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Autore: Sabira    19/04/2015    2 recensioni
c'è chi non crede alla magia, pensando ad essa come all'invenzione di qualcuno per dare spiegazioni a cose inspiegabili, avvenute nel corso del tempo. C'è chi pensa invece che si sia estinta o che esiste solo in poche piccole cose, come i sogni. Oggi siamo lontani dal poter credere che esista qualcosa che l'uomo non può controllare, capire, spiegare... ma questo qualcosa c'è e ci sarà sempre, anche se probabilmente le persone che non sono in grado di utilizzarlo lo assoceranno a miti, leggende, storie ormai dimenticate nei secoli.
Maya era una ragazzina allegra, dai folti e ricci capelli neri e scintillanti e i grandi occhi di un rosso acceso. Viveva in una grande metropoli con i suoi genitori, andava a scuola, rideva con le amiche...insomma, era una normalissima ragazza di tredici anni, o almeno così credeva, finché un giorno le cose cambiarono. Vi narrerò una storia, una storia ambientata ai “tempi nostri” una storia di magia, di amicizia, ma anche di dolore e frustrazione. La storia di Maya e di molti altri amici che, come lei, studiarono in una scuola fuori dall'ordinario, una scuola per persone “speciali”, da poteri soprannaturali.
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~14. CONCHIGLIE E SEGRETI NASCOSTI
Ormai erano arrivati in Australia, ora il problema era: dove andare?
Il sole stava tramontando, si trovavano in un posto sconosciuto e non sapevano come muoversi, ma Maya non pensava a questo, un ricordo si faceva spazio nella sua mente e riempiva il suo cuore.
“-Mamma, mamma, cos'hai in mano- disse una bambina di più o meno cinque anni.
-Niente Maya è solo un album di foto.
-Voglio vedere!
-Va bene tieni- disse dandoglielo.
-Mamma che bella questa spiaggia- sopraggiunse un bambino di dieci anni guardando una delle foto che la bambina fissava.
-Oh sì, vedi Riccardo, qui eravamo in Australia, io e tuo padre ci siamo andati in viaggio di nozze era bellissima.
Maya guardò una conchiglia appesa ad un filo che pendeva dal collo della madre che con un dolce sorriso disse: -Questa l'ho presa lì, ti piace?
-Me la regali?
-No, ma ti prometto che un giorno io e vostro padre vi porteremo su quella spiaggia e allora avrai anche tu una conchiglia tutta tua, sai le conchiglie parlano a che sa ascoltare, se sarai buona e riuscirai ad aspettare di averne una tutta tua, sentirai addirittura la voce del mare!”
-Dovremmo iniziare le ricerche- la voce di In la riscosse dai suoi pensieri.
-Io dico di cercare sulla spiaggia, a quest'ora è quasi vuota ma potrebbe trovarsi lì...-propose Ji.
-Va bene- disse Riccardo -ma non separiamoci, rischieremmo di non ritrovarci.
Stavano camminando lungo la spiaggia, gli occhi di Maya correvano sulla superficie del mare finché non incontrarono qualcosa di irregolare, troppo irregolare. Qualcuno si stava dimenando nell'acqua e quasi non riusciva a stare a galla, una tavola da surf spezzata a poca distanza. Si girò verso gli altri e notò che l'avevano lasciata indietro, ci avrebbe messo troppo a chiamarli, così in fretta si tolse gli abiti restando in costume ed entrò nell'acqua. Il gelo la avvolse raggiungendo man mano tutto il corpo. Nuotò fino al ragazzo che si agitava nell'acqua, pensò subito ad un crampo e, senza parlare mise il braccio di lui attorno alla sua spalla e iniziò a nuotare. Mancava poco ormai, ma Maya era stanca e sentiva una strana forza che la incoraggiava ad arrendersi. Lottò contro quella con tutte le sue forze finché non abbandonò. Era davvero la fine? I suoi occhi si chiusero e le sue orecchie percepirono il rumore dell'acqua che si muoveva, qualcuno che nuotava poi niente.
Due corpi soli in mezzo al mare, che galleggiavano quasi completamente privi del respiro vitale. Tutto tacque, poi altri due corpi ruppero la quiete del mare. Iniziarono a sbattere con forza i piedi e a muovere le braccia e dopo qualche secondo arrivare a loro. Inal iniziò a trasportare il ragazzo privo  di coscienza verso la costa, mentre Ryota faceva lo stesso con Maya. Arrivati ad un punto dove i loro piedi potevano toccare le pietruzze del basso fondale marino, Ryo sollevò la ragazza e adagiò il suo esile corpo sulla sabbia ancora calda. La guardò e, per un brevissimo istante, pensò che avesse il volto della morte. Un bambino accorse a loro. Il piccolo Ji iniziò a muovere freneticamente le mani con gesti indefiniti poi i due iniziarono a tossire ricacciando acqua che risaliva fino alle mani di Riuji dove si fermava per poi cadere sulla sabbia, aveva utilizzato il suo dominio. Man mano i due ragazzi ripresero conoscenza e davanti a gli occhi di tutti si schiusero quattro bellissimi occhi rossi.
