Era un
quadernetto piccolo, scuro, insignificante con una scritta gotica
bianca che
capeggiava sulla copertina consunta.
Sembrava uno
strumento innocuo, ma Kaneki aveva letto abbastanza manga per sapere
che quello
che aveva davanti era uno strumento di distruzione di massa, altresì
noto come
Cinquanta sfumature di Grigー Death Note.
Contemplò
minuziosamente la rilegatura elaborata, scrutando con aria sbigottita
le pagine
bianche, interrotte dalle linee ordinate.
Si domandò
se in quel momento ci sarebbe voluta una risata da psicopatico, per
dare più (sex)
appeal al tutto o per commemorare quel momento nella storia.
Sì voltò
rapidamente a destra ed a sinistra, controllando che non ci fosse
nessuno nel
suo appartamento ー neppure qualche shinigami
inquietante, non si sa mai ー e poi tirò un sospiro di sollievo.
Probabilmente
qualcuno voleva fargli uno scherzo. Era solo uno stupido giochetto da
bambini,
in cui nessuno sarebbe morto. Sperava.
Altrimenti
qualcuno sarebbe morto dopo atroci sofferenze.
Kaneki
sogghignò, scostandosi i capelli bianchi dalla fronte ed afferrando una
penna
dall'astuccio abbandonato sopra il bancone della cucina.
Ricopiò
accuratamente il nome di qualche carcerato internazionale ed accese la
televisione con calma. Alla fine avrebbe solo fatto giustizia in quel
mondo.
Cinque
minuti dopo, andò in onda l'edizione speciale del telegiornale di
mezzogiorno,
in cui una presentatrice scarmigliata è visibilmente sconvolta urlava
al
cameraman le notizie del l'improvvisa morte dei detenuti.A Kaneki cadde
la
penna a terra. Batté le ciglia rapidamente mentre un'espressione
sbalordita gli
scivolava sul volto.Scosse il capo, pensando di aver capito male. Non
poteva
essere vero.
Afferrò il
telecomando e mise la funzione replay per cinque volte di fila per
assicurarsi
di non aver sentito male. Morti.Erano morti.Gli venne quasi da ridere.
Si alzò
barcollando, diede un calcio alla sedia e recuperò la penna per poi
tornarsi a
sedere.
Lame di luce
erano scivolate sul pavimento, descrivendo un motivo luminoso a righe.
Kaneki si
mise comodo, mentre la sua penna vergava con troppa forza i nomi di un
sacco di
persone. Nella sua lista di morte figuravano: Babbo Natale, il
presidente della
Polandia, Yakumo Ōmori ー che aveva scritto tre volte solo
per soddisfazione, visto che l'uomo era piuttosto morto, il dottor
Kanō, il
tipo che aveva scoperto i millepiedi, Sui Ishida, le persone fortunate
e,
ultimi ma non meno importanti, i vestiti di Tsukiyama.
whatever.
come sempre
sono in ritardo, ma di poco tempo(?).
avrei potuto
aggiornare ieri, ma avevo gente a casa e due progetti di tedesco (tre?)
su cui
lambiccarmi il cervello. la buona notizia è che faccio tre ore di
scuola domani
e c'è il terzo episodio di ons, gioite popolo(?).
il due mi è
piaciuto discretamente, ma l'ambientazione scolastica non mi convince
(meno
male che c'è glen, meh)
questa è una
delle flash che mi piace di più, soprattutto perché evidenzia la
schizzataggine
di kaneki. avete letto l'ultimo capitolo del manga? urgh io volevo
uta.
scusate se
non sono ancora riuscita a rispondere a tutte le recensioni. davvero,
mi piange
il cuore, ma non ho proprio tempo! prima o poi mi ci metto, giuro.
dedico il
capitolo al mio ammmmore, rara. ti voglio bene camioncina ♣
oddio,
hisoka is it you?
e, boh, niente,
torno a studiare ;;
rie