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Autore: Gemma_Dreams    19/04/2015    0 recensioni
Nella cittadina di Mestre nella provincia di Venezia, Chiara, una barista del bar che si trova al primo piano del centro commerciale Coin, incontra Logan che le farà letteralmente perdere la testa.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La mattina seguente mi svegliai con le lacrime agli occhi, avevo sognato mio padre.
Lui morì 2 anni fa in un incidente stradale, era a un incrocio e lui aveva la precedenza, una macchina però non si fermò e gli andò addosso. Morì sul colpo.
Mi manca moltissimo.
Andai giù in cucina a fare colazione, già sulle scale si sentiva il profumo delle brioche calde che mia madre ogni venerdì mattina andava a prendere giù al bar appena sfornate.
Si chiama Claudia, ed è una donna veramente fantastica! Poche sono le persone forti come lei.
Mi sedetti a tavola e lei mi mise sotto gli occhi un piattino con due brioche al cioccolato.
-Mm, le mie preferite!- urlai, ero affamata e le divorai in pochi attimi.
A un certo punto la mia attenzione ricadde su una foto appesa vicino alla porta della cucina, una foto di quando ero piccola e stavo giocando a palla con mio padre...
-Mamma..come mai hai tirato fuori quella foto?- le chiesi mentre mi alzai per avviarmi verso la porta per vederla meglio.
-Domani è il terzo anniversario della sua morte cara..Ci ho pensato e dobbiamo andare avanti. Ho messo una foto di tuo padre in ogni stanza, questa era la sua casa e mi sembra giusto che sulle sue pareti ci sia il suo ricordo-.
Notai che la voce della mamma verso la fine della frase era alquanto tremolante.
Mi avvicinai a lei. -Hai ragione mamma- le dissi, e l'abbracciai.
Il venerdì non lavoravo, era il mio giorno libero, così decisi di andare a correre.
Mi misi la tuta, presi l'ipod che mi aveva regalato mio padre 4 anni fa per il mio 17° compleanno, mi misi le cuffiette e iniziai a correre.
Dopo quasi mezz'ora di corsa a ritmo sostenuto, passo dopo passo cominciai a rallentare fino a fermarmi.
Li vicino c'era un super mercato, decisi di entrare per prendermi una bottiglietta d'acqua.
Stavo morendo di sete, ero disidratata.
Corsi verso il mini frigo dove c'erano le bottigliette di coca cola, bevande energetiche, sprite e acqua.
All'improvviso notai che mi si era slacciata la scarpa destra e mi chinai per riallacciarla, mi rialzai e andai a sbattere contro una ragazzina che avrà avuto 15 o 16 anni, le chiesi scusa e dopo essermi assicurata di non averle fatto male mi alzai, la salutai e nel momento in cui girai la testa per andare avanti, mi ritrovai faccia a faccia con due occhi azzurri bellissimi, avvertii di nuovo quei brividi e feci due passi indietro come d'istinto.
-Logan..-
-Ciao Chiara!- mi salutò con un sorriso stampato sul volto.
Ci avviammo assieme alla cassa. -Stavi correndo?-
Confermai e mi inventai un'altra scusa per andarmene prima di rimanere di nuovo ipnotizzata da quegli occhi, pagai e mi allontanai correndo.
Sotto lo doccia ripensai a questa mattina, alla foto di papà sul muro e a quello che aveva detto la mamma.
Ero perfettamente d'accordo con lei, dovevamo andare avanti e non rimanere bloccate nel passato. Mi asciugai i capelli con il phon in camera mia; ero davanti allo specchio quando mi accorsi di un indumento nero di pelle sulla sedia della scrivania, mi diressi verso di lui e lo presi in mano. 
-Ma questa è..la giacca di Logan..-.
   
 
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