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Autore: 144kagome_alice144    20/04/2015    3 recensioni
La guerra è finita, ma ha lasciato un grande vuoto nel cuore dei nostri eroi. Come sarà il ritorno alla normalità? I ragazzi riusciranno a ricominciare a vivere o avranno ancora il peso della Quarta Grande Guerra Ninja? Nuove avventure, gioie e sofferenze si affacciano all'orizzonte per i giovani ninja di Konoha...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurama, Team 7, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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                              IL DOBE E IL TEME
 
La stanza era vuota, c’era solamente un letto e, poco distante, una finestra chiusa. Le tende erano tirate per evitare che dall’esterno si potesse vedere chi c’era lì dentro. Una donna bionda era ricurva sul corpo di un giovane disteso sul lettino. Sasuke si stupì: non c’era il solito odore d’ospedale, odore di rinchiuso misto a disinfettante, non c’erano strani apparecchi che emanavano fastidiosi bip bip. C’era solo il suo migliore amico “ addormentato “ su quel lettino bianco.

La donna si girò lentamente verso la sua assistente. Aveva il viso pallido e delle profonde occhiaie sotto gli occhi, era stanca, si poteva notare da come spostava gli occhi da un viso all’altro. Si soffermò di più sul volto dell’Uchiha minore. Lo squadrò dall’alto al basso e viceversa. Lentamente si alzò e si avvicinò timorosa al ragazzo. Gli sfiorò una guancia come per constatare che quello che stava vedendo non era un sogno. All’improvviso lo abbracciò.

Sasuke si sentì trasportare in un abbraccio caldo, quasi materno; come quando un bambino che si è fatto male va dalla mamma per essere consolato. Tsunade non pianse anche se ne aveva tanta voglia. In quel periodo non aveva mai pianto. Era sempre stata in quella stanza a prendersi cura di Naruto. Non era nemmeno più andata a visitare la tomba di Jiraiya, usciva solamente qualche volta per assistere alle riunioni della Resistenza. I presenti guardarono inteneriti quella scena, specialmente Itachi che per la prima volta si resa conto di quanto bene volessero i suoi amici a suo fratello.

Mentre era sotto le cure di Sakura, gli piaceva che quest’ultima gli raccontasse delle avventure del team 7, lei si lasciava spesso andare ai ricordi più belli di quel periodo così meraviglioso per tutti, e molto spesso Itachi gli chiedeva come, dopo tutto quello che aveva fatto suo fratello, Naruto lo potesse ancora accettare. Sakura gli aveva spiegato più volte il legame che c’era tra i due ma Itachi non lo aveva mai compreso fino in fondo.

Quando la signorina Tsunade decise di staccarsi dal ragazzo, lui potè finalmente vedere il viso del suo migliore amico. Non aveva un espressione dolorosa in volto, anzi, sembrava tranquillo, come se fosse veramente addormentato. L’unica cosa che fece capire a Sasuke che il suo amico non era addormentato, era la posizione ferma e immobile, parecchio strano per un tipo come Naruto.

< Potete lasciarci soli > sussurrò Sasuke avvicinandosi al lettino. Hinata si era seduta sulla seggiola vicino al letto. La sua mano stava stringendo quella del biondino e i suoi occhi erano fissi sul suo viso. Il moro le mise una mano sulla spalla e, a quel tocco, la ragazza si girò. Non dissero nulla, ma Sasuke, con il solo sguardo, le fece capire che l’avrebbe salvato, che l’avrebbe aiutato. La ragazza si alzò e, dopo aver ricambiato lo sguardo di Sasuke, lasciò la stanza insieme a Tsnade, Shizune e Itachi.

