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Autore: ClearLove    16/04/2015    2 recensioni
La vita di Ran scorreva tranquilla come sempre: scuola, amici, uno Shinichi testone che la faceva sempre arrabbiare, insomma nulla di nuovo! Poi un giorno tutto cambierà, quando Shinichi per una serie di coincidenze si ritroverà di fronte a un punto di rottura tra lui e l'amica d'infanzia dalla quale non saprà come uscirne, se non... vuotando il sacco! Ma le incomprensioni non saranno le uniche a mettere i bastoni tra le ruote ai protagonisti, il pericolo è nascosto dietro l'angolo in attesa di colpire e farla finita una volta per tutte.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: La prova

 
 
 
TOC TOC TOC!!
All’improvviso un forte bussare fece sobbalzare le sei ragazze ancora completamente prese dai loro discorsi, solo il bambino che era con loro aveva l’aria silenziosa e sedeva immobile dietro alla figura della ‘sorella’ maggiore che ancora ascoltava i racconti di Yukino riguardanti un incontro di pallavolo tenutosi pochi giorni prima.
Conan con la mano destra stringeva un lembo della canottiera di Ran quasi a non volerla far scappare, mentre lei sentendo quel dolce tocco sentiva come un istinto di protezione verso di lui, quasi fosse indifeso.
“Ragazze siete pronte per la festa??” disse una voce da dietro alla porta non ancora identificata.
“FESTA??” chiede Sonoko alzandosi in piedi bruscamente “Ma che fate siamo tutte in pigiama delinquenti!!” finì coprendosi come poteva più per l’imbarazzo del pigiama che né del resto.
Tutte e sei avevano dei pantaloncini corti più una maglietta leggera a mezza manica, a parte Ran e Sonoko che avevano due canotte uguali comprate da quest’ultima il pomeriggio precedente.
Non fece nemmeno in tempo a focalizzare la situazione che una marea di studenti gli si riversarono in camera con una certa foga, festeggiando con fischietti e con balletti occasionali distruggendo completamente l’intimità creatasi fino a poco prima.
Aiko riuscì a contare ben trentasei persone, ma non faceva in tempo a restare in pari che poi nuovamente entravano altri ragazzi sempre festeggiando e canticchiando a squarciagola.
“Ma quanti cavolo siete? Perché venite tutti in camera nostra?” chiese Aiko con una notevole nota di imbarazzo.
Ran guardando tra la marea di studenti riuscì ad individuare Hiroshi che per tutta la giornata non era mai riuscita ad incrociare per via delle divisioni tra maschi e femmine sia a cena che alle terme.
Appena lui la vide i suoi occhi si illuminarono di quella strana luce che solo lei sapeva donarle, mostrò un enorme sorriso e la salutò alzando una mano per poi correrle incontro.
Ran alzò la mano per ricambiare ma si sentì in quello stesso momento come una strana morsa al cuore, che sentimento stava mai provando? Felicità? Timidezza? Non riusciva bene a capire, si sentiva strana.
“Ciao Ran-chan!! Finalmente riesco ad incontrarti!” disse lui realmente contento mostrando nuovamente un sorriso da togliere il fiato.
 
.. Finalmente? Mi cercavi?...
 
“Ciao Hiroshi-kun! Eggià a cena non son nemmeno riuscita a vederti, è stata una giornata davvero lunga!” rispose lei leggermente imbarazzata.
“Allora com’è andata? Cos’avete visitato? Noi siamo andati direttamente all’acquario e poi abbiam comprato una marea di souvenir, ci è passato il pomeriggio in un baleno” disse poi lui quasi urlando per via del casino che si era impadronito di quella stanza.
Tutte le amiche di Ran erano prese in conversazioni poco tranquille vedendo le loro espressioni rivolgendosi agli altri studenti, ma lei non ci fece molto caso.
“Lo sai io volevo vedere il tempio Shuri, mi sono fatta proprio una bella scorpacciata di leggende e storie riguardanti il karate, era il sogno di una vita!”
“Immaginavo, sapevo che ti saresti chiusa la dentro per tutto il pomeriggio e che ti avrei rincontrata solo in serata”
Conan in quello stesso momento sbucò da dietro la schiena di Ran con un espressione a dir poco accattivante, assottigliando gli occhi ancora in tono di sfida.
 
