Serie TV > CSI - Las Vegas
Segui la storia  |       
Autore: Beth Einspanier    23/04/2015    0 recensioni
Gil Grissom e il suo team si trovano a dover investigare sul curioso caso di un giovane uomo scaricato nel deserto dopo essere stato annegato nel cioccolato. Chi poteva volere la sua morte e cosa aveva a che fare con un lunatico cioccolatiere di Londra?
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Scusate per il ritardo, ragazzi,” disse Warrick mentre entrava sulla scena del crimine e si infilava un paio di guanti. “Questa settimana il traffico è stato un delirio. Credo stiano aprendo un grande negozio sulla Strip. Che cosa abbiamo qui?”

“Uno sconosciuto, probabilmente è stato scaricato qui,” riassunse Nick. “Aveva un passaporto ridotto male, un paio di mazzi di chiavi, uno dei quali con un sistema di allarme a distanza, e anche una chiave magnetica di un hotel.”

“Non era uno del posto, dunque. Forse si trova qui per la stessa ragione per cui chiunque altro col suo gatto si trova qui.”

“Probabilmente.” Nick illuminò la macchia erbosa con la sua torcia. “C’è un’impronta.” La fotografò e si accovacciò per guardare meglio. “Questo posto è un paradiso per le escursioni. Scommetto che ci saranno impronte dappertutto.”

Nick sogghignò. “Ma scommetto che non ce n’è nessuna con una data.”

“Okay, vediamo.” Warrick si diresse verso il punto in cui Nick era accovacciato e vide –

Una pagina di giornale, calpestata da qualcuno che aveva lasciato una buona impronta della sua scarpa – che sembrava una scarpa da corsa, abbastanza piccola da essere una scarpa da donna – sulla carta sgualcita. La pagina era dominata da un annuncio pubblicitario a lettere colorate che urlava al lettore: “IL MERAVIGLIOSO MONDO DI WILLY WONKA APPRODERÀ A LAS VEGAS QUESTO FINE SETTIMANA! Per la prima volta dopo trent’anni, WILLY WONKA aprirà un negozio specializzato, proprio nel cuore della Las Vegas Strip! Venite a VEDERE le STRAORDINARIE creazioni e i dolciumi di cotanto CALIBRO ASTRONOMICO che possono provenire solo da… WILLY WONKA!” L’ultimo WILLY WONKA era scritto a lettere tonde alte sette centimetri e, sotto, c’era il disegno variopinto di un uomo sorridente vestito con un completo viola di un taglio andato fuori moda pressoché cento anni prima, completato da un audace cappello a cilindro. Quell’uomo allargava le braccia come un direttore di circo dei vecchi tempi, come a crogiolarsi nella sua stessa aura di grandezza.

L’impronta era atterrata dritta sul direttore di circo.

“Immagino che a qualcuno non piacciano le caramelle,” suggerì Warrick.

Nick seguì col dito inguantato la forma della W dell’ultima scritta WONKA. “Questo è interessante,” osservò.

“Sembri Grissom. Cosa è interessante?” 

“C’era una W proprio come questa su uno dei portachiavi che abbiamo trovato sulla vittima.”

“Forse il tizio era coinvolto nell’apertura del nuovo negozio.”

“Forse. Se siamo fortunati troveremo qualche serratura compatibile con queste chiavi. Nel frattempo, sappiamo per certo che questa impronta è stata fatta in un dato momento negli ultimi due giorni.” Indicò la data sul giornale: 4 Luglio 2005, una pubblicità in perfetto accordo con le festività del Giorno dell’Indipendenza.

Warrick controllò la data sul suo orologio. Era il 7 Luglio, giovedì – o almeno lo sarebbe stato per altri quindici minuti. Dunque l’apertura dell’emporio era stata programmata per l’indomani o il giorno dopo ancora, ma probabilmente questo non sarebbe accaduto se quello che avevano ritrovato era il proprietario…

 

“Charles M. Bucket, stando al suo passaporto ripulito,” disse il dottor Robbins al di sopra del cadavere disteso nell’obitorio. “Paese d’origine: Inghilterra. Età: 22, in buona salute – eccetto il fatto che è morto – e molto probabilmente il più sano apparato dentale che abbia mai visto. Non una sola carie, tanto meno ogni altro genere di intervento odontoiatrico. Nemmeno una capsula.” Sollevò il labbro superiore di Bucket per mostrare i denti a Grissom. Infatti, essi erano perfettamente sagomati e bianchi come perle, il tipo di denti per cui i produttori di dentifricio ucciderebbero per mostrarli in una delle loro pubblicità.

“E per quanto riguarda la sostanza che lo ricopriva quando l’abbiamo trovato?” chiese Grissom.

“È qui che la faccenda diventa un po’ strana,” rispose Robbins. “Zucchero, cacao, latte, tutti leggermente inaciditi. Cioccolato rancido.”

“Cioccolato?” La fronte di Grissom si corrugò.

Robbins annuì. “E ne ho trovato ancora di più nella gola e nei polmoni. Quindi la causa del decesso è…”

“Il cioccolato.” Grissom inarcò un sopracciglio a questa affermazione.

“Lo sto classificando come decesso da asfissia causato da annegamento, ma sì. Quest’uomo è annegato – o è stato annegato – nel cioccolato liquido. Se lo volessi, potrei ricavare un mio personale modello del sistema respiratorio superiore fatto