Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Letty Cullen    21/04/2015    2 recensioni
Isabella è una ragazza 17 enne che si appresta a partire per le vacanze estive insieme ai suoi genitori. Passera' tre divertenti settimane, fara' nuove conoscenze e forse trovera' anche l'amore...
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bella
"E' ora di andare, non vorrai fare tardi alla nostra prima lezione di ballo?" mi disse dolcemente.
Mi staccai da lui malvolentieri e alzandoci, ci incamminammo verso l'albergo. La ragazza allo stand ci aveva spiegato che le lezioni di ballo si tenevano nella grande depandance costruita appositamente per accogliere tutte le attivita' proposte dal villaggio. Ci disse anche che avremmo trovato dei cartelli per indicarci come proseguire. Una volta raggiunta la depandance, gia' piuttosto affollata, ci trovammo di fronte un enorme cartellone pieno di scritte e di frecce che indicavano le direzioni delle aule.
"Corso Balli latino/americani Aula 1 piano terra" disse Edward dopo aver letto la prima voce del tabellone.
"Fantastico, non vedo l'ora!" gli risposi sorridendogli. Contraccambio'. Avanzavamo lenti.
Ero di buon umore e anche lui. Avergli parlato di nonna, avergli aperto il mio cuore mi aveva fatto bene, sfogarmi mi aveva fatto bene. Fino ad allora ero riuscita a farlo solo con Vivien, la mia dolce amica del cuore e compagna dell'ultimo anno di scuola a New York. Ma ora volevo solo godermi quel momento, con quel magnifico ragazzo che camminava accanto a me e mi stringeva una mano. Sorrisi. Sorrisi proprio mentre mi accorsi che lui si volto' a guardarmi. Ecco, ora chissa' che pensa.
"Che c'è? Perchè sorridi, guardando nel vuoto?" Ecco lo sapevo, lo sapevo!
"Sorridevo per quello che è successo prima al laghetto, per quello che ci siamo detti e pensavo a te, a noi..." lasciai la frase in sospeso vergognandomi un po' per quello che era appena uscito dalla mia bocca. Edward si fermo' e io con lui. Si mise dinanzi a me e punto' gli occhi nei miei prendendomi il viso tra le mani.
"Bella, tu sei un essere speciale ed io avro' cura di te. Sei cosi fragile e piccola ma hai gia' sofferto tanto. Io voglio che tu stia bene, almeno fin quando potro' essere con te." e mi diede un lieve bacio sulle labbra.
Mi sentii avvampare e i miei piedi prendere quota alzandosi da terra. Stavo volando su di una soffice nuvola rosa, con lui. Purtroppo pero' la nuvola si disperse, facendoci tornare a terra, a cusa di uno strano rumore alle mie spalle. Non ci eravamo neanche accorti di essere davanti all'aula 1 e il rumore che udimmo proveniva da Jacob che si era schiarito rumorosamente la voce per farci staccare e indispettirci.
"Buongiorno piccioncini, dovrei ricordarvi dove siamo o riuscite a capire anche voi?" Edward alzo' lo sguardo da me e gli rivolse un'occhiata minacciosa. "A parte il fatto che non stavamo facendo niente di male e poi a te cosa interessa se ci baciamo qui o da un'altra parte!"
"A me interessa eccome, il villaggio ha una reputazione da rispettare e non sarai certo tu a distruggerla e a impedirmi di far rispettare le cose! Tuo padre non ti ha insegnato le buone maniere?" disse sarcastico. Edward lo fisso' nuovamente con aria di sfida.
"Ascoltami bene Jacob Black, non ho proprio intenzione di violare il regolamento ne' tanto meno di farti andare all'ospedale quindi lasciaci in pace e facci passare!" gli parlo' Edward mentre le sue mani tornavano a stringere la mia.
"Stai attento Cullen, stai attento!"
I miei occhi roteavano ora su Edward, ora su Jacob, ora su Jacob, ora su Edward. Non ci capivo un bel niente di quella loro disputa e mi decisi a parlare, per saperne di piu'.
"Ragazzi non mi sembra il caso di comportarsi cosi'" dissi frapponendomi tra loro.
"Si puo' sapere perchè avete questo atteggiamento?" Jacob guardandomi, sogghigno'. Edward lo strapazzo' con gli occhi.
