Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Love_Food    14/04/2015    2 recensioni
Quando Arendelle viene attaccata da qualcosa di inaspettato, Elsa deve scegliere: cavarsela da sola o farsi aiutare da lui? Riusciranno insieme a sconfiggere il male e ha riportare la felicità nel mondo? Ma sopratutto, riuscirà lui a riconquistarla?
Jelsa
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Jack, Frost, Kristoff, Olaf
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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L'atterraggio fu parecchio problematico. Jack perse il controllo proprio mentre stavano per toccare terra e la caduta fu attutita da un cumulo di neve fresca che Elsa aveva appena creato.

Jack cadde sopra la ragazza, seppellendola per metà nella neve, mentre Calmoniglio e Anna caddero affianco a Nord.

-Jack, dovresti davvero spostarti! Non sei un peso piuma e dobbiamo entrare a palazzo prima che qualcuno ci veda- la regina iniziò a muoversi, mentre il ragazzo cercava a fatica di alzarsi, fallendo.

-Scusa, non riesco a muovermi! Ho un piede incastrato in chissà cosa!-

Elsa chiamò allora Marshmallow, il caro guardiano di ghiaccio che lei stessa aveva creato per proteggerla e aiutarla.

-Marsh, saresti così gentile da spostare questo giovane uomo e rimetterlo con i piedi per terra?-

Il mostro emise un suono, e con solo un braccio afferrò Jack per il cappuccio, lo alzò e lo poggiò accanto al cumulo di Elsa.

-Ti ringrazio!- esclamò la ragazza.

Il guardiano la osservò - Ma figurati! -ammiccò un sorriso.

-Ehm, in realtà stavo ringraziando il mio amico Marsh, che mi ha permesso di respirare ancora- gli sorrise.

Il mostro fece un verso di approvazione e tornò sotto il palazzo, a sorvegliare.

Nel frattempo, il gruppo venne coinvolto in una grande risata dopo aver visto la faccia sconvolta e ferita di Jack.

-Oh andiamo! Non fare il finto offeso, dopotutto è grazie a lui se ti sei spostato!- sul viso della Regina si formò un bellissimo sorriso, e Jack si incantò a guardarla.

-Si, tutto ciò è molto divertente, ma dovremmo entrare a palazzo per preparare un piano e vedere che strada fare. Dobbiamo muoverci il prima possibile!- Mentre Nord parlava, la compagnia prese gli zaini e cominciò a incamminarsi verso il palazzo.

Elsa arrivo alle porte, sospirò, era allo stesso tempo difficile e bello tornare li. Appoggiò le mani sulle grandi lastre di ghiaccio; il ghiaccio riconobbe il tocco di chi l'aveva creato, e come se niente fosse, la struttura cominciò a risplendere lasciando tutti meravigliati, mentre Elsa accoglieva gli amici nella sua dimora.

La grande fontana nel mezzo della stanza aveva una grande scalinata ai lati, che saliva e portava alla balconata che dava sulla sala. Rispetto all'ultima volta, Elsa aveva aggiunto dei mobili rigorosamente di ghiaccio per la comodità dei suoi ospiti. Ed ecco che comparvero in un battito di ciglia un tavolino, dei divani e delle poltrone.

Dalle scalinate si arrivava poi alle stanze da letto, con un bagno ciascuna.

Un altra scalinata più piccola portava poi dalla balconata alla cima del Palazzo, da dove si vedeva parte del regno, e le circostanti vette brillare alla luce.

-È un palazzo stupendo Elsa!- Esclamò Jack.

- Una costruzione pazzesca, curata nei dettagli- disse Nord- è bellissima mia cara- le stampò un bacio sulla fronte.

-Complimenti davvero Elsa!- concluse infine Calmoniglio.

-Ora - iniziò Nord guardando le nipoti- dove ci sistemiamo? -

-Oh.. Già- Anna e Elsa si guardarono - se volete scusarci, dobbiamo conferire un attimo in privato.-

Si spostarono nel piano superiore.

-Allora, quante stanze letto ha questo posto? - Anna si mise davanti alla sorella.

-Ecco.. Non prevedendo ospiti numerosi, sono solo due e quindi dovremmo stare un pò stretti.-

-Si, può andare. Ma ovviamente ci dividiamo femmine e maschi, perché noi due dobbiamo fare un bel discorsetto tra sorelle! -

-Come se servisse! Parliamo praticamente di tutto!- sorrise alla sorella e l'abbracciò sperando di convincerla a non fare quella chiacchierata che sarebbe stata sicuramente imbarazzante.

