Da qualche giorno ormai eri strano, più del solito. Sparivi per delle ore, non che la cosa non fosse normale, ma non sparivi nella tua palestra, né ti ritrovavamo a poltrire in qualche angolo della Sunny.
Anche adesso non ci sei.
Chissà dove sei… da un po’ ti cerco ma nulla, non riesco a trovarti.
Il punto è che mi manchi, mi manca guardarti.
Mi manca la tua presenza.
 
Rassegnata a dover aspettare l’ora di cena per vederti mi dirigo verso la biblioteca, per leggere un po’ sperando che il tempo, che mi separa dalla cena, scorra più velocemente.
Apro la porta lentamente e davanti a me quello che mai mi sarei immaginata di vedere.
Tu.
Il mio incubo, il mio sogno.
L’uomo che amo.
Seduto a gambe incrociate sul divano rosso della biblioteca, la testa appoggiata allo schienale, dormi.
Appoggiato alle tue gambe, tra le mani rilassate, riposa un volume aperto a metà.
Vicino a te un minuscolo pezzetto di carta, probabilmente un segnalibro.
 
Sorrido intenerita dalla scena, decidendo di imprimerla bene nella mia mente. Non capita tutti i giorni di incontrarti qui, con un libro in mano.
Ecco perché sparivi e nessuno sapeva dove fossi.
Ho scoperto il tuo piccolo segreto.
Sorrido compiaciuta continuando a guardarti.
Sei così bello amore mio.
Mi avvicino.
Piano tolgo il tomo dalle tue mani e lo giro verso di me, per vedere cosa stavi leggendo; poesie.
Poesie sull’amore.
Incuriosita, guardo la pagina in cui ti eri fermato.
 
 
"L’amore,
 fosse esso solo passione e desiderio.
 Fosse esso solo felicità e gioia.
 Fosse esso solo batticuore e sorrisi.
 No!
 Esso è anche dolore e angoscia.
 Gelosia, rabbia e impotenza.
 Dolore al petto e senso di oppressione.
 Paura di perdere la persona amata.
 L’amore,
 piccolo grande sentimento sconosciuto
 semplice e complicato compagno di vita
 croce e delizia per l’uomo,
 dimmi come salvare il mio cuore
 dimmi come donarlo
 dimmi come si fa ad amare
 e come si fa a farsi amare."
 

Conosco bene questo volume, queste poesie, parlano tutte d’amore sono molto tristi e molto belle.
Parlano della paura d’amare, del desiderio di avere affianco una persona e non trovare il coraggio per fare di tutto per averla.
Parlano del dolore.
Perché, Zoro, stavi leggendo questa poesia?
Ti sei innamorato amore mio?
Di chi?
Di chi sei geloso?
Chi hai paura di perdere?
Chi ti fa battere il cuore e a chi vuoi donarlo?
Chi vuoi amare e da chi vuoi farti amare?
 
Un peso sul cuore.
Mi rendo conto che non è detto che sia io.
Che posso perderti.
Che ho sempre dato per scontato che tu ci fossi, e se dovessi lasciarmi perché qualcuna ti ha rapito il cuore? Cosa farei io?
Lo so cosa farei, ti lascerei andare, perché ti amo, perché voglio la tua felicità-
Rileggo per l’ennesima di nuovo questa poesia, questa volta dandole il giusto significato, dando alle parole il giusto peso.
 
Ti guardo.
Dormi ancora profondamente.
Mi avvicino alla scrivania prendo un pezzo di carta e ci scrivo poche semplici righe:
 

L’amore non è solo dolore
È la forza di un sorriso, il calore di un abbraccio.
È in una presenza costante.
L’amore è ammettere di avere paura.
IO HO PAURA.

 
Lo appoggio sul libro che rimetto tra le tue mani.
Me ne vado sperando che tu capisca, sperando di non aver rovinato tutto.

Ho paura di perderti
Di non essere alla tua altezza.
Ho paura a dirti quello che provo.
Ho paura di aver frainteso le tue parole.
Ho paura di non meritare la felicità che sento quando sono con te.
Sono geloso, possessivo e spesso mi comporto da stupido.