Poteva strizzare gli occhi; poteva scuotere la testa; poteva darsi un pizzicotto per capire se stava sognando.
Ma alla fine doveva ammettere che quel che stava vivendo era reale. Paesaggi, edifici, abitanti e stili di vita, di cui nessuno scienziato era a conoscenza, le scorrevano davanti agli occhi.
Così questa era diventata la sua avventura, non riusciva ancora a crederci. Ma quella ragazza che volava da un pianeta all'altro, o che si difendeva da nemici con poteri soprannaturali, era proprio lei