-Rossosangue- deglutì il ragazzo, poi sul suo volto si aprì un bellissimo sorriso -Siete arrivati finalmente!-si girò verso la ragazza al suo fianco e le disse: -Grazie, mi hai salvato.
-Bhé diciamo che non più che salvarti ha tentanto di suicidarsi- sbottò Rick -A che diavolo stavi pensando? Tu, da sola, volevi salvarlo!?! Ma sei impazzita? Potevi morire!
Lei non rispose, abbasso gli occhi e chiese al ragazzo dal sorriso scintillante: -Cos'era quella...cosa. Mi ha...spiazzata. Non riuscivo a ribellarmi al suo potere!
-Era un attacco, mi stavano attaccando. E penso sappiate chi sia stato...
-A.S.I.M.- sussurrò Say.
-Proprio così...io sono Joseph, comunque
-Io sono Maya e loro sono Riuji, detto anche Ji, Ryota, detto anche Ryo, Sandra, o Say, Riccardo, mio fratello, detto Rick, rompiscatole e Riccioluto, Idiota, stupido ecc., e ultimo ma non meno importante Inal, un professore della scuola per mezzosangue, detto In..
-Detto da...?- fece Joseph.
-Da lei ovviamente- rispose Ryo -comunque a omesso un particolare, lei è Maya, detta anche Aya...
-Cotolette- non poté far a meno di pensare Joseph facendo imbronciare Maya.
-Proprio così, cotolette, ma non vuole cambiarmi soprannome, diglielo anche tu Jo!
-Ecco ora hai anche tu un soprannome! C'era da immaginarselo- commentò In.
-Si sta facendo buio che ne dite di venire a casa mia?
Loro annuirono e così lui li guidò fino ad una villetta. Jo era tutto bagnato, mentre In, Ryo  e Maya avevano solo i capelli zuppi, data la brillante idea del costume avuta da Maya. Bussò, non avendo le chiavi. Aprì un uomo di circa settant'anni, aveva i capelli e la barba lunghissimi e assomigliava alla foto che le aveva dato la zia, solo che i capelli erano bianchi.
-D-David Marceaux?- borbottò lei.
-M-Maya- negli occhi severi dell'uomo ci fu una scintilla di dolcezza, anche se la ragazza non poté far a meno di pensare “Altro che mago Merlino a me questo sembra Silente”.
-Vedo che finalmente vi state riunendo!
Gli fece strada e li fece accomodare vicino ad un camino, nonostante fosse estate, in fondo erano bagnati, poi inziò a spiegare.
-Vedi, piccola Maya, sapevo che un giorno saresti venuta... A quanto vedo manca un ultimo rossosangue. Come già sapete ognuno di voi deriva da uno dei rossosangue. Tu e Joseph provenite dallo stesso quindi è come se foste cugini. Lo stesso vale per voi altri, voi siete in quattro- disse guardando Ryo, Say e Ji -Mentre voi solo in due- aggiunse guardando Aya e Jo.
-Si vede che discendete da un donnaiolo- rise Maya.
-Ciò implica- proseguì David -che i discendenti di uno dei due rossosangue siano fortemente attratti da quelli dell'altro, per questo tra loro si crea un forte legame. Per questo è possibile delle volte ampliare i propri poteri, qualora si sia talmente in sintonia da poter comunicare senza parlare. Tutto questo avviene ovviamente in seguito ad un evento che lo innesca.
-Ehm...zio, una domanda, come viene innescato tutto questo?
-Dipende dalla personalità...non so come spiegarlo di preciso. Può essere innescato dopo un cambiamento comune, un intesa speciale o anche solo dopo una serie di contatti fisici, come una presa di mano...
-Ma questo può succedere a tutti i rossosangue? Possono esserci più casi in un solo gruppo? O uno di questi collegamenti può avvenire anche con più persone?
-No, a tutto. È praticamente impossibile che in una sola generazione ci siano più collegamenti...Finito con le domande?
-No, ancora una, perché sei qui?
-Dovevo tener d'occhio Joseph, forse prima non mi sono espresso bene, tu e lui non è come se foste cugini, voi siete cugini
-Ciò vuol dire che è suo figlio?- chiese Inal.
-No- rispose Maya – vuol dire che è il figlio del fratello del mio padre biologico.
-Biologico?- domandò Ji.
