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Autore: ExLuna    15/04/2015    5 recensioni
Tre anni dopo la fine della guerra, sconfitta la minaccia del crollo della luna sulla terra, un misterioso personaggio, in un villaggio sconosciuto, sta creando un esercito di super ninja con l’intento di conquistare l’intero mondo ninja. Per farlo però, ha bisogno di catturare e studiare, tramite crudeli esperimenti, il chakra di tutti i più forti e dotati ninja del paese.
Una di questi è Sakura, accusata di omicidio, durante una missione, viene privata del suo chakra e di tutta la sua forza fisica attraverso un sigillo e rinchiusa in un carcere di massima sicurezza, dove neppure i Kage hanno giurisdizione. Sakura si troverà a dover affrontare il peggiore incubo della sua vita, ma non è da sola; fuori dalle mura del carcere qualcuno ritorna e farà l’impossibile pur di salvarla.
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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cap.9

[Nota dell’Autrice: tranquilli gente non sono sparita, devo portare a termine la storia, ormai siamo ad un punto cruciale e quindi non posso abbandonarvi a metà strada. Sapete che spesso gli impegni non lasciano molto spazio agli aggiornamenti, ma alla fine spero di deliziarvi con questo capitolo. Un abbraccio a tutti. Baci baci!]
 

 

Cap.9 Occhi
Quanto tempo era passato, non lo sapeva…ore…giorni…mesi…anni….
Camminava e camminava lungo un tunnel oscuro…niente rumori…niente vita…
Mai un tunnel era stato così lungo, eppure una luce apparve in lontananza, una luce che si faceva più grande a mano a mano che si avvicinava…
Sentiva voci, ma erano strane, non le capiva…
Sentiva freddo, terribilmente freddo…
Tremava e stava male, molto male…
Era viva...lo sentiva…ma dove si trovasse in quel momento non lo sapeva…
Iniziò ad avere paura, e se fosse ancora dentro al carcere?
Ricordava di essere scappata… forse l’avevano catturata di nuovo?
Cercò di aprire gli occhi, ma le palpebre sembravano così pesanti e la vista era tremendamente offuscata, vedeva solo ombre, ma non riusciva a distinguere di chi fossero in realtà.
Potevano essere quegli uomini e lei non intendeva lasciargli fare con quello ciò che avevano fatto ad altre, piuttosto sarebbe morta; cercò di muovere una mano e sentì del morbido come una coperta, muovendosi ancora toccò una superficie fredda e rocciosa e poi percepì del calore, quello di un fuoco. Rischiò di bruciarsi la mano mentre afferrava un bastone, ma almeno aveva un’arma da poter utilizzare per difendersi; avrebbe lottato, fino alla fine, non avrebbe ceduto facilmente.

Era ancora giorno, ma in realtà sembrava fosse mezzanotte passata, tanto era buio; Naruto si era fatto sempre più irrequieto, ogni tanto cercava di rilassarsi e di meditare ma la calma non era esattamente parte del suo carattere.
Dal canto suo Sasuke ne aveva approfittato per schiacciare un pisolino, ma dentro sentiva il sangue ribollirgli come mai prima di allora; al contrario, aveva trascorso gli ultimi anni a frenare quella sete di sangue e vendetta che lo aveva accompagnato per tutta la vita, ma dopo il discorso con Naruto e la vista di Sakura dopo che l’avevano salvata aveva risvegliato quel cane che era meglio lasciare dormire.
Stavano aspettando che la pozione di Ino facesse effetto e fu allora che, per sconfiggere la noia, Naruto e Sasuke si era messi a parlare; le parole di Naruto penetrarono come un fulmine a ciel sereno nella mente di Sasuke tanto da non riuscire a smettere di pensarci. 