Raggiunsero il resto del gruppo e comunicarono la notizia. I ragazzi furono parecchio felici, finalmente potevano stare insieme e raccontarsi ciò che avevano fatto dopo tanto tempo.

I due gruppi portarono le valigie in camera e si ritrovarono poi in cima al palazzo, per iniziare a sviluppare il piano da seguire il giorno seguente.

Elsa creò un tavolo e delle sedie nel mezzo della sala, e iniziarono a confrontarsi.

-Partiremo domani mattina, all'alba, come abbiamo fatto per arrivare fino a qui.- iniziò Nord. - Poi gireremo intorno al palazzo di Elsa, scenderemo nel dirupo - guardò la nipote- Puoi costruire delle scale che scendano la sotto?-

-Certo, nessun problema. Una volta finite di usare, Marsh le distruggerà, per evitare che capiscano dove siamo.-

-Molto bene! Poi continueremo verso nord fino ad arrivare alla fine di quella strettoia, che sarà molto vicina al palazzo di Pitch. Badate bene, saranno ore di camminata al freddo, quindi copritevi molto bene. Dobbiamo anche fare rifornimento di scorte o ne abbiamo abbastanza?-

-No, di quelle ne abbiamo in abbondanza. Edward ci ha dato zaini pieni di provviste, non ci serviranno affatto.- rispose la rossa.

-Ok allora., domani...-

Trascorsero la mattinata a programmare il percorso del giorno seguente; era prevista una scampagnata di sei/sette ore al massimo e sarebbero poi giunti fino alla sede di Pitch.

Presero il pomeriggio libero, per prepararsi allo scontro con l'uomo diabolico il giorno seguente. Mentre i ragazzi percorsero in superficie, Anna finiva di sistemare i bagagli in camera da letto.

Nel frattempo, Elsa si era rifugiata sul bancone, appoggiata al parapetto e rifletteva su quale scelta prendere...

'Dovrei parlargliene-disse tra se e se- ' merita di sapere. È mia sorella, sicuramente troverà il modo di aiutarmi! Magari Kristoff potrà fare qualcosa con i troll o Nord conoscerà qualche magia...' I pensieri divagarono, finchè la Regina tornò in sé.

'No, sarebbe da egoisti sconvolgere ancora le loro vite per una mia ennesima sciocchezza, aspetterò e quando sarà il momento succederà'.

Fissava l'orizzonte quando Anna le spuntò alle spalle spaventandola.

-AH! Anna! Mi hai fatto prendere un colpo, non ti ho sentita arrivare!- Elsa le sorrise.

-Scusami, ma non potevo non farlo, sai quanto io ami gli scherzi!-

Ann la osservò, il viso più pallido del solito le fece la fatidica domanda che Elsa non voleva ricevere. -Ti vedo strana, tutto bene?-

'No..' - Si. Ma si sai le solite cose, il viaggio, quest'ansia prima della 'missione' -mimò le virgolette con le mani- , Jack che ne combina mille delle sue.. Ho solo bisogno di riposo,davvero. -

-Ah, ah si certo, riposo. Prima di questo riposo, noi due dovremmo avere una conversazione su questo Jack e su come sembra che voi due vi siate già visti prima di questo fatto.. Parlamene e sarai una donna libera di tuffarsi nel suo amato letto! - Si schierò davanti alla ragazza, impedendole di rientrare dal balcone.

-Ma cosa vuoi che ti dica! Dai Anna! Lo avrò già visto prima di oggi, magari in giro o nei miei sogni!- cercò di buttarla sul ridere, ma sapeva benissimo quanto Anna fosse cocciuta.

-Si bel tentativo. Ma non sei solo tu ad aver difficoltà a mostrare questa NON conoscenza, perchè felpa blu li, non la smette un secondo di guardarti. Quindi?

-Ah! E va bene, ti dirò tutto! Ma devi promettere, giurare! Di non dire nulla a Nord. E non iniziare nemmeno a guardare Jack con quello sguardo da 'ora lo so anche io' che fai sempre!-

-Lo sapevo! Ma quale sguardo!- le strinse la mano – vieni, entriamo e parliamone meglio.-

 

Angolo autrice

Perdonate l'attesa ma le simulazioni mi stanno lentamente uccidendo! Scusate anche se come capitolo non è un granchè. non odiatemi troppo, Paola

   
 
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