 
 
“Be, se non sbaglio qui da voi c’è la presidentessa.. se non ideatrice ufficiale della prova di coraggio Misao-kun!! La sottoscritta faccia un passo in avanti e si mostri al nostro cospetto per favore” disse un ragazzo recitando la parte dell’inserviente come meglio poteva “E’ giunta l’ora di dare il via alla notte di paura dell’istituto Teitan”
Misao stando al gioco fece un passò verso quest’ultimo e alzò le braccia verso l’alto mentre tutti i presenti attoniti guardavano la scena.
“Benvenuti ragazzi e ragazze, bene direi che il momento è dunque giunto! Visto che siete venuti da me, ora io vi poterò in un luogo oscuro dove l’unica via di salvezza verrà dettata dal vostro intuito! I professori sono già andati a dormire ed è qui che noi faremo la nostra mossa!” intervenì poi Misao rivolgendosi sia alle amiche che ai nuovi presenti “All’interno del bosco i miei colleghi hanno preparato un percorso che dovrà essere affrontato a coppie composte da un maschio e una femmina, questo per evitare degli spiacevoli inconvenienti legati all’intelligenza superiore di due donne messe assieme, vogliamo equilibrare la cosa” disse poi sghignazzando con tutte le ragazze li presenti smuovendo delle reazioni di disapprovazione dei ragazzi “A parte gli scherzi, queste coppie dovranno recarsi in un punto ben preciso scelto dai miei colleghi e da li gli verrà consegnato il primo indizio dal quale poi partiranno per arrivare alla soluzione. Ah dimenticavo.. Una leggenda narra che all’interno di questo bosco una coppia di innamorati abbia perso la vita tragicamente ed i loro fantasmi infestino chiunque li disturbi, da qui nasce la vera esigenza di accoppiare un uomo e una donna perchè dovranno ripercorrere i loro passi e ricostruire la loro triste storia” finì poi.
Un terrore generale si impossessò della stanza e lasciò tutti senza parole.
“F..Fa..Fantasmi hai detto?” disse Akane correndo dalle amiche che a loro volta non aprirono bocca dallo spavento.
Molti degli altri studenti fecero altrettanto ed iniziarono a dubitare sulla loro partecipazione dichiarando di essere spaventati a morte, solo pochi temerari esultavano e inveivano contro i paurosi della situazione.
Conan non poté non guardare il viso di Ran contratto dal terrore e provò un’enorme tenerezza mista a malinconia per non poter affrontare quella prova al suo fianco nelle sue vere vesti. Sarebbero stati la coppia perfetta se tutto quel casino non fosse mai successo!
 
