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Autore: Leon92    23/04/2015    6 recensioni
Questa storia riprende 6 mesi dopo gli avvenimenti del capitolo 699. Ho deciso di scrivere questa storia perché sono rimasto parecchio deluso dal finale di questa serie che considero molto importante per me e che mi ha accompagnato per tutta la mia adolescenza. Cercherò di creare un finale che mi soddisfi e che spero soddisfi anche voi. Parlerò delle conseguenze del dopoguerra. Si parlerà della crescita di alcuni personaggi, soprattutto Naruto, ma si parlerà anche di amore, a volte non corrisposto e a volte scoperto in maniera del tutto imprevedibile.
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Naruto/Sakura, Sasuke/Sakura
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo | Contesto: Dopo la serie
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Cap 16

“Io mi chiamo Kakashi Hatake”

“Non ho alcuna intenzione di dirvi cosa mi piace e cosa non mi piace”

“I miei sogni nel cassetto? Be, anche se ve li dicessi…”

“E per finire ho diversi interessi”

 

“Io mi chiamo Naruto Uzumaki”

“Mi piace il ramen. Soprattutto quello che mi offre il maestro Iruka all’Ichiraku”

“Ciò che odio sono quei tre minuti in cui aspetto che il ramen sia pronto”

“Il mio sogno per il futuro è superare in abilità tutti gli Hokage……”

….e far capire a tutta la gente del villaggio quanto sono forte”

 

“Mi chiamo Sasuke Uchiha”

“Odio un sacco di cose e non me ne piace nessuna in particolare”

Non voglio parlare dei miei sogni…………ma ho un’ambizione!”

“Riportare agli antichi fasti il mio clan…………….”

“……….ed uccidere una certa persona”

 

“Io sono Sakura Haruno”

“C’è una cosa che mi piace…anzi, una persona”

“Non so se dirvi il mio sogno nel cassetto”

“NO! NON C’E’ LA FACCIO!

“E una cosa che odio è Naruto”

“I miei hobby be………….”

 

 

Il loro ricordo più bello, e allo stesso tempo più doloroso.

La fondazione della Squadra 7.

Il momento in cui Kakashi, Naruto, Sakura e Sasuke si sono dichiarati a vicenda i loro sogni, le loro ambizioni e i loro desideri più intimi.

Il momento in cui sono diventati amici.

Quello è stato il primo passo che avrebbe intrecciato i loro destini per sempre.

Un legame talmente forte che non si sarebbe mai potuto spezzare. Mai.

Nonostante le vicissitudini e le intemperie che hanno dovuto affrontare, quel legame è riuscito a resistere.

E gli ha resi ciò che sono oggi. Una squadra affiatata ed imbattibile.


 

Ma adesso, quello stesso legame rischia di spezzarsi per gli errori commessi in passato.

 

 

“Errori del passato”

 

 

“Maestro Kakashi!” esclamò la kunoichi seduta ancora sulla sedia, guardando dritto di fronte a se con lo sguardo perso nel vuoto “Si ricorda il giorno della presentazione della Squadra 7 ? Quando ci  siamo dichiarati  a vicenda i nostri sogni e le nostre ambizioni?”

 

“Certo che me lo ricordo. Come potrei mai dimenticarlo. Mi sembra solo ieri che eravate ancora dei piccoli genin che non conoscevano il gioco di squadra. Adesso siete diventati dei ninja di tutto rispetto” rispose il jonin accennando un sorriso, ricordando quei meravigliosi momenti.

 

“Qui ci sono due campanelli. Il vostro compito sarà di rubarmeli entro mezzogiorno. Chi non ci sarà riuscito per allora salterà il pranzo, verrà legata ad un tronco e mi starà guardare mentre mangio. Usate pure gli shuriken. Anche perché, se non farete sul serio, non supererete mai quest’esame”

 

                           “Siete tutti promossi”

 

“Ahahahahah! Non potrò mai dimenticare la faccia che avete fatto quel giorno. Eravate letteralmente terrorizzati. Grazie all’esame dei campanelli avete imparato cos’è il gioco di squadra, la cooperazione, a lottare insieme per un’obiettivo comune e lo spirito di sacrificio.

La squadra 7 è stata la prima squadra a passare questo esame. Per questo motivo non potrò mai dimenticarlo. Tu, Naruto e Sasuke siete stati i miei primi allievi” esclamò Kakashi finendo il suo discorso. Voleva un gran bene alla sua squadra. Non avrebbe mai voluto vederli separati.

