La piccola Kris
Non
so per quanto tempo rimasi in quella posizione. Avevo terrore di quello
che
sarebbe potuto succedere a Robert. Durante quei pochi minuti avevo
incrociato
altri dottori, che entravano e uscivano da quella sala operatoria, ma
nessuno
mi aveva dato delle risposte esaurienti circa il suo stato.
In
poche parole Robert non aveva gravi danni fisici, ma solo non si
risvegliava.
Avrei preferito qualsiasi altra cosa piuttosto che questa.
Mi
alzai da terra e feci qualche passo nervosamente, sentendo i brividi
percorrermi. Aspettavo con ansia Nikki e l’attesa mi stava
divorando.
Sembravano passate intere ore, piuttosto che pochi minuti. Incredibile
come le
cose potessero cambiare in così poco tempo. Non me lo sarei
mai perdonato se
gli fosse successo qualcosa di irreparabile. A quel pensiero
ricominciai a
piangere. Potevo sopportare tutto, ma non che Robert si trovasse in
quelle
condizioni a causa mia. In quello strano momento mi passarono per la
mente
molti momenti passati insieme. Non era il momento adatto, ma non potevo
imporre
alla mia mente cosa pensare.
Camminavo
avanti e indietro per quel corridoio, con le braccia incrociate al
petto e lo
sguardo basso, mentre le lacrime non cessavano di scendere sul mio viso.
Ricordai
la prima volta che ci eravamo incontrati, per le audizioni del film. Il
suo
sorriso mi aveva contagiato e i suoi occhi mi avevano colpito. Il suo
modo di
fare così gentile e simpatico mi avevano subito fatta
sentire a mio agio, ed
era molto difficile per una persona come me. Forse nemmeno
con Michael mi
sentivo in quel modo. Assurdo ma vero, il mio ex ragazzo non aveva
saputo
rendermi felice come lo faceva lui nei pochi momenti che passavamo
insieme. Mi
sentì una morsa allo stomaco ripensando alle volte in cui mi
aveva invitato per
passare un po’ di tempo insieme e io avevo rifiutato per la
presenza di
Michael. A cosa era servito? Probabilmente Michael non meritava tutti i
sacrifici che avevo fatto per lui. Era insolito per me pensare queste
cose,
specie in un momento come quello. Avevo sempre considerato Robert un
buon amico
e la situazione mi dettava una grande sofferenza. Ma il vuoto e la
perdizione
che provavo in quel momento non erano paragonabili. Se pensavo alle
condizioni
di Robert mi sentivo mozzare il respiro all’altezza della
gola.
Scossi
la testa e mi fermai appoggiandomi al muro. Non avrei potuto fare a
meno di
Robert, qualsiasi cosa provassi per lui. Era una persona che non doveva
mancare
nella mia vita.
All’improvviso
sentì una mano sulla spalla. Mi girai di colpo, ormai tutti
i miei sensi erano
all’erta. Un attimo di sollievo mi pervase quando incrociai
lo sguardo
preoccupato di Nikki. L’abbracciai di slancio, subito
ricambiata da lei. Non mi
chiese nulla e mi lasciò sfogare. Solo quando mi allontanai
mi chiese
spiegazioni.
<<
Kris che cosa è successo? Ho chiesto alla reception
dell’ospedale dove trovarti
e mi hanno detto che eri qui per un incidente di Robert.
>>
<<
S-si, Robert ha avuto un in-incidente… >>
Non
riuscivo neanche a dirlo. Lei sospirò e mi
abbracciò un'altra volta e io non
riuscì a fare a meno del suo contatto. Nikki era tra le
persone più importanti
della mia vita, l’avevo sempre considerata tale. Stare con
lei mi faceva
sentire meglio, sentivo che solo lei poteva capirmi. Allontanai il
pensiero di
Robert a casa sua senza che io ne sapessi nulla e decisi di rimandarlo.
Non
riuscivo a pensare a nient’altro che a Robert.
<<
Puoi dirmi cosa è successo? >>
Mi
fece sedere accanto a lei, mentre mi accarezzava i capelli nel
tentativo di
calmare i miei singhiozzi.
<<
Robert mi stava seguendo in macchina, ma poi ha avuto un
incidente con
un'altra auto. Non so bene il motivo perché non mi sono
mossa di qui. >>
<<
Ma come è potuto succedere? E poi perché ti stava
seguendo? >>
Le
lanciai un occhiataccia.
