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Autore: AnnieDawson    21/04/2015    1 recensioni
e se i componenti dei Beatles partecipassero agli Hunger Games? Cosa potrebbe accadere? Leggete e scoprite
ATTENZIONE:MOLTE COSE NON COINCIDONO CON I LIBRI E VI SONO DEI CAMBI NELLA STORIA
COME L'AIUTO DEL DISTRETTO 13 AI 74esimi GIOCHI.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Astrid Kirchherr, Quasi tutti, Stuart Sutcliffe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi finalmente qui dopo tantissimo tempo, si lo so sono da uccidere ma ho avuto vari problemi. Vi lascio al nuovo capitolo che avrà come protagonista Stuart, Buona lettura. Stuart P.O.V DISTRETTO 12 La ragazza dal lungo vestito azzurro siede spensierata sul verde prato, attorno a lei crescono fiori dai mille colori e profumi. Il cielo azzurro è interrotto dal sole alto e luminoso. Dipingere mi calma, mi rende più sereno. Nel dipinto regna una calma e una bellezza a me sconosciute, il paesaggio è così vero e la ragazza dai capelli biondi sorride, non piange. Il vestito che le ho disegnato, azzurro, è mosso dal lieve vento che le scompiglia di poco i capelli. Vorrei che i miei quadri diventassero reali, vorrei davvero vedere tutta quella vita che metto sulla immobile e splendente tela. Mi guardo attorno lentamente e scruto quella che è la mia camera, un piccolo spazio grigio e quadrato, la scrivania in legno accanto alla finestra, due materassi uniti del centro della camera. Un piccolo armadio a due ante è vicino alla porta, fra la scrivania e l’armadio vi è il mio materiale per dipingere e dei libri di cucito appartenenti a mia sorella Pauline. Mi chiamo Stuart Fergusson Victor Sutcliffe e ho 17 anni, sono del distretto 12 ovvero il distretto del carbone. Ho i capelli di un color nero corvino, lisci e sottili. Gli occhi sono dello stesso colore dei capelli, la mia pelle invece è bianca come il latte. Mi piacerebbe fare il pittore e fare quadri con mio cugino, Peeta, ma entrambi dobbiamo rinunciare al nostro colorato sogno. Lui deve occuparsi del forno ed Io devo lavorare nelle miniere. Mentre rifletto sento il pavimento scricchiolare, qualcuno sta venendo in camera. Mia sorella Pauline è uscita qualche minuto fa e mia madre è a riscaldare l’acqua per la doccia. Dopo qualche secondo scopro chi è il mio ospite misterioso, mio cugino Peeta Mellark. Ha un aspetto orribile, il volto è contorto in una smorfia di terrore il corpo piegato sulle ginocchia e le mani pendolanti. <<” Peeta! Che succede?>>” mi avvicino preoccupato a lui, faccio finta di non sapere come mai sia triste.. la mietitura è oggi. Gli sorrido dolcemente e gli scompiglio i capelli color oro, la camicia bianco perla è mezza fuori e mezza dentro ai pantaloni vellutati di color marrone. Il velluto è una delle mie stoffe preferite, così morbido e caldo così elegante, Io non me lo posso permettere un pantalone in velluto, ma in questo momento vi sono problemi più seri di uno stupido e materiale pantalone. Peeta infatti mi guarda inespressivo e i suoi occhi color noce guardano nel vuoto<<” Peet non puoi ridurti così sai? Non sei l’unico ragazzo del distretto >>” <<” ho tanta paura Stuart, tanta tanta paura. Non voglio finire in un’arena piena di sangue innocente. Non voglio togliere la vita a nessuno e non voglio essere visto come un animale da guerra da un pubblico eccitato>>”. Quelle parole mi turbano e mi fanno pensare a quanto sottile sia il mio filo della vita in questo momento. <<” hai ragione cuginetto mio, nessuno vuole morire ed uccidere degli sconosciuti. Anche io ho avuto gli incubi e ho pianto tanto, ma non è detto che noi andremo in quella maledetta arena>>” mi fissa silenzioso mentre mi apro a lui, il silenzio cala nella stanza per ben 10 minuti. Tiro un sospiro e lui fa lo stesso per poi parlare<<” e se scappassimo? Ce ne potremmo andare nei boschi e vivere come nomadi>>” quanto mi piacerebbe, ma non è possibile penso scuotendo la testa <<” quei pezzi di merda ci troverebbero subito e non oso immaginare quello che ci farebbero>>” <<”Non lo so.. voglio solo svegliarmi da questo incubo>>” <<” purtroppo questo incubo è la nostra vita>>” mi mordo il labbro inferiore per non scoppiare a piangere, ma quello che mio cugino mi dice mi fa cedere <<” Ammazzami, fallo ora e subito. Una pugnalata dritta nel cuore, non ti costa nulla devi solo far penetrare la lama nel cuore, non è difficile Stu.