 

“Già. L’esame dei campanelli. Eheh! Che magnifici ricordi. Tra i più belli della mia vita. Un’esperienza indimenticabile. E’ stato un grande insegnamento di vita.  Non avremmo potuto avere insegnante migliore di lei” esclamò la kunoichi guardando il suo maestro con aria piena di gratitudine.

 

Il jonin, con il sorriso sulle labbra, nascoste dalla maschera, fece un semplice cenno di assenso, in segno di ringraziamento. Dopotutto, era pur sempre Kakashi Hatake.

 

 “Sa, ai tempi, quando Sasuke ci disse che avrebbe fatto di tutto per inseguire la sua ambizione, non credevo che si sarebbe spinto fino a questo punto. Quando l’ho capito, ormai, era troppo tardi. Il desiderio di vendetta e la sua voglia di potere l’ho avevano inghiottito del tutto. Inghiottito nell’oscurità.
Forse lo sa, ma, prima che Sasuke partisse dal villaggio feci un’ultimo tentativo, da sola, per fermarlo”

Quasi come un dejavu, quegli orribili ricordi tornarnono a tormentarla ancora una volta.


“L’ho implorato con tutta me stessa. Sono arrivata a dichiarargli i miei sentimenti pur di fermarlo. Ma è stato inutile. Aveva fatto la sua scelta. La vendetta.

Le sue ultime parole prima che mi tramortisse sono state…….."

 

“Ancora oggi non ne capisco il reale significato. L’ha detto perché, in fondo, prova qualcosa per me? Oppure, perché sono sua amica e mi vuole bene come tale? Non ho mai trovato una risposta.
Avrei fatto di tutto pur di restare al suo fianco. Anche partire insieme a lui, se fosse stato necessario”
Sakura era ancora tormentata da quei pensieri. Sentiva ancora quella sensazione, quel….rimpianto per non essere stata capace di fermarlo.

 

“Tsk. Spero tu stia scherzando, Sakura” esclamò Tsunade, stupendosi delle parole della sua allieva “Questa è una delle cose più stupide che io abbia mai sentito. Mi stupisco di te. Dico davvero”

 

“C-Come stupide? Cosa intende dire?” domandò la rosa,  guardando la sua maestra dritto negli occhi.

 

Tsunade la guardò con aria di rimprovero. Non riusciva a credere alle parole della sua allieva. Come poteva essere stata cosi irresponsabile.

 

“Ha ragione l’Hokage” esclamò Kakashi, dando supporto a Tsunade “Hai mai pensato a quali sarebbero state le conseguenze? Cosa sarebbe successo se tu avessi seguito Sasuke ed abbandonato il villaggio? Probabilmente, a quest’ora, saresti anche tu una nukenin, una ninja traditrice. Saresti diventata una ricercata, una criminale e  ti troveresti in una cella di sicurezza.
Guarda che non è un gioco, Sakura. La diserzione, o come nel caso di Sasuke il tradimento, può essere punito con il massimo della pena. Abbandonare il proprio paese e i propri amici per inseguire i propri interessi non è una cosa da poco”

 

“Io…io…lo so. So che stavo per commettere un madornale errore. Ma ero ancora una ragazzina ed ero innamorata. L’uomo che amavo se ne sarebbe andato per sempre, se io non avessi fatto qualcosa per fermarlo. Avrei rischiato qualunque cosa pur di convincerlo a rimanere al villaggio. Per potergli far dimenticare il suo desiderio di vendetta. Mi creda, ci ho provato ma, a volte, le parole non bastano”

 

“Ti capisco perfettamente. Anch’io ho provato a convincere Sasuke, a fargli dimenticare il suo desiderio di vendetta. Ma, è stato tutto inutile” esclamò Kakashi, riportando alla mente uno specifico ricordo del passato.

 

“La vendetta non porta mai a nulla di buono. Anche se la realizzi. Ti lascia solo un grande vuoto dentro. Alla fine, le persone a noi care non torneranno da noi. Tutto ciò che possiamo fare e andare avanti, continuando a vivere anche per coloro che non ci sono più”. Kakashi, in quel momento, non stava pensando solo a Sasuke, ma anche ai suoi miglior amici, Rin e Obito, entrambi morti prematuramente a cause delle guerre avvenute in passato. Entrambi hanno combattuto per quello in cui credevano, giusto o sbagliato che fosse, dando tutto loro stessi per creare un futuro migliore ai propri cari.

