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Autore: Shatzy    25/12/2008    11 recensioni
“Io devo ancora capire come sono finito in questa storia… Perché ti devo fare da balia?”
“Perché non sai resistermi?”
“Questo non è vero!”
“E dai, volevi lasciarmi tutta sola per una volta che vengo a Konoha? Sai che noia…”
“E proprio me dovevi disturbare con la scusa di
facciamo un giro?”
“E’ te che conosco meglio. Dovresti sentirti onorato di uscire con me…”
Non stiamo uscendo insieme! Sei tu che mi hai costretto!”
“E tu hai accettato."

Dedicata a tutte le Fan di questa coppia. Buon Natale ^^
ShikaTema
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Questo pollo è delizioso

Disclaimer: i personaggi citati non appartengono a me, ma ai legittimi proprietari. Questa fic non ha scopo di lucro, ma l’autrice si diverte così, compatitela.

 

Note: è una scemenza assurda, ma sono stata costretta a scriverla. Prendetevela con la sfiga che ho nelle scommesse (e nemmeno ricordo su cosa fosse ^^”).

Ne approfitto per augurare a tutte le ShikaTema Fans che passassero di qui un felice Natale e delle buonissime Feste ^^

 

A Vale.

Perché ogni promessa è debito.

E perché odio rovinare le sorprese XD (il bello è che prima spiffero tutto, poi mi ricordo che doveva essere una sorpresa e io non so tenere i segreti XD quindi parte l’opera di convincimento sul fatto che io non ti ho detto nulla e ti sei sognata tutto. La cosa interessante è che tu ci credi pure, dubitando di te stessa, e mi dai retta… Finché crederai che io sia una persona seria a me va benissimo XD). 

Ti voglio bene, auguri ^^

 

 

 

Hunger – This is not a date!

 

 

 

 

"Beh, se dovesse arrivare la fine del mondo, mi faresti un favore?

Baciami un attimo prima della fine!"

- Mars -

 

 

 

 

“Questo pollo è delizioso.”

“Per forza, è il mio pollo.”

“Su, quante storie! Sei noioso con tutte queste lamentele! Però è veramente buono… Ora lo ordino anche io. Cameriere, un altro!”

“Non ti è bastata la porzione di prima di… quella roba?”

“La verdura fa bene a noi ninja. Ma che ne vuoi sapere, tu…”

“E infatti dopo devi saziarti con il mio piatto, ehi! Giù le mani!”

“Soltanto un altro po’, dai, che ti costa?”

“Non ci provare nemmeno.”

“E dai!”

 

“Ehm, signori, è vostro questo ordine?” s’intromise il cameriere, visibilmente perplesso.

 

I due ragazzi lo fissarono per un attimo, mettendo a tacere l’ennesima litigata della giornata.

“Oh, sì, è mio, grazie” sorrise Temari.

“Desidera qualcos’altro, signorina?” chiese il cameriere, vagamente incantato dalla biondina di fronte a sé.

“Uhm, ci penserò, in caso ti chiamo, ok?”

“Ai suoi ordini” flirtò quello, allontanandosi.

Shikamaru lo guardò andare via, imperscrutabile, poi riposizionò lo sguardo sulla ragazza davanti a sé. “Ma vuoi ancora mangiare?”

“Tanto paghi tu” ammise Temari contenta, addentando il primo bocconcino di pollo.

“Io cosa? Stai scherzando spero!” si allarmò.

“Sì, sto scherzando. Con la miseria che guadagni a malapena riuscirai a pagare il tuo conto…”

“Ehi! Un po’ di rispetto no, eh?”

“Ho detto solo la verità, le missioni da Jounin vengono pagate molto di più di quelle da semplice Chuunin, prenditela con l’Hokage se ti vuoi lamentare” gli sorrise, in un modo così terrificante che non ammetteva repliche.

Shikamaru sbuffò, iniziando a bere per recuperare tempo e schiarirsi le idee. Come se fosse facile… Si guardò intorno, tanto per occupare la mente.