"E' geloso!" sbotto' Jacob.
"No! Tu sei geloso, sei arso dalla gelosia e dall'invidia nei miei confronti, Black!"
"Pff, ti sbagli di grosso Cullen, io ho tutto quello che potrei volere!"
"Hai tutto ma non hai lei!" disse Edward voltando il capo verso di me.
Colpito e affondato!!!
Mi sentii avvampare. Davvero ero io la causa di quel litigio? No non era possibile.
"Lei non è tua, non ti appartiene!" ruggi' Jacob.
"Vedremo! Non mi rovinerai di nuovo la vacanza!" e dicendo cosi Edward mi strinse e si apri' un varco tra Jacob e l'ingresso dell'aula, trascinandosi dietro me. Sentimmo Jacob borbottare e seguirci all'interno dell' aula. La lezione inizio' e con mio grande dispiacere mi resi conto che Jacob era davvero l'assistente dell'insegnante di ballo. Ecco ci mancava proprio quello. L'insegnante si presento'.
"Buongiorno ragazzi, io sono James e saro' il vostro insegnante per le prossime tre settimane. In questi giorni cerchero' di trasmettervi le basi di questi balli. Con me ci sara' Jacob che mi aiutera' nelle lezioni. Bene, ora direi che sarebbe bello se ognuno di voi si presentasse cosi da iniziare anche a conoscerci un po'! Partiamo da voi due, ragazzi..."
Cosi dicendo si rivolse verso Edward e me che eravamo ancora abbracciati.
"Io sono Edward Cullen, piacere..." inizio' lui a parlare. Oddio poi toccava a me. Non mi era mai piaciuto presentarmi, neanche a scuola, all'inizio dell'anno, quando in piedi davanti alla lavagna, ogni alunno doveva dire il suo nome. Sentii Edward scrollarmi
"Bella, tutto ok? E' il tuo turno."
"Ah.. mmh.. si.."
"Ciao a tutti, il mio nome è Isabella Swan, ma chiamatemi pure Bella" mi affrettai a dire. Cosi poteva bastare, pensai. Mi sentii stringere lievemente un fianco e una voce leggera mi sussurro' ad un orecchio:
"Eri fantastica cosi imbarazzata, sei tutta rossa in viso!". A quelle parole il rossore al viso sicuramente aumento'. Sorrisi. Quando tutti gli altri ragazzi si furono presentati, la lezione pote' davvero cominciare.
"Ora ragazzi, formate delle coppie e disponetevi in questa posizione".
Io restai accanto ad Edward in modo tale da far capire agli altri ragazzi che avevo gia' un compagno. Non che mi desse fastidio pero' preferivo fare coppia con lui che era gia' a conoscenza di alcuni passi di base.
"Bene oggi impareremo i bassi base della rumba."
"Seguite i miei movimenti, non è difficile e sicuramente vi divertirete! Iniziate a muovere un passo verso destra,spostando il peso del corpo sulla gamba destra, poi riportate il piede al punto di partenza. Fate lo stesso con l'altra gamba muovendovi verso sinistra e poi tornate nella posizione iniziale. Provate" Eseguimmo quei passi e ci parve davvero facile.
"Bene ragazzi. Ora diamo un po' di vivacita' ai movimenti. Passiamo alle braccia. Ad ogni gamba corrisponde il braccio opposto. Quindi quando muoverete la gamba destra, verra' accompagnata dal braccio sinistro che si posizionera' ad angolo retto all'altezza del petto e il braccio destro per la gamba sinistra, cosi'..." ci mostro' quel movimento e compresi subito come andava svolto.
Guardai Edward, era intento a seguire la spiegazione e non si accorse di me. L'insegnante era davvero bravo ed era evidente che amava quel lavoro. "Forza ragazzi provate a farlo anche voi.. Uno due tre vai.."
Ci diede il tempo e iniziammo a provare. Di fronte allo specchio potevo notare Jacob continuare a fissarmi, cosa davvero fastidiosa ma cercai di concentrarmi solo sui passi e impegnarmi ad essere sciolta nei movimenti.
"Brava signorina, hai capito alla perfezione i movimenti e anche il tasso di passione di cui questa danza necessita..". Sentii l'insegnante pronunciare quelle parole mentre io continuavo a provare.