 

“Kakashi ha ragione. Sasuke era consapevole della propria scelta. Sapeva che abbandonando il villaggio sarebbe diventato un nukenin per il resto della sua vita. Per questo non ha voluto coinvolgerti. Che lui provasse amore o amicizia nei tuoi confronti non possiamo saperlo. Ciononostante ti ha impedito di seguirlo. Forse per lui saresti stata un peso inutile, oppure non voleva che tu perdessi la vita nel ten. Non lo so. Quello che conta e che, in quel preciso istante, ha fatto la scelta giusta. Ti ha impedito di compiere un’errore che avresti rimpianto per tutta la vita”

 

Tsunade, anche se era convinta che le azioni di Sasuke fossero sbagliate, capì che in quel momento aveva, forse, agito per il bene di Sakura. Per questo motivo, dicendogli quelle parole, sperava di dare un po’ di conforto alla sua allieva.

 

“S-Si! Sicuramente l’ha fatto per me. Perché non voleva che mi facessero del male. Lui tiene a me, ne sono sicura” esclamò la rosa, riacquistando la sua sicurezza. Sasuke l’aveva protetta dal suo desiderio di vendetta. Sicuramente era quello il motivo per cui l’ha fatto, pensò tra se e se.

 

“Fortunatamente le cose sono andate cosi. Dimmi una cosa, Sakura. Per curiosità. Se Sasuke avesse acconsentito nel portanti con se, cosa credi che avrebbe fatto Naruto? Cosa avrebbe provato in quel momento? Te lo sei mai chiesta?” domandò Kakashi, riflettendo alla sua stessa domanda. Non voleva nemmeno pensare a quali conseguenze, a quali sofferenze, avrebbe portato quella nefasta scelta.

 

Sakura spalancò gli occhi udendo la domanda del suo maestro. Non ci aveva mai lontanamente pensato a quell’eventualità. Alla fine, lei era rimasta al villaggio e quindi era inutile farsi queste domande. Ma, se le cose fossero andate diversamente? Cosa sarebbe successo.

 

“E-Ecco….i..io…….non lo so. Non me lo sono mai chiesta. In quel momento, il mio unico scopo era quello di non separarmi da Sasuke. Non ho mai pensato a Naruto. Ai suoi sentimenti. Probabilmente ne avrebbe sofferto e avrebbe fatto di tutto per fermarci. Conoscendolo, sarebbe arrivato in capo al mondo pur di impedirci di fuggire dal villaggio” esclamò Sakura pensando al biondo. Non avrebbe mai voluto vederlo soffrire.

Nonostante ai tempi lo considerasse un ninja impulsivo e rompiscatole, doveva ammettere a se stessa che, con il passare del tempo, aveva occupato un posto importante nella sua vita. Un posto importante nel suo cuore. Lui era stato la sua ancora di salvezza. Un supporto morale nei momenti di tristezza. Un modello da seguire. Lui le aveva dato la spinta per migliorarsi. Per poter diventare un ninja migliore. Per non essere più considerata una persona inutile.

 

“Tu e Sasuke siete davvero molto importanti per Naruto. Se foste fuggiti insieme, non avrebbe semplicemente sofferto. Ne sarebbe uscito distrutto. Voi due siete i suoi migliori amici. I suoi primi veri amici.
Certo, avrebbe sopportato la fuga di Sasuke. In fin dei conti, Naruto prova nei suoi confronti una profonda amicizia. Lo considera un fratello. Prima o poi sarebbe riuscito  a convincerlo a tornare. Come infatti è stato.
Ma, se anche tu avessi deciso di seguire Sasuke, di fuggire insieme a lui, be, allora neanche io saprei dirti cosa sarebbe accaduto. Per Sasuke nutre solo amicizia, ma, per te, Naruto prova qualcosa di notevolmente più forte, lui ti…………….”

 

“ADESSO BASTA, KAKASHI!” gridò L’Hokage, interrompendo brutalmente il discorso del jonin di fronte a se.

Anche questo faceva parte della promessa che aveva fatto a Naruto. Doveva tener fede alla sua parola.