<<
Preferisco non parlarne in questo momento. >>
Lei
si accorse del mio sguardo, perché corrucciò il
suo, ma non disse nulla.
<<
Devo chiamare gli altri. >>
Con
un sospiro si alzò, lasciandomi sola. Non era quello il
momento di discutere.
Presto anche gli altri ci raggiunsero, o per lo meno quelli che non
erano
ancora sul set. Vidi i genitori di Robert parlare preoccupati con
diversi
medici. Fecero entrare solo loro all’interno della stanza
dove lo avevano
trasferito.
Le
sue condizioni adesso erano stabili. Non migliorava, ma non peggiorava.
Rimasi
lì per tutto il giorno spiegando sempre le stesse
motivazioni. Gli altri
cercavano di consolarmi, di convincermi che la colpa non era mia, che
poteva
succedere lo stesso…
Ancora
non sapevo la verità su quanto successo, ma non riuscivo a
non sentirmi
colpevole. A notte inoltrata Nikki mi esortò a tornare a
casa per risposarmi.
Scossi la testa , non gli avevo ancora detto di Michael.
<<
Non posso e non voglio tornare a casa. >>
<<
Che significa che non puoi? Kristen ascoltami bene: sono sicura che
oggi è
successo qualcosa oltre all’incidente di Robert. Per cui tu
ora ti alzi da questa
sedia e vieni a casa mia. >>
La
guardai cercando di replicare, ma la sua occhiata ammonitrice mi fece
rimanere
in silenzio.
<<
Non provare a dirmi che non è vero. E’ inutile
stare qui, torneremo tra qualche
ora quando ti sarai riposata un po’ e mi avrai detto tutta la
verità.
>>
Mi
prese la mano facendomi alzare. Sospirai e non mi rimase altro che
seguirla.
Per tutto il tragitto fino a casa di Nikki rimasi in silenzio. Quando
scendemmo
dalla macchina e rividi il portone sentì una morsa allo
stomaco. L’ultima volta
che avevo visto e sentito la voce di Robert era stato proprio
lì. A Nikki non
sfuggì la mia espressione e, sospirando ancora di
più, mi spinse verso
l’entrata.
Entrai
nel grande salone della sua casa, e mi sedetti sul divano vicino al
camino,
come facevo sempre quando arrivavo a casa sua.
Adesso
Robert viveva con lei? Non lo sapevo con certezza, ma il fatto che la
mia
migliore amica non mi avesse detto nulla mi faceva stare ancor peggio e
immaginare le cose peggiori. Infondo a me che importava?
La
risposta mi venne data da una fitta allo stomaco.
Non so quanto tempo rimasi seduta lì, immobile, mi
risvegliai solamente quando
sentii sulle mani un improvviso calore. Nikki mi aveva preparato una
camomilla.
<<
Bevila, così ti calmi un po’. Adesso
però devi
dirmi cosa ti è successo. >>
Stetti
qualche secondo a pensare e poi decisi di dirle
la verità. Poggiai la tazza che avevo in mano sul tavolino
vicino e la guardai
negli occhi.
<<
Stamattina ho trovato Michael a letto con
Camille. >>
L’espressione
di Nikki cambiò completamente. Lei
e Michael si conoscevano già da qualche anno e di sicuro non
si aspettava
quella notizia.
<<
Sono senza parole Kris… >>
Mi
abbracciò accarezzandomi i capelli, ma io sospirai.
Soffrivo moltissimo, ma in questo momento non riuscivo a pensare ad
altro che a
Robert.
<<
Ma Camille… è anche un amica di Robert, come
ha potuto… >>
Non
la lasciai finire e mi alzai in piedi.
<<
Senti Nikki, so che può sembrarti strano, ma
in questo momento non riesco a non pensare a Robert. Questa faccenda
dovrà passare
in secondo piano. >>
Nikki
mi guardò con una strana espressione. In effetti
c’era l’emergenza di Robert , ma facevo fatica io
stessa a capire il motivo per
cui il tradimento di Michael stava davvero passando in
secondo piano.
