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Autore: Steffa    26/12/2008    6 recensioni
New York ai giorni nostri, un poliziotto trasferito dal Giappone in uno dei quartieri malfamati della Grande Mela, in lotta contro le tipiche gang da quartiere, tra skate, parkour e risse di strada, non avrebbe mai pensato di ritrovarsi in simili inseguimenti e situazioni non del tutto... Abituali.
Che cosa succederà alla ciurma più famosa dei sette mari catapultata in un simile mondo?
Possibile presenza di linguaggio un po' scurrile e sto ancora considerando la possibilità di alzare il rating.
La coppia principale sarà ZoroXSanji, ma ci saranno anche altri pairing.
E' la mia primissima fic su One Piece, siate clementi!
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3


Un fastidioso raggio solare arrivò a puntargli direttamente in faccia, facendogli emettere un certo verso inarticolato mentre tentava di sfuggirgli rivoltandosi tra le lenzuola.
Tentò di far finta di esser ancora addormentato, come se in quel modo potesse eludere il tempo, aprendo infine in parte un occhio e cercando con lo sguardo la sveglia che sarebbe dovuta suonare e che prontamente invece non aveva programmato.
Le 8.30, non era poi così tardi, fortuna sua per il fatto che era in ogni caso mattiniero.
Si portò la mano sul viso, stropicciandosi gli occhi mentre si voltava ancora nel letto per ritrovarsi a pancia in su, scostando i capelli biondi dalla fronte emettendo un lungo sospiro.
Arrivato a quel punto si sarebbe proprio dovuto alzare...
Non che lo attendesse il lavoro.
Aveva avuto il buon gusto di arrivare in città un paio di giorni prima di entrare in servizio, giusto per organizzarsi nella nuova casa e di prepararsi a dovere, però voleva andare a conoscere le strade di quel quartiere in un momento della giornata in cui certamente non avrebbe incontrato la maggior parte degli abitanti, in modo da poter stare tranquillo per i fatti suoi.
Rimase ancora qualche istante fermo a far vagare i pensieri nel nulla, quindi con un grugnito come se stesse compiendo uno sforzo immenso, si tirò a sedere sul letto, tentando di districarsi tra le lenzuola.
Doveva però ammettere d'aver dormito bene, s'era aspettato qualcosa tipo rumori molesti sino all'alba, sparatorie, musica a palla, invece aveva passato una splendida notte a recuperare le ore di sonno perduto, senza alcuna preoccupazione, o quasi.
Posa finalmente i piedi scalzi sul freddo pavimento, rabbrividendo al contatto e dirigendosi infine verso il bagno per una veloce doccia, infilandosi quindi i primi abiti che riuscì a trovare tra quelli messi appena il giorno precedente nel nuovo armadio: un paio di jeans del tutto anonimi ed una maglietta mezze maniche con il logo di chissà che cosa, nera e bianca.
Osservò per qualche istante la sua immagine allo specchio, soddisfatto del risultato ottenuto, ossia non dare nell'occhio, prese le chiavi, un inseparabile pacchetto di sigarette ed uscì da quella che sarebbe stata in tutto e per tutto casa sua.
Silenzioso ripercorse il corridoio e le scale che aveva fatto il giorno precedente per arrivare fin lassù, ripensando ancora con malinconia alle comodità dell'ascensore, dimandandosi per l'ennesima volta perchè mai in quella topaia non dovesse esserci.
Quando infine si ritrovò in strada, l'aria fredda del mattino lo risvegliò quasi completamente, nonostante la stonata nota di smog, che pareva voler rovinare il suo profondo inspirare, stiracciandosi appena fuori del portone principale.
Una rapida occhiata nei dintorni gli fece apprendere che era veramente l'unico ad avventurarsi per strada a quell'ora, non nascondendo una nota di soddisfazione sul viso.
Accese la sua prima sigaretta della giornata, affondando qundi le mani nelle tasche dei jeans e cominciando a camminare, osservandosi intorno curioso.
Ammise, mentre camminava lentamente, che aveva pensato peggio a prima vista di quel posto.
Nonostante l'apparente disordine, la sporcizia non regnava sovrana ed anche i muri delle case non si trovavano impiastricciati di qualsiasi scritta possibile ed immaginabile, ma vi campeggiavano piccole opere d'arte, probabilmente la maggior parte tutte provenienti dalle stesse persone.
Nell'insieme la vista non era così male, donavano un po' di colore al quartiere, anche se il biondo sapeva perfettamente che se mai avesse colto in fallo qualcuno di quegli artisti da strada... Avrebbe dovuto sbatterlo per una notte dietro le sbarre.
Arricciò il naso in una lieve smorfia, in fondo non gli era mai piaciuto dover fare la parte dello sbirro bastardo e su certe cose preferiva di gran lunga lasciar correre.
In fondo aveva intrapreso quella carriera semplicemente perchè gli era stato caldamente consigliato dal suo tutore....
Ma quelli erano pensieri a cui non voleva per nulla dar retta in quel momento, quindi li scacciò insieme ad uno sbuffo di fumo dalle labbra.