 

Sakura e Kakashi guardarono la donna basiti. Per quale motivo aveva reagito in quello strano modo. Dopotutto stavano solo discutendo di cose che potevano benissimo accadere. Per quale motivo gradire a quel modo. Stava nascondendo qualcosa? Pensarono tra loro.

 

“Smettiamola con questi discorsi inutili. Quel che è stato è stato. Il passato non si può cambiare. Porsi queste domande adesso, non servirà a un bel niente. Sasuke ha commesso degli errori. Ha raggiunto Orochimaru e si è allenato con lui per ben 3 anni” esclamò Tsunade, sedendosi nuovamente sulla poltrona con le braccia incrociate e l’aria corrucciata.

 “Dopodiché ha deciso di tradire il suo stesso maestro, uccidendolo senza nessuna esitazione.
Si è creato una nuova squadra, formata da ninja con abilità innate fuori dal comune. I suoi componenti sono Suigetsu, Karin e Juugo. Tutti loro sono stati perdonati per le azioni commesse in passato. Soprattutto dopo il supporto che ci hanno dato durante la grande guerra. Anche questa è stata una decisione presa da tutti e 5 i Kage.
Da quel momento, si è messo alla ricerca di suo fratello, Itachi Uchiha. Membro dell’Akatsuki. L’uomo che ha da sempre cercato di uccidere. Colpevole di aver sterminato la sua stessa famiglia e il suo intero clan.
Secondo le nostre informazioni, durante la sua ricerca, ha ucciso un altro membro dell’Akatsuki. Un nukenin del Villaggio della Roccia di nome Deidara. Il corpo non è stato mai trovato.
Infine, Sasuke è riuscito a rintracciare suo fratello e, dopo una brutale battaglia, ad ucciderlo.
Queste sono cose che già sapete, vero?”
domando la donna, guardando i due ninja di fronte a lei. Doveva esserne sicura prima di continuare.

 

“Si. Esatto. Le cose sono andate proprio cosi. Alla fine, Sasuke ha ottenuto la sua vendetta. Anche se, è stato Itachi stesso a volersi far uccidere. Voleva che, una volta ottenuta la sua vendetta, Sasuke tornasse al villaggio. A quanto pare, Itachi ha sacrificato la sua stessa vita, impedendo il colpo di stato degli Uchiha, per proteggere l’intero villaggio e tutti i suoi abitanti. Si è comportato da vero Hokage” esclamò Kakashi ricordando la sua prima battaglia contro di lui. Ne usci sconfitto, ma non ucciso. Itachi l’ho intrappolò in una delle sue tecniche illusorie per evitare di combattere contro di lui. Forse questo era stato il suo tentativo di salvargli la vita.

 

“Già. Sasuke è stato manipolato da suo fratello. Ha fatto di lui quello che voleva, usandolo per i propri scopi” esclamò Sakura dando supporto al suo maestro. Anche lei conosceva la storia di Itachi, non proprio nei dettagli. Adesso riusciva a capire, almeno in parte, quello che ha provato Sasuke in passato.
Vedere uccisa la propria famiglia davanti agli occhi dev’essere un vero e proprio incubo. Soprattutto se ad ucciderla e un membro della tua famiglia di cui ti fidi ciecamente. Un’esperienza orribile, che nessun essere umano dovrebbe vivere nella sua vita. Volente o nolente, questi sono traumi che non passeranno mai.

 

“Vi dico una cosa. Se a questo punto della storia, Sasuke avesse deciso di tornare al villaggio, sarebbe stato sicuramente perdonato per le azioni commesse. Anche se è fuggito dal villaggio per poter compiere la sua vendetta, ha ucciso tre ricercati che possedevano una taglia altissima. Orochimaru e due membri dell’Akatsuki. Questa non è una cosa da poco. La sua fuga sarebbe stata perdonata e noi adesso non staremo qui a discutere. Ma, come sappiamo, le cose sono andate diversamente.
Ed è qui che le azioni di Sasuke si fanno davvero gravi”
esclamò Tsunade alzandosi nuovamente dalla sua poltrona, girandosi per guardare fuori dalla finestra. Tsunade stava per rivelare ciò che Sasuke aveva fatto dopo l’uccisione di suo fratello.