<<
Ehm… in effetti dovresti dirmi anche cosa
c’entra Robert in tutto questo. >>
<<
Forse invece dovresti dirmelo tu, Nikki. Cosa
ci faceva Robert in casa tua? >> il mio tono
irritato la fece
sorridere leggermente.
<<
Non ho avuto il tempo di dirtelo Kristen.
Quando ieri pomeriggio eravamo tutti all’aeroporto e tu sei
andata via, io e
Robert abbiamo parlato un po’. Lui mi ha detto che era in
affitto, così anche
per avere un po’ di compagnia gli ho detto che poteva venire
a stare da me.
Dato che abbiamo solo quattro giorni di libertà, prima di
tornare al set, poteva
provare ad abitare qui con me, almeno si risparmia l’affitto.
Condivideremo le
spese. >>
Non
mi convinceva. Anzi… mi dava molto fastidio quella
situazione.
<<
Come mai questa scelta improvvisa? >>
<<
Perché dato che dobbiamo girare tre film ,
quasi in contemporanea, meglio stare vicini. Tu abiti…
bè insomma stavi con
Michael, quindi non te l’ho chiesto.
>>
Nulla
da fare. Ero molto infastidita da quella
situazione. E se Nikki provava qualcosa per Robert?
<<
Non farti strane idee Kris. Tra me e Robert
c’è solo amicizia. >>
La
guardai sorpresa.
<<
Ma io non… >>
Si
alzò, anche lei, e mi prese per mano.
<<
Non c’è bisogno di dire nulla Kristen. La
verità ti si legge in faccia. >>
Cosa?
Cosa voleva dire? Forse pensava che io fossi
gelosa, ma non lo ero… no? Scossi la testa e
respirai profondamente. Ero
solo stanca , per questo mi sentivo confusa. Robert era un mio amico,
così come
Nikki, non poteva che farmi piacere se in futuro fosse successo
qualcosa, tra
loro.
Le
sorrisi leggermente e lei mi trascinò al piano di
sopra.
<<
Che dobbiamo fare sopra? >>
<<
Dobbiamo prendere qualche vestito a Robert,
per quando si risveglierà. L’ho già
detto a sua madre, visto che noi saremmo
tornate ancora prima che loro se ne andassero. >>
Non
risposi e la seguii nella camera di Robert.
Riconobbi quella che prima era la sua camera degli ospiti.
C’era un letto
matrimoniale, qualche mobile, un armadio e un alta finestra che dava
sul
cortile.
Guardai
al di fuori, distrattamente, fin quando la
voce di Nikki non mi distrasse.
<<
Ecco dov’eri finita, senti la mancanza di Rob
vero piccola Kris? >>
<<
Con chi stai parlando? Io sono qui… oh! E’
lei chi è? >>
Vidi
Nikki accarezzare un piccolo batuffolino bianco, acciambellato sul
letto.
Rimasi sorpresa quando prese tra le braccia una piccola gattina bianca.
<<
E’ la gatta di Rob. L’ha trovata per strada ed
è stato amore a prima vista per
entrambi, sono inseparabili. >>
<<
Robert ha un gatto? Non lo sapevo… >>
Mi
avvicinai e accarezzai quella piccola testolina. Era una gattina
adorabile,
bianca come la neve e due grandi occhi verdi incorniciavano quel
musetto
delizioso.
<<
Ciao Bellissima! Come hai detto che si chiama? >>
Ero
sicura che avesse detto il mio nome, ma potevo essermi sbagliata.
<<
Si chiama Kris. >> mi rispose la mia amica, con
un sorrisino.
Mi
bloccai nell’atto di accarezzare quella gattina. Allora avevo
sentito giusto?!
Era il diminuitivo del mio nome. Come mai Robert l’aveva
chiamata proprio così?
<<
Ti ha detto perché l’ha chiamata così?
>>
Nikki
sorrise ancora, ma scosse appena il capo. Mi lasciò la
gattina tra le braccia e
aprì il borsone di Robert, per prendere qualche vestito.
<<
Non so che dirti… saranno stati i suoi occhi a convincerlo.
Li avete dello
stesso colore. >>
Io
sbuffai una risata. Alzai la gattina, sempre tenendola in braccio, e le
guardai
attentamente gli occhi. In effetti la tonalità di verde era
molto simile.
Sospirai,
ricominciando ad accarezzarla. Ripensai che una volta sul set, parlando
con
Robert, venne fuori il discorso che io avevo sempre sognato di avere
una
gattina bianca.