< Lui si fida di te > disse Sakura rimanendo ferma in mezzo alla stanza con lo sguardo abbassato. Sasuke le si avvicinò piano e le prese il meno con il pollice e l’indice per farle alzare lo sguardo. Gli occhi verdi di lei si persero nel nero notte di lui. Sakura sentì le gambe molli e il respiro di Sasuke vicino alle sue labbra, non riusciva a staccare quel contatto così bello, così desiderato. Ebbe la forza di sussurrare < Io mi fido di te.. >

Sasuke la osservò e sul suo volto comparse un sorriso, un piccolo sorriso che dedicò alla ragazza. Lentamente poggiò la sua fronte su quella della sua ex compagna di squadra. La ragazza, a quel contatto, sussultò rimanendo immobile e assumendo un colore pari ad un pomodoro. I loro nasi si sfiorarono e né lui né lei sapevano di preciso quanto tempo era passato l’uno perso negli occhi dell’altra. < Sei molto cambiata Sakura - fu Sasuke a parlare senza però staccarsi da quella posizione – però non hai perso la tua aria da bambina sognatrice… > Sakura non sapeva cosa rispondere, non sapeva se quelle parole erano un complimento o un’offesa. “ Sai nii-chan, ora capisco cosa provi per Ayame.. “

< Sakura – riprese – in tutto questo tempo io non ho fatto altro che causare problemi al villaggio, a te e a Naruto; ma nonostante questo voi mi siete stati vicino, non avete mai dubitato di me e mi avete sempre voluto bene. > Il ragazzo fece una pausa per scacciare una piccola lacrima che stava per scendere dal suo occhio. < So che non mi merito niente di tutto ciò che voi mi avete dato. Una famiglia. Voi siete la mia famiglia. Naruto, per quanto possa essere stupido, rimarrà sempre il mio migliore amico, che ormai considero come un fratello. Tu Sakura… > Sakura lo interruppe posando dolcemente un dito sulle labbra zittendolo.

I suoi occhi erano diventati lucidi e sulla sua bocca si era dipinto un bellissimo sorriso. I suoi occhi verdi emanavano luce e calore e dipingevano quella stanza buia. < Sasuke tu sei e sarai sempre la persona più importante sia per Naruto che per me. Tu più di chiunque altro fai parte della nostra famiglia, e questo lo sai bene. Tu devi fidarti di noi come noi ci fidiamo di te. > Sasuke non ce la fece più. Aveva lottato con tutto sé stesso per evitare che quella stupida lacrima scendesse, ma non ce l’aveva fatta. Negli occhi di Sakura poteva leggere tutta la sofferenza che lui stesso le aveva provocato, dandosi dell’imbecille. La ragazza sorridendo spostò la mano fredda dalle sue labbra alla sua guancia per raccogliere quella piccola lacrima carica di colpe < Per esempio potresti cominciare non nascondendo più le tue emozioni e smettendo di sentirti così in colpa… >

Sakura non riuscì a finire la frase. Il moro aveva approfittato del momento in cui la ragazza aveva tolto le mani dalle sue labbra per avvicinarsi sempre di più fino a poggiarle delicatamente sulle labbra della ragazza. Sasuke la stava baciando. Sakura era rimasta ad occhi aperti troppo sconcertata per fare qualsiasi cosa. Il suo sogno, il suo sogno di una vita si stava avverando. Guidata dal sentimento chiuse gli occhi e dischiuse la bocca permettendo al ragazzo di approfondire quel bacio. Lui non se lo fece ripetere due volte e si tuffò nella bocca dell’altra.

Non fu un bacio passionale, ma bensì un bacio tranquillo, sereno. Le loro lingue danzavano e si incrociavano eseguendo una danza che ricordava i fiori di ciliegio quando, dopo essersi staccati dai rami, cadono dolcemente. Nella stanza si potevano sentire solo i cuori dei due ragazzi che battevano come mai in vita loro. Quando si staccarono per recuperare un po’ d’aria, si guardarono di nuovo negli occhi. Per loro non c’era bisogno di parole, non c’era bisogno di smancerie.

Sakura sapeva bene che Sasuke, per quanto fosse cambiato non era di certo il tipo da smancerie e romanticismi, ma le andava bene così, le piaceva così. Fece per andarsene e lasciare soli i due amici, ma fu trattenuta dalla mano di Sasuke intrecciata alla sua. Quando era successo? Sasuke non era il tipo di ragazzo mieloso e non perdeva tempo in inutili parole, però sapeva anche che a Sakura quelle cose piacevano e, glielo doveva. < Ti amo > le sussurrò abbracciandola e poggiando il mento sui suoi capelli rosa. Lei arrossì nascondendosi nel petto del suo ragazzo. SUO RAGAZZO!  < Anche io ti amo Sasuke > disse per poi girarsi ed uscire dalla stanza.