L’interno del locale era semplice e familiare, il resto dei tavoli era occupato da quella che a occhio e croce si poteva definire una serie interminabile di coppiette, ora che ci faceva caso. Ottima scelta, doveva proprio complimentarsi con se stesso, tra tutti i ristoranti di Konoha doveva beccare proprio quello più problematico! Certo, era anche il più vicino a casa e la scelta era stata fatta inconsapevolmente e in base alla pigrizia. Solo che…

“Io devo ancora capire come sono finito in questa storia… Perché ti devo fare da balia?”

“Perché non sai resistermi?” chiese fintamente ingenua, mentre l’altro arrossiva.

“Questo non è vero!” chiarì lui, un po’ sopra le righe e iniziando a giocare con le bacchette.

“E dai, volevi lasciarmi tutta sola per una volta che vengo a Konoha? Sai che noia…” spiegò, finendo il piatto.

“E proprio me dovevi disturbare con la scusa di facciamo un giro?”

“E’ te che conosco meglio” alzò le spalle. “Dovresti sentirti onorato di uscire con me…”

Non stiamo uscendo insieme! Sei tu che mi hai costretto!”

“E tu hai accettato. Se non vuoi vederlo come un appuntamento fai pure, ma è una sottigliezza” concluse, posando le bacchette nel piatto. “Ah, ora sì che sono piena!”

Shikamaru sbuffò ancora – ma quante volte lo aveva fatto quel giorno? – per poi ripetersi, di nuovo, che una così si sarebbe presa gioco di un bamboccio come lui per tutta la vita.

Quel pomeriggio era stato un inferno, Temari aveva deciso di prenderlo in giro dall’inizio alla fine del loro appuntamento – no, quello non era un appuntamento! – e con tutta quella fatica mentale non era strano che gli dolesse la testa. Di sicuro quella ragazza era capace di scatenare la fine del mondo, ci avrebbe messo la mano sul fuoco.

Ma perché proprio lui? Glielo dicevano tutti che era troppo debole e con le donne ci voleva un polso di ferro, che lui, ovviamente, non aveva, visto come si era ridotto.

Uscirono dal locale, dopo che Temari ebbe salutato – un po’ troppo – sorridente il cameriere di prima, che ricambiò estasiato.

E adesso che c’entrava il mal di pancia? Shikamaru preferì ignorarlo. Forse aveva mangiato poco, visto che quella non faceva che rubargli il cibo dal piatto…

Fuori dal locale, la sera era fresca e la strada frequentata. La calma prima della tempesta? Per quel che lo riguardava, Shikamaru voleva soltanto andarsene a dormire il prima possibile e-

“Facciamo una passeggiata?” propose Temari.

Appunto.

“E’ tutto il giorno che giriamo, ma non sei stanca?” chiese, sperando che cogliesse il senso sottile delle sue parole.

“Domani ritorno a Suna, che ti costa accompagnarmi? Poi non mi vedi più” lo convinse, sorridendogli. E lui non poté che capitolare.

E la fame a quanto pareva ricominciava a farsi sentire.

Si avviarono lentamente lungo la strada, camminando non troppo vicini, in silenzio.

Shikamaru si sentiva sempre sul filo del rasoio quando era in sua compagnia, non sapeva mai se quello che avrebbe fatto o detto avesse potuto scatenare l’apocalisse. Quella ragazza di sicuro era particolare, e lui, dopo anni, ancora non aveva capito come doveva rivolgersi a lei.

Beh, perlomeno la vedeva poco, almeno tutto questo stress psicologico non era quotidiano, o sarebbe stato già morto e sepolto da tempo.

“Ho capito che non vuoi stare qui, ma già che ci sei potresti anche dire qualcosa, sai?” Temari lo risvegliò dai suoi pensieri, riportandolo con i piedi per terra.

“Eh?”

“Fai sempre così quando esci con qualcuna?” chiese divertita.

“Cosa? Con chi dovrei uscire?” si allarmò, preso alla sprovvista.

Temari si limitò ad alzare un sopracciglio, scettica. “Secondo te?”

“Questo non è un appuntamento!” chiarì ancora, imbarazzato.

“Certo, certo…” ridacchiò.

“Mi hai costretto!” si difese, arrossendo.

“Già” confermò lei, abbassando lo sguardo.

E ora? Si arrendeva così?

Ah, non l’avrebbe mai capita. E oltre alla fame ci si metteva anche il mal di testa adesso… Ora sì che Shikamaru si sentiva uno schifo. “Ehm, vuoi mangiare qualcosa?” provò allora, senza sapere nemmeno lui da dove avesse formulato quel pensiero, e perché.