E’ stata la mia migliore amica e compagna di team per anni, le voglio troppo bene per permettere che le facciano del male. Non riesco ad immaginare a quello che ha dovuto passare in quella fortezza, sebbene lei molto più forte di quanto la gente possa pensare. Ma quello che più mi fa esplodere il cervello è il pensiero che una cosa simile possa accadere alla mia Hinata. Distruggerei il mondo intero se solo osassero di torcerle un dito 

Sasuke era già a conoscenza dei forti sentimenti di amore e di amicizia che legavano Naruto a tutti coloro che incrociavano il suo cammino; non c’era bisogno che dimostrasse di poter attuare quanto diceva, lo aveva fatto anche con lui, aveva combattuto il mondo intero pur di farlo tornare a Konoha.
Ma quello che più lo aveva colpito era la totale devozione che aveva nei confronti di una donna, e non certo una donna qualunque; iniziò a pensare, era in grado anche lui di provare un sentimento così profondo verso qualcuno? Magari proprio verso Sakura?
Lei non aveva mai rinunciato a lui, forse le cose non erano cambiate più di quel tanto, ma lui lo avrebbe accettato?
Era un vagabondo dopotutto, aveva bisogno anche di stare da solo per conto proprio, lei lo avrebbe comunque accettato?
Fu solo per un caso che si accorse che Sakura si stava muovendo e proprio quando Naruto si avvicinò per controllare se stesse bene, Sasuke si gettò su di lei prima che lo colpisse con il ceppo infuocato; Sakura iniziò ad urlare e a dimenarsi come un’indemoniata, non li riconosceva ed inveiva contro di loro intimandoli di lasciarla andare via.
Sasuke si mise a cavalcioni sopra di lei, con una mano le tenne fermi i polsi sopra la testa e con l’altra cercò di tenerla coperta, Naruto dovette tenerle bloccate le gambe, ma si stupì di quanta forza ancora disponesse la sua amica. 

Sasuke dobbiamo fare qualcosa, non so per quanto riuscirò a tenerla ferma. E’ peggio di un’anguilla! 

Sasuke aspettava solo il momento adatto; aveva già percepito che la pozione di Ino aveva fatto effetto e che il chakra di Sakura si stava stabilizzando, era arrivato il momento di liberarle la mente da tutto quello che ancora le stava facendo perdere il senno.
Le afferrò il mento e chiamò a gran voce il suo nome, nel tentativo almeno di svegliarla; come scossa da un brutto sogno aprì improvvisamente gli occhi e fu allora che lo Sharingan venne attivato. 

ADESSO! 

Naruto sentì il corpo di Sakura bloccarsi all’istante ed allentò la presa sulle gambe, sembrava si fosse trasformata in un pezzo di marmo.
Sasuke si alzò nel giro di pochi istanti e prima di allontanarsi da lei si assicurò che fosse ben coperta.
Naruto lo osservò incuriosito, era riuscito ad usare il jutsu su di lei? Non voleva chiederglielo ma voleva sapere la verità 

Allora? Ci sei riuscito? 

Sì. Con lo Sharingan ipnotico i giorni si trasformano in secondi. Ho visto quanto serviva dai suoi ricordi. E non era esattamente ciò che mi aspettavo! 

Si diressero verso l’uscita della grotta, in modo da poter parlare in totale tranquillità e Sasuke iniziò a descrivere quanto aveva visto con gli occhi di Sakura. 

Tutto inizia dall’Ospedale di Konoha, anni di duro lavoro senza mai fermarsi…
le pillole per dormire alla notte e togliersi dalla mente l’immagine di Sasuke…
l’ufficio dell’Hokage, Kakashi stava consegnando un rotolo con i dettagli della sua missione…
Il viaggio con Sai e Choji, il Villaggio della Notte perennemente avvolto nell’oscurità; il consiglio del villaggio e l’uomo nell’ombra… Sakura aveva dei dubbi sulla sua identità e sui suoi modi alquanto ambigui…
Una tranquilla cena al ristorante dell’albergo, Sakura si era allontanata dal tavolo dove stava mangiando con i suoi compagni e si era diretta al bancone del bar; il barista le aveva offerto del sakè e lei aveva accettato…
L’ultimo brindisi rivolto a Sasuke prima di perdere contatto con la realtà per effetto dell’alcool… o forse era per qualcosa d’altro…
Sai e Choji le avevano dato la buona notte, ma non si erano accorti di nulla…
Sakura cercò di alzarsi per andare in camera sua ma non le reggevano le gambe…
Il barista la prese di peso e si offrì di accompagnarla, ma sul suo volto era comparso uno strano sorriso; in cima alle scale una donna li aspettava e si prese a carico Sakura, vestendola per la notte e mettendola a letto…
La donna e il barista di scambiarono dei cenni complici; l’uomo prese l’impermeabile di Sakura ed uscì rientrando poco dopo rimettendolo al suo posto: Sakura non era del tutto incosciente, i suoi ricordi erano nitidi, ma di sicuro avevano fatto in modo che non potesse muoversi e che dimenticasse qualunque cosa che avesse visto, perché il mattino dopo Sakura si svegliò tardi e senza alcuna memoria della sera prima…
Non aveva nemmeno riconosciuto la donna, quando quest’ultima era entrata nella stanza degli interrogatori con la tuta dei carcerati per Sakura, ma Sasuke con lo Sharingan aveva visto tutto…
Forse troppo… 

