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Autore: Katonoffirecrow    21/04/2015    4 recensioni
Questa è una nuova storia, quasi del tutto staccata dalle precedenti, se non qualche riferimentio ai personaggi ed avvenimenti, ma parte di un nucleo del tutto nuovo, e narra le vicende che, buone o cattive che siano, plasmeranno il mondo e la storia di Equestria per ciò che essa è realmente.
Genere: Avventura, Comico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Le sei protagoniste, Lord Tirek, Nuovo personaggio, Princess Cadance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lentamente il sole cominciò a sorgere, penetrando le tenebre della notte, cominciando a filtrare dalle tavole di legno che sarebbero dovute essere serrande nella casetta, battendo prepotentemente sugli occhi del puledro.

Quest'ultimo, dopo vari tentativi di inibire l'azione solare coprendosi il volto col crine materno e con il lenzuolo si arrese all'evidenza che ormai il mattino era giunto.

Con fare assonnato Zax sbadigliò vigorosamente, fuoriuscendo dalle coperte, avvicinandosi al volto sorridente ella madre, ancora addormentata.

« Mamma è mattina !! E' ora di colazione su alzati !! » disse il pony saltellando leggermente sul materasso, facendolo ondeggiare.

La giumenta non si mosse, restando immobile con quel suo sereno sorriso in volto, con il crine lucido.

« Mamma ? » chiese nuovamente il puledro cominciando ad avvicinarsi al volto della madre, sfiorandole leggermente il naso con lo zoccolo destro, facendo una leggera pressione.

Nessuna risposta nemmeno stavolta.

Era come se la giumenta non riuscisse a muoversi, ed in quell'istante il figlio cominciò a preoccuparsi, cominciando a muovere la propria mamma con entrambi gli zoccoli anteriori.

« Mamma !! MAMMA SVEGLIATI !! DAI NON E' DIVERTENTE !! » disse ad alta voce Zax, tirando via di colpo la coperta in un disperato tentativo di svegliare la puledra che continuava a sorridere nel silenzio della stanza, rotto soltanto dalle urla del pony, che lentamente da irritate, cominciarono a divenire impaurite fino a sfociare in un pianto disperato.

« Mamma ti prego svegliati !! Ti scongiuro dai !! Ti prometto che se ti alzi non litigherò più con Ciel ma ti prego alzati !! » gridò nuovamente il puledro muovendo al meglio che poté la pony al manto scarlatto, ignorando del tutto i brividi che trasmetteva la sua pelle e le piccole occhiaie apparse sul viso.

Fu in quell'istante, mentre il terrore aveva completamente invaso il suo corpo che Zax ricordò che il posto di lavoro di Ciel non era molto distante, e li avrebbe di certo potuto trovare qualcuno che avrebbe potuto svegliare la sua mamma.

« Tranquilla mamma !! Non preoccuparti, vado a cercare aiuto, tu resta qui !! » tuonò il pony, ricoprendo in gran fretta la madre col lenzuolo, scendendo dal letto a grande velocità diretto verso la porta di casa che aprì con un violento colpo anteriore, lanciandosi all'esterno dove la tormenta di neve, seppur diminuita, impediva ancora del tutto la visibilità, e quella depositata al suolo rendeva difficile trottare rapidamente.

A peggiorare le cose era anche la bassa statura del puledro che non gli rendeva di certo facile avanzare in quella fredda massa bianca che gli arrivava fino al ventre, facendogli provare brividi che gli stavano lentamente penetrando fin dentro le ossa.

« Resisti mamma !! Vedrai che sarò presto di ritorno, non posso arrendermi ora, e la strada è sicuramente giusta !! » pensò Zax, seguendo le flebili orme che vedeva nella neve, cercando di tenere il muso basso con gli occhi semi serrati per evitare che la neve gli finisse dentro, seppur con scarso risultato.

Lento ma inesorabile il pony continuò il proprio percorso cercando di muoversi il più velocemente possibile, sperando che la neve non cancellasse le orme lasciate nella neve, cercando di tenere lontano dalla mente i pensieri più orribili che come la neve che calpestava, cercavano di ricoprirlo fino ad asfissiarlo.