“Ho appena mangiato.”

“Giusto…”

E ancora silenzio.

“Vuoi… Ehm, vuoi qualcosa?” riprovò, poco convinto. C’era qualcosa che doveva aggiustare, non sapeva bene cosa, ma doveva almeno provarci. Non sapeva nemmeno come c’era finito in quella situazione - a supplicare una ragazza - ma una volta dentro doveva solo trovare la via d’uscita.

“Cosa?” chiese lei, atona.

“Non lo so, tu cosa vuoi?”

“Senti, lascia perdere, è un disastro” chiarì la ragazza, aumentando il passo.

“Ah, ho trovato! Possiamo andare in albergo, ti aiuto con le cose da sistemare per la tua partenza, che ne dici?” propose, sperando che lei capisse quanto gli costasse rinunciare alla sua pigrizia solo per aiutarla.

Ma lei non capì. Almeno fu questo che Shikamaru pensò.

Temari si fermò di colpo, voltandosi a guardarlo con uno sguardo da “ora patirai una morte lenta e dolorosissima”.

Tu vuoi aiutarmi a preparare le mie cose per andare via?” sibilò piano.

“C-che ho detto di male?” domandò, leggermente impaurito. Ma guarda te se gli doveva capitare pure questa…

“Che hai detto di male?” urlò lei, e il ragazzo fu sicuro che l’avesse sentita anche Gaara nel palazzo del Kazekage, a tre giorni di viaggio di distanza. Di sicuro i volti curiosi delle persone lungo la strada, ora stranamente interessati alla loro discussione, non aiutavano a capirci qualcosa.

“Non c’è bisogno di urlare, ci sento benissimo…” le fece notare, sbuffando.

“Bene, si vede che io e te non la vediamo nello stesso modo” iniziò lei, incrociando le braccia al petto.

“Ma cosa?”

“Tutto questo intendo!” spiegò, indicando con un gesto prima lui e poi se stessa.

“Io non ti capisco per niente…” sbadigliò.

Temari trattenne a stento un urlo, stringendo i pugni. “Tu! Tu mi farai invecchiare prima del previsto!”

“Continuo a non capire che ho fatto.”

“Tu. Non. Capisci. Mai. Niente.” Sibilò in preda alla collera.

“Ehi! Calmati, su. Non vuoi che ti aiuti a preparare le cose per la tua partenza, beh, non fa niente, bastava dirmelo! Ora è meglio se vai a dormire, così domani farai un buon viaggio” le augurò, cercando di tranquillizzarla. Cosa che ovviamente non gli riuscì.

Ma Temari perse decisamente le forze. Su argomenti del genere non era abituata a combattere, o forse non ne era semplicemente capace. “No. Non capisci proprio. O forse sono io che non capisco di non avere speranze” sussurrò appena, incupendosi. “Torno in albergo, ci vediamo” lo salutò, incamminandosi lungo la strada.

Shikamaru si stupì non poco di quella reazione poco consona. Che fine aveva fatto la bomba pronta ad esplodere?

“Temari, quella non è la direzione giusta” la richiamò, ridacchiando.

La ragazza si fermò di colpo, facendo dietrofront e marciando spedita nella direzione opposta, con i pugni stretti e le labbra serrate, superandolo velocemente.

“Ehi, che hai?” le domandò, muovendo un passo per seguirla.

“E lasciami in pace!” gli urlò contro, facendolo indietreggiare.

E ora?

“Temari” provò a richiamarla, seguendola, dietro di qualche passo. “Ti fermi?”

“No!”

“Ma come no?! Dai, ti chiedo scusa, ok?”

“Tu non sai neanche che hai fatto!”

“Tecnicamente no, ma le scuse non bastano?”

“No!”

La situazione stava diventando ridicola, lui che seguiva una ragazza non accadeva nemmeno nei suoi peggiori incubi. Per non parlare della scenetta comica a cui la gente stava assistendo. Era ora di darci un taglio. Un uomo come lui non avrebbe mai accettato i risolini delle persone intorno a loro, che si stavano beatamente godendo la scena.

“Temari, fermati” allungò il passo, avvolgendole il polso con una mano.