Sorrisi.
La vita era proprio strana alle volte.
Sentii
il mio cellulare suonare, così scesi al piano di sotto. Una
volta scese le
scale presi il cellulare che era rimasto sul divano. Mi sedetti e
guardai il
display. Strinsi forte le dita attorno al telefonino. Michael aveva
anche la
faccia tosta di chiamarmi. In un attimo tutto quello che avevo deciso
di
accantonare mi piovve addosso, come una secchiata d’acqua
gelata. Chiusi la
chiamata un paio di volte , ma alla terza volta che provò a
chiamarmi risposi
con tutta la rabbia che avevo dentro.
<<
Cosa diavolo VUOI? >> quasi urlai, facendo
spaventare la piccola
Kris, che avevo ancora in braccio.
<<
NO Michael, non intendo ascoltarti. Ho visto tutto quello che dovevo
vedere. E’
finita ormai, non chiamarmi mai più… STRONZO!
>>
Lanciai
il telefonino a terra, che si aprì facendo uscire la
batteria. Le diedi un
calcio, facendola sbattere contro il muro di fronte.
Cercava
ancora di salvare la situazione. Chissà da quanto tempo mi
tradiva con quella
maledetta, mentre io ero a lavorare sul set. La cosa che più
mi faceva male
pensare erano tutte le sue bugie. Diceva di amarmi e invece le parole
che disse
a Camille ancora mi risuonavano nel cervello.
Non
che mi lamenti, anzi…
Eh
certo che non si lamentava! La rabbia mi sommerse, così
strinsi forte a me la
gattina. Lei non si mosse e continuava a guardarmi con quegli occhioni
verdi.
Sorrisi tra le lacrime, che lentamente mi solcavano il viso. Sembrava
che
avesse capito che anch’io stavo male. Volevo Robert, come
lei, in quel momento
più che mai.
<<
A noi due manca Rob, vero tesoro? >>
L’accarezzai
e lei cominciò a farmi le fusa. Sentì Nikki
scendere le scale, così mi voltai
verso di lei.
<<
Kristen… >>
Sospirò
e si sedette accanto a me. Le feci un cenno del capo. Andava bene
così, mi
sarebbe passata prima o poi. Ci stavo malissimo, ma in quel momento il
pensiero
di Robert dominava su tutti gli altri.
<<
Non ti merita. Questa cosa mi ha sorpreso, ma sii sincera con te stessa
Kristen. Tra voi le cose erano già finite…
>>
Voltai
il capo dalla parte opposta alla sua. Queste erano cose che non volevo
sentire.
Probabilmente era la verità, e questo dimostrava molte cose.
Sentii
Nikki sospirare. Aveva capito che non ne volevo discutere.
<<
Ho preso tutto, se ti senti possiamo tornare in ospedale.
>>
Mi
voltai di nuovo verso di lei, che ora mi sorrideva rincuorante.
<<
Si certo, andiamo subito. >>
Mi
alzai e poggiai Kris sul divano. Ancora mi sembrava strano immaginarla
con il
mio nome.
Mi
abbassai per prendere i resti del mio cellulare e cercai di ricomporlo.
Dopo
poco io e Nikki ritornammo in macchina e raggiungemmo
l’ospedale. Le luci
dell’Alba illuminava la città e un altro giorno
cominciava.
Mi
sentivo terribilmente in ansia. Robert ancora non si era risvegliato,
altrimenti ci avrebbero già chiamato. Non volevo pensare al
peggio, ma il mio
unico desiderio era rivederlo e sentire la sua voce ancora una volta.
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Saraligorio1993
: Ciao! Grazie per il commento! Beh dai non preoccuparti, non ti dico
nulla su
Robert ma tu abbi fede! Spero che questo capitolo ti abbia risollevato
il
morale!fammi sapere! ciao.
Tiva95:
Grazie mille! Mi dispiace se ti ho rattristato ma purtroppo
l’inizio è questo!
Non sarà sempre cosi, promesso!!!a presto spero!ciao!
Malia85
: Tesoro!!!!!! Grazie sono felicissima che tu abbia commentato! So che
con questo
capitolo ho rattristato un pò tutti ma vedrai che dopo mi
farò perdonare!Un
bacione ciao!