« Lei starà bene !! La mamma è forte, è la pony più magnifica che c'è !! Sarà solo un raffreddore !! Lei starà bene !! » continuava a pensare ad alta voce il pony continuando a trottare cercando di non pensare al freddo che lo stava attanagliando ed al flebile sole che seppur presente non forniva il minimo ristoro da quella tempesta perenne.

Finalmente, quando il suo piccolo corpo aveva cominciato a cedere Zax vide a poca distanza da se una figura indistinta nella neve, che lo fece subito sorridere e cominciare a gridare.

« Ehi !! EHY !! Signore sono qui !! Riesce a vedermi ?! La prego la mia mamma ha bisogno di aiuto presto !! » gridò il pony, continuando a trottare verso quella figura immobile che si faceva sempre più vicina mano a mano che lui gli si avvicinava.

Lentamente Zax riuscì a raggiungere la figura, constatando come si trattasse di una guardia del Crystal Empire riconoscendola dall'armatura violacea che indossava sulla groppa e dall'elmo.

Il grosso stallone se ne stava seduto immobile contro un albero, con il volto piegato verso il basso.

« Ehy !! Mi sente la prego ho bisogno di aiuto !! La mia-» cominciò il pony, fermandosi quasi istantaneamente quando, postosi difronte allo stallone constatò con terrore che il pony presentava una lunga ferita sul collo, e la neve che stava dinnanzi a lui, e su cui Zax era posato aveva una colorazione rossastra.

In quell'istante il pony colto dal terrore nello scrutare lo sguardo vuoto e privo di vita della guardia arretrò di scatto, inciampando su un ramo, finendo contro qualcosa di metallico.

Rapidamente Zax, dopo essersi massaggiata il punto della testa dove aveva colpito si voltò, sbiancando nuovamente in volte osservando un altra guardia distesa al suolo, con la medesima ferita e con il volto piantato nella neve che aveva iniziato a ricoprirlo.

« AAAAHHH !! » gridò disperato il pony trascinandosi indietro, cercando di scrollarsi di dosso la neve rossa che ormai aveva quasi dappertutto.

Ma fu proprio in quell'istante, quando finalmente riuscì ad alzarsi e voltarsi pronto alla fuga, che vide comparire a poca distanza da se, una grossa sagoma scura, coperta da un cappuccio nero, da cui sotto lo fissavano due grossi occhi smeraldo.

« Cosa è accaduto qui ?! Parla ragazzo !! » tuonò con voce autoritaria la figura, ottenendo soltanto un immediato svenimento del pony, che vide lentamente sfocare la propria vista, accasciandosi nella gelida neve.

« Zax...Zax...piccolo mio svegliati. »

« M-mamma..? »

« Si mio piccolo eroe, su apri gli occhi. » disse la madre del piccolo che seppur con un poco di paura obbedì, scoprendosi sul letto, con difronte la puledra.

« Mamma !! Allora stai bene, che bello !! Ero così preoccupato !! » disse il pony cominciando a piangere di gioia saltando tra gli arti superiori della madre, che lo strinse a se con dolcezza infinita.

« Si piccolo mio, ora io sto bene. Però...c'è una cosa di cui vorrei parlarti. » rispose lei, liberando il proprio figlio dall'abbraccio, facendolo sedere dinnanzi a se, in modo da poterlo ammirare in tutta la sua fierezza.

« Certo, dimmi pure mamma. » disse il figlio, restando seduto immobile dinnanzi alla madre, sorridendole al meglio che poteva mentre questa lo fissava con sguardo dolce, ma malinconico.

« So che quello che sto per chiederti è qualcosa di enorme per un piccino come te, però...volevo chiederti se potessi vegliare su tua sorella, e tenerla lontana dai guai. » disse la puledra, osservando il pony fissarla con fare confuso.