Ormai era chiaro che si trattò di un piano ben architettato per far sì che Sakura venisse rinchiusa nella fortezza; Sasuke però non raccontò tutto quanto a Naruto, omise alcuni dettagli che preferì mantenere per sè.
Sakura aveva patito l’inferno e nessuno, nemmeno Naruto, doveva venirne a conoscenza; aveva capito quanto l’amico tenesse a Sakura, doveva però agire con molta cautela, colui che aveva orchestrato tutto, il vero e solo responsabile non sarebbe rimasto impunito a lungo, ma dovevano prenderlo vivo, o tutto sarebbe andato perduto e non avrebbero avuto giustizia.
Alcuni movimenti nel bosco adiacente la grotta, distrassero i due ragazzi dalla loro discussione e li misero in allarme; alcuni ninja nemici erano ancora sulle tracce di Sakura e si stavano pericolosamente avvicinando alla grotta dove l’avevano nascosta.
Naruto si propose come esca per distrarli e farli allontanare, Sasuke avrebbe sorvegliato e protetto Sakura, nel caso portarla via in un luogo più sicuro. 

Creerò diverse copie affinchè per depistarli e tenerli lontani. Non lasciare che trovino Sakura. Non la abbandonare un’altra volta. Resta con lei!
[O questa volta ti ucciderò per davvero…] 

Sasuke non rispose, si limitò a fissare negli occhi Naruto, aveva chiaramente recepito il messaggio e non era certo una minaccia; quando Naruto attivò la Moltiplicazione Superiore, diversi cloni si sparsero per tutta l’area, era impossibile capire chi fosse quello vero, fortunatamente il piano funzionò e i nemici iniziarono a seguire Naruto e le sue copie allontanandosi dalla grotta. Ad ogni modo quel luogo non era più sicuro, bisognava spostarsi, ma era necessario che Sakura camminasse con le sue gambe, bisognava che si riprendesse e in fretta: le scarse ore di luce consentivano di potersi muovere più liberamente, non appena calarono le tenebre, anche Sasuke creò un paio di copie di se stesso mandandole in ricognizione nell’area circostante vicino al nascondiglio.
Sasuke creò poi un jutsu illusorio a coprire l’ingresso della grotta in modo che da fuori nessuno si accorgesse che, in realtà, era soltanto una finta parete; doveva trovare dell’acqua e in abbondanza, inoltre Sakura necessitava di vestiti, l’unico sistema era infiltrarsi di nuovo dentro al Villaggio, nessuno avrebbe fatto caso a lui, con lo Sharingan Ipnotico sarebbe passato inosservato e poi quale sistema migliore per nascondersi dai nemici se non sotto i loro stessi occhi?
Incontrò una donna che affittava camere e che aveva una figlia che aveva all’incirca la stessa età e corporatura di Sakura; chiese in affitto una camera e se poteva prestargli dei vestiti della ragazza per un’amica che si era ferita e che non aveva nulla per cambiarsi.
La donna fu molto gentile e riservata e gli diede alcuni vestiti senza fare domande; Sasuke dovette cambiare percorso più volte prima di riuscire a tornare da Sakura, la quale, con sua immensa sorpresa, era perfettamente sveglia, seduta sulla coperta ed avvolta con l’altra da capo a piedi che si massaggiava le tempie e il collo e quando lo vide per la prima volta dopo che se ne era andato di nuovo, Sakura temette di avere le allucinazioni. 

