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Autore: Stella Di Mezzanotte    27/12/2008    9 recensioni
Robert si sarebbe ripreso presto. Si , sarebbe andata cosė. La mia mente pervasa dal panico riusciva a pensare solo questo... [...] Non sapevo che in quel giorno sarebbe iniziata la mia nuova vita...
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                      La piccola Kris

 

Non so per quanto tempo rimasi in quella posizione. Avevo terrore di quello che sarebbe potuto succedere a Robert. Durante quei pochi minuti avevo incrociato altri dottori, che entravano e uscivano da quella sala operatoria, ma nessuno mi aveva dato delle risposte esaurienti circa il suo stato.

In poche parole Robert non aveva gravi danni fisici, ma solo non si risvegliava. Avrei preferito qualsiasi altra cosa piuttosto che questa.

Mi alzai da terra e feci qualche passo nervosamente, sentendo i brividi percorrermi. Aspettavo con ansia Nikki e l’attesa mi stava divorando. Sembravano passate intere ore, piuttosto che pochi minuti. Incredibile come le cose potessero cambiare in così poco tempo. Non me lo sarei mai perdonato se gli fosse successo qualcosa di irreparabile. A quel pensiero ricominciai a piangere. Potevo sopportare tutto, ma non che Robert si trovasse in quelle condizioni a causa mia. In quello strano momento mi passarono per la mente molti momenti passati insieme. Non era il momento adatto, ma non potevo imporre alla mia mente cosa pensare.

Camminavo avanti e indietro per quel corridoio, con le braccia incrociate al petto e lo sguardo basso, mentre le lacrime non cessavano di scendere sul mio viso.

Ricordai la prima volta che ci eravamo incontrati, per le audizioni del film. Il suo sorriso mi aveva contagiato e i suoi occhi mi avevano colpito. Il suo modo di fare così gentile e simpatico mi avevano subito fatta sentire a mio agio, ed era molto difficile per una persona come me. Forse nemmeno con  Michael mi sentivo in quel modo. Assurdo ma vero, il mio ex ragazzo non aveva saputo rendermi felice come lo faceva lui nei pochi momenti che passavamo insieme. Mi sentì una morsa allo stomaco ripensando alle volte in cui mi aveva invitato per passare un po’ di tempo insieme e io avevo rifiutato per la presenza di Michael. A cosa era servito? Probabilmente Michael non meritava tutti i sacrifici che avevo fatto per lui. Era insolito per me pensare queste cose, specie in un momento come quello. Avevo sempre considerato Robert un buon amico e la situazione mi dettava una grande sofferenza. Ma il vuoto e la perdizione che provavo in quel momento non erano paragonabili. Se pensavo alle condizioni di Robert mi sentivo mozzare il respiro all’altezza della gola.

Scossi la testa e mi fermai appoggiandomi al muro. Non avrei potuto fare a meno di Robert, qualsiasi cosa provassi per lui. Era una persona che non doveva mancare nella mia vita.

All’improvviso sentì una mano sulla spalla. Mi girai di colpo, ormai tutti i miei sensi erano all’erta. Un attimo di sollievo mi pervase quando incrociai lo sguardo preoccupato di Nikki. L’abbracciai di slancio, subito ricambiata da lei. Non mi chiese nulla e mi lasciò sfogare. Solo quando mi allontanai mi chiese spiegazioni.

<< Kris che cosa è successo? Ho chiesto alla reception dell’ospedale dove trovarti e mi hanno detto che eri qui per un incidente di Robert. >>

<< S-si, Robert ha avuto un in-incidente… >>

Non riuscivo neanche a dirlo. Lei sospirò e mi abbracciò un'altra volta e io non riuscì a fare a meno del suo contatto. Nikki era tra le persone più importanti della mia vita, l’avevo sempre considerata tale. Stare con lei mi faceva sentire meglio, sentivo che solo lei poteva capirmi. Allontanai il pensiero di Robert a casa sua senza che io ne sapessi nulla e decisi di rimandarlo. Non riuscivo a pensare a nient’altro che a Robert.

<< Puoi dirmi cosa è successo? >>

Mi fece sedere accanto a lei, mentre mi accarezzava i capelli nel tentativo di calmare i miei singhiozzi.