« beh se vuoi posso promettertelo mamma, però non penso che ne abbia bisogno, lei è più grande e poi ci sei tu con noi. Ma se ti fa piacere farò quello che mi hai chiesto. »

« Grazie mio piccolo angelo, e..un ultima cosa...ricorda che i veri eroi non piangono, perché devono portare solo gioia ai pony, e non possono permettersi di mostrare la tristezza. » disse la pony cominciando lei stessa a piangere.

« Mamma...perché staio piangendo ?! Qualcosa non va ?! Dimmelo ti prego !! » disse il pony sgranando gli occhi quando si accorse che, tutto attorno a loro era sparito, avvolgendo i tuo sul letto in un mare di luce.

E fu proprio in quell'istante, dopo essersi guardato attorno sbalordito che Zax, tornò a fissare la madre, che aveva iniziato anch'essa a brillare facendo comparire sulla propria groppa un immenso paio di ali bianche cominciando ad innalzarsi verso l'alto.

« Mamma...MAMMA !! ASPETTA !! COSA STA SUCCEDENDO NON CAPISCO !! »

« Va tutto bene Zax, stai tranquillo. E ricorda che anche se non mi vedrai io resterò sempre con te, ti amerò per sempre mio piccolo Zax, mio grande eroe, mio angelo...addio. » disse con voce commossa la giumenta svanendo in un immenso bagliore di luce lasciandosi dietro solo qualche piuma, che il puledrino in lacrime agguantò al volo, tenendo lo sguardo rivolto verso la luce che ora lo stava lentamente inglobando.

« Mamma...quelle ali...le voglio anche io...così potrò raggiungerti. » sussurrò piangendo, tenendo ben salda nello zoccolo destro una lunga piuma bianca.

Nello stesso istante, Zax riaprì gli occhi, scoprendosi all'interno della propria casa, sdraiato a letto, coperto col lenzuolo sporco.

Lentamente il pony sollevò il capo, osservando come fosse già scesa la sera, visto il buio che si intravedeva all'esterno.

Inutilmente Zax, si voltò nella vana ricerca della madre, ma con delusione constatò di essere solo nel letto, ma dopo quell'attimo, voltò capo verso la stanza principale, dove una flebile luce di fuoco ed un forte respiro provenivano.

« Mamma...? MAMMA !! » tuonò il pony, lanciandosi fuori dal letto, correndo nell'altra stanza infischiandosene della botta che aveva dato scendendo, entrando in volata.

Ma ciò che trovava non era ciò che sperava.

Seduto al centro della stanza, dove all'interno di un circolo di pietre era stato acceso un falò con delle vesti logore, si trovava un grosso stallone dal manto marrone, e dal corto crine bianco che indossava negli arti anteriori due grossi bracciali metallici bronzei.

Il pony dalle grandi dimensioni che facevano apparire Zax come uno scricciolo, lo fissava con aria seria e con il suo sguardo smeraldo pareva quasi volerlo ipnotizzarlo.

« Vedo che ti sei ripreso ragazzo. Ero certo che non ti saresti più svegliato, ed avrei dovuto scavare un altra buca. » disse il pony, con voce rude spostando il proprio sguardo verso il fuoco, che nel medesimo istante emise qualche scintilla.

« Cosa...cosa vuoi dire con un altra buca...? Chi sei tu..? E dov'è la mia mamma ?! Guarda che se le hai fatto qualcosa io-»

« SILENZIO. » tuonò di colpo lo stallone, alzandosi sui quattro arti, avvicinandosi al puledrino che rimase immobile a fissarlo con astio, seppur in evidente stato di terrore visto il tremolio che si era impadronito del suo corpo.

« Usi parole da stallone, ma sei soltanto uno piccolo puledrino tremante. Dovresti ringraziarmi, se non fosse stato per me, saresti morto anche tu, proprio come tua madre. »

« C-cosa...? Mamma non può essere morta !! Io...io l'ho vista !! Era proprio di la nell'altra stanza !! » tuonò Zax, lanciandosi al galoppo verso la camera da letto, osservando come sul letto, vicino al lenzuolo si trovava una piuma bianca splendente.