Finalmente! Ce ne hai messo di tempo, pensavo che con le tue capacità ti saresti ripresa più in fretta! 

Che… cosa ci fai tu qui? E…dove sono esattamente? 

E’ una lunga storia che non mi va di raccontare una seconda volta. Anche se alla prima ho dovuto fare un riassunto di ciò che era essenziale! 

Sasuke le porse dell’acqua che aveva procurato, nelle istruzioni di Ino era specificato che la pozione avrebbe provocato un retrogusto amaro che induceva la sete e quindi Sakura doveva bere molta acqua per recuperare anche i minerali persi.
Cominciò a raccontarle di come Kakashi aveva chiesto a lui e a Naruto di venire in appoggio a Sakura, dicome avevano attaccato la Fortezza con l’intenzione di liberarla, di come l’avevano trovata e portata al sicuro, della pozione di Ino, dello Sharingan Ipnotico e di altri particolari che fecero arrossire non poco la rosa, dato che, fin dal risveglio, si era accorta di non avere vestiti.
Sasuke le allungò una borsa, aveva trovato degli abiti ed un posto sicuro dove nascondersi senza il rischio di venire trovati.
Sakura cercava di tenere la concentrazione, averlo così vicino era molto più di quanto avesse potuto desiderare, ma allo stesso tempo era combattuta e confusa, non era sicura dei sentimenti che provava in quel momento; rabbia, felicità, disprezzo, delusione, in definitiva Sasuke era accorso in suo aiuto perché glielo avevano chiesto Kakashi e Naruto e non certo perché ci tenesse davvero, eppure le sue attuali attenzioni sembravano dire tutto l’opposto. Forse aveva davvero bisogno di più tempo per disintossicarsi e recuperare pienamente le forze. 

Sono stata drogata diverse volte… hanno inibito il mio chakra e le mie abilità… un’ulteriore ragione del motivo per cui non capisco un accidente di niente sul perché o per come ti ho davanti a me in questo istante. Ad ogni modo… grazie, presumo che sarei morta se non fosse stato per te. 

Non ero da solo. Naruto è andato via un paio d’ore fa per tenere occupati i ninja della Fortezza che ti stanno dando la caccia. Quanto lo hai fatto arrabbiare questo tizio per volerti a tutti i costi? 

Quanto sei disposto ad offrire per questa domanda? 

Sasuke si profuse in un ironico sorriso, in certi momenti valeva la pena scherzarci sopra su certe cose; quella in particolare era una situazione che aveva ben poco di divertente ma potevano sempre sfruttarla a proprio vantaggio. 

A Konoha si staranno già organizzando; Shikamaru, Kiba, Ino e Sai saranno già arrivati ed avranno fatto rapporto. Naruto è ancora in giro da qualche parte a tenere occupati gli scagnozzi del capo del Villaggio, non possiamo stare a qui, tanto vale aspettare in un luogo più comodo così potrai recuperare meglio le forze e parlare di quanto successo all’interno della Fortezza! 

Pensavo che avessi usato lo Sharingan Ipnotico su di me… di nuovo! 

E’ proprio di questo di cui voglio parlare, ma non qui e non adesso! 

Sakura sospirò, aveva mal di testa, sicuramente per effetto della pozione che le stava ripulendo l’organismo dalle droghe che le avevano iniettato, avrebbe preferito restare lì, in quella gelida e alquanto scomoda grotta, ma allo stesso tempo dovette dare ragione a Sasuke; doveva spostarsi in un luogo diverso, sotto lo stesso tetto di quell’uomo nell’ombra che le aveva fatto provare le pene dell’inferno. 

Immagino che non abbia scelta che tornare in quel Villaggio… nascosta in bella vista. Ironico oserei dire. Mi concedi un minuto per vestirmi? 