Che rabbia…
 
“Suvvia non abbiate paura! Ci sono stati diversi avvistamenti di questi fantasmi ma non è detto che capiterà proprio a voi! Tirate fuori il carattere ed affrontate quest’ultima sfida con i vostri amici e compagni di scuola, divertitevi e fate quest’esperienza prima del diploma! Non fate i conigli!!” continuò nuovamente Misao incitando sia i suoi compagni di classe sia quelli delle altre due sezioni.
Un indecisione generale fece capolino sui loro visi, chi si guardava in faccia senza proferir parola, chi guardava verso il basso e chi fissava terrorizzato quelli che invece esultavano per questa ‘sfida’.
“Andiamo ragazzi è arrivato il momento di formare le coppie” riprese poi il ragazzo che prima aveva interpellato Misao.
Menomale se pur con molta indecisione si formarono le prime coppie e anche le amiche di Ran iniziarono a cercar il loro compagno: Akane non ci aveva messo molto a far coppia fissa con Tashiro (lui frequentava un’altra sezione e quella era sicuramente un’esperienza che non poteva lasciarsi sfuggire),  Misao sghignazzando si accoppiò con il precedente ragazzo che prima l’aveva interpellata con la scusa di scoprire chi sarebbe stato il migliore dei due, Yukino fece la conta a caso tra i ragazzi rimasti e per sua disgrazia gli capitò il più impacciato della classe, Aiko si dichiarò fuori e si infilò sotto le coperte mentre Sonoko rimase a braccia conserte accanto a Ran.
“Senti Ran-chan.. io direi di lasciar perdere visto che, 1 non posso ordinarti di distruggere quel bastardo che fa coppia con Misao, 2 non posso ordinarti di fare un colpo di karate ben assestato a Misao per aver portato avanti la sua folle idea, e 3 abbiamo entrambe il terrore dei fantasmi” bisbigliò Sonoko all’amica del cuore.
“E poi io non saprei proprio con chi..” disse Ran prima di essere interrotta da una mano tesa verso di lei “Fare coppia..” finì osservando quell’enorme sorriso rivolto a lei e a quella mano rimasta li aspettando una sua reazione.
“Ei Ran-chan.. Vuoi fare coppia con me?” chiese Hiroshi mostrando un lieve rossore sulle guancie, intimidito dalla situazione.
Anche le guance di lei iniziarono ad arrossire senza che ne capisse bene il perché.
Fu in quel momento che si distrussero molte certezze in due persone, in quel momento così delicato quanto importante, in quel momento di attesa che sembrava quasi infinito e che avrebbe potuto stabilire un allontanamento di due persone e un avvicinamento di altre. Un momento di attesa tanto stupido quanto serio.
Conan.. Shinichi.. rimase li a guardare quei due per un tempo che sembrò eterno, delle lacrime invisibili iniziarono a scorrergli sul cuore quasi avesse intuito come si sarebbero svolti i fatti.
La cosa era chiarissima: lui era innamorato di lei e a lei non gli era indifferente. Non ci voleva molto a capirlo, nemmeno per uno che di amore non ci aveva mai capito molto come il sottoscritto.
Per quanto non capirne molto non significava non amare.. L’amore che provava lui andava al di la di ogni cosa, ma la certezza che lei sarebbe rimasta li ad aspettarlo dopo più di un anno dalla sua sparizione vacillò in mezzo secondo. Si sentì morire, finalmente appurò che la stava realmente perdendo. Quello era l’incubo in cui non voleva credere, che cercava di scacciare dalla sua testa ogni volta che ci pensava, lei non poteva abbandonarlo, lui non ce l’avrebbe fatta.
“Va bene Hiroshi-kun! Ma vedi di non essermi di intralcio” scherzò poi Ran cercando di sdrammatizzare accorgendosi dell’enorme imbarazzo creatosi.
I suoi peggiori incubi divennero realtà, lei aveva accettato, avrebbe passato quell’esperienza accanto a uno che si era innamorato di lei e, per quanto stupida, quella cosa aveva realmente allontanato due persone per farne avvicinare delle altre, Shinichi lo aveva capito fin da subito.
 
 
*    *    *
 
“Bene ragazzi, ci troviamo esattamente sul punto dove troverete il primo indizio!” disse il compagno di Misao rivolgendosi ai suoi compagni di avventura “Alla vostra destra avete una cartina del bosco, a sinistra su quell’albero abbiamo appeso il primo indizio, buona fortuna a tutti!”
Il bosco fortunatamente era illuminato dalla luce della luna che ne avvolgeva tutti i contorni e ne risaltava la bellezza, donandoli un ché di spettrale visto il silenzio e la paranoia creatasi dopo aver svelato quella leggenda. In quello stesso punto si trovavano ben ventitre coppie vista l’enorme adesione alla sfida, in pochi avevano rinunciato ed erano rimasti al tempio a dormire.
Anche Sonoko aveva deciso di partecipare facendo coppia con il belloccio della loro classe Matsuo, voleva in un certo senso stare vicino a Ran.
“Ecco l’indizio!” disse Hiroshi prendendo da un ramo un dei bigliettini appesi.
 
Tutto iniziò in una sera di luna piena..
Lei, innamorata della sua luce, cercò in tutti i modi
Di poterla toccare indisturbata.
 