« Visto !! Quella l'ha lasciata lei prima di sparire in un mare di luce !! Lei è ancora viva, è solo andata da qualche parte, ed io la devo raggiungere con Ciel !! » disse il pony, mentre il grosso stallone lo raggiunse nell'altra stanza, constatando come effettivamente vi fosse una piuma sul letto, ma allo stesso tempo era ben conscio che ciò che stava dicendo quel puledrino fosse impossibile, visto che lui stesso aveva seppellito la giumenta all'esterno della casa.

« Ragazzo, seguimi. » disse l'equino, cominciando a dirigersi verso l'esterno della casa, seguito con titubanza da Zack, non del tutto certo di potersi fidare di quello strano individuo.

Lentamente i due uscirono, e seguendo il grosso pony Zax giunse dinnanzi ad una tavola di legno piantata nel terreno, che pareva essere stato smosso di recente, infatti non era ancora stato del tutto ricoperto dalla neve.

« Tu non puoi aver visto tua madre, perché lei si trova qui. » disse lo stallone, con voce schietta indicando con l'arto anteriore destro la tavola di legno.

« No...non è possibile...io non ci credo !! Tu sei un bugiardo !! Io non ti credo !! » tuonò Zax, cominciando a colpire il grosso stallone con dei ganci all'arto anteriore sinistro, senza riuscire nemmeno ad imprimere il solletico al pony, che lo fissava con sguardo fisso.

« Fai come credi. Continuare a negare la realtà dei fatti non cambierà ciò che è stato, ma sappi questo, Talon non racconta menzogne, e ciò che ti ho detto è la verità. Che tu l'accetti o meno, non è affar mio. » disse con tono quasi scocciato lo stallone, cominciando ad avviarsi all'interno della casa, continuando ad ignorare i colpi inferti dal piccolo pony.

« Che fai ?! Non puoi entrare !! Quella è la casa della mia famiglia !! »

« Casa ? Io la chiamerei discarica. » rispose senza nemmeno voltarsi Talon, continuando verso la porta seguito da Zax, che ora aveva preso a calciargli gli arti posteriori, ottenendo il medesimo risultato di poco prima.

« Non puoi entrare !! La mamma non vuole sconosciuti in casa !! »

« TUA MADRE E' MORTA !! » tuonò di colpo lo stallone, voltandosi verso il piccolo pony, piantando gli zoccoli anteriori nella neve, che si alzò di colpo, sbalzando il puledrino a qualche metro di distanza, rivelando anche il terreno privo di vegetazione li attorno a causa della potenza dell'urto.

Lentamente Zax si rialzò, tremante ma irato.

Teneva lo sguardo fisso su quell'imponente equino, che gli si parava di fronte e che lo stava davvero facendo arrabbiare con le sue insinuazioni.

« Tu...sei solo un bugiardo. Ed io non ti voglio in casa mia. Ora vattene, altrimenti chim-» di colpo il pony si bloccò.

Ciò che stava per dire gli richiamò alla mente l'orrore che aveva visto poco prima di perdere di sensi.

Zax cominciò a fissare Talon con sguardo impaurito cominciando a sbiancare in volto.

« Tu..hai ucciso tu quelle guardie...? » chiese il pony, che rimase pietrificato nel vedere lo stallone avanzare passo dopo passo verso di lui, tenendo il proprio sguardo smeraldo fisso su di lui.

Quando gli fu a poca distanza il grande stallone abbassò il muso verso il puledrino, e con sguardo serio prese a parlare.

« Se fossi stato io ad ucciderle, non sarebbe rimasto nulla di loro, e non avresti di certo trovato i loro corpi. I nemici che sconfiggo che si sono dimostrati degni di perire per i miei colpi meritano sempre una degna sepoltura. » sentenziò l'interlocutore del pony dal manto grigio ancora tremante per le parole di Talon e per le immagini che gli scorrevano nella mente.