<< Robert mi stava seguendo in macchina,  ma poi ha avuto un incidente con un'altra auto. Non so bene il motivo perché non mi sono mossa di qui. >>

<< Ma come è potuto succedere? E poi perché ti stava seguendo? >>

Le lanciai un occhiataccia.

<< Preferisco non parlarne in questo momento. >>

Lei si accorse del mio sguardo, perché corrucciò il suo,  ma non disse nulla.

<< Devo chiamare gli altri. >>

Con un sospiro si alzò, lasciandomi sola. Non era quello il momento di discutere. Presto anche gli altri ci raggiunsero, o per lo meno quelli che non erano ancora sul set. Vidi i genitori di Robert parlare preoccupati con diversi medici. Fecero entrare solo loro all’interno della stanza dove lo avevano trasferito.

Le sue condizioni adesso erano stabili. Non migliorava, ma non peggiorava. Rimasi lì per tutto il giorno spiegando sempre le stesse motivazioni. Gli altri cercavano di consolarmi, di convincermi che la colpa non era mia, che poteva succedere lo stesso…

Ancora non sapevo la verità su quanto successo, ma non riuscivo a non sentirmi colpevole. A notte inoltrata Nikki mi esortò a tornare a casa per risposarmi. Scossi la testa , non gli avevo ancora detto di Michael.

<< Non posso e non voglio tornare a casa. >>

<< Che significa che non puoi? Kristen ascoltami bene: sono sicura che oggi è successo qualcosa oltre all’incidente di Robert. Per cui tu ora ti alzi da questa sedia e vieni a casa mia.  >>

La guardai cercando di replicare, ma la sua occhiata ammonitrice mi fece rimanere in silenzio.

<< Non provare a dirmi che non è vero. E’ inutile stare qui, torneremo tra qualche ora quando ti sarai riposata un po’ e mi avrai detto tutta la verità.  >>

Mi prese la mano facendomi alzare. Sospirai e non mi rimase altro che seguirla. Per tutto il tragitto fino a casa di Nikki rimasi in silenzio. Quando scendemmo dalla macchina e rividi il portone sentì una morsa allo stomaco. L’ultima volta che avevo visto e sentito la voce di Robert era stato proprio lì. A Nikki non sfuggì la mia espressione e, sospirando ancora di più, mi spinse verso l’entrata.

Entrai nel grande salone della sua casa, e mi sedetti sul divano vicino al camino, come facevo sempre quando arrivavo a casa sua.

Adesso Robert viveva con lei? Non lo sapevo con certezza, ma il fatto che la mia migliore amica non mi avesse detto nulla mi faceva stare ancor peggio e immaginare le cose peggiori. Infondo a me che importava?

La risposta mi venne data da una fitta allo stomaco. Non so quanto tempo rimasi seduta lì, immobile, mi risvegliai solamente quando sentii sulle mani un improvviso calore. Nikki mi aveva preparato una camomilla.

 

<< Bevila, così ti calmi un po’. Adesso però devi dirmi cosa ti è successo. >>

 

Stetti qualche secondo a pensare e poi decisi di dirle la verità. Poggiai la tazza che avevo in mano sul tavolino vicino e la guardai negli occhi.

 

<< Stamattina ho trovato Michael a letto con Camille. >>

 

L’espressione di Nikki cambiò completamente.  Lei e Michael si conoscevano già da qualche anno e di sicuro non si aspettava quella notizia.

 

<< Sono senza parole Kris…  >>

 

Mi abbracciò accarezzandomi i capelli, ma io sospirai. Soffrivo moltissimo, ma in questo momento non riuscivo a pensare ad altro che a Robert.

 

<< Ma Camille… è anche un amica di Robert, come ha potuto… >>

 

Non la lasciai finire e mi alzai in piedi.

 

<< Senti Nikki, so che può sembrarti strano, ma in questo momento non riesco a non pensare a Robert. Questa faccenda dovrà passare in secondo piano. >>

 

Nikki mi guardò con una strana espressione. In effetti c’era l’emergenza di Robert , ma facevo fatica io stessa a capire il motivo per cui il tradimento di Michael stava davvero passando in secondo piano.