“Non mi toccare e lasciami!” provò a divincolarsi lei. Ma da quando era così forte? Non era una semplice ragazza? Le ragazze non erano esseri indifesi e tranquilli? No, neanche nei suoi sogni più belli.

“Non ti lascio finché non ti calmi.”

“Non mi calmo finché non mi lasci.”

Quello era tecnicamente un punto morto, e Shikamaru stava cominciando a perdere la pazienza. E se la stava perdendo lui, voleva dire che quel pomeriggio all’insegna di compere e gelati non era stato così rilassante come doveva essere un appuntamento. Ah, già, quello non era un appuntamento.

“Ora basta!”

E poi non seppe bene cosa avesse pensato o cosa avesse mosso, ma si ritrovò Temari stretta contro il petto, dalle sue stesse braccia che ora la stringevano con sicura dolcezza, e lei che lentamente perdeva la forza di muoversi, aggrappandosi dolcemente alla sua vita.

Sembrava finalmente calmata ora, non aveva nemmeno la forza di parlare o, e non seppe mai quanti Dei ringraziare, di guardarlo negli occhi.

E ora?

Non sapeva come c’era arrivato in quella situazione e non sapeva nemmeno come uscirne! Prima non ci aveva pensato, ma adesso la mente aveva ripreso a funzionare come si doveva, e la realtà gli appariva in modo completamente diverso. A cominciare da quel peso che sentiva sul petto – o nel petto?

Già l’aveva fatta infuriare abbastanza, ma chi gli diceva che anche ora non poteva commettere qualche altro – inspiegabile – errore e incorrere nella sua ira?

Dato che la voce non gli usciva, forse era meglio concentrarsi sui movimenti. Sì, ma cosa doveva fare? Era senza ombra di dubbio abbracciato a lei, quindi? Doveva stringere di più le braccia? Rilasciarle lentamente? O rimanere com’era? E lei si sarebbe accorta dei suoi muscoli in tensione?

E perché Temari non lo sgridava, non urlava o non rideva di lui?

Era lì, contro di lui, sembrava quasi addormentata. E quei capelli che gli sbattevano sul viso gli davano pure fastidio, ma evitava di muoversi per peggiorare ulteriormente la situazione.

Sentiva qualcosa agitarsi dentro di sé, molto probabilmente era la paura della fine del mondo, che sicuramente stava per avvicinarsi. Eh, sì, perché non puoi prenderti certe libertà con Sabaku no Temari e sperare che lei faccia finta di nulla.

E ora l’aspettava, l’apocalisse, chiedendosi sotto quale forma sarebbe giunta. Una sfuriata? Un pugno dritto contro il naso? Un kunai nascosto chissà dove sotto quel kimono corto – non ci pensare, non ci pensare! – lanciatogli contro? 

Ok. Era il momento di risolvere la questione.

Chiuse gli occhi, anche per evitare le occhiate curiose dei passanti, e pensò a tutte le possibili soluzioni per uscire da quel problema. Tutte quante…

E alla fine la trovò, chiara e splendente, la sua via di fuga!

“Temari, dammi uno schiaffo.”

“Eh?” mugugnò l’altra contro la sua spalla.

“Uno schiaffo. Poi fingiti arrabbiata e corri via, io ti seguo subito. Così almeno evitiamo di catturare ancora di più l’attenzione…” spiegò pragmatico.

Lei si scostò appena, guardandolo negli occhi, decisamente sicuri. Quindi aveva davvero pensato a una cosa del genere?

“Tu sei matto” evidenziò.

“Ma no, è l’unica soluzione, fidati” continuò, fissandola. E ancora la fame che si faceva sentire nel suo stomaco, e la fine del mondo che si avvicinava, se lo sentiva…

Ma Temari rise, scuotendo la testa, e Shikamaru non ricordò mai di aver sentito un suono più bello di quello, quantomeno non un suono che lo riempiva così. Poi lei si alzò leggermente sulle punte, andando a sfiorare le labbra di lui.

Beh, questo il suo cervello da genio non l’aveva pensata, e mai avrebbe immaginato che sarebbe accaduto. A dirla tutta, forse, un pochino ci aveva sperato, ogni tanto, di nascosto, facendo finta che fosse stato tutto un sogno. Però non credeva che sarebbe stato così bello.