« Ma...se non sei stato tu allora chi-»

« Non ne ho idea, ma chiunque sia stato in grado di colpire quelle guardie con una tale precisione da non permettere loro nemmeno di difendersi deve essere un assassino esperto, visto che non ha lasciato nemmeno una traccia di se. Ma in ogni caso non sono affari che mi riguardano, io mi sto recando al Crystal Empire per incontrare Cadence e Shining Armor. » disse il pony, risollevando il volto osservando nella direzione da cui erano visibili a malapena i vari colori provenienti dalla torre di cristallo, che si disperdevano nella notte oscurata dalla nubi.

« E perché mai i nostri sovrani dovrebbero voler incontrare qualcuno come te ?! E poi chiamali coi loro titoli !! Loro sono due eroi !! » gridò Zax, riuscendo a muoversi avvicinandosi allo stallone, che sollevò un sopracciglio, sputando al suolo.

« Non esistono gli eroi. Esistono solo vincitori e perdenti. E coloro che fanno parte dei primi si sentono liberi di comandare gli altri, ma proprio per questo io non concedo a nessun un titolo nobiliare, non finché non avrà piegato il mio corpo in battaglia. » sentenziò il pony, fissando il giovane puledro che se avesse potuto gli sarebbe saltato al collo per quello che aveva appena affermato.

« Beh, io mi sono stancato di restare qui, dunque mi avvierò verso la meta. Tu fai quello che credi, ma continuare a credere ad un illusione non ti sfamerà, sappilo ragazzo. »

« Non mi importa ciò che dici !! Io lo so che mamma è viva !! Solo non so dove è andata, ma forse...forse Princess Cadence e Prince Shining Armor lo sapranno, loro sono degli eroi e ben voluti da tutti, sapranno aiutarmi !! » disse di colpo il puledrino, scodinzolando come un cucciolo con la coda, fissando il grosso stallone, che sospirò con fare di compatimento.

« Fai come credi. Io me ne vado. » affermò Talon, cominciando ad allontanarsi dal punto di sepoltura, dove il piccolo pony rimase ancora qualche istante, fissando con sguardo serio la lapide improvvisata.

« Tranquilla mamma, presto io ti troverò non temere, ed anche Ciel, che di certo si sarà diretta al castello vedendo quello che è successo. » disse il pony, sorridente mentre con uno slancio degno di un maratoneta sorpassò Talon sulla destra.

« Dai muoviti nonnetto !! Prima che sorga il sole dovremo essere arrivati !! » gridò il pony, continuando a trottare in avanti, mentre con espressione spazientita lo stallone lo richiamò.

« Arriveremo sicuramente prima del sorgere del sole, ma solo se seguiremo la giusta strada, che non è quella che stai percorrendo tu, marmocchio. » sentenziò lo stallone, osservando Zax bloccarsi di colpo, voltandosi verso di lui con un sorriso inebetito in volto, grattandosi la testa con ,lo zoccolo destro per l'effettività dell'affermazione del pony, visto che non aveva la minima idea della strada da dover seguire.

Lentamente Talon lo raggiunse, fermandoglisi qualche istante accanto.

« Ti permetto di venire con me, ragazzo. Ma solo fino al Crystal Empire, una volta li le nostre strade si divideranno, e spero per te che qualche famiglia sia disposta ad accoglierti. »

« Non mi serve alcuna famiglia, io ne ho già una. Ho una sorella e la mamma. E comunque non preoccuparti, nemmeno io apprezzo la tua compagnia. » rispose il puledrino, tenendo lo sguardo fisso in quello del proprio interlocutore che gli sorrise leggermente.

« Sei coraggioso per essere uno scricciolo. Quale è il tuo nome ? »

« Zax. E non sono uno scricciolo !! Io sono un eroe ricordalo. » disse il pony sorridendo al meglio che poté, mentre con il nuovo alleato cominciò la propria marcia verso il Crystal Empire, mentre nel vento una lunga piuma bianca ondeggiava proprio al di sopra dei due, brillando di una bagliore quasi lunare.

  
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