convinto che avremmo potuto fare del bene e aiutare la gente. Questo è quanto" concluse Donnie 
Hime stava finendo di mangiare un' altra fetta di pizza ma intanto stava già ragionando 
"È tutto mooolto interessante e complicato. Questo mutagene reagisce in modo diverso in base alla razza con cui viene mescolata. Ci sono stati altri casi?" 
"Si , due nemici sono stati fusi con un cane e un pesce " 
" davvero? E secondo te il risultato com'stato? Più umano o animale?" 
" credo più animale . Poi c' è stato una caso di un piccione mutato ed anche qui ecco ...il risultato non è stato gradevole " Disse Donnie. ,sapeva di non poter criticare in alcun modo altre creature per il suo aspetto ma  
" guarda che puoi dirlo apertamente. Voi siete carini , avete ereditato le parti più umane dalla mutazione "disse Hime ,aveva capito cosa stava pensando Donatello 
" ah,.... Ti ringrazio " Donnie era rosa dall'imbarazzo 
" ed è proprio questo che devo capire ,il fattore scatenante. Potevate acquisire qualsiasi forma , più animale ad esempio e invece .... Eccovi qua. Bene... Prima di andare a nanna ti devo chiedere solo una cosa , domani vorrei studiare il progetto della schermatura se non è un problema per te " 
" oh... No . Posso sapere il perché?" 
"Perché potrebbe essere la chiave per la mia libertà .Notte Donatello"disse Hime sparendo dietro il separé lasciando Donnie alquanto perplesso. 

Passarono un paio di giorni e non era successo niente di rilevante più o meno. Per il fatto che Hime non c'era dovevano controllare sopratutto il palazzo e quindi non potevano muoversi troppo . Raph era diventato molto sospettoso e geloso , per quanto fosse possibile , perche vedeva spesso Rea e Leo scambiarsi delle strane occhiate . Donnie non era più uscito dal rifugio da quando c'era Hime , rimanevano tutto il tempo nel laboratorio a lavorare a chissà che cosa , ma sembrava interessarli parecchio . 
Rea era un po' preoccupata , prima per il fatto che Hime era ancora costretta nel laboratorio , secondo era che tra Hitomi e Leo non era cambiato niente. Aveva cercato di parlarne con Leo e sembrava che Hitomi si fosse chiusa ancora di più in se stessa. Non andava bene. In più aveva il sospetto che Raph fosse un arrabbiato con lei. Parlava meno del solito e aveva la sua espressione brusca quasi sempre. Per non parlare del brutto presentimento che avvertiva. Si sentiva osservata ma non aveva visto niente. 
Anche Leo aveva visto che Rea era molto preoccupata e stanca , si stava facendo carico di troppe cose , tra cui anche la sua situazione sentimentale. Ma l'unico da biasimare era Raph , quello stupido era troppo intento a tenere il broncio invece di aiutarla .  Arrivati a casa gli avrebbe fatto un discorsetto . 
Anche quella giornata era finita e ognuno andò a casa . Rea aveva chiesto a Michelle di andare a vedere se Hime avesse bisogno di qualcosa. Salutò tutti e Raph rispose in modo molto freddo.Allora era davvero arrabbiato con lei . Ma ora doveva risolvere un altro problema. Rientrata a casa trovò Hitomi , come succedeva sempre in quei giorni , persa nei suoi pensieri. La situazione non si era sbloccata per niente ed era preoccupata . Hitomi si stava isolando sempre di più e forse credeva di sapere il motivo . Hime . 
" tutto tranquillo " disse entrando e lei le rispose con un semplice cenno. Era un vizio quel giorno. 
"Hitomi , vorrei chiederti un favore " 
" dimmi" 
" vorrei che tu parlassi con me e che fossi sincera per favore" andò dritta al punto 
"Non so cosa dirti " rispose senza guardarla negli occhi 
" Hitomi non offendere la mia intelligenza. Sei triste , rassegnata e impaurita. Perche per una volta non cerchi aiuto. Il mio aiuto. Forse non ti fidi di me?" 
" non è vero" 
"Allora non mi ritieni all'altezza " continuò 
"Lo sai che non è vero" 
" io non lo so più cosa è vero . Io non so più a cosa credere ormai . Si vede che hai qualcosa che ti affligge e ti fa stare male eppure non ne parli con nessuno . Credevo che fossimo una famiglia" concluse con uno sguardo molto triste. 
"Rea...io... " Hitomi era combattuta , non voleva che Rea pensasse che non fossero importanti ma era complicato 
Rea si stava arrabbiando. Che Hime avesse ragione?_ l'hai vista , lei non vuole fare niente _  e lei non poteva permettere che Hime rimanesse rinchiusa nel laboratorio mentre Hitomi aveva deciso di starsene ferma senza fare niente. 
"Bene . Come vuoi. Rimani pure da sola a non fare niente. Pero ti dico che basterebbe un solo passo per essere felice. Tu hai paura di essere felice , è l'unica cosa che riesco a capire. Io continuo con la guardia , non mi va di starmene con le mani in mano" detto questo riprese il suo arco e si avviò verso il tetto lasciando Hitomi da sola forse ancora più depressa di prima , ma forse le aveva dato qualcosa a cui pensare. 

