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Autore: _unintended    17/04/2015    5 recensioni
I My Chemical Romance, due anni dopo la fine. Nessuno avrebbe mai pensato che si sarebbero ritrovati, in un assurdo scherzo del destino, nel posto più impensabile al mondo.
Separati. Soli. Alla ricerca di una via d'uscita nel caos più totale.
Un labirinto impossibile, un gioco mortale, in una corsa contro il tempo, contro il mondo intero e contro le loro stesse scelte passate.
E no, non è proprio la situazione giusta per pensare a vecchi amori e rancori, ma c'è Gerard e c'è Frank... e sappiamo tutti come va sempre a finire.
Genere: Sentimentale, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CHAPTER ONE
 
 
GERARD
 
 
Sono morto.
Ma no. Non sono morto. È come se fossi… sospeso. Come in un liquido amniotico. Galleggio piano, lasciandomi cullare, e la verità è che mi piace. Oh, se mi piace. Non voglio affatto che finisca.
Da quando non provavo qualcosa di così intenso? Mesi, anni, secoli, millenni. Il tempo non esiste, è assolutamente irrilevante.
Nulla. Soltanto il nulla.
Chi sono e che posto ho nel mondo?
Non lo so.
Cosa ci faccio qui?
Oh, per favore.
Perché non riesco a svegliarmi?
Forse non voglio svegliarmi.
E poi comincio a cadere. Sono arrabbiato, confuso, perché volevo soltanto continuare a galleggiare, galleggiare per sempre, e dimenticare ogni cosa, e mi sembra una cosa assurda, tipo Alice che cade nella tana del coniglio e si ritrova nel Paese delle Meraviglie, ma c’è davvero il vento che mi sferza il viso, la mancanza della terra sotto i piedi, la sensazione dello stomaco che mi sale in gola.
Perché deve sempre finire tutto? È sempre così. Alla fine, in un modo o nell’altro, tutto è destinato a finire. E non si può far nulla per evitarlo. Puoi metterti d’impegno quanto vuoi, faticare e sudare per rimettere le cose apposto, ma la realtà è quella e bisogna accettarla. Tutto cede, alla fine. Tutto si sfalda e diventa cenere e sì, a volte diventi cenere anche tu. A volte non fai altro che cadere assieme a tutto il resto.
E rialzarsi non è difficile, non è arduo e faticoso. Rialzarsi è praticamente impossibile.
La caduta finisce, improvvisamente così come era iniziata.
Sento una risata isterica salirmi in gola.
È tutto così ingiusto.
Cemento ghiacciato, sotto la mia schiena. No, non sono nella mia camera da letto e no, accanto a me non c’è Lynz e sì, sto crepando di freddo.
Apro gli occhi. Sopra di me, un soffitto grigio altissimo, e per una frazione di secondo mi chiedo quando io e mia moglie abbiamo deciso di ridipingere le pareti.
Ma non è ovviamente il soffitto di casa nostra.
In un singolo istante, sento almeno un centinaio di pensieri passarmi velocemente per la mente, quasi impossibili da carpire, e riesco soltanto a percepire sommariamente una sensazione di caos.
Caos.
Confusione.
Dove sono.
Dove diavolo sono.
D’accordo, calma. Mi sollevo piano, mettendomi a sedere, posando le mani sul pavimento freddo e guardandomi intorno.
No no no no no.
Non è possibile.
È così chiaro che scoppio a ridere sonoramente. Sto evidentemente sognando, e presto mi sveglierò di nuovo accanto a mia moglie, e magari Bandit ci starà chiamando dalla sua camera per aver fatto un brutto sogno.
Sento una vaga sensazione di panico crescere veloce dentro il mio stomaco. So che presto mi verrà una crisi di nervi. Mi conficco le unghie nei palmi delle mani, provando a svegliarmi, ma nulla.
Sono in una stanza quadrata. Le pareti sono in cemento e altissime, di un grigio smorto, così come il soffitto e il pavimento. Io mi trovo esattamente al centro, e non c’è nessun’altra persona o cosa o mobilia, niente di niente.
Nessuna finestra.
Nessuna porta.
Sono completamente intrappolato in un cubo di cemento.
Poi vedo qualcosa. Mi alzo in piedi, barcollando, e noto che sono a piedi scalzi e ho ancora il pigiama addosso. Camminando verso il fondo della stanza e guardando sotto di me, capisco che ci sono delle lettere inciso sul pavimento con un’accesa tonalità di rosso.
Due parole, a lettere cubitali.
KEEP
RUNNING.
-E’ uno scherzo, vero?
Deglutisco a vuoto. Inspiro ed espiro piano, cercando di calmarmi. È un sogno è un sogno è un sogno è un sogno.
Cazzo.
È un fottuto scherzo, non c’è altra spiegazione. Di qualche fottuto fan con un cervello completamente fottuto.
-Guarda che ti denuncio, eh?- urlo verso il soffitto, sentendo la rabbia montare dentro di me –Mi hai sentito, bastardo? Appena esco di qui vengo a cercarti e stanne certo che non la passi liscia!
E poi le pareti cominciano a muoversi.
 