Quella sarebbe forse stata l’unica volta in qui Sasuke le dedicava parole così dolci perciò, chiudendo gli occhi, decise di imprimersi quel momento nella mente. Non si accorse però che i suoi amici lì fuori la stavano guardando sorpresi. Lei non disse nulla; si limitò a sorridere felice. Vedendo quel sorriso così puro, così bello, così felice Hinata capì tutto. Si alzò e abbracciò l’amica. Anche Shizune e Tsuande capirono sorridendo alla ragazza. Itachi dapprima scosso e confuso ci mise un po’ più di tempo per capire, ma dentro di lui era veramente felice che suo fratello avesse capito, ed era felice vedere il sorriso di Sakura risplendere sul suo volto “ Bravo otouto! Ora hai capito! “ .

Sasuke si avvicinò al corpo di Naruto e dolcemente gli accarezzò una guancia. < Naruto, non so se puoi sentirmi, ma ti ringrazio. Ti ringrazio per Itachi, per avermi perdonato e per aver riposto la tua fiducia in me. Ti ringrazio per essere mio amico e sappi che anche io ti considero come un fratello. Tu non sai quanto mi sento in colpa per averti ridotto così, perché in fondo tutto questo è colpa mia.. Però sappi che io ti voglio bene! > disse tutto d’un fiato; mentre una piccola lacrima scendeva dal suo viso per andarsi a posare su quello di Naruto.

Lentamente ma con decisione portò le mani sulla pancia dell’amico, le posizionò una sopra l’altra e iniziò a far influire il suo chakra nel corpo del biondino. Mentre il chakra scorreva da lui a Naruto, nella mente di Sasuke si proiettarono le immagini del passato di Naruto: la solitudine, il “ mostro “, il team 7, lui, la battaglia nella valle dell’epilogo, gli allenamenti con Jiraiya, l’organizzazione Alba, Orochimaru, Kabuto, Sakura, Pain, la guerra, Itachi, Neji, suo padre e sua madre.

Dentro Naruto invece scorrevano le immagini della vita di Sasuke: la sua famiglia, i suoi zii, Itachi, il clan, la tragica notte, il tradimento, Sakura, lui, lo scontro nella valle dell’epilogo, Orochimaru, Kabuto, la verità su suo fratello e sul clan, la squadra falco, l’ottacoda, l’organizzazione Alba, Obito, Madara, Danzo, la guerra, l’odio.

Lentamente Naruto dischiuse gli occhi. La stanza era completamente al buio non fosse stato per la luce del sole che entrava dalla finestra che Sasuke aveva aperto in quel momento. < T-T-Teme.. > sussurrò Naruto cercando di mettersi a sedere. Sasuke era girato di spalle e, non appena aveva sentito la sua voce pronunciare quello stupido soprannome, il cuore aveva perso un battito. “ E adesso? Sarà arrabbiato? Bhe infondo ne avrebbe tutto il diritto.. Ma se non mi accettasse, se non mi considerasse più come un fratello, e nemmeno come un amico? “

< S-S-Sasuke.. - richiamò il biondo che era riuscito a mettersi a sedere – Bentornato! > Sasuke si girò per guardare il suo amico. Indossava ancora la sua fedele tuta arancione, aveva i capelli tutti scompigliati e gli occhi un po’ affaticati, ma stava bene, si era svegliato e gli voleva ancora bene. < Naruto io.. > provò a dire non riuscend a finire la frase. < Sapevo saresti tornato Teme! > rispose alzandosi e stiracchiandosi un po’. “ Non sembra uno che è uscito dal coma, piuttosto uno che si è  appena svegliato “ si ritrovò a pensare il moro. < Teme.. – sussurrò il biondo arrossendo – scusa! > disse.

Sasuke non capiva. Perché mai Naruto dovrebbe chiedere scusa a lui? Dovrebbe essere il contrario.  Ma il ragazzo non fece nemmeno in tempo a dar sfogo ai suoi pensieri che Naruto gli era saltato addosso abbracciandolo. < Teme sono così felice che sei tornato! > urlò. < M-Ma che stai facendo.. L-Lasciami Dobe! > rispose l’altro senza volerlo davvero però. < Ti voglio bene anche io! > sussurrò Naruto al suo orecchio.