 

<< Ehm… in effetti dovresti dirmi anche cosa c’entra Robert in tutto questo. >>

 

<< Forse invece dovresti dirmelo tu, Nikki. Cosa ci faceva Robert in casa tua? >>  il mio tono irritato la fece sorridere leggermente.

 

<< Non ho avuto il tempo di dirtelo Kristen. Quando ieri pomeriggio eravamo tutti all’aeroporto e tu sei andata via, io e Robert abbiamo parlato un po’. Lui mi ha detto che era in affitto, così anche per avere un po’ di compagnia gli ho detto che poteva venire a stare da me. Dato che abbiamo solo quattro giorni di libertà, prima di tornare al set, poteva provare ad abitare qui con me, almeno si risparmia l’affitto. Condivideremo le spese. >>

 

Non mi convinceva. Anzi… mi dava molto fastidio quella situazione.

 

<< Come mai questa scelta improvvisa? >>

 

<< Perché dato che dobbiamo girare tre film , quasi in contemporanea, meglio stare vicini. Tu abiti… bè insomma stavi con Michael, quindi non te l’ho chiesto.  >>

 

Nulla da fare. Ero molto infastidita da quella situazione. E se Nikki provava qualcosa per Robert?

 

<< Non farti strane idee Kris. Tra me e Robert c’è solo amicizia. >>

 

La guardai sorpresa.

 

<< Ma io non…  >>

 

Si alzò, anche lei, e mi prese per mano.

 

<< Non c’è bisogno di dire nulla Kristen. La verità ti si legge in faccia. >>

 

Cosa? Cosa voleva dire? Forse pensava che io fossi gelosa, ma non lo ero… no?  Scossi la testa e respirai profondamente. Ero solo stanca , per questo mi sentivo confusa. Robert era un mio amico, così come Nikki, non poteva che farmi piacere se in futuro fosse successo qualcosa, tra loro.

 

Le sorrisi leggermente e lei mi trascinò al piano di sopra.

 

<< Che dobbiamo fare sopra? >>

 

<< Dobbiamo prendere qualche vestito a Robert, per quando si risveglierà. L’ho già detto a sua madre, visto che noi saremmo tornate ancora prima che loro se ne andassero. >>

 

Non risposi e la seguii nella camera di Robert. Riconobbi quella che prima era la sua camera degli ospiti. C’era un letto matrimoniale, qualche mobile, un armadio e un alta finestra che dava sul cortile.

 

Guardai al di fuori, distrattamente, fin quando la voce di Nikki non mi distrasse.

 

<< Ecco dov’eri finita, senti la mancanza di Rob vero piccola Kris? >>

 

<< Con chi stai parlando? Io sono qui… oh! E’ lei chi è? >>

 Vidi Nikki accarezzare un piccolo batuffolino bianco, acciambellato sul letto. Rimasi sorpresa quando prese tra le braccia una piccola gattina bianca.

<< E’ la gatta di Rob. L’ha trovata per strada ed è stato amore a prima vista per entrambi, sono inseparabili. >>

<< Robert ha un gatto? Non lo sapevo… >>

Mi avvicinai e accarezzai quella piccola testolina. Era una gattina adorabile, bianca come la neve e due grandi occhi verdi incorniciavano quel musetto delizioso.

<< Ciao Bellissima! Come hai detto che si chiama? >>

Ero sicura che avesse detto il mio nome, ma potevo essermi sbagliata.

<< Si chiama Kris. >>  mi rispose la mia amica, con un sorrisino.

Mi bloccai nell’atto di accarezzare quella gattina. Allora avevo sentito giusto?! Era il diminuitivo del mio nome. Come mai Robert l’aveva chiamata proprio così?

<< Ti ha detto perché l’ha chiamata così? >>

Nikki sorrise ancora, ma scosse appena il capo. Mi lasciò la gattina tra le braccia e aprì il borsone di Robert, per prendere qualche vestito.

<< Non so che dirti… saranno stati i suoi occhi a convincerlo. Li avete dello stesso colore. >>

Io sbuffai una risata. Alzai la gattina, sempre tenendola in braccio, e le guardai attentamente gli occhi. In effetti la tonalità di verde era molto simile.