"Bella, guarda che sta parlando con te!"
"Eh, chi, cosa?? Sta parlando..? Come?..."
"Si, Bella giusto?"
"Si si mi chiamo Bella, stava parlando con me? Mi scusi ero concentrata sui passi e..."
"Non ti devi scusare, è cosi che vorrei vedere tutti i miei allievi del corso, attenti e coinvolti e vorrei si divertissero!"
"Oh su questo ci puo' giurare, mi sto divertendo da morire!"
"Bene e questo è solo l'inizio!" mi disse allontanandosi per riprendere la lezione.
Si questo è solo l'inizio, in quei due giorni non avevo fatto che ripeterla quella frase.. E' SOLO L'INIZIO! Lo vidi avvicinarsi allo stereo e ci disse che avremmo provato con la musica per prendere il ritmo per bene.
Schiaccio' play e iniziammo a muoverci su quelle note. Sentivo addosso lo sguardo di Jacob che mi dava non poco disturbo ma decisi di non pensarci e concentrarmi di nuovo sul ballo. La musica si fermo e il ragazzo ci spiego' alcuni dettagli di quel ballo: le origini, quanti tipi di rumba ci fossero, quanti modi per ballarlo, il fatto che fosse un ballo molto passionale e per questo il feeling col ballerino doveva essere assai alto. Ci mostro' un breve video di una coppia di ballerini. All'inizio non ci feci caso ma poi mi accorsi che il ballerino era... lui! Il nostro insegnante ed era il campione in carica del torneo mondiale di rumba svoltosi poco piu' di un mese prima a Seattle! Spalancai la bocca e sbarrai gli occhi: voltai leggermente il viso verso il grande specchio di fronte a noi e mi vidi in quell'espressione piuttosto buffa. Dovevo assolutamente chiudere la bocca.. almeno! Mandai il messaggio al mio cervello, ma la mano dolce di Edward arrivo' prima, accompagnata dalla sua voce.
"Bella che fai? Abbiamo capito che sei stupita pero' fino a questo punto?"
"Scusami Edward ma non pensavo fosse cosi bravo e popolare!"
Ritornai a guardare il video. Scorrevano immagini di diverse gare, con diverse musiche, lui e lei si muovevano perfettamente in armonia,tra eleganti piroette, muovimenti sinuosi, ancheggiamenti del bacino tutto incorniciato da un perfetto dinamismo delle loro braccia, con le mani che sembravano cercarsi, perdersi per poi ritrovarsi. Erano davvero divini, con quegli abiti luccicanti.
"Bene, per chi non se ne fosse reso conto, il ragazzo nel video sono io! E ora anche voi proverete a fare qualche passo appena visto!"
Bene ora avrei dato spettacolo. Minimo mi sarei rotta una gamba, conoscendomi.
"Bella, Bella, ma è mai possibile perderti sempre in una nuvola? Vieni mettiamoci piu' in qua!"
Ah ci stava disponendo per provare i passi e io ero intenta a volare nel cielo dei miei pensieri.. meno male che avevo il mio angelo! Una volta sistemati per bene, ci spiego un paio di passi e poi provammo, prima senza musica e poi con la musica. Consistevano una nell'abbracciare la dama e nel farla girare attorno a se' e l'altra nel lasciarla per poi riprenderla e stringerla prima di un caschè. E il mio caschè sarebbe stato per terra??? Feci una faccia preoccupata per quell'ultimo fotogramma. Edward mi capi' subito. E avvicinandosi al mio orecchio mi sussurro'...
"Stai tranquilla, non ti lascio cadere per terra! Sei troppo speciale per me."
Assunsi una colorazione rosata, che passo' all'aragosta per finire ad un rosso peperone.. tipico di Isabella Swan! Mi coprii il viso e cercai di controllarmi, anche se con Edward nel raggio dei 30 cm era praticamente un'impresa titanica! Mi ricomposi, in qualche modo, sempre scortata dallo sguardo di Edward e dalle sue risatine che mi avevano accompagnato da quando aveva pronunciato quella sua frase. Ebbi quella reazione forse anche per il fatto che mi sentivo "violata" nel pensiero: come aveva fatto a capire che stavo pensando proprio a quello? Doti da supereroe?
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Letty Cullen