Intanto fuori da quella camera d’ospedale c’erano i tre ragazzi che aspettavano silenziosamente. Qualche minuto prima l’ex hokage di Konoha era voluta andare a visitare dopo tanto tempo la tomba di Jiraiya e la signorina Shizune aveva deciso di accompagnarla. Così erano rimasti soli; ma appena sentirono diversi rumori provenire dalla stanza, si alzarono di scatto e si fiondarono dentro quella camera.

Naruto e Sasuke erano abbracciati vicino alla finestra e ridevano. Potevano sembrare due sciocchi bambini, ma chi li conosceva sapeva che quei sorrisi erano speciali, che quei sorrisi emanavano calore e allegria. Quando i due si resero conto che non erano più soli nella stanza si scostarono di malo modo. Il loro comportamento fece sorridere Sakura che istintivamente si era mossa in direzione di Naruto per abbracciarlo, non fosse stato per Hinata che correndo si era buttata fra le braccia di Naruto ed aveva cominciato a piangere.

< N-N-Narut-to- k-kun stai b- be-ne!? > disse fra i singhiozzi. Sorprendentemente Naruto ricambiò l’abbraccio dolcemente e annuì < G-G-ra-zie S-S-Sasu-ke-k-kun > singhiozzò ancora la mora fra le braccia dell’Uzumaki. Naruto sorrise e dolcemente spostò Hinata quel poco che bastava per guardarla negli occhi. La mora si perse nell’azzurro oceano degli occhi di Naruto, e non si accorse che quest’ultimo si era avvicinato a lei ed aveva appoggiato le sue labbra calde sulle sue un po’ più fredde.

Quel contatto fece risvegliare Hinata che, al settimo cielo, si lasciò andare al bacio sorridendo, mettendo le braccia dietro al collo di Naruto per avvicinarlo ancora di più, mentre lui le cinse la vita sollevandola dolcemente. Hinata smise di piangere, assaggiando il sapore della bocca di Naruto, godendosi finalmente quel bacio che aspettava da una vita. Anche Naruto, un po’ impacciato, cercava la sua lingua e le sue labbra per assaggiarne il sapore sconosciuto fino a quel momento. Quando si staccarono Hinata, non era rossa come al solito, ma aveva solamente dei piccoli spruzzi di rosso sulle guance, niente di più.

Naruto sorridendo, la prese in braccio e iniziò a farla girare per la stanza come una trottola urlando < Ti amo Hinata! > A quell’esclamazione i presenti, che erano rimasti incantati nel guardarli, ora avevano strabuzzato gli occhi. Quando Hinata venne posata delicatamente a terra lo guardò e gli posò un dolce bacio innocente, ben diverso dal primo, sulle labbra e sussurandogli < Anche io Naruto-kun >

Hinata si fece da parte per fare spazio a Sakura che abbracciò l’amico e ad Itachi, che ancora una volta lo ringraziò. < Bene e ora siamo pronti per la Resistenza! Dobbiamo fare fuori un po’ di Tane Nero vero Teme?! > Tutti rimasero scioccati alle parole del biondino. Come faceva lui a sapere di quelle cose!? < Naruto.. tu come fai a sapere queste cose? > < Bhe è molto facile Sakura-chan, in questo periodo io non potevo muovermi perché il mio chakra e quello di Kurama erano addormentati, e serviva un altro chakra abbastanza forte per risvegliargli – disse e gli altri annuirono – Però io ero comunque cosciente e riuscivo a sentire tutto quello che succedeva in questa stanza. >

Sia Sasuke, che Sakura, che Hinata arrossirono di colpo. < N-Naruto-kun, ma allora.. > < Sì Hinata, ho sentito tutto quello che mi hai detto. Mi dispiace di averti fatto soffrire così tanto, non sai quanto mi sono sentito in colpa. > Hinata arrossì. Era solita andarlo a trovare praticamente tutti i giorni e, ogni volta finiva per piangere. Gli raccontava come era difficile la vita, la sua vita senza di lui. Gli diceva quanto l’amava e quanto gli faceva male non averti lì vicino. Gli spiegava che il suo sogno più grande era poter rispecchiarsi ancora una volta in quegl’occhi che le toglievano il fiato. Gli raccontava del suo desiderio di baciarlo, e di vivere una vita insieme.