Era più rilassante che guardare le nuvole, meno stancante di stare disteso all’ombra e più soffice e dolce di rimanere sdraiato su un prato. Più gratificante di una partita vinta a shoji con suo padre e molto, molto meglio di come Ino lo descriveva. Un bacio.

Erano solo labbra che si sfioravano, ma il calore che gli permeava il corpo era più intenso dei Jutsu di fuoco del suo maestro, e poi c’era quella scarica elettrica al cervello, che gli impediva di pensare – tanto che non avrebbe saputo dire nemmeno se c’era ancora qualcuno su quella strada, sempre se erano ancora su una strada – e quel groviglio di emozioni non tanto chiare all’altezza dello stomaco, che non facevano che aumentare il senso smodato di fame che si ritrovava. Sì, perché quel buco allo stomaco non sapeva proprio come chiamarlo, altrimenti… E poi c’era il respiro affaticato, che nemmeno gli allenamenti congiunti con il Team 9 arrivavano a stancarlo così. Ma era un’apnea stranamente non fastidiosa, ci sarebbe rimasto volentieri ancora per un po’, solo per raccogliere informazioni e capire la situazione, sia chiaro!

Era qualcosa di inaspettato (ma lui non odiava essere preso in contropiede?), ma stranamente gli impediva di pensare, e la cosa non lo disturbava poi più di tanto, anzi. Lo rendeva completo, ed era piacevole, anche se forse stava stringendo troppo le palpebre e le sue labbra erano eccessivamente impacciate. Ma era semplicemente bellissimo.

Riaprì gli occhi – ma quando li aveva chiusi? – quando si accorse che la ragazza si stava lentamente spostando.

Temari sorrise, sciogliendosi dalle sue braccia. “Un’altra soluzione c’era. E meno violenta della tua” sussurrò. “Ora è meglio che vada in albergo, ci vediamo” si ricompose, voltandosi e iniziando a camminare piano, ancora un po’ stordita. Non quanto Shikamaru, che ritrovò la parola solo dopo che lei aveva già percorso dieci passi.

“Ah, Temari?” la richiamò, mentre lei si fermava, incuriosita. “Ti va un gelato? Te lo offro io, anche se dirai che con la mia misera paga potrò a malapena comprarti mezzo cono…” propose scherzando, vagamente imbarazzato.

Lei sorrise. “D’accordo, a patto che io possa offrirlo a te, non voglio stare in debito con un uomo” lo prese in giro, mentre iniziavano a camminare vicini.

Il dopo fine del mondo non era affatto male, in fondo.

“Nah, lascia stare. Non ho più fame.”  

 

 

Fine

 

 

 

Note: cosa ho da dire a mia discolpa? Credo niente… Non è chissà cosa, è un po’ scema come shot. Tra l’altro, il mio primo bacio ShikaTema *O* Sì, è comico, credo di saper fare di meglio XD Ma io e le scene romantiche non andiamo molto d’accordo (detto così sembro la scema del villaggio XD).

La citazione all’inizio è tratta dal manga Mars, il mio preferito. Vale mi aveva detto che la citazione le piaceva, ed eccola qui. Eh, il contesto era molto più bello, poetico e romantico, io come al solito devo rovinare tutto XD (sensei, prima o poi ti converto alla bellezza di quel manga, appena mi ricordo di prestartelo ^^”).

Credo sia tutto. A presto ^^ (sì, è una minaccia).

 

Ps. Il titolo vuol dire "Fame" (inteso sia in senso letterale che figurato), e "questo non è un appuntamento!", come ripete Shika (basta crederci, caro...), ed è tutto opera di Lely, grazie mille tesoro X3
Eh, ma quando una è un genio... ^^

Pps. Ho ricordato la scommessa!! *O* Ho sbagliato il secondo nome di Oscar François de Jarjayes ç___ç non so come ho potuto, dato che è uno dei miei manga preferiti e uno dei miei personaggi preferiti ç___ç eppure, tant'è. Ero convinta che fosse Françoise, al femminile. Stupido maschilista Generale Jarjayes -___- mi hai fatto perdere!!!
Lely-chan, sei un genio, lo sappiamo tutti XD


