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Autore: InoHaruna    23/04/2015    1 recensioni
Paolo sta con Karla.
Elisa sta con Adrian.
Due coppie, quattro persone e tanti segreti e bugie.
Paolo ed Elisa si vogliono, si devono vendicare per il torto subito. Il tradimento.
E non c'e` niente di peggio di due fidanzati traditi che decidono di unirsi per vendicarsi di quelle persone che una volta amavano con tutto il cuore...
///
Attenzione: Il rathing potrebbe cambiare!
Questa storia e` dedicata a tutte le persone che hanno subito un tradimento.
Buona lettura :)
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
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Capitolo 2.
 
Adrian
 

 
 
Fermo l’auto dinanzi l’ingresso dell’universita` che frequenta Elisa, lei scende in silenzio con un espressione triste sul viso, e si avvicina al mio finestrino.
- Ti chiamo io. – le dico senza il coraggio di guardarla negli occhi.
- Okey, ci sentiamo. – mi stampa un lieve bacio sulla guancia, si volta ed entra nella scuola. Rimetto in moto l’auto e sfreccio via a tutta velocita`.
C’e` mancato poco che non mi scoprisse. Devo stare piu` attento la prossima volta, Elisa sara` anche un po` ingenua, ma non e` di certo stupida.
Facendo un sospiro di sollievo prendo il cellulare e leggo il messaggio che mi aveva mandato Karla.
 
K. L.:
Grazie per la bellissima serata passata ieri.
 
Adrian:
E` stato bello anche per me, ti amo.
 

Rimetto il cellulare in tasca e mi dirigo a lavoro. Forse non avrei dovuto scriverle “Ti amo”, ogni volta che glielo dico ho un terribile senso di colpa e penso subito ad Elisa, la mia piccola Liz.
Ci stiamo allontanando sempre di piu`, ed e` colpa mia. Ricordo quando ci siamo conosciuti, lei era così timida e dolce, e mi piaceva da impazzire... Ma quando ho incontrato Karla, e` stata la fine, ma e` stato anche l’inizio di una bellissima storia.
Apparcheggio l’auto sul bordo della strada, scendo ed entro nel bar.
- Che ci fai qui? – mi domanda mia madre sorpresa servendo due caffe` sul bancone a due clienti sulla cinquantina. 
- Non dovevi essere con Liz? – si avvicina e mi accarezza un guancia premurosa, troppo, come sempre.
- Lascia stare. – le rispondo afferrando il grembiule appeso al muro e legandomelo dietro la schiena.
- Cosa devo fare? – le chiedo cercando di cambiare argomento, di non guardarla negli occhi, lei mi sorride dolcemente capendo gia` tutto.
- Vai a chiedere ai clienti appena entrati se ordinano qualcosa. – detto questo ritorna alla macchinetta del caffe` espresso, mentre io eseguo l’ordine in silenzio dirigendomi ai tavoli dei clienti appena entrati.

 

 

Paolo

 

 

La scena che mi si e` presentata davanti mi ha lasciato a bocca aperta.
Elisa che scende dall’auto di Adrian, con gli occhi gonfi e tanta tristezza nello sguardo da trasmettermi un senso di tenerezza nei suoi confronti... E quel bastardo non degnarla neanche di uno sguardo e sfrecciare via come se fuggisse dalla peste. Ora che l’ho visto meglio anche se da lontano (nascosto dietro un albero), in effetti qualche difetto c’e` l’ha!
I lineamenti del viso troppo seri, un neo sotto l’occhio sinistro e una tale strafottenza e arroganza nello sguardo e nei gesti che farebbero incazzare perfino un hippy!
Elisa invece, sembra tutto il contrario, con il viso tondo, grandi occhi nocciola e folti capelli color caramello.
E` proprio vero che gli opposti si attraggono.
A passo lento entra nell’ingresso della scuola, e a questo punto decido di entrare in scena. Sbuco fuori dal mio nascondiglio (spaventando due ragazze che stavano tranquille a prendere il sole sotto l’albero) e mi dirigo verso la ragazza.

 

- Elisa Gentili! – la saluto correndo verso di lei che non appena mi vede si ferma e guarda confusa.
- Ci conosciamo? – chiede lievemente stordita.
- Paolo Oliviero. – le porgo la mano sorridendole sicuro, dopo un attimo di esitazione me la stringe seppur  un po` titubante.
- Piacere, Elisa. Ma lo sai gia`. Come lo sai? – chiede squadrandomi da capo a piedi sorpresa. Mi scappa un sorrisetto divertito, e lei mi guarda non capendo. Le stringo piu` forte la mano e la trascino via all’interno dell’universita`.
- Ehi! Ma che stai facendo!? – obbietta lei, lasciandosi trascinare.
- Tranquilla, ti porto in un luogo lontano da occhi e orecchie indiscrete... – la rassicuro guardandola negli occhi, lei annuisce non fidandosi completamente.
A passi svelti attraversiamo i lunghi corridoi, e dopo aver girato un po` a vuoto cercando un luogo dove parlare tranquilli, entriamo in un’aula vuota. Chiudo la porta e lei si allontana da me un po` stizzita.
- Perche` mi hai portata qui? Cosa vuoi da me? – chiede con voce tremante. Oh no, non ditemi che ha paura che la stupri!
- Tranquilla, devo solo parlarti... – mi avvicino a lei sorridendo.
- Ti avverto, sono cintura marrone di Ju Jitsu! – esclama allontanandosi da me. Non so che cosa c’entri il Ju Jitsu in tutta sta storia, ma va be`. Sospiro e decido di dirglielo anche se le fara` male, in fondo lei e` nella mia stessa identica situazione.
- E` difficile dirtelo, ma... – all’improvviso si avvicina di scatto alzando elegantemente la gamba e roteando con il corpo colpendomi in pieno viso con una forza tale da farmi cadere a terra.
Impreco mentalmente mentre sento un dolore lancinante alla mandibola e un sapore ferrereo in bocca. Tossisco un po` e noto il sangue colarmi dal labbro inferiore.
- Te l’avevo detto! – detto questo fa per uscire dall’aula, e io per fermarla l’afferro per un piede.
-  Adrian ti tradisce con la mia fidanzata! – sputo tutto d’un fiato. Lei s’irrigidisce tutto d’un pezzo e si volta a guardarmi sconvolta.
- E` la verita`, l’ho scoperto l’altro ieri... Adrian Miller e Karla Leroy ci tradiscono! – aggiungo cercando di alzarmi, ma con la faccia che rimbomba dal dolore e il sangue che sgocciola non e` di certo facile.
Inaspettatamente Elisa mi aiuta ad alzarmi, tira fuori dalla tasca dei pantaloni dei fazzoletti e inizia a tamponarmi la ferita delicatamente. I suoi occhi sono sbarrati e la sento tremare. Per calmarla le afferro la mano e la stringo forte, per darle forza. La forza che ho avuto io di non abbattermi. Lei mi guarda negli occhi mentre alcune lacrime le rigano il volto.
- ... mi dispiace! – esclama abbassando il volto iniziando a singhiozzare. Lentamente le circondo la schiena con le braccia e la stringo a me.
- Anche a me... – e non resisto piu`. La bacio.
 
 
 
 
 

 
 
 
 
Et voila` il secondo capitolo!
Scusate l’attesa :)
Che ne pensate? Magari lasciate un commentino XD
Un saluto a tutti, al prossimo capitolo ;*
Hali.

  
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