Era ancora assorto in pensieri decisamente meno impegnativi, quando d'un tratto la quiete venne interrotta dallo starnazzare ossesso di qualcuno.
" Oooooiiiii!"
Gli parve di riconoscere quella voce, eppur li su due piedi non sarebbe stato in grado di associarla ad un viso, cosa imperdonabile, ripensando al corso che si era subito per entrare nelle forze di polizia.
Lanciò rapide occhiate nei dintorni, finchè non vide un paio di persone camminare poco più indietro di lui, uno dei quali stava saltellando allegramente mentre avanzava, sbracciandosi nell'aria per richiamare al sua attenzione.
Un lieve sorriso gli comparve in volto, come non riconoscerlo?
Quello che stava causando tutto quel baccano non era altri che quel ragazzo dall'aria simpatica, Rufy se ben ricordava e quello che lo seguiva a ruota... Niente meno che quella testa d'alga che aveva incontrato nel corridoio davanti casa sua.
Quest'ultimo appariva come l'esatto contrario del compagno, viso imbronciato mentre lo seguiva, probabilmente ancora assonnato e sguardo a seguire i propri passi, lenti e strascicati.
Il biondo alzò una mano per salutare i due.
" Ehi, mattinieri anche voi?" domandò divertito, in fondo non gli stava per nulla antipatico quel ragazzo, chissà che non sarebbero diventati amici...
Ancora qualce balzo ed il moro lo raggiunse con espressione raggiante.
" Eh già.. Nami ci ha buttati giù dal letto per finire i preparativi della festa... Sai, è il compleanno di mio fratello oggi!"
Il biondo osservò l'altro sorpreso, non se lo sarebbe aspettato.
" Ah, non lo sapevo, ecco perchè date una festa..." commentò corrugando la fronte, mentre si domandava perchè mai fosse stato invitato.
" Esattamente e quando ieri mi ha detto che avevate già fatto conoscenza, ha anche detto che non gli sarebbe dispiaciuto se ci fossi stato anche tu, così ti abbiamo invitato!" ecco che giunse pronta la risposta.
" Beh, allora dovrò ricordarmi di fargli gli auguri e... Dovrò pensare ad un regalo." si ritrovò a riflettere ad alta voce.
Il moro rise divertito scuotendo il capo.
" Oh, non ce n'è bisogno... In fondo sei il nuovo arrivato, quindi non sei tenuto a portare un regalo."
Il biondo parve comunque poco convinto delle sue parole.
" Sicuro? Non serve magari una mano... La torta! Ce l'avete già una torta di compleanno?" esclamò felice d'aver probabilmente trovato una soluzione, domandandosi però mentalmente perchè mai gli stesse così a cuore partecipare a quell'assurda festa.
In fondo non si era ripromesso sino al giorno precedente di non farsi abbindolare da quel gruppo di ragazzi e di cercare semplicemente una banale convivenza, atta a preservarlo da chissà quali loschi traffici?
E invece eccolo lì a proporsi di fare una torta per il festeggiato, ma che diavolo gli era passato per la mente?
Però quando vide l'espressione che da confusa diveniva entusiasta del moro, non potè non farsi scappare un sorrisetto divertito.
" Tu potresti comprare una torta di compleanno?" domandò con quell'espressione sognante, e che diamine, mai visto una torta di compleanno?
Beh, forse non l'aveva mai vista veramente...
Si schiarì la voce con un poco di nervosismo, scuotendo infine il capo.
" Beh, no la farò io... Me la cavo in cucina..."
Rufy sbattè più volte le palpebre, come volendo scacciare qualcosa di fastidioso da davanti agli occhi.
" Ma.. Sarebbe perfetto! Non ci avrei mai sperato, Nami sarà contenta di saperlo. Ehi Zoro, non sei felice? Ace avrà una torta di compleanno!"
Nel fiume di parole che usciva dalle sue labbra, l'altro che venne interpellato parve destarsi solamente in quell'istante da un sonno ad occhi aperti.
" Eh? Ah... Si, fantastico..." bofonchiò senza entusiasmo, lanciando invece un'occhiataccia astiosa in direzione del biondo. " Per lo meno il damerino servirà a qualcosa."
Sanji ribollì per qualche istante, indeciso se saltargli addosso per fargli vedere chi fosse il damerino, oppure rinunciare in nome del suo orgoglio professionale.
Optò infine per la seconda, assumendo un'aria di superiorità ed ignorando il suo commento, non senza aver rinunciato a ricambiare la sua occhiata con la medesima espressione.
" Molto bene, allora avrete la migliore torta di compleanno che potreste immaginare." esclamò senza tentare nemmeno una falsa modestia.
" Ah, che bello, voglio proprio vedere la faccia di Ace quando la vedrà!" disse entusiasta il fratello, saltellando sul posto, infine agguantò la testa verde per un braccio. "Beh, noi abbiamo ancora altro da fare... Ma manderò qualcuno a prenderti stasera per accompagnarti sul posto della festa, per le 9, fatti trovare pronto."
E detto questo si congedò con un allegro saluto, superando il biondo per avviarsi verso chissà quale meta.
