Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Dedenputtis    15/04/2015    1 recensioni
Questa storia è ambientata in un ipotetico periodo posteriore a DB-GT. Re Pilaf, per la seconda volta, viene in possesso delle sfere del drago. Questa volta hanno delle stellette blu ed esprime erroneamente il desiderio di far tornare Goku bambino. Solo che, questa volta, con lui c'è anche Vegeta. I due tornano immediatamente ad essere piccoli sayan, con tanto di coda che gli garantisce la possibilità di diventare ssj4 solo in alcune 'occasioni'. Solo che la trasformazione può durare, ogni volta solo per due ore, dopodiché i due tornano piccoli e non ricordano cosa succeda loro quando sono adulti.
Buona lettura!
PS: I fatti raccontati NON sono frutto dell'invenzione dell'autore.
ATTENZIONE: lettura sconsigliata a tutti coloro che desiderano sapere come sarebbe la loro vita con un bambino in età prescolare...
Io vi ho avvisato.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Pan, Trunks, Vegeta | Coppie: Pan/Trunks
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 



Un quarto d’ora dopo, erano tutti seduti ai piccoli tavolini della piccola mensa infernale, nel senso che faceva un caldo terribile, pronti a ‘degustare’ il ‘delizioso’ menù gentilmente offerto dalla scuola: pasta al sugo di barbabietole o di fagioli, carciofi bolliti e, per frutta, fichi d’india o prugne.
Inutile dire che dopo una cinquantina di piatti di pasta, i tre contendenti al titolo di ‘stomaco d’acciaio’ iniziarono a dare i primi segni di cedimento.
I bambini tifavano un po’ l’uno un po’ l’altro, senza aver molto chiaro per chi parteggiassero i loro padri che guardavano la sfida interdetti, quanto la maestra.
Effettivamente, Freezer si era messo a commentare assieme a Radish gli stili e le tecniche di ingestione del cibo. Al Satan e Pan, si erano letteralmente scocciati di seguire l’assurdo torneo messo in piedi dai tre divoratori per soddisfare la loro fame di vendetta e non solo e, intorno al ventesimo piatto di pasta, si erano sistemati in un angolo appartato a discutere di Junior, il primo figlio di Al Satan, nonché migliore amico di Gohan. Il namecciano volle sapere tutto, ma proprio tutto ciò che gli era successo, com’era cambiato e diventato ‘amico di famiglia’. Pan spiegò tutto con molta gioia, gli sembrava che quell’uomo fosse davvero molto gentile. Forse il fatto di aver avuto un secondo figlio da accudire lo aveva migliorato e Pan iniziò a pensare che anche per gli altri ‘cattivi’ doveva essere così. Ne ebbe parziale conferma quando, in prossimità del cinquantesimo carciofo mangiato da Majin Bu, si avvicinò al suo fidanzato che stava chiacchierando amichevolmente con Cell. Arrivò nel momento in cui il mostro verde si stava scusando con Trunks, per averlo ucciso colpendolo alla sprovvista, durante il suo torneo.
“Beh, ma te l’ho detto, non ero io. Era il me stesso venuto dal futuro. E poi, comunque, era pure tornato in vita poco dopo, con le sfere del drago. Non ti preoccupare, dai, sono cose che succedono durante i tornei! Ti posso presentare la mia fidanzata? Lei è Pan, la figlia di Gohan!” gli disse Trunks mettendo un braccio intorno alle spalle della sayan che si era avvicinata a lui.
“Pan, che piacere…sai, è un onore per me conoscere la figlia del sayan che mi ha eliminato. La cosa che mi ha dato più fastidio in assoluto, oltre al fatto di essere passato all’altro mondo…cioè a questo…è che sulla terra credono ancora tutti che io sia stato ucciso da quell’idiota di Mr. Satan. Ѐ veramente frustrante e…insopportabile…mi fa una rabbia…” spiegò il mostro stringendole la mano.