>>” non posso non spalancare gli occhi e piangere, mi alzo tenendo le mani fra i capelli e scuotendo il capo <<” sei pazzo Peeta sei pazzo, non puoi pensare cose del genere sai? >>” <<” allora tu mi odi>>” <<” non potrei mai odiarti>>” gli vado vicino per poi stringerlo forte, entrambi piangiamo ma quest’abbraccio ci conforta parecchio. <<” ma io voglio solo..>>” <<” ssh dai calmati ora su, respira e cerca di stare calmo>>” gli accarezzo delicatamente la chioma dorata portandolo a sedere sul mio letto. Lentamente inizia a respirare normalmente, caccia due fazzoletti per levarci i segni delle lacrime ma io, prendo il suo fazzoletto e inizio a pulirgli il volto. <<” sappi che io ci sarò per sempre Peeta Mellark, sappi che ogni volta che piangerai ci sarà la mia mano pronta cacciar via quelle lacrime, sappi che ti darò forza anche saremo lontani. Promettimi solo di non demoralizzarti e di non pensare negativo ok?>>” <<” ok.. grazie di tutto Stu , sei il fratello che non ho mai avuto e che ho sempre desiderato. Anche io ci sarò per sempre per te>>” mi stringe forte a se ed entrambi rimaniamo immobili per qualche minuto, vorrei fermare il tempo e restare così per sempre. <<” ragazzi muovetevi, i pacificatori stanno facendo il giro di controllo e se vi trovano in camera non so che ci fanno. Scendete >>” mia sorella ci chiama a voce alta, deve aver fatto il bagno in poco tempo. Peeta mi da una pacca sulla spalla ed esce dalla stanza. Per qualche attimo resto immobile, voglio immortalare ogni cosa, ogni singolo oggetto. La tela, il mio amato mondo dove prima immagino e poi creo. I colori così brillanti che fanno a pugni con l’atmosfera circostante. Sospiro e sorrido lievemente. Mi resta solo la fortuna che spero sia dalla mia parte. Lentamente ci avviamo alla mietitura, mia sorella, Peeta e gli altri familiari sono stretti accanto a me. Siamo una famiglia molto unita e ci sosteniamo a vicenda, appena arriviamo ci dividiamo in maschi e femmine e ascoltiamo ansiosi il discorso di ben venuto di Effie Trinket, la capitolina che presenta i tributi del 12. Iniziano le ragazze. <<” il tributo femmina è>>” la voce pimpante di Effie è così disgustosa che le vomiterei in testa. Fra le ragazze vi sono tremolii e gridolini, mia sorella ha 18 anni ed è salva. <<” katniss Everdeen tributo femmina del distretto 12>>” Katniss Everdeen 17 anni, sveglia astuta ed abile cacciatrice di solito ma non oggi. Katniss è pallida e trema lentamente mentre si incammina verso il palco, Effie le sfiora la lunga treccia ridacchiando. Peeta ha una cotta per Katniss, appena vedo mio cugino vedo il suo volto pallido e spaventato. <<”Ora il tributo maschio è.. Peeta Mell>>” No cavolo no, devo fare qualcosa, devo assolutamente fare qualcosa e fermare tutto <<”Mi offro volontario, MI OFFRO VOLONTARIO COME TRIBUTO>>” urlo a squarciagola agitando freneticamente le mani, Peeta è distrutto e mi guarda addolorato, mi abbraccia fino a quando i pacificatori mi vengono a prendere. Salgo lentamente sul palco e stringo la mano a Katniss. In questo momento sono più stordito che impaurito, una serie di immagini ruotano nella mia mente e non riesco a collegare il tutto. Al palazzo di giustizia mia madre piange disperatamente sulle mie spalle mentre mio padre cerca di rassicurarmi che andrà tutto bene. Mia sorella è sconvolta e inizia ad urlare. Peeta trema tutto e piange <<”Dovevo morire io Io Io, vincerai Stu promettimelo, tu ritornerai e nessuno ci separerà. Vinci ti prego, ti prego Stu >>” <<” Io e te ci riabbracceremo capito? E io vincerò per te e per tutta la nostra famiglia.>>” così saluto tutti e mi avvio verso quella che probabilmente srà la mia morte. I miei sogni, le mie speranze, i miei dipinti.. tutti lontani mi sono, ora non mi aspetta che l’arena, devo e dico DEVO uscirne vivo. EEEE SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO : ) MI SCUSO PER EVENTUALI ERRORI DI GRAMMATICA MA COME HO DETTO, NON SONO ITALIANA. ACCETTO CONSIGLI DA TUTTI E.. RECENSITE PERFAVORE. ALLA PROSSIMAAA.
  
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