Naruto la guardò e l’abbracciò. < Anche io voglio vivere una vita con te > gli sussurrò all’orecchio perché solo lei sentisse. Poi si girò e guardò il suo migliore amico ancora rosso in volto < Sì Teme, ho sentito tutto quello che vi siete detti tu e Sakura-chan.. > lo prese in giro, ma la cantilena non durò molto < Shannaro!! > Urlò Sakura dando un pugno a Naruto che lo fece letteralmente volare nel corridoio. < Smettila Naruto e muoviamoci! Ci stanno aspettando tutti! > urlò mentre, ancora rossa si era incamminata trascinando con sé anche Hinata.

Sasuke si avvicinò al biondino e, senza guardarlo, gli tese la mano per aiutarlo ad alzarsi. Naruto accettò volentieri l’aiuto e si rialzò dolorante < Ahi! Ahi! Sakura non cambierà mai.. > I due Uchiha, nel vedere la faccia dolorante dell’Uzumaki, assumere un espressione offesa mal riuscita scoppiarono a ridere. Il biondino non ne capì il motivo ma preferì non aggiungere altro: vedere i due Uchiha ridere così di gusto non capitava di certo tutti i giorni! < Naruto – Itachi si avvicinò al biondino – volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me e mio fratello fino ad adesso.. > < Itachi, non dire nulla. Tu non mi devi alcun ringraziamento, mi sembra il minimo dopo tutto quello che tu hai fatto per me..! > < Naruto, io non ho fatto proprio nulla.. > < NULLA! Itachi ma ti senti quando parli?! Tu hai salvato il villaggio da un colpo di stato, mi hai permesso di conoscere Sasuke, ci hai aiutati nella guerra e mi hai insegnato che le cose non devo farle da solo, ma devo farmi aiutare dai miei amici. Ti sembrano poche cose queste? >

Itachi e Sasuke si guardarono sbalorditi. Dal tono dell’Uzumaki sembrava offeso e deluso, ma nemmeno loro ne capivano il motivo. < Itachi, te lo dissi già quella volta. Io considero Sasuke come un fratello, e adesso anche te fai parte della “ famiglia “ > affermò entusiasta. Itachi annuì ringraziandolo ancora mentalmente mentre Sasuke fece qualche passo avanti dando le spalle ai due e, con un sorriso che raramente si insinuava sul suo volto disse < Anche io ti considero un fratello, testa quadra >

Naruto sorrise allegramente raggiungendo il suo amico e incamminandosi verso il luogo in cui si riuniva la Resistenza. Itachi sorrise fra sé contento di quella scena. Non aveva visto il viso di suo fratello, ma si immaginava che in quel momento fosse arrossito “ Naruto, ti sono così grato. Grazie a te mio fratello è felice e riesce a vivere la sua vita serenamente adesso. Voi due siete veramente fratelli di cuore “.

< Nii-chan, ora ho capito che cosa volevi dire; quindi.. bhe.. > Sasuke, Naruto e Itachi stavano saltando sui tetti delle case del villaggio per raggiungere le ragazze poco più avanti quando a Sasuke tornò in mente come suo fratello aveva definito il rapporto con Ayame. Lui aveva capito che amava Sakura anche se difficilmente l’avrebbe ammesso, però questo voleva dire che anche suo fratello era innamorato..

< Sì Sasuke, io sono innamorato di Ayame.. > affermò tranquillamente. La sua voce era stata ferma e decisa, anche se a Sasuke non era sfuggito né quel mezzo sorriso né il lieve rossore che era apparso sulle guance del suo fratellone “ Mi sa che è proprio cotto! “ < Aspetta Aspetta! Vuoi dire che Itachi e Ayame sono fidanzati teme?! > urlò Naruto sorpreso < In realtà non siamo fidanzati, noi ci conosciamo dai tempi dell’accademia, e a me lei è sempre piaciuta.. > rispose il maggiore degli Uchiha sempre con l’aria da indifferente che ormai non faceva più effetto sul minore. < Cosaa? Ayame è una kunoichi?! Veniva all’accademia con te!? > < Dobe, pensavo che conoscessi un po’ di più la figlia di Teuchi.. >

< Bhe in realtà quando vado da loro non si parla mai della vita privata di Ayame, o si parla di me o del ramen. Approposito di ramen, no ho una voglia matta! > < Non cambi mai dobe! > Quel piccolo scambio di battute fece ridere Itachi; Sakura gli aveva più volte spiegato il legame che univa quei due e a volte gli aveva raccontato della comicità che erano in grado di suscitare da soli. Lui non ci aveva mai creduto fino in fondo, non poteva credere che suo fratello potesse comportarsi così, ma a vederli in quel momento si ricredette su tutta la linea.