“Eheh…sì…ehm…piacere, Cell…Comunque Mr. Satan sarebbe mio nonno e sulla Terra sono tutti convinti che abbia ucciso anche Majin Bu…è una specie di eroe…incredibile eh?”
Il mostro sbiancò ancora di più di quanto già non fosse, con quel suo colorito grigiognolo e balbettò:
“Cosa? Sei…sei la nipote di Mr. Satan? S-Scusa…io non…non potevo saperlo…io non…
“Hey, Cell, va tutto bene! Non mi sono mica offesa! Io lo so che è stato mio padre e questo mi rende molto più felice che pensare che sia stato mio nonno! Non ti preoccupare! Piuttosto, i tuoi bambini sono davvero simpatici, cordiali ed educati. Penso che tu sia un bravo papà, come lo è anche Al Satan, d’altro canto…” lo consolò la ragazza dandogli una leggera pacca sulla spalla.
“Oh, sì, grazie…è difficile crescerli senza una mamma. Ѐ per questo che ho dovuto farne adottare due a Radish…Mi si è spezzato il cuore, ma è stato meglio così. I sayan devono crescere con i sayan…Giusto?” spiegò il mostro sinceramente.
“Beh…sì…penso di sì…Ma dì un po’, come mai siete diventati tutti così giudiziosi qui negli inferi?” chiese Trunks veramente allibito per il comportamento veramente OOC di tutti quanti.
“Beh…ecco…il fatto è che qui…o ti comporti bene, oppure ti spediscono ancora più giù, dove ci sono personaggi ancora più terribili di noi…Sai, la controparte negativa del vostro drago Shenron, per esempio, Baby e altri personaggi che, paragonati a noi, sono dei veri incubi. Ѐ per questo che ognuno di noi si è trovato un lavoretto e cresce dei bambini. Solo Majin Bu è un po’ una ‘testa calda’. Vuole essere il capo…che lo faccia pure, tanto qui siamo tutti nella stessa barca…” spiegò Cell dimostrando di aver raggiunto una maturità veramente disarmante. Trunks sgranò gli occhi allibito e, facendogli un sorriso gli rispose:
“Caspita, Cell! Complimenti! Non ti facevo così…
Il loro simpatico colloquio fu bruscamente interrotto da un:
“BASTA! Non ce la faccio più. Mi arrendo!” detto all’unanimità da Vegeta e Goku che avevano la pancia piena come un uovo.
“Cofa? Fo fife fo fifo?” chiese Majin Bu con la bocca ancora piena di cibo.
“Bla, sei disgustoso Majin Bu. Non lo sai che non si parla con la bocca piena? Mi fai venire il voltastomaco! Oltretutto Kaaroth e io non li possiamo mangiare i carciofi, per una questione di 'principio'...e tutti questi fichi d'india ci hanno letteralmente riempito. Più di così non ci sta più nulla” disse Vegeta disgustato.
“GLGLGLGLGL…Ehm…scusate…ehm…io dovrei fare un salto al bagno…non credo di sentirmi troppo bene” disse ad un tratto Goku emettendo un assurdo gorgoglio proveniente dalla pancia.
“UGH! Anch’io, ti seguo…ma proprio con la pasta alle barbabietole e i fichi d'india dovevamo fare ‘sta dannata sfida? Tutta roba che ti fa correre al bagno…Ma non c’era del sushi?” chiese Vegeta alzandosi per seguire l’amico.
“Eheh…niente mari…niente sushi…questo è quello che offre il pianeta…” gli rispose imbarazzata la maestra che aveva assistito allibita all’abbuffata.
I due occuparono gli unici due bagni liberi e quindi, quando anche l’intestino di Majin Bu decise che era il momento di ‘agire’, il mostro dovette far comparire un istantaneo WC chimico. Proprio come anni prima, quando Goku e Vegeta giravano liberi dentro il suo organismo, decise di trasformare un sasso nel suo gabinetto personale. Corse fuori dalla scuola e, un istante dopo, poteva finalmente liberarsi del ‘pranzetto’ che si era ingurgitato, dimenticandosi completamente della sfera che si era preso come ‘aperitivo’.