 
RAY
 
Deglutisco a vuoto, strizzando un paio di volte le palpebre e sperando di svegliarmi.
Guardo le due parole sul pavimento.
Non è possibile.
-Keep running?
Non è praticamente possibile mantenere la calma quando accanto a te nel tuo letto non c’è più tua moglie, e oh aspetta, non c’è nemmeno il tuo letto, e ti ritrovi sdraiato su un cazzo di pavimento freddo in una stanza completamente vuota.
E su quel pavimento c’è scritto ‘keep running’ in un rosso decisamente sospetto.
Percepisco un paio di teorie complottistiche cominciare a crescermi in testa e le reprimo subito.
Non c’è nessuna via d’uscita.
Nessuna.
-Perfetto. Morirò qui dentro, grazie - dico ad alta voce, ma poi comincio a tastare le pareti alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa.
Non è possibile, sembra un film, sembra un sogno, sembra un incubo. Per un momento mi chiedo se abbiano fatto anche qualcosa a Christa.
Dio, giuro che li ammazzo. Li ammazzo sul serio.
Mi volto, ed è allora che lo noto, e no, non è un’allucinazione.
Le pareti si stanno muovendo. Letteralmente. Due di esse stanno avanzando e stanno venendo verso di me.
-Oh no, questo no. Dove cazzo siamo, in un videogioco?
 
 
 
FRANK
 
 
Tiro l’ennesimo calcio alla parete, urlando per la frustrazione. Potrei spaccare qualcosa, se soltanto ci fosse.
Ma ci sono solo io.
In un cubo di cemento.
E una scritta sul pavimento per la quale non so se scoppiare a ridere o a piangere.
Non so come mi sono ritrovato qui. Un attimo prima avevo salutato gli altri membri dei Cellabration e mi ero ritirato nella mia stanza d’albergo, un attimo dopo ero nel letto, e un attimo dopo ancora mi ritrovo qui.
Assurdo assurdo assurdo.
Forse mi hanno tipo rapito. Forse vogliono il riscatto. O forse hanno preso anche i miei amici, o Jamia, o i miei figli.
No per favore no.
Devo.
Uscire.
Di qui.
Sento una specie di sibilo e mi volto di scatto, aspettando quasi di vedere una porta aprirsi miracolosamente. Ma no. L’unica cosa che vedo è la parete di fronte a me. Che si sta muovendo.
E anche quella dietro..
Le pareti.
Non è possibile.
 
 
 
MIKEY
 
 
Ci metto un po’ a realizzare che da questo posto non c’è via d’uscita. Ho sperato in un passaggio segreto, in una leva nascosta, in una qualsiasi cosa, tipo quegli easter eggs nei videogiochi, ma non c’è niente davvero.
Mi accovaccio a terra, appoggiando la schiena contro la parete e sospirando. So che questo ha qualcosa a che fare con noi, con i My Chemical Romance, e la prova ne è quella scritta sul pavimento. Forse uno stupido scherzo di qualche fan, o non so. Perché hanno preso solo me, poi? Perché io?
Voglio solo tornare a baciare Kristin, a stringere le braccia attorno alla sua vita come stavo facendo poco prima di ritrovarmi qui.
Spero che non abbiano preso anche lei.
Spero che non abbiano preso anche Gerard, o gli altri.
Perché ho un brutto, bruttissimo presentimento.
Non posso ancora credere che questo non sia un incubo o qualcosa del genere.
È tutto così irreale…
Improvvisamente, sento un peso sbattere contro la mia schiena, e soltanto quando mi allontano strisciando sul pavimento capisco che quel peso era la parete.
Tutto ciò non ha senso.
Sta venendo verso di me, così come quella di fronte.
Aiuto.
 
 
 
 
 
 
 
EHIEHIEHI
Non mi aspettavate di ritorno così presto, vero?
Purtroppo non posso stare troppo lontana dalla scrittura e soprattutto dalla frerard, perciò rieccomi qui a rompervi di nuovo le palle, eh già
Questa storia in origine avrebbe dovuto essere una OS, ma pian piano che si sviluppava nella mia mente ho capito che un solo capitolo non avrebbe potuto rendere appieno l’idea. Nonostante ciò, non aspettatevi una trentina di capitoli come destroy me perché no, non voglio assolutamente eguagliarla né come qualità né come lunghezza e probabilmente a tutti quelli che si erano appassionati alla mia prima ff, questa qui non piacerà.
Ma pazienza. Ho deciso di fare qualcosa di diverso, misurarmi con qualcosa di nuovo, e spero che almeno una parte di voi potrà apprezzare.
Ringrazio già da subito il mio bff cuore polmone arteria fegato aka Giuz, a cui ho parlato per primo della mia idea e che mi ha fornito un paio di spunti fanta-horror-psycho e mi ha aiutato a svilupparla e a renderla più bll e intrigante e interessante ecc. (ora non darti tante arie, coso)
Detto questo, ci vediamo al prossimo aggiornamento che non so davvero quando sarà, (probably in un lasso di tempo compreso tra due giorni e due settimane, rido)
Baci
M.
 
   
 
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