 

“Sta parlando del Summit dei 5 Kage, vero? Sia io che il maestro Kakashi sappiamo come sono andate le cose. Sasuke ci ha raccontato che ha ucciso il provvisorio Sesto Hokage, Danzou. Per vendicare suo fratello, che è stato costretto ad uccidere il clan Uchiha per suo ordine” Ancora una volta, alla kunoichi tornarono alla mente quegli orribili ricordi. Non aveva mai visto Sasuke comportarsi in quel modo. Era davvero accecato dalla vendetta.

 

 “Quello che ha fatto è inqualificabile. Sasuke non ha soltanto ucciso Danzou, ma ha anche attentato alla vita di tutti gli altri Kage presenti al Summit. In quel momento, ha dichiarato guerra a tutti e 5 i Paesi Ninja, nessuno escluso. Ha ucciso un sacco di samurai che erano presenti a guardia del Paese del Ferro per riuscire ad arrivare a loro. Inoltre, ha anche cercato di catturare KillerBee, la forza portante dell’Ottacoda. Capito, Sakura! Questo è un fatto gravissimo. Per queste cose si rischia la pena di morte. Mifune, il Raikage e tutti gli altri non hanno dimenticato la faccenda. Io compresa, anche se non ero presente. Per questo Sasuke è stato processato” Tsunade camminò lentamente fino ad arrivare di fronte alla sua allieva, ancora seduta alla sedia posizionata al centro della stanza.

 

Sakura stava iniziando a tremare leggermente. Teneva le mani intrecciate e strette per la tensione. Cosa avrebbe potuto dire per tentare di giustificare il comportamento di Sasuke.

 

“S-S-Sasuke…..lui….no…non è stata colpa sua. Non era in se. E’ stato manipolato da Itachi e da Tobi. Per questo ha fatto quello che ha fatto. Non era consapevole di quello che faceva” .

 

“Questo non è vero. Sasuke era perfettamente consapevole di quello che faceva. Obito gli ha raccontato la verità su suo fratello. Come ha fatto con me, Naruto e Yamato. Non è stato obbligato. E’stata una sua scelta. Presa in piena coscienza. E anche se fosse stato manipolato, ciò non giustifica le sue azioni. Ha ucciso delle persone. Questo è un dato di fatto. L’hai visto anche tu, non è vero. Hai visto cosa stava per fare a quella ragazza con i capelli rossi, Karin se non sbaglio” esclamò Kakashi in tono serio. Ricordava perfettamente ogni dettaglio. La ferita della ragazza era vicina al cuore. Se Sakura non l’avesse curata per tempo, sarebbe sicuramente morta.

 

“Ok. Forse avete ragione voi. Forse l’avrebbe uccisa. O forse Sasuke l’avrebbe risparmiata anche senza il mio intervento. Non potete dirlo con certezza. In fondo, anche lei è stata una sua  compagna di squadra. Non è detto che non gli volesse bene” esclamò la rosa difendendo nuovamente l’amico. Sia Tsunade che Kakashi erano contrariati dalle azioni di Sasuke. Solo lei pareva prendere le sue difese.

 

“Ha tentato di ucciderti?” esclamò Tsunade a bruciapelo. Kakashi gli raccontò come erano andate le cose dopo il Summit, senza omettere nessun particolare.

 

La kunoichi spalancò gli occhi e la bocca per la sorpresa. Non sapeva cosa dire. Era…confusa.

 

“Q-Q-Questo cosa c’entra. Non ha niente a che fare con…….” Balbettò la rosa, non nascondendo la sua titubanza. Non voleva rispondere a quella domanda. Non poteva rispondere. Non solo per paura della loro reazione, ma soprattutto per la paura della risposta che avrebbe dato.

 

“RISPONDI ALLA DOMANDA, SAKURA! SASUKE HA TENTATO DÌ UCCIDERTI, SI O NO?” domandò Tsunade con più forza. Esigeva una risposta immediata a quella domanda. Voleva sentire la sua risposta.

 

“E-Ecco….io….non….non” sussurrò la rosa tenendo gli occhi abbassati e il viso coperto dai capelli.

 

Quei ricordi che aveva cercato di dimenticare a tutti i costi, risorsero ancora una volta nella sua mente come fossero una doccia gelata. Lo sguardo di ghiaccio di Sasuke su di lei, la sua follia, la sua sete di sangue la paralizzarono completamente. Non credeva che Sasuke sarebbe stato capace di tanto.
Voleva evitare a tutti i costi di rispondere a quella domanda. Evitare di  rispondere a se stessa.
Cosa avrebbe risposto? Cosa sarebbe accaduto? Cosa avrebbe pensato di lui?
Altri dubbi, altre domande vorticarono nella sua testa, come a voler formare un violento tornado.