Pan, vedendolo uscire di corsa, decise di seguirlo. Prese per mano il piccolo MJ dicendogli:
“Hey, piccolino, andiamo a vedere dove va a nascondersi il tuo papà, eh?”
“Sììì! Seguiamolo!” rispose il bambino entusiasta allungando la manina rosa verso la sua nuova amica della vita.
Appena fuori, si nascose con lui dietro una roccia e stette ad aspettare che il padre del piccolo mostriciattolo rosa, uscisse dal suo privè.
Quando finalmente sentirono il rumore dello sciacquone e lo videro ricomparire affaticatissimo e sudatissimo come se avesse combattuto la peggiore delle battaglie, aspettarono che rientrasse a scuola per prendersi il suo ambito riconoscimento.
Appena sparì dietro la porta d’ingresso, Pan prese il radar cercasfere e subito constatò che il piano elaborato con Trunks aveva funzionato alla perfezione. Si voltò verso il piccolo e gli chiese sottovoce:
“Hey, ti va una caramella gigante?”
 “Ma la maestra non vuole che trasformo le cose in caramelle, perché poi le mangio e mi fanno male ai dentini…” spiegò il bambino mettendo il broncino.
“Ok, allora riesci a trasformare quella casetta in una ciliegia? La frutta fa bene, no? Una bella ciliegia gigante con dentro il nocciolino, eh?”
“Mhm mhm” rispose il bambino aprendo un sorrisone a cui mancavano tutti i denti da latte.
“Bravo, forza!”
Il bambino fece uscire dal suo codino un raggio luminoso che, appena colpì il WC usato da suo padre, lo trasformò in una grossa ciliegia rossa e succosa delle dimensioni di un pallone da calcio. Pan si avvicinò, prese la ciliegia e se la mise nello zaino, poi prese per mano il piccolo MJ e rientrò con estrema nonchalance nella scuola riportandolo direttamente in classe. Si fermarono fuori dalla porta e Pan gli disse:
“Bravo MJ, sei stato davvero gentile. Sai mantenere un segreto?”
“Mhm mhm” rispose il piccolo facendo cenno di sì con la testolina e facendone dondolare il codino.
“Guarda, ti regalo un soldino di cioccolato per tutti i dentini che ti sono caduti. Sai, li lascia il topolino la notte sul comodino e stanotte li lascerà a Goku, che ne ha perso uno proprio stamattina, come te. Ѐ giusto che li abbia anche tu perché sei proprio un bravo bambino, sai?” gli disse inginocchiandosi davanti a lui e prendendo dei soldini di cioccolato da mettergli nella taschina del grembiulino.
“Grazie” disse semplicemente MJ rifacendole lo stesso sorrisone sdentato di poco prima.
“Mi raccomando però MJ, non dire niente a nessuno della ciliegia, ok? Almeno fino a quando sarò partita. Me lo faresti questo favore?” chiese Pan stramaledicendo se stessa per essersi appena ‘comprata’ il silenzio del piccolo.
“Quale ciliegia?” chiese lui facendole un sorrisetto fin troppo malizioso per la sua età accompagnato pure da un occhiolino.
I due rientrarono in classe e mentre MJ riprendeva il suo posto a sedere, Pan si avvicinò a Trunks per comunicargli che aveva finalmente la sfera con sé.
“Non voglio sapere come l’hai presa” le sussurrò il ragazzo nell’orecchio facendo una faccia schifatissima.
“Poi lo vedrai!” rispose lei facendogli l’occhiolino.
I due vennero interrotti da Majin Bu che, ripresosi dallo sforzo epocale di poco prima, apostrofò i due sayan con un:
“Allora? Quali erano i patti?”
“Kaaroth! Potresti pensarci tu a dichiararci…sc…insomma, che ha v…O insomma! Hai capito no? Io non ce la faccio. Il mio orgoglio di principe me lo impedisce. Lo comprendi vero?” disse Vegeta con fare quasi supplichevole.