Raggiunsero le ragazze ed insieme arrivarono fino alla stanza segreta. < WAO! Non pensavo che qua sotto ci fosse un posto del genere! > esclamò Naruto appena entrato nel piccolo corridoio che conduceva ad una porta. La ragazze si spostarono e diedero a lui l’onore di aprire la porta. Titubante lo fece e si ritrovò sommerso da un mare di amici. Tutti, chi più chi meno, cercavano di salutare Naruto con calorosi abbracci e strette di mano.

Lui era rimasto stupito ed immobile. Aveva sentito parlare di quel luogo da Tsunade, ma non immaginava che ci sarebbero stati proprio tutti tutti. < Ragazzi, fatelo respirare! – disse Kakashi avvicinandosi all’allievo – Tutto bene Naruto? > < S-Si sensei, è che non mi aspettavo tutta questa gente.. > < Bene, adesso tu e Sasuke dovete fare il discorso, siete voi i capi della Resistenza.. > < Sì, il maestro Kakashi ha ragione. Naruto, Sasuke seguitemi. > esclamò Sakura prendendo per mano i due e trascinandoli verso il centro della stanza e, dopo averli fatti salire sul tavolino si accomodò vicino ad Hinata per ascoltare i suoi due compagni di team.

Appena la gente lì dentro vide i due al centro della stanza si zittirono e diedero tutta l’attenzione ai due ragazzi. Intanto, sia Naruto che Sasuke, non sapevano che cosa dire, da che cosa iniziare. Non erano abituati a stare così al centro dell’attenzione e si erano innervositi. A parlare per primo fu Naruto < Bene, eccoci qui.. Io sono Naruto Uzumaki, anche se lo sapete già, si.. forse.. stavo male però..bhe lui è Sasuke e.. io e lui.. si noi tutti..siamo.. > Stava andando nel pallone, nessuno riusciva a capirlo e nemmeno lui sapeva che cosa stava dicendo.

< Dobe, sanno benissimo chi siamo, dovremmo spiegargli il piano > < Hai ragione teme, ma quale piano? > < E io che ne so dobe? > I presenti cascarono tutti a terra. Era davvero sicuro affidare la Resistenza a quei due? Molti avevano ancora dei dubbi su questo, specialmente sull’Uchiha e infatti, anche dentro quella stanza non mancavano gli sguardi cattivi rivolti a Sasuke.

Naruto se ne accorse ed esplose < Allora gente ascoltatemi bene! Non voglio più vedere nessuno, ripeto nessuno, che rivolga sguardi cattivi a Sasuke o a Itachi. Probabilmente l’ho già detto, ma se scopro qualcuno che complotta contro loro due, non risparmierò né la mia ira, né quella di Kurama! – fece una pausa e si girò intorno per squadrare per bene tutti poi aggiunse indicando Sasuke – Lui è il mio migliore amico, lo considero come un fratello e non permetterò a nessuno di fargli del male! > < La cosa è reciproca > sentenziò Sasuke sorprendendo non solo Naruto ma anche tutti i presenti. < Grazie teme > < Di nulla dobe > < Bene – continuò l’Uzumaki – io e il teme non abbiamo nessun piano, ma credo che qualcun altro ci abbia già pensato.. >



Spazio autrice
Eccomii!! Sono in un super mega ritardo lo so, però questo capitolo è stato veramente duro da scrivere. E' un pò più lungo degli altri, ma succedono abbastanza cose... vorrei sapere il vostro parere sulle coppie SasuSaku e NaruHina.. io non ho esperienza in questo campo, ma spero di aver descritto decentemente entrambe le scene. Bene gente, grazie ancora alle recensioni e grazie a tutti voi che dedicate sempre un pò del vostro tempo a questa storia. Chi sarà il personaggio misterioso? Eh eh.. provate a indovinare, la risposta nel prossimo capitolo!!
Alla prossima!                            144kagome_alice144

 
  
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