Anche le tartarughe erano arrivate a casa. Hime e Miky  andarono nel laboratorio e Leo e Raph rimasero in salotto. 
"Raph  possiamo parlare un po'?" 
"E di cosa?" rispose brusco 
" del motivo per cui sembri così arrabbiato per esempio " 
" non soni arrabbiato" rispose 
" allora perché hai trattato Rea in modo cosi freddo ?" 
" a te cosa te ne importa ?" 
"  me ne importa perché ho notato che ci è rimasta male " 
" oh...la conosci proprio bene allora" disse lui con uno strano sorrisetto.  E Leo finalmente capì. 
" non ci posso credere. Sapevo che eri un tipo geloso ma non fino a questo punto" 
" di cosa stai parlando?" 
" tu pensi che tra me e Rea ci sia qualcosa vero?" 
" ultimamente andate molto d'accordo. Ho visto come parlottate fitto e vi guardate da lontano .Non sono stupido." disse Raph 
"Ma ti stai impegnando molto per sembrarlo . "replicò Leo , quella conversazione era incredibile.  
" Dai . Non puoi negare che qualcosa sta succedendo, almeno vorrei che uno dei due me lo dicesse in faccia" 
Leo sospirò, era vero che lui e Rea in quei giorni parlavano spesso ma non c'era niente di male , ma Raph , come già sapeva era un tipo molto geloso. 
" ascoltami bene . Tra di noi non c'è niente. Primo si vede che vi piacete " 
E Raph arrossì 
" secondo ..... A me piace un'altra" ora toccava a lui arrossire. 
Raph lo fissò sorpreso 
"Già. Rea lo sa e.....sta cercando di aiutarmi " 
" te lo stai inventando" 
" certo che no. Ascolta Rea è davvero eccezionale ,pensa sempre ai bisogni di tutti e non immagini nemmeno la fatica che sta facendo in questi giorni per la sua famiglia e per me. Non aggiungere anche il tuo malumore non se lo merita . " Raph guardò suo fratello negli occhi , era sincero. Si accasciò sul divano. Provava sentimenti contrastanti. Era sollevato per il fatto che tra Rea e Leo non ci fosse niente ma si sentiva anche in colpa per averla trattata in quel modo e soprattutto per non riuscire a capirla cosi bene come ci riusciva Leo. Forse era il suo orgoglio ad impedirglielo . 
" ah... Forse è vero che non me la merito." disse Raph  afflitto
" ma no....." gli disse Leo appoggiando una mano sulla sua spalla 
" io...non riesco a capirla bene come te. Voi due siete così simili e..... Vi vedo bene insieme per questo ho pensato....." ma si bloccò
" è vero siamo simili ma... Questo non vuol dire niente . È di te che si è innamorata " disse Leo facendo cambiare colore a suo fratello " e col tempo imparerai  a capirla meglio di chiunque altro , basta che cominci ad essere un po' più onesto con te stesso" concluse Leo. Raph chiuse gli occhi e fece un lungo respiro e poi si alzò dal divano 
" dove vai?" 
"Vado da lei" disse semplicemente prima di fiondarsi verso l'uscita. 


Rea era sul tetto ,si sentiva uni schifo.  Aveva costretto Hime ad una reclusione forzata e alla fine Hitomi era ancora più triste di prima. In più Raph ce l'aveva con lei. Forse aveva capito il perché. In questi giorni l'aveva trascurato un po' e cercava ogni pretesto per parlare con Leo . Leo l'aveva avvisata che Raph era un tipo geloso. Sorrise a quel pensiero , come se fossero una coppia. Si rannicchió  su se stessa . Non voleva fare pensieri cattivi su Hitomi ma.... Se solo non avesse così tanta paura dell'ignoto parecchie cose non sarebbero successe. Ma in realtà era stata lei a volersi intromettere , avrebbe dovuto lasciare che le cose facessero il loro corso. Forse era lei che era troppo protettiva. 
" sono proprio una stupida" disse nascondendo la faccia tra le ginocchia. 
" non è vero" 
Rea alzò lo sguardo verso quella voce cosi bella e calda. 
" cosa ci fai qui?" gli chiese 
" a..... " caspita com'era difficile " chiederti scusa" 
" non ce ne era bisogno . Ci ho pensato ed è stata tutta colpa mia" disse Rea 
" non è vero. Tu fai così perche ti preoccupi per tutti ed è una delle tue qualità migliori. Ricordi? Sei il nostro angelo custode" Rea a quelle parole sorrise e ad arrossí, le piaceva quella definizione. 
" e io... Non ho mantenuto la mia promessa "continuò Raph 
" non mi pare" 
" ti avevo promesso che come tu sei il mio angelo custode io sarei stato il tuo. Eppure non sono riuscito a capire che tu stavi male che avevi bisogno del mio aiuto.E mi dispiace. " finì Raph. In fondo non era così difficile alla fine dire quello che si sentiva. 
"Ti ringrazio. In effetti mi sento un po' meglio sapendo che tu sei con me" disse Rea candidamente. Aveva davvero bisogno che ci fosse qualcuno a sostenerla e se quella persona fosse stata Raph ...tanto meglio . 
" bene adesso dimmi tutto , ti voglio aiutare" disse Raph 
Rea non disse niente ma si limitò ad indicargli di sedersi accanto a lei. Una volta che si fu seduto Rea si lasciò andare ed appoggiò la testa sulla sua spalla e Raph aveva preso fuoco. 
"Un giorno riuscirai a non andare a fuoco ogni volta che ti tocco?" disse lei ridendo senza spostarsi 
" non....non te lo posso garantire" le rispose Raph , era diventato di legno 
" per adesso non mi va di pensare a niente , posso stare un po' così? Sono stanca" disse Rea chiudendo gli occhi 
Raph si rilassò e disse " puoi stare così tutto il tempo che vuoi" 
Passò un po' di tempo quando.... 
"Puoi portarla dentro se vuoi" disse una voce.Raph saltò letteralmente , non si era accorto di niente. Si girò e vide che c'era una ragazza
   
 
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