“O certo, nessun problema. Se uno è più forte, bisogna riconoscerlo, no?” disse Goku allegro.
Poi, voltandosi verso lo sfidante gli disse:
“Beh…hai vinto…Majin Bu. Sei decisamente più forte, vorace e famelico dei sayan. Hai battuto me e Vegeta e ti posso assicurare che io stesso pensavo fosse letteralmente impossibile. Quindi sì, sei decisamente il più forte di tutti. Senza alcun dubbio!”
“AHAHHAAH! Avete sentito? Sono il più forte! Il più forte di tutti!” esclamò Majin Bu scoppiando in una fragorosa risata e andando a prendere in braccio suo figlio per farlo volare in aria.
“Papà è il più forte!” gridava allegro il bambino mentre volava sopra la testa del fiero papà per poi essere ripreso dalle forti braccia paterne.
“Sìììì, sono il più forte! AHAHAHHA!”
Mentre i due mostravano agli altri la simpatica scenetta di vittoria, alla faccia della sportività, i quattro sayan salutarono e ringraziarono la maestra per la mattinata davvero ‘istruttiva’ e sgattaiolarono fuori dall’aula senza farsi sentire.
Uscirono a grandi passi dalla scuola voltandosi ogni tanto per vedere di non essere seguiti. Una volta fuori, decisero di partire in volo per tornare il più velocemente possibile alla loro navicella. Quando arrivarono però, c’era qualcuno ad aspettarli, appoggiato al portellone d’ingresso con le braccia incrociate.
“Cell? Che ci fai tu qui? E come hai fatto ad arrivare prima di noi?” chiese Goku un po’ perplesso.
“Che domande Goku! Me lo hai insegnato tu, il teletrasporto! Ho sentito le vostre aure venire da questa parte e sono venuto anche io, no?” rispose il mostro verde facendo un simpatico sorriso.
“Eheh…è vero! Il teletrasporto! Che scemo che sono…perché non ci teletrasportiamo tutti a casa anziché tornare con la navic…
PUF
Goku non fece in tempo a finire la frase che tornò ad essere piccolo assieme a Vegeta che commentò l’idea dell’amichetto con un:
“Ecco, appunto…adesso dobbiamo tornare con la navicella. Contento, Kaaroth?”
“E vabbè! Non è mica colpa mia no, se la trasformazione dura solo due ore…” ribattè Goku mettendo un broncio terribile.
“Ah, bambini, dai, fate i bravi. Fatemi sentire cosa è venuto a fare qui Cell” disse Trunks per sanare l’imminente rissa.
“Beh, ero venuto per salutarvi, veramente e per dare questo a Pan, da parte di MJ. Inoltre volevo chiederti se potevi salutare tuo padre da parte mia e dirgli che mi sarebbe piaciuta una rivincita, ma ora la sua aura si sente da qui…dubito di avere qualche possibilità…a meno che non mi voglia sfidare a scacchi o backgammon…lì sì che gli darei del filo da torcere!” spiegò il mostro porgendo a Pan un foglio su cui MJ aveva disegnato se stesso che le dava la manina e, tra i due, un’enorme ciliegia a forma di cuore.
“Grazie” disse Pan visibilmente commossa dopo aver osservato attentamente il disegno.
“Gli puoi dire che lo appenderò nella mia camera? Ѐ stato un pensiero molto carino…davvero”
Poi, dopo qualche istante di esitazione, continuò:
“Senti, Cell. Perché non vieni tu a salutare mio padre di persona? Penso gli farebbe immensamente piacere vedere come sei…ehm…cambiato. Così ci potresti anche teletrasportare a casa…cosa ne pensi?”
“Beh…ecco…io veramente…non posso proprio. Mi dispiace. Sono morto, sono all’inferno. Non mi è consentito teletrasportarmi fuori di qua. E poi, fra poco, escono i bambini da scuola e io devo assolutamente andare a prenderli…non voglio che si sentano abbandonati” si giustificò Cell con aria un po’ afflitta, come se la proposta lo avesse, in qualche modo, leggermente interessato.
