Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Nisi    17/02/2005    3 recensioni
Harry Potter da solo non ce la può fare a sconfiggere Voldemort. E neanche i Grifondoro da soli ce la possono fare. L’unica possibilità è che le quattro case dimentichino i loro contrasti e si uniscano. Così, almeno, dice una profezia vecchia di secoli. Nel frattempo, Voldemort ed i suoi Mangiamorte raccolgono le forze. Ma chi sarà a dare una mano ad Harry? Che strano legame magico si creerà tra i componenti del gruppo e perché? Tinte fosche, situazioni tragicomiche, un amore difficile e la nascita di un’amicizia alquanto improbabile. Ginny/Draco, ma anche altre coppie.
Genere: Avventura, Commedia, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Draco/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
.

.

Draco inserì un CD nel lettore e si sedette al tavolo, di fronte a Ginny. .

Una musica dolce si diffuse nella stanza. Quando la cantante cominciò a cantare, fu sorpreso di sentire che anche la ragazza accanto a lui stava cantando. .

Aveva una bella voce.

Ma non glielo avrebbe detto mai..

.

I'm so glad to have you.

And it's getting worse.

I'm so mad to love you.

And you’re evil curse.

.

.

(questa canzone si intitola Blindfold ed è cantata dai Morcheeba… ve la consiglio caldamente..).

.

“La conosci” commentò Malfoy distrattamente. Aveva la mano appoggiata ad una guancia e giocherellava con una piuma con l’altra mano, passandosela da un dito all’altro..

.

“Si, è una canzone molto bella. Me l’ha fatta ascoltare Bill” rispose Ginny soprappensiero.

.

“Bill, il grande eroe di Ginny Weasley….” Sorrise lievemente il ragazzo.

.

Ginny ignorò il suo commento: stava leggendo un foglio di pergamena che le aveva passato Malfoy..

.

“Uh, Weasley?” Draco aveva posato sul tavolo tutti i fogli che teneva in mano..

.

“Si?” Ginny continuava a scorrere la pergamena, sottolineando i passaggi migliori con un dito..

.

“Tu con chi vai al ballo?” chiese Malfoy..

.

“Vado con Justin Finch.Fletchley.” la ragazza alzò gli occhi e disse: “No, Malfoy!”.

.

“No, cosa?” chiese lui sorpreso..

.

“Stavi per dire qualcosa di orribile su Justin” Ginny aggrottò le sopracciglia.

.

“E invece no, Weasley, semplicemente stavo per dire che non sapevo lo conoscessi.” Si schernì lui..

.

Ginny pensò fra sé e sé: certo che lo conosco, ho chiesto al Basilisco di pietrificarlo giusto un quattro annetti fa….. e rispose: “E invece sì. E tu con chi vai? Pansy Parkinson, come al solito?”.

.

“Con Pansy Parkinson, come al solito…. No Weasley” Lui rise sarcastico.

.

“No, cosa?” chiese Ginny fingendosi sorpresa.

.

“Stavi per dire qualcosa di orribile su Pansy” le fece il verso lui, acido.

.

Ginny sospirò. “Troppo vero…. Un attimo che ho finito questa pergamena.”.

.

Dopo qualche minuto Ginny si voltò, alzò gli occhi verso il Serpeverde e lo guardò.

.

“Allora, che te ne pare?” chiese lui impaziente.

.

Ginny scosse la testa, incredula:”E’ incredibile, Malfoy…. hai fatto un lavoro fantastico…. Hai elencato tutti i generi di musica moderna babbana, a partire dagli anni 50, hai accostato il periodo storico, hai confrontato la nostra musica, la nostra storia di maghi…. E’ stupefacente, non ho mai visto una cosa simile. Sei stato bravissimo!” Ginny faceva di sì con la testa per sottolineare la sua approvazione.

.

Il ragazzo sorrise sarcastico: “una delle poche cose utili che mi ha insegnato mio padre, cerca di fare tutto quello che fai al meglio.”.

.

Ginny tacque. Ma la domanda le bruciava troppo sulla lingua, da troppo tempo. .

.

Infatti, dopo qualche minuto gli chiese: “Ti manca?”.

.

Mio padre? “No, certo che no.” Draco aveva risposto con la massima noncuranza, come se di suo padre non gli importasse niente..

.

“Ma perché? E’ sempre tuo padre!” Protestò Ginny..

.

Draco si alzò si scatto, facendo cadere la sedia posata accanto a lui. .

Avvicinò il viso a quello di Ginny, fino a quasi toccare il naso della ragazza con il suo, le mani appoggiate sul tavolo davanti a lui: “Weasley, tu non sai niente. Tu non puoi sapere niente di me e di mio padre. Hai capito, Weasley? E visto che tu non sai niente, chiudi quella boccaccia da Grifondoro che ti ritrovi!”.

.

