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Autore: bluemoon89    18/04/2015    0 recensioni
Ambientato dopo lo scontro con Slade, i due arcieri di Starling City avranno a che fare con due misteriosi individui pronti a tutto, pur di cambiare il loro destino, eliminando un ragazzo proveniente dal passato.
DAL CAPITOLO:
I due arcieri sgranarono gli occhi stupiti da quella affermazione. Non potevano credere che quel ragazzino, un giorno, sarebbe diventato un loro nemico.
Genere: Generale, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Oliver Queen, Roy Harper, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VIAGGIO NEL TEMPO

CAPITOLO 1

1984

Il ragazzo si sedette pesantemente sul suo banco.
Aveva ricevuto l'ennesina strigliata dal docente perché era in ritardo.
Stranamente quel giorno era puntuale, solo che nella sua via aveva incontrato Aeisha. Era una ragazza di origini aborigene. Dall'anno scorso frequentava la sua stessa scuola. Da quando lei era arrivata in quella scuola, gliela aveva fatto piacere. Più di una volta aveva cercato di avvicinarsi a lei, ma all'ultimo si comportava come un codardo e ritornava sui suoi passi. Quella mattina si era letteralmente buttato giù dal letto, tanto che la madre si stupì che si fosse svegliato da solo. Si vestì velocemente con una maglia a maniche corte nera con disegnato un coplesso musicale i pantaloni e il giubbino scuro.
Prese lo zaino e uscì di casa.
Aveva intenzione di raggiungere il suo amico, quando la vide.
Stava camminando verso la scuola.
Fece una profonda respirazione e la seguì.
Mentre la raggiungeva cercava di fare un discorso sensato.
La aveva quasi raggiunta quando notò il solito gruppo dei bulli. Avevano accerchiato un suo amico e gliele stavano dando.
-ehi...-fece il ragazzo attirando l'attenzione del capetto.-lascialo stare.-
Il bulletto si voltò.
-che vuoi...ritorna dalla fogna da dove sei venuto.-fece il bullo.
-lascialo stare.-ripeté il ragazzo.
-se no..-
-ti faccio ingoiare tutti i denti.-
Fu il bulletto ad attaccalo.
L'altro lo schivò e lo colpì duramente da dietro le spalle facendolo cadere. Il bullo gli fece lo sgambetto e lo fece cadere. Gli fu sopra e lo colpì al viso. Il ragazzo lo allontanò con un calcio per poi saltargli addosso e riempirlo di botte.
Poi volse l'attenzione verso gli altre tre.
-chi è il prossimo...-
I tre scapparono via.
Si avvicinò al ragazzo occhialuto.
-tutto bene Dennis.-chiese il ragazzo.
-prima stavo meglio...-rispose rialzandosi.-accidenti...-gli avevano rotto gli occhiali.
-vuoi che ti accompagni a casa.-propose l'altro.
-lascia perdere...ho sempre un secondo paio-disse.-lo so che una volta alla settimana li perdo...sanguini un pò qui...-e indicò la tempia.
Il ragazzo si asciugò con la manica del giubbotto.
-dai...se no quel rompi coglione ci fa la predica.-fece il ragazzo.
Quando volse l'attenzione dov'era Aeisha, non c'era più.
Erano arrivati insieme, solo che anche il consueto gruppo di bulletti era davanti alla scuola. Il ragazzo venne messo in angolo, voleva la rivincita. Mentre si picchiavano erano stati sorpresi da un docente e lì spedì in presidenza. Sia lui che il bullo vennero castigati per poi farli ritornare in classe.
Una volta seduto, volse l'attenzione verso la ragazza. Lei gli dette una breve occhiata per poi stare attenta alla lezione.
Fu solo all'intervallo che lei si avvicinò.
-forse dovresti farti vedere.-disse Aeisha.
Il ragazzo rimase per alcuni minuti a fissarla.
-ho la pelle dura...-disse.
-ho visto quello che hai fatto stamattina...-disse lei.-sei stato molto coraggioso.-
-Dennis non capisce che si deve fare i muscoli così gli paro il c....le spalle.-si corresse.
-sei diverso da come dicono in giro.-disse Aeisha.
-che ho dei problemi con la disciplina-fece lui.-secondo mia madre mi vorrebbe spedire all'accademia militare se vengo espulso...di nuovo.-
-perché difendi i deboli.-
-Dennis è un amico.-disse lui.
Aeisha sorrise.-sapevo che quelle voci non erano vere.-
Il ragazzo sorrise.
-stasera...faccio una festa per il mio compleanno...non conosco molta gente, ma ti piacerebbe venire.-chiese la ragazza.
-si...anche perché non ho nient'altro da fare...cioè...non che non ho niente e vengo, anche se avessi avuto qualcosa..volevo dire...si vengo.-rispose lui.
-bene...-gli scrisse il suo indirizzo su un foglio di carta e glielo porse.-è alle otto.-
Il ragazzo lo prese.-ci sarò...-
Aeisha gli sorrise per poi andare.
Era al settimo cielo.
Subito andò da Dennis.
-hai pensato che cosa le vuoi regalare.-chiese Dennis.
-ehm...a che cosa piacciono alle ragazze-si chiese.-che so...accidenti...non saprei...gli potrei regalarle dei fiori...alle ragazze gli piacciono i fiori.-
-basta che non sia allergica.-disse Dennis.
-accidendi...non sei di aiuto così.-fece il ragazzo.
Nel pomeriggio andò con Dennis in un vecchio negozio dove vendevano diverse cianfrusaglie e sperava di trovare qualcosa di decente. La sua attenzione venne colta da una strana pietra. Era a forma di punta di freccia e al centro aveva una pietra blu.
-è un pezzo raro...si dice che nasconda diversi poteri e che può esaudire i desideri di chi la possiede.-
Il ragazzo si voltò prendendo anche un colpo.
Si trovò una donna cinese con i capelli lunghi scuri e indossava una veste nera.
-allora...hai deciso.-chiese la proprietaria.
-ecco...è un regalo.-rispose il ragazzo.
-la tua fidanzata.-chiese.
-mi piacerebbe...insomma...lei mi piace...molto.-rispose assumendo un'espressione piuttosto paonazza.
La proprietaria sorrise.-un pezzo del genere...costerebbe un pò...ma...visto che mi sei simpatico ti faccio un prezzo di favore.-
Il ragazzo era al settimo cielo.
Una volta tornato a casa, lo incartò in qualche modo. Non era il suo genere fare queste cose, ma si era impegnato almeno di fare bella figura.
Si mise una camicia, dei pantaloni e il suo giubbotto.
Si mise il regalo in tasca ed uscì dalla camera.
-cerca di non combinare guai-disse la madre.-e torna entro le undici...capito.-
-si mamma...-rispose il ragazzo.
-e non fare a pungi.-precisò la donna.
-va bene...-fece il ragazzo.
Poi uscì di casa.
Era felicissimo.
Quando fu nei pressi dove la ragazza abitava, si fermò alla vetrina di un negozio e si sitemò i capelli e i vestiti.
Fece un profondo respiro e si avviò.
Ad un tratto un faro bianco, spuntato dal nulla, colpì il ragazzo facendogli perdere conoscenza.
 
   
 
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