“Ah, già! Ok, mi dispiace, me ne ero scordata…scusa. Porterò io i tuoi saluti al mio papà! Buona fortuna, Cell” concluse Pan stringendogli la mano.
“Grazie, anche a voi. Fate buon viaggio e…a mai più rivederci!” li salutò Cell mettendosi due dita in fronte e sparendo nel vuoto un istante dopo.
“Che personaggio!” esclamò Trunks.
“Già, puoi dirlo forte!” gli fece eco Goku.
“Incredibile come avere dei figli ti possa cambiare così tanto. Quelli erano spietati assassini senza scrupoli che hanno distrutto o volevano distruggere interi pianeti solo per il gusto di farlo. Ora sono qui e il solo fatto di avere dei bambini, li ha fatti completamente rincitrullire…Pazzesco. Per fortuna mi avete fatto tornare in vita, altrimenti sarei ridotto anch’io così” disse il piccolo principe scuotendo la testa.
“Ehm…Vegeta…scusa…non per puntualizzare, ma non ti sembra che anche tu sia…ehm…cambiato…rispetto a qualche anno fa, quand’eri…ehm…con Freezer?” chiese Goku timidamente, per non far arrabbiare l’amichetto.
“Certo che sono cambiato, scusa! Sono alto un metro e ho sei anni. Se dicessi che non sono cambiato sarei un deficiente, no?” rispose il piccolo principe dei sayan indispettito di aver dovuto constatare l’ovvio.
“Ma io mi riferivo a…niente, lasciamo perdere. Partiamo? Non vorrei che Majin Bu si ricordasse della sfera” concluse Goku.
Trunks aprì il portellone e tutti quanti salirono a bordo. Una volta seduti sulle poltroncine di partenza con le cinture allacciate, non rimase altro da fare che impostare la rotta verso l’ultima destinazione di quell’assurdo viaggio. Non erano passati molti giorni da quando avevano deciso di partire per cercare le sfere e tutti erano ora desiderosi di poter finalmente tornare a casa e riabbracciare i propri cari.
Solo Pan aveva assunto un’aria estremamente malinconica e l’unico ad accorgersene fu Trunks quando la vide digitare la parola ‘Terra’ con la mano tremolante.
“Panny. Hey, piccola, tutto bene? Lascia, le inserisco io le coordinate” le sussurrò nell’orecchio.
“Sì…cioè, voglio dire…un po’…possiamo parlarne dopo? Senza i bambini, voglio dire?” rispose lei sottovoce e abbassando lo sguardo per non fargli vedere che i suoi occhi si stavano riempiendo di enormi lacrimoni.
“Ok, ora partiamo. Appena ho inserito il pilota automatico andiamo di là e mi spieghi tutto, ok?” le rispose Trunks sempre sottovoce.
Poi, un po’ per cambiare argomento e ritirarle su il morale e un po’ per cercare di coinvolgere anche i due bambini, le disse:
“Allora Pan? Come hai fatto a recuperare la sfera? Non si sente nessun ‘odorino’ provenire dal tuo zaino…deduco che ti sia venuta qualche splendida idea per non ‘sporcarti le mani’!”
Pan si passò velocemente la mano sugli occhi, per impedire ai suoi lacrimoni di fomentare la serie martellante di domande che i due bambini avrebbero messo in piedi per capirne il motivo. Si fece comparire un sorriso in volto e, prendendo lo zainetto da terra ed estraendone il frutto di dimensioni spropositate, disse:
“Beh, ovviamente no, non avevo la minima intenzione di andare a ‘cercare’ la sfera. Mi ha aiutato MJ. Ha trasformato il gabinetto improvvisato di Majin Bu in questa grossa ciliegia, all’interno della quale, il nocciolo, è proprio la nostra sfera” 
“Ma sei geniale! Brava Pan! Non mi sarebbe mai venuta in mente un’idea così! Ѐ per questo che MJ ti ha regalato quel disegno?” chiese Trunks veramente sbalordito per l’idea della fidanzata.