Questa volta fu il turno di Malfoy di uscire sbattendo la porta..

.

“Oh, Merlino, cosa ho combinato!” sussurrò Ginny. Come un automa, si alzò e corse dietro al ragazzo..

.

Lo trovò ormai a metà del corridoio..

.

“Malfoy, mi dispiace, per favore….” Esordì Ginny, senza ottenere alcuna reazione..

.

Draco non diede segno di aver sentito e continuò a camminare tanto velocemente che Ginny dovette cominciare a correre per stargli dietro.

.

“Ti prego, fermati, non volevo ferirti….. “ .

.

Il Serpeverde continuò ad ignorarla. .

Ginny non sapendo come farsi ascoltare, lo bloccò cingendogli la vita con le braccia e appoggiando il capo alla sua schiena :”Scusami, per favore…..” sussurrò contrita..

.

Dopo un lungo momento, Draco sospirò:” Va bene, Weasley, torniamo al lavoro.” .

Prese delicatamente i polsi di Ginny tra le mani e si sciolse dalla sua stretta. .

Le sue mani erano calde. .

Sospirando ancora, tornò sui suoi passi mentre Ginny camminava dietro di lui..

.

Si sedettero nella stanza in perfetto silenzio. Ginny aveva la faccia tra le mani e Draco la fronte appoggiata ad una mano..

.

Alla fine fu Ginny a rompere il silenzio: “sono stata stupida ed insensibile, io certe volte parlo solo per dar fiato alle trombe….. io e la mia boccaccia.”.

.

Draco alzò gli occhi lentamente e la guardò per un lungo momento:”Dimmi, Weasley…. Vuoi davvero sapere cosa penso di mio padre e perché?”.

.

Ginny arrossì:”Ma sono affari tuoi voglio dire….”Era stata troppo fin indiscreta, era il caso di tacere, ora.

Il suo tono non ammetteva repliche:”Weasley! Sì o no?”.

Ginny alzò il mento con aria di sfida ed incrociò le braccia al petto:”SI!”.

Malfoy si lasciò cadere sul divano:”io ti dico di mio padre…e poi potrò farti io delle domande, affare fatto?”.

Malfoy stese la destra e Ginny la strinse con aria solenne..

“Affare fatto, Malfoy” disse Ginny..

“Bene…. Lucius Malfoy è una canaglia, come dice il tuo amico Potter e meno male che ora si trova ad Azkaban. Uno come lui i figli non dovrebbe averli, anche perché poi li frusta e li fa sentire degli idioti, lui decide della tua vita senza chiederti niente. Va in giro ad ammazzare babbani e a violentare le loro donne. Questo è quanto, Weasley, hai capito?”..

.

Ginny era impietrita: Malfoy parlava di suo padre come se stesse parlando di un delinquente comune e non della persona che aveva contribuito a farlo nascere (un pochino di ragione ce l’aveva…. NdA), come se la cosa non lo riguardasse, come se stesse parlando di qualcun altro. .

Ginny si sentì stringere il cuore..

“Ma…..” balbettò Ginny..

“Ma cosa Weasley? Non c’è altro da dire, proprio niente altro. Ora tocca a me. Voglio sapere cosa è successo nella camera dei segreti… e tu me lo dirai!”.

“Malfoy, tu sei matto!” Ginny scattò in piedi e cominciò ad indietreggiare verso la porta..

.

Malfoy lanciò un incantesimo per sigillare la porta, Colloportus:”Weasley! Tu non uscirai di qui fino a che non mi avrai detto quello che voglio sapere” piano piano Malfoy si stava avvicinando a Ginny..

“Te lo scordi, Malfoy” Ginny stava cercando di sbloccare la porta. Si era lasciata fregare da Malfoy come una ragazzina del primo anno.

Malfoy scoppiò in una risata inquietante ed imprigionò Ginny appoggiando le braccia alla porta..

Ginny non aveva via d’uscita, non si poteva muovere..

“Quid Pro Quo, Weasley, lo dicono anche in uno dei tuoi film babbani (il silenzio degli innocenti NdA), io ti do una cosa, tu me ne dai un’altra. Io ti ho detto di mio padre, tu mi dici della camera dei segreti. Parla Weasley, non ho tutta la notte!.”.

Ginny era diventata terrea:”Non posso Malfoy…. è troppo…… troppo….” .

Ginny era disperata, solo i suoi genitori sapevano di cosa le era successo veramente, come si era sentita, cosa aveva provato, non poteva dirlo a Malfoy, proprio non poteva..

“Weasley, lo hai promesso, dov’è il tuo onore di Grifondoro?”. Il viso di Malfoy era sempre più vicino al suo, gli occhi di ghiaccio erano sempre più gelidi, ma più gelida ancora la risata che gli uscì dalla gola..

“No, Malfoy ti prego…. No…..”.

“Quid Pro Quo, Weasley” Malfoy era spietato..

