In quel tiepido mattino di fine agosto, la sveglia suonò quando fuori non era ancora giunta l'alba, ed il piccolo Vernon era già ansioso di partire, pronto per andare incontro al suo destino.
I genitori, pur cercando di nascondere i loro stati d'animo,  erano tutt'altro che sereni, e dopo aver trascorso una notte pressoché insonne, in cui Dudley raccontò alla moglie di Harry Potter, il cugino con poteri magici, consumarono velocemente la loro colazione, e si recarono alla stazione ferroviaria della cittadina, da dove presero il treno diretto a Londra.

L'anziano Vernon, e nonna Petunia non condividevano affatto la scelta di mandare il nipote a Hogwarts, ma per la prima volta nella sua vita, Dudley disubbidì loro e seguì il proprio istinto paterno, mettendo per una volta in secondo piano l'orgoglio personale.

Dopo un lungo viaggio, durato diverse ore, la famiglia Dursley giunse nella capitale inglese, ma come prevedibile nessuno di loro aveva la più pallida idea di dove si trovasse quella località descritta sulla lettera dove poter acquistare il materiale necessario per frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria.

Digitando “DIAGON ALLEY” sul provider di ricerca dello smartphone non veniva fuori alcun risultato, all'ufficio di informazioni turistiche nessuno sembrava aver mai sentito nominare quel quartiere, e nemmeno nel vecchio volume impolverato ritrovato dal giovane ragazzo in quella stanza nascosta nella casa dei nonni sembravano esserci informazioni utili. Diagon Alley era descritto come il più famoso ed importante quartiere magico londinese, ma la pagina contenente le indicazioni per raggiungerlo sembrava essere andata perduta.

Il sole era ormai calato, e la giornata sembrava essere giunta al termine, ed i tre, ormai esausti, dopo aver cercato tutto il giorno un qualcosa che sembrava non esistere ed aver perso ormai ogni speranza di trovare Diagon Alley, si sedettero una fermata, in attesa di un bus che li riportasse in stazione, dove  poter prendere un treno per ritornare a casa.

Il bus che si fermò davanti a loro, però, era differente dai classici autobus londinesi; era viola, aveva tre piani, e ciò che videro al suo interno aveva dell'incredibile.