“Già…” rispose solo Pan incupendosi di nuovo.
“Quindi adesso non ci rimane altro da fare che mangiarla e recuperare il nocciolo!” disse allegro Goku impedendo alle lacrime di Pan di tornare ad annegarle le iridi color pece.
“Kaaroth, fai schifo. Ti ricordo che quella ciliegia viene dalla trasformazione del gabinetto di Majin Bu…non penserai davvero di mangiartela, vero?” gli domandò il suo amichetto schifato per la proposta.
“Eheh…temo che tu non te la potrai mangiare comunque, nonno. Ci sta già pensando qualcuno a portare a termine la missione!” disse allegra Pan ritrovando in parte il sorriso mentre osservava una allegra famigliola di vermotti che, sotto i suoi occhi, si gustavano il succoso frutto con una lentezza estenuante.
“No eh! Non dirmi che…ci sono anche loro!” disse Vegeta quasi terrorizzato.
“Ma dai, Vegeta! Sono solo dei vermetti, cosa vuoi che ti facciano?” chiese Goku tanto per rigirare il dito nella piaga.
“Quelli mi volevano mangiare, quand’ero nella pancia di Majin Bu! Non te lo ricordi forse?” insistette il principe.
“Ma smettila! In fondo ci stanno facendo un favore, no? Mangiano la ciliegia così non facciamo nessuno sforzo per tirare fuori la sfera, ti pare?” cercò di convincerlo Goku.
“Mi pare, mi pare…sai cosa ti dico? Non mi pare affatto. Ora vado nella mia cameretta a dormire, tanto per oggi credo di aver già mangiato abbastanza, visto che non ho più fame. E quando avete recuperato quella dannata sfera, fatemi il piacere di spedire quei vermi fuori nello spazio, oppure domani mattina, finiscono disintegrati. Chiaro?” concluse Vegeta slacciandosi la cintura e saltando giù dalla sua poltrona per recarsi verso il corridoio che lo avrebbe portato al suo ambitissimo letto.
“Sì, sì…chiaro, chiaro…Sapete cosa vi dico? Che me ne vado a letto anche io. Sono davvero davvero stanchissimo. E anche io non ho alcuna fame…chissà come mai…Buonanotte!” disse Goku avviandosi a sua volta.
“Notte Goku, fate sogni d’oro!” disse Trunks.
“Buonanotte nonno e lavatevi i denti, prima di andare a letto!” aggiunse Pan prima di veder sparire il nonno dietro la porta della sua cameretta.
Rimasti soli, Trunks e Pan rimasero qualche minuto in silenzio, ognuno seduto alla propria postazione di comando ad osservare il meticoloso lavoro di ‘divorazione’ del frutto tra le mani di Pan, da parte dei graziosi vermicelli.
Appena usciti dall’atmosfera sulfurea del pianeta che avevano appena lasciato però, successe una cosa davvero strana. I quattro vermotti sparirono all’improvviso lasciando più della metà della ciliegia ancora da mangiare.
“Trunks, hai visto? Sono…sono spariti…”
“Già…forse perché facevano parte di Majin Bu e, come ha detto Cell, nessuno poteva abbandonare quel pianeta” rispose il ragazzo fornendo l’unica spiegazione plausibile.
Pan si slacciò la cintura per alzarsi a portare il frutto smangiucchiato in cucina e finire di farlo a pezzi. Appena fu in piedi, sentì Trunks che le afferrava il polso per trattenerla. Alzò lo sguardo e la scrutò per qualche secondo con i suoi occhi color cristallo, poi le disse:
“Pan, mi dici cos’hai? Non ti ho mai vista così triste. Per favore”
“Ok, ma prima vado in cucina a recuperare la sfera da questo frutto. Inserisci il pilota automatico e raggiungimi. Ti spiegherò tutto”
“Ok. Arrivo”





    
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Dedenputtis