.

Gli occhi di Ginny si riempirono di lacrime:”Lasciami andare, qualsiasi cosa, ma non questa!” La determinazione di Draco sembrò vacillare, ma solo per un momento:”Non mi incanti con questi mezzucci da donnetta. Parla, Weasley! Non me ne frega un cazzo di come ti sei sentita, sono affari tuoi. Voglio solo sapere che cosa c’entra mio padre in tutta questa storia!”.

.

Ginny si irrigidì, si asciugò rabbiosamente le lacrime con il dorso della mano e recuperò la sua aria battagliera. Guardò Malfoy con odio puro..

“E va bene, Malfoy, hai vinto. Ma quello che ti dirò te lo dovrai tenere per te e per te solo” .

Malfoy la guardò negli occhi:”Non ho mai detto che l’avrei raccontato a qualcuno, Weasley”, disse lui, quasi dolcemente..

Ginny annuì brusca: “Ho bisogno di sedermi”..

Malfoy si scostò e Ginny si lasciò cadere sul divano..

Malfoy si sedette dall’altro capo..

Ginny sospirò e cominciò a raccontare: “…. Ti ricordi quando ci siamo incontrati al Ghirigoro, pochi giorni prima che iniziassi il mio primo anno qui a Hogwarts? Il giorno che Allock fece la presentazione del suo ultimo libro e che tuo padre ed il mio si presero a pugni? Tuo padre mi mise nel calderone il diario di Tom Riddle nascosto dal mio libro di trasfigurazione.”.

“Chi è Tom Riddle?” chiese Malfoy, con fare indolente. Era mollemente semisdraiato sul divano e la guardava..

Ginny prese la bacchetta e scrisse a caratteri lucenti.

Tom Orvosolon Riddle .

Con un colpo secco di bacchetta, Ginny spostò le lettere che si disposero in modo da formare la scritta.

Io sono Lord Voldemort..

Draco non disse niente, ma il suo viso era shockato e sconvolto. Si era rizzato a sedere sul divano, rigido.

“Sembrava un comunissimo diario, pensavo che fosse un regalo della mamma ed io cominciai a scriverci sopra i miei segreti…. Tom cominciò a rispondermi. Era carino con me, gentile, comprensivo…. Non ci misi molto a fidarmi di lui e cominciai a raccontargli tutto di me. Solo che ad un certo punto, mi resi conto di trovarmi in posti che non ricordavo, a trovarmi coperta di sangue e di piume e di non avere più la nozione del tempo. Io cercai di liberarmi del diario, e lo trovò Harry. Io diventavo sempre più debole e Tom sempre più forte, si cibava delle mie emozioni e delle mie paure, non riuscivo più a mangiare, a dormire… sembravo un fantasma. La camera dei segreti fu aperta e lui mi avrebbe ucciso se non fosse arrivato Harry a salvarmi….”.

Con uno sguardo triste, Ginny concluse il suo racconto, tremando. “In poche parole, è tutto qui.”.

.

Con un colpo di bacchetta, Draco fece apparire una tazza di tè ed un piatto di Digestive e li porse a Ginny. “Non mi ricordo l’incantesimo per i dolcetti alla nocciola.”.

.

Ginny bevve il tè e mangiucchiò qualche biscotto. “Grazie, vanno bene lo stesso.”.

.

“Non avevo idea. Era Tom l’erede di Serpeverde vero?” mormorò lui..

.

Ginny annuì..

.

“Sei… sei sicura che il diario te lo abbia dato mio padre?” chiese Malfoy. .

Era a disagio e continuava a spostare le gambe da una parte all’altra..

.

Ginny lo guardò con disprezzo, ancora una volta:”Non ti meriti neanche che io ti risponda, Malfoy!”.

.

Un silenzio lungo cadde tra loro. I due ragazzi erano immersi ognuno nei propri pensieri..

.

“Passato?” chiese lui impacciato.

.

“un po’. Anche se è sempre doloroso e questa volta è stata colpa tua”. Infierì Ginny..

.

Draco tacque per qualche secondo ed i secondi divennero minuti. Guardò Ginny, che sembrava avere la bocca cucita..

.

Non sapeva assolutamente cosa fare: quel silenzio aveva cominciato a pesargli.

.

Ginny si alzò e lo guardò freddamente:”Hai avuto quello che volevi, no? La ricerca è finita e tu hai saputo quello che ti interessava sapere. Addio, Malfoy, stammi bene. Da ora potremo riprendere ad ignorarci come prima e tu potrai dimenticare di avermi conosciuto, se ti va”..

.

Appoggiò le pergamene accuratamente sul tavolo e se ne andò. .

.

.

* * *.

.

Draco non si è comportato benissimo, vero? D'altronde, era meglio che Ginny non avesse fatto la curiosa... che ne dite?.

Grazie tantissimo a Maho per la recensione.

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Nisi