 
“Toccare indisturbata? Si riferisce alla luna? Come?” chiese Ran rivolgendosi ad Hiroshi che ancora scrutava quel bigliettino.
“ Be direi che è semplicissimo! Basta cercare uno specchio d’acqua dove la luna si possa riflettere” disse Hiroshi guardando fisso Ran che allo stesso tempo acconsentiva.
“Come ho fatto a non pensarci? Che stupida che sono”
“Non preoccuparti, la prossima allora te la farò indovinare a te! Sempre se vuoi mantenere vivo il pensiero di Misao, che una coppia di sole donne sarebbero state superiori a noi uomini” rispose lui scherzando e facendole l’occhiolino per poi osservare bene la cartina “Cerchiamolo sulla cartina e andiamo! Aspetta qui ce ne sono due..”
“Fa vedere..” disse lei avvicinandosi pericolosamente a lui facendolo avvampare in men che non si dica “Se la tua teoria è giusta, allora direi di andare verso nord-est verso il laghetto privo di alberi cosicché la luna possa riflettersi meglio, semplice”
“E’ vero non ci avevo pensato.. Che stupido!” aggiunse poi lui mentre lei lo prendeva in giro come per farlo sentire inferiore “Andiamo” e la prese per mano correndo dritto verso quella nuova meta.
Quel tocco.. Che strana sensazione..
 
 
*    *    *
 
 
Quella stanza sembrava così buia e vuota in confronto a poco prima. Il dolce respiro di Aiko completamente abbandonata tra le braccia di Orfeo riecheggiava per la stanza, il vento di tanto in tanto spostava la tenda della finestra lasciata socchiusa per far circolare l’aria e i raggi della luna facevano capolino attraverso la vetrata che dava sul giardino. Dormire in una situazione del genere era impossibile, la sua vita da un anno a questa parte stava cambiando troppo radicalmente.
Innanzitutto aveva perso le sembianze di Shinichi, di conseguenza aveva abbandonato tutte le sue attività, i suoi hobby, i suoi amici, tutto. Come se non bastasse si era cacciato in un guaio dalla quale iniziava a dubitare di poterne uscire, quel guaio chiamato MIB di cui non aveva notizie da diversi mesi e che, per quanto poteva saperne, potevano essere sia sulle sue tracce che su quelle delle persone a lui vicino. E adesso rischiava di perdere anche lei, Ran.. Ne capitava davvero una dietro l’altra e Conan iniziava ad accusare fin troppo quella situazione così difficile.
D'altronde era per lei che lui continuava ad indagare, a mentire, a vedere una luce in fondo al tunnel. Solo per lei, lei che voleva riabbracciare ma non con delle braccia da bambino, bensì con il suo vero corpo, voleva viversela, amarla e sposarla un giorno. Ed ora tutti quei pensieri parevano così lontani, così difficili. Pian piano tutto si stava sgretolando senza che lui potesse farci niente.
Il vuoto che sentiva non era paragonabile a nessun altro momento provato prima, ma forse quella era la piega giusta che dovevano prendere le loro vite.
Non sapeva se Shinichi sarebbe mai riuscito a tornare un giorno, e mentirle diventava sempre più difficile sotto tanti punti di vista. Rischiava sia di metterla in pericolo svelandole la sua vera identità, sia di obbligarla a rimanere legata d un bambino facendole perdere gli anni migliori della sua vita.
Chi l’avrebbe mai detto che un giorno non sarei più stato in grado di tenerla al mio fianco? Ran.. La mia amica d’infanzia, quella che rifiutavo, quella a cui facevo una marea di dispetti, quella che credevo un giorno sarebbe venuta al mio matrimonio da grande, l’amica di sempre. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno avrei capito quanto tenessi davvero a lei e quanto ne fossi innamorato? Ran.. Non so che fare..
Continuò a rigirarsi per tutta la sera, tanto ormai sapeva che sarebbe stato impossibile dormire.
 
 

 
To be continued…
 
Ed ecco qui due capitoli uno dietro l’altro! Visto che era da tanto che non aggiornavo ho deciso di non aspettare troppo, la situazione si sta facendo interessante ci avviciniamo al momento critico! Chissà come reagirà il nostro Conan, lo scoprirete solo leggendo! A prestissimo!
 
                                                                                                                                                          xoxo

 
   
 
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