-Maya è stata adottata- spiegò Riccardo -Suo padre era un amico di famiglia e quando io avevo cinque anni circa portò una bambina di pochi mesi che aveva gli occhi color del sangue.
-Ma quando Claudio ha cercato il ramo della madre è risalito fino al rossosangue!- obbiettò Ryo, non riusciva a capire come una ragazzina, così esile agli occhi di tutti, ma così solare, possa aver perso due volte la propria famiglia senza smettere di sorridere...
-È per merito della magia...siamo riusciti ad unificare l'albero genealogico della famiglia Martinez e quello della vera famiglia di Maya
Calò il silenzio. Poi Maya si alzò ed uscì fuori. Iniziò a correre fino alla spiaggia, voleva  dimenticare, dimenticarsi di tutto. Dimenticarsi di non aver genitori. Dimenticarsi di  essere la causa della loro morte. Dimenticarsi di star organizzando una vera e propria guerra. Dimenticarsi di avere dei poteri. Dimenticarsi di non essere normale. Lacrime calde le rigarono il viso arrossato, ricadendo sulla sabbia ormai fredda e bagnandola. Iniziò a singhiozzare, si era trattenuta per troppo tempo. Sentì il petto dolerle per l'angoscia che stava invadendo il suo cuore, poi il calore di una mano che le prese il viso asciugandole le lacrime.
-R-Ryota- disse iniziando ad asciugarsi anche lei quelle gocce d'acqua che le scendevano lungo il viso -Che ci fai qui?
-Ti ho seguita, non penso che sia il caso di rimanere da soli quando si è così fragili.
-Ma io non sono fragile, sono forte e piena di energie!- cercò di fingere sorridendo.
-Con me non c'è bisogno di mentire. Già ti sei dimenticata di quando mi hai spiegato quella folle filosofia di vita, com'era? Mostra chi sei, ma non cosa provi? Assurdo!
Maya si lasciò andare in una risata, una vera risata, non sapeva in realtà perché rideva, ma era una risata liberatoria.
-Perché ridi?
-Ryota tu mi hai stravolto l'esistenza!
-Si lo so, sono bellissimo, ma non pensavo di esserlo così tanto da stravolgerti!
-Non ci credo!  Ryota Tatsuya che fa del sarcasmo...
-Pensavi non ne fossi capace?
-Ne ero sicura...
Scoppiò a ridere anche lui.
-Chiudi gli occhi
-Perché?
-Chiudili e basta
Lei lo fece. Ryo tirò fuori dalla tasca una catenina con sopra appesa una conchiglia dalla forma conica e gliela appese al collo. Lei aprì gli occhi e guardando il regalo rimase di stucco poi parlò: -Ryota, non sai quanto vale per me questo...quando l'hai presa?
-Quando stavi annegando ti ho presa e ti ho posata sulla spiaggia e questa conchiglia ti si era incastrata trai ricci- rise.
-Grazie- si avvicinò e l'abbracciò.
-Sei appiccicosa- commentò lui.
-Non mi importa- rispose con la sua testa appoggiata ai pettorali del ragazzo -Sei diventato più alto, sai? Prima avevamo la stessa altezza...
-Io sono sempre stato alto- rispose offeso.
-Awwwwwwww, ti sei arrabbiato? Allora....
Se arrabbiato tu sarai
E non so cosa farai
La soluzione troverò:
il solletico ti farò!
Canticchio e iniziò a torturarlo salendo su di lui. Lui cercò di allontanarla sollevandola un po' sopra di lui.
-Ehiiiiii, Maya!!!!- urlò Joseph
Per lo spavento Ryo perse la presa di Maya che gli ricadde addosso. Le loro labbra si incrociarono. Fu un momento, ma sembrarono passare ore. Un calore familiare invase i due. Maya fu attraversata da un calore piuttosto rude, forte ma protettivo, Ryota invece sentì un calore dolce, sicuro. Il calore li attraversò e alcune ciocche dei capelli dei due si tinsero di rosso. Le pupille, nere fra il rosso, divennero azzurre. Sembravano un lago circondato dal fuoco o dal sangue. Le loro labbra si separarono e si guardarono a vicenda dicendo all'unisono: -I tuoi capelli...i tuoi occhi.
Poi un grido riempì tutto.
-MAYAAAAAAA- oh oh, Riccardo era arrabbiato. 
 N.D.A.
Ciao ragazze e ragazzi (spero che ci siano)!!!!
Spero che questa storia vi stia soddisfando, sarei felice di ricevere altre recensioni, anche soltanto sapere se vi sta piacendo o no, se avete qualche consiglio o qualche coppia vi stia simpatica, a proposito secondo voi dovrei mettere tra i generi anche dremmatico??
Aspetto vostre notizie!!!!!
   
 
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