Sasuke uscì di nuovo dalla grotta per lasciare un po’ di privacy a Sakura, di recente non ne aveva avuta molta, almeno lui poteva concedergliela.
Osservò il panorama, dalla sua posizione poteva vedere bene il Villaggio e la Fortezza della Lacrima, il luogo oscuro dove presto sarebbe tutto finito.
I ricordi di Sakura gli martellavano ancora nella testa; avevano usate delle droghe per tenerla buona, ma non soltanto lei, anche  a tutte le altre ninja detenute veniva riservato lo stesso trattamento.
Temeva ciò che stava pensando in quel momento, solo Sakura era la chiave per risolvere quell’enigma e dato che la stavano cercando “fuori” dal Villaggio, nessuno avrebbe mai sospettato che in realtà lei era ancora lì.
 

Come previsto, l’intera Konoha era in fermento, la notizia si era già sparsa ed era già stata allestita una task force pronta a partire al comando di Kakashi che nominò Shikamaru leader dell’operazione; quando rientrarono con le ninja salvate dalla fortezza, tra di loro ce ne era una proveniente da Suna e Temari venne subito chiamata in qualità proprio di ambasciatrice, per essere presente all’interrogatorio della giovane: essa confermò che era parte del team di kunoichi da Suna che erano state mandate al Villaggio della Notte in missione, su richiesta stessa del capo del Villaggio, ad un certo punto sono state arrestate e rinchiuse nella prigione con l’accusa di terrorismo ai danni del villaggio stesso. Erano state drogate e torturate, nella fortezza c’erano altre ninja e a tutte venivano fatti esami ed esperimenti sul chakra, sul loro ciclo mensile e sulla loro forza fisica e mentale; le sue compagne erano morte in seguito a alle torture, lei era sopravvissuta abbastanza da poter testimoniare che le pratiche mediche che venivano attuate sulle donne rinchiuse era di annullare loro la volontà in modo da poterle rendere docili e controllarle e poi farle accoppiare con i loro uomini migliori.
Kakashi ritenne che fosse abbastanza, Temari era sconcertata, di fianco a lei Shikamaru stava dando grande forza di autocontrollo, ma era chiaro che stava ribollendo di rabbia, sapendo che sua moglie avrebbe potuto essere una di loro. 

Abbiamo informazioni a sufficienza per attaccare il Villaggio della Notte e catturare il capo, liberando così anche le altre prigioniere. Temari hai la possibilità di informare tuo fratello della situazione attuale? 

L’intento di Kakashi era di sfruttare al massimo l’alleanza tra i due villaggi per essere certi di poter sopraffare il nemico, senza causare vittime innocenti tra la popolazione. 

E’ già in viaggio verso il Villaggio della Notte. Quando mandai la prima missiva, ricevetti la sua risposta che aveva radunato i migliori ninja di Suna e che avrebbe comandato lui stesso l’intera squadra. 

Come? Lui stesso come Kazekage in prima linea? 

Te l’ho detto Kakashi; Sakura è nostra amica e saremo sempre in debito con lei per aver slavato la vita a nostro fratello. E’ il minimo che Gaara possa fare se non agire lui stesso in prima persona! 

Sai ed Ino, da poco rientrati a Konoha si recarono nell’ufficio di Kakashi per fare rapporto; Sakura stava bene ma le sue condizioni iniziali erano critiche, Sai aveva fatto un disegno dettagliato della Fortezza della Lacrima e del Villaggio, c’era la possibilità di evitare di coinvolgere i civili e di poter dare scacco solo alla prigione: l’attuale posizione del team 7, Naruto, Sasuke e Sakura era non molto distante dal villaggio stesso, ma dato che il nemico stava ancora dando la caccia a Sakura c’era la possibilità che potessero spostarsi.
Kakashi ordinò a Kiba e a Shino di andare al Villaggio della Notte e mettersi in contatto con Sasuke e Naruto, in modo da informarli che Konoha e Suna stavano arrivando e di tenere protetta e al sicuro Sakura, fino al loro arrivo.
Ormai era solo questione di tempo, la partita stava per chiudersi ed avrebbero fatto in modo di uscirne ancora una volta vincitori.

   
 
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