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Autore: Arya_95    23/04/2015    2 recensioni
Fanfiction semi-interattiva!
Saaalve! Sono qui per spiegarvi velocemente la mia ennesima pazzia.
Adoro la musica e spesso prendo ispirazione da canzoni per scrivere le mie storie o pezzi di esse per cui ho deciso di fare una raccolta di brevi fanfiction, ognuna ispirata ad una canzone diversa!
Ho scritto 'semi-interattiva' per un motivo però, mi farebbe piacere se qualcuno di voi volesse partecipare e consigliarmi una canzone!
Ovviamente le parole a mia disposizione in questo spazio sono troppo poche per cui non posso far altro che invitarvi ad aprire il link per sapere cosa dovete fare!
Nel primo capitolo c'è già una primissima e brevissima storia, una Rose/Scorpius ovviamente, ispirata a photograph di Ed Sheeran e...beh si è incentrata su una fotografia e su un riavvicinamento!
ps. la frase del titolo è una citazione del poeta tedesco Heinrich Heine
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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NOTE: Salve! Innanzitutto devo decisamente scusarmi per questa lunga assenza.
So che sono mesi che non aggiorno questa storia ma non sapevo davvero cosa scrivere per cui vi prego di perdonarmi.
La mia carissima amica 
Hayhey mi ha chiesto una Rose/Scorpius con una delle mie canzoni preferite: Thinking out loud di Ed Sheeran.
Spero solo che vi piaccia e che, soprattutto, piaccia a lei <3
Baci,
Arya


-Scorpius! Ma dove mi stai portando?- chiese Rose seguendo il suo ragazzo che però non le rispose ma si limitò a voltarsi per un momento sorridendole.
Si erano dati appuntamento davanti alla Sala Comune Corvonero alle 7 meno cinque minuti in modo da andare a cena insieme ma, una volta arrivati davanti alla Sala Grande, il ragazzo l’aveva trascinata oltre e ora camminavano in un corridoio poco utilizzato dei sotterranei.
-Scorpius non farò un altro passo finché non mi dirai dove stiamo andando- disse lei fermandosi e puntando i piedi.
-Rose, per favore. Ti fidi di me?-
-Si che mi fido, ma voglio sapere dove stiamo andando-
-Ti prego- la supplicò lui facendole gli occhioni da cucciolo, sapeva che lei non avrebbe resistito.
-Manca ancora molto? Sai che odio non sapere le cose-
-Meno di un minuto- rispose lui dandole un bacio sorridendo per poi riprendere a camminare.
Poco dopo si fermarono davanti ad una porta, forse una vecchia aula inutilizzata, e Scorpius tirò fuori dal mantello una grossa chiave per aprirla.
-Chiudi gli occhi- disse lui tenendo una mano sulla maniglia e l’altra allacciata a quella di Rose.
-Anche?- chiese lei scettica.
-Rose- la riprese lui convincendola a abbassare le palpebre.
-Brava tesoro, adesso fai un passo avanti. Tienili chiusi finché non ti dico di aprirli, ok? Seguimi-
Rose lo seguì, fiduciosa, tenendo gli occhi ben chiusi. Dopo un paio di passi sentì scomparire da sotto i suoi piedi il marmo duro del pavimento, sostituito da qualcosa di più morbido e irregolare.
-Posso?-
Scorpius le si avvicinò e le sfiorò delicatamente le labbra con le proprie.
-Si- le sussurrò poco dopo.
Rose aprì gli occhi e, sebbene sapesse di trovarsi nel sotterraneo del Castello, per un momento fu convinta di essere in una radura.
Tutt’intorno grossi alberi proteggevano quel piccolo spiazzo lasciando però libera una porzione di cielo dal quale migliaia di stelle illuminavano i ragazzi.
-Allora? Ti piace?- chiese Scorpius sorpreso dal mutismo della ragazza.
Rose si stava ancora guardando intorno meravigliata da ogni singolo, stupefacente dettaglio ma quando Scorpius la riportò alla realtà non poté evitare che un dolce sorriso le increspasse le labbra e che una lacrima le rigasse la guancia.
Senza parole si limitò ad annuire vigorosamente prima di buttarsi tra le sue braccia, stringendolo forte a se.
-Sono senza parole. È tutto così bello-
-Dovevo creare un posto alla tua altezza-
-Ma mi sono dimenticata qualche ricorrenza?- chiese lei preoccupata.
-No, volevo solo dirti che ti amo e non credo serva una ricorrenza per far diventare un giorno speciale-
Rose, con le lacrime agli occhi, si alzò sulle punte per raggiungere la bocca di Scorpius e depositarvi un dolce bacio.
-Ti amo così tanto, e ti amerò per sempre. Già ci immagino a 70 anni, con i nostri nipotini…- fantasticò lei.
-Innamorati ancora più di ora, se fosse possibile-
-Secondo me è possibile perché ogni giorno che passa ti amo sempre un po’ di più- disse lei ancora stretta a lui.
-Io e te siamo stati fatti per stare insieme e sarà così per sempre-
-E mi amerai anche quando i miei capelli rossi saranno diventati grigi? E avrò la faccia piena di rughe? E sarò una vecchia bisbetica?-
-Certo, sarai la mia vecchia bisbetica-
Dopo essersi dati l’ennesimo dolce bacio, Scorpius si sedette appoggiandosi ad un tronco mentre Rose gli si accoccolò affianco.
-Ho anche portato qualcosa da mangiare- disse Scorpius appellando un cesto.
-Più tardi-
-Non hai fame?- domandò lui preoccupato.
-Un po’ ma voglio prima stare un po’ con te- rispose lei allungandosi per dargli un dolce bacio.
E rimasero lì, accoccolati, tutta la notte.
Da soli, con solo le stelle ad illuminarli, felici di aver trovato l’amore e convinti che questo sarebbe durato per sempre.
 
  
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