Il biondo sorrise divertito da tanto entusiasmo, muovendo una mano in segno di saluto, forse volendo anche provocare quel Zoro sotto la sua solita occhiata truce.
Attese qualche istante prima di frugare nelle tasche per cercare le sigarette ed accendersene una.
" Beh, ora devo solo trovare un supermarket e prendere il necessario per la torta." commentò tra sé e sé incamminandosi lungo la strada.
L'idea di mettersi dietro ai fornelli già lo rilassava, non conosceva metodo migliore per sbollire il nervosismo e la stanchezza.
Un piccolo piacere del quale non si privava nè vergognava.
Modestamente era anche bravo a cucinare, sicchè non aveva mai ricevuto critiche da coloro i quali avevano assaggiato i suoi piatti.

" Avanti, non battete la fiacca, se continuate di quest'ande, stasera non saremo pronti affatto!" li bacchettò la ragazza, passandosi una mano tra i capelli arancioni e lanciando occhiate di fuoco ai due ragazzi carichi sino all'impossibile.
Usopp teneva in bilico tra le braccia lo stereo coordinato di due enormi autoparlanti e sopra questi un barilotto di birra, Franky, il quale arrancava poco dietro di lui, si era ritrovato sovraccarico di vassoi e a sua volta con ben due barilotti che chissà come ancora non gli erano sfuggiti dalla presa.
" La fai facile te che te ne stai lì a dare ordini, non potresti darci una mano?" si lamentò Usopp sapendo bene che risposta avrebbe ricevuto.
" Ma sei impazzito? E rischiare di rovinare le mie sante manine? Poi chi andrà a borseggiare le vecchiette se io non potrò perchè mi sono spezzata un'unghia?" domandò con fare melodrammatico, facendo sorridere divertita Nico Robin, seduta su un divanetto poco distante, intenta a leggere uno dei suoi complicati libri.
" Io non credo che portando un vassoio per lo meno, tu possa rischiare di romperti un'unghia..." borbottò in risposta Franky, ricevendo in cambiò una serie di insulti alquanto coloriti da parte della ragazza.
" E poi io ho organizzato tutto quanto, la parte pratica la lascio a voi." concluse con aria saccente, sorseggiando da un bicchiere ghiacciato d'acqua.
I due ragazzi si videro costretti a capitolare, non provando nemmeno a chiedere aiuto all'altra ragazza, sapendo bene che non si sarebbe mossa, con la scusa della lettura.
" E pensare che quell'infame se ne sta ancora a letto a dormire, mentre noi ci spacchiamo la schiena..." continuò a lamentarsi Usopp tentando di posare sul ripiano tutto quello che aveva tra le braccia, senza causare ulteriori danni.
" Mi sembra ovvio, si tratta della sua festa, lui non deve muovere un dito per prepararla..." rispose prontamente Nami.
" Ma non mi sembra che sia la tua di festa..." brontolò a mezza voce ancora il ragazzo.
" Hai detto qualcosa Usopp?" domandò con tono minaccioso la rossa.
Sobbalzando lui scosse il capo.
" Chi? Io?? Ma va... Non ho aperto bocca..." disse, rischiando di ruzzolare a terra con stereo ed impianto incorporato.
" E fai attenzione, che se lo rompi lo dirai poi tu a Zoro come è successo!" lo sgridò ancora la ragazza.
In suo soccorso arrivò fortunamente Franky, il quale era riuscito a liberarsi dei suoi pesi, afferrando una delle casse ed alleggerendo l'amico.
" Non voglio nemmeno pensare a che cosa gli passerebbe per la mente nel venirlo a sapere..." biascicò in risposta, emettendo un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.
" Avanti ragazzi, la fuori ci sono ancora per lo meno una decina di barilotti di birra che stanno aspettando solo voi." disse allegramente la ragazza, che venne seriamente considerata una schiavista da parte degli altri due, ma che si videro costretti ad eseguire senza contestare, per evitare anche ulteriori ritorsioni fisiche da parte sua.
" Non vedo l'ora che sia questa sera... Per lo meno potrò berla la birra e non spaccarmi per portarla in giro..."
" Parole sante amico mio..." borbottarono ancora i due tra loro, uscendo in strada.



Angolino dell'autrice:
Fine del terzo capitolo...
Come avete visto vi lascio ancora con la spina nel fianco, la festa sarà nel prossimo!
Non odiatemi... Suvvia, mi sono ancora limitata ai preparativi perchè non ho resistito all'idea di Nami che bacchetta i poveri Franky e Usopp a lavorare come schiavi...
Sanji come al solito ha la sua passione per la cucina, non avrei mai potuto lasciarlo senza.
Ringrazio con tutto il cuore kiara_star, sono felice che ti piaccia la mia fic e per quanto riguarda la divisa... Tranquilla, presto potrai goderti Sanji vestito di tutto punto...
Beh, non c'è ancora movimento lo so... Ma nei prossimi capitoli inizierà la parte di vera e propria azione e spero possa piacervi!
Per ora vi lascio!
Un commentino è gradito, suggerimenti, critiche e qualsiasi altra cosa!
Grazie, baci!
  
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