 

“Basta, Sakura. Smettiamola di prenderci in giro. Io ero presente. Sasuke ha cercato di ucciderti per ben due volte. La prima volta fui io a salvarti, la seconda volta fu merito di Naruto, arrivando all’ultimo momento. Mi è bastato guardarlo negli occhi per capire che avrebbe fatto sul serio. Sono sicuro che non avrebbe esitato ad ucciderti. Ad uccidere me. Se non ci fosse stato Naruto, a quest’ora, Sasuke sarebbe ancora a piede libero, inghiottito dalla sua stessa oscurità. Anche questo è stato un’aggravante che ha inciso sulla decisione finale dei 5 Kage” esclamò il jonin guardando le due donne una di fronte all’altra.

 

“Non ho mai voluto rispondere a quella domanda” esclamò la rosa, stringendo i pugni e tenendo sempre gli occhi chiusi per non far uscire le lacrime “Anche adesso ho paura di dare una risposta. Qualunque essa sia. L’unica cosa che posso dire in sua difesa e che lui ha agito cosi soltanto per difendersi. Io stessa ho cercato di ucciderlo pur di fermarlo. Ma è stato inutile. Non ne ho avuto il coraggio. Non ne ho avuto la forza. Sono…..sono…..debole. Sasuke, invece non ha mai avuto nessuna esitazione. Avrebbe ucciso chiunque si sarebbe messo tra lui e la sua vendetta. Non voleva il nostro aiuto. Non l’ha mai voluto. Solo Naruto non si è mai arreso. Ha creduto in lui fino alla fine. E’ riuscito a cambiarlo. A riportarlo a casa.
Io, alla fine, non sono stata in grado di fare niente”

 

“Ti sbagli. Hai aiutato un sacco di feriti a guarire durante la grande guerra. Hai combattuto alla pari insieme a Sasuke e Naruto. Adesso stai gestendo un’intero ospedale. Non voglio più sentirti dire una cosa del genere. Tu non sei inutile. Sei più forte di quanto pensi. Devi credere nelle tue capacità di ninja, nelle persone che ti stanno intorno e,soprattutto, devi credere in te stessa, in quello che ti dice il cuore.
Sono sicura che se lo farai, un giorno troverai la vera felicità”
esclamò Tsunade strofinando la testa della kunoichi con fare affettivo. Sakura era come la figlia che non aveva mai avuto. L’aveva vista crescere e le aveva insegnato tutto quello che sapeva riguardo le arti mediche. Non voleva che la rosa compisse gli stessi sbagli che aveva compiuto lei in passato. Doveva aiutarla a credere in se stessa.

 

“Tsunade ha ragione. Vedrai che con il tempo tutto si sistemerà. Devi solo avere pazienza” esclamò Kakashi sorridendo ed avvicinandosi alla rosa per poterla guardare nei suoi splendidi occhi verdi.

 

“V-Vi ringrazio. A-Avete ragione. Devo essere ottimista. Sicura di me. Sasuke ha fatto molti errori in passato ed e giusto che ne paghi le conseguenze. Qual è stata la condanna? Devo saperlo”

 

Tsunade e Kakashi fecero entrambi un veloce segno d’assenso con la testa. Era arrivato il momento di parlare della parte più difficile. La sentenza.

 

“I 5 Kage e la giuria hanno deciso che………………”

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti :)

Come va? Nel prossimo capitolo concluderò il flashback e saprete tutto quanto. La sentenza e….. Basta cosi, non dico altro.

Questo capitolo è stato più lungo del previsto. Ho introdotto alcune delle mie riflessioni e ho voluto condividerle con voi. Giuste o sbagliate che siano.

Molti di voi si staranno annoiando leggendo questi capitoli un po’ complessi. Vi chiedo solo di avere un po’ di pazienza. Per me, questi sono davvero capitoli importanti.

Ringrazio ancora tutti i lettori e tutti coloro che recensiscono ed esprimono le loro opinioni.

Un saluto e al prossimo capitolo :)

 

 

 

 

Leon92

 

   
 
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