Risposte ai commenti:
Lely: nu, non taroccare le scommesse XD basta fare richieste e io come una scema esaudisco (nei limiti dei miei pair, ovviamente XD). Son contenta che i personaggi ti siano piaciuti ^^ (ma io avevo pensato che loro due stessero a cena, non a pranzo, non si capisce ^^” … Oh, vabbe’, anche il pranzo ci sta bene XD), e sì, Shika è un tantino tonto, forse ho calcato un po’ ^^” Dici che avrebbe fatto Vale se fosse stata al posto di Tem? *ci pensa seriamente su* sarebbe morta sciolta tra le sue braccia ^^ né schiaffo né bacio XD è un caso da studiare ormai. Un bacione, grazie mille del commento e dell’aiuto ^^
LadyBlackangel: uh, ma grazie *-* in effetti mi sono resa conto che ormai le mosche nere sono quasi estinte ^^” oh, beh, cercherò di dar man forte al fandom. Sono felicissima che la fic ti sia piaciuta, grazie mille del commento!
Valy: eh eh, mi ero fregata da sola dicendoti che aggiornavo, e solo dopo ho pensato che doveva essere una sorpresa ^^” beh, ma quando una è un genio… no words XD Un bacio ShikaTema te lo dovevo, so quanto ti piacciono le scene romantiche (sì, ok, questa non è molto romantica, pazienza, ormai conosci i miei spirits vari XD). Ehm, sulla minaccia non dico niente *fugge* ora devo proprio andare XD ciao ^^ e basta scommesse XD
Hinakura_thebest: ciao ^^ dici che il test sul QI è sbagliato? XD e chi lo sa XD in amore non ci si capisce più niente, tanto più che Shika non mi sembra così esperto ^^ Meno male che c’è il “genio” Temari a risolvere la situation XD Grazie mille del commento ^^
Gloria7: ma grazie *-* che gentile che sei, a me basta dare anche solo una piccola emozione al lettore, anche con fic così poco serie XD Grazie mille!
Bambi88: "un giorno fatti spiegare da Sara la nostra teoria su come funziona un cervello maschile”… Perché, funziona? ^^” Ma meglio sorvolare XD Comunque, sì, il regalino di Natale ci voleva (ma non pensavo di essere l’unica ^^” mannaggia), non è granché come fic, ma non potevo scrivere una angst per Natale, no? *in realtà non la sa scrivere per niente, ma è il genio di scemenze del genere* Sono contenta che ti sia piaciuta *-* grazie mille, ciao ^^
Rosicrucian: ohi XD hai ragione, ogni tanto ci vuole una fic che spezzi il genere che uno segue e scrive maggiormente, per questo leggerò con piacere le tue fic angst, appena le pubblichi XD Questa mia era un po’ scemotta, e sì, Shikamaru fa la figura dello stupido, ma mica può essere sempre un genio ù__ù per non parlare del fatto che, purtroppo, ho incontrato troppa gente comportarsi così. E non leggere le prossime che ne ho in mente una diabetica da morire XD Un bacione, ciao!
SHERAZARD: ciao ^^ sono contenta che la fic ti sia piaciuta, sì, Shika ha rischiato grosso, meno male che Temari ha taaaanta pazienza XD Grazie del commento!
Lily_90: oh, meno male, tu mi capisci (purtroppo, aggiungerei XD), i ragazzi sono creature strane, loro semplicemente non pensano XD Anche io trovo Shika adorabile, non sa cosa fare, non sa cosa prova, ed è assolutamente convinto che non sia nulla (basta crederci, tesoro ^^). Ehi, è vero! La gente che guarda è sicuramente mosca nera XD non ci avevo pensato! Anche io sarei stata a guardare (*-*). Grazie di tutto, ciao ^^
Rinalamisteriosa: ciao ^^ innanzitutto grazie per aver recensito anche se non è la tua coppia preferita. Poi, sono contenta che ti sia piaciuta, Shika è scemo, ma è un adorabile scemo ^^ (no, non voglio uno così nemmeno se me lo regali XD). Non è intensa come fanfic, ma son contenta che ha fatto sorridere, in fondo era Natale ^^ Grazie mille, e per quello che stai aspettando… Sto facendo ricerche XD Ho avuto un’idea malata XD A presto.

   
 
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