Sospirai, ricominciando ad accarezzarla. Ripensai che una volta sul set, parlando con Robert, venne fuori il discorso che io avevo sempre sognato di avere una gattina bianca.

Sorrisi. La vita era proprio strana alle volte.

Sentii il mio cellulare suonare, così scesi al piano di sotto. Una volta scese le scale presi il cellulare che era rimasto sul divano. Mi sedetti e guardai il display. Strinsi forte le dita attorno al telefonino. Michael aveva anche la faccia tosta di chiamarmi. In un attimo tutto quello che avevo deciso di accantonare mi piovve addosso, come una secchiata d’acqua gelata. Chiusi la chiamata un paio di volte , ma alla terza volta che provò a chiamarmi risposi con tutta la rabbia che avevo dentro.

<< Cosa diavolo VUOI? >>  quasi urlai, facendo spaventare la piccola Kris, che avevo ancora in braccio.

<< NO Michael, non intendo ascoltarti. Ho visto tutto quello che dovevo vedere. E’ finita ormai, non chiamarmi mai più… STRONZO! >>

Lanciai il telefonino a terra, che si aprì facendo uscire la batteria. Le diedi un calcio, facendola sbattere contro il muro di fronte.

Cercava ancora di salvare la situazione. Chissà da quanto tempo mi tradiva con quella maledetta, mentre io ero a lavorare sul set. La cosa che più mi faceva male pensare erano tutte le sue bugie. Diceva di amarmi e invece le parole che disse a Camille ancora mi risuonavano nel cervello.

Non che mi lamenti, anzi…

Eh certo che non si lamentava! La rabbia mi sommerse, così strinsi forte a me la gattina. Lei non si mosse e continuava a guardarmi con quegli occhioni verdi. Sorrisi tra le lacrime, che lentamente mi solcavano il viso. Sembrava che avesse capito che anch’io stavo male. Volevo Robert, come lei, in quel momento più che mai.

<< A noi due manca Rob, vero tesoro? >>

L’accarezzai e lei cominciò a farmi le fusa. Sentì Nikki scendere le scale, così mi voltai verso di lei.

<< Kristen… >>

Sospirò e si sedette accanto a me. Le feci un cenno del capo. Andava bene così, mi sarebbe passata prima o poi. Ci stavo malissimo, ma in quel momento il pensiero di Robert dominava su tutti gli altri.

<< Non ti merita. Questa cosa mi ha sorpreso, ma sii sincera con te stessa Kristen. Tra voi le cose erano già finite… >>

Voltai il capo dalla parte opposta alla sua. Queste erano cose che non volevo sentire. Probabilmente era la verità, e questo dimostrava molte cose.

Sentii Nikki sospirare. Aveva capito che non ne volevo discutere.

<< Ho preso tutto, se ti senti possiamo tornare in ospedale. >>

Mi voltai di nuovo verso di lei, che ora mi sorrideva rincuorante.

<< Si certo, andiamo subito. >>

Mi alzai e poggiai Kris sul divano. Ancora mi sembrava strano immaginarla con il mio nome.

Mi abbassai per prendere i resti del mio cellulare e cercai di ricomporlo. Dopo poco io e Nikki ritornammo in macchina e raggiungemmo l’ospedale. Le luci dell’Alba illuminava la città e un altro giorno cominciava.

Mi sentivo terribilmente in ansia. Robert ancora non si era risvegliato, altrimenti ci avrebbero già chiamato. Non volevo pensare al peggio, ma il mio unico desiderio era rivederlo e sentire la sua voce ancora una volta.

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Saraligorio1993 : Ciao! Grazie per il commento! Beh dai non preoccuparti, non ti dico nulla su Robert ma tu abbi fede! Spero che questo capitolo ti abbia risollevato il morale!fammi sapere! ciao.

Tiva95: Grazie mille! Mi dispiace se ti ho rattristato ma purtroppo l’inizio è questo! Non sarà sempre cosi, promesso!!!a presto spero!ciao!

Malia85 : Tesoro!!!!!! Grazie sono felicissima che tu abbia commentato! So che con questo capitolo ho rattristato un pò tutti ma vedrai che dopo mi farò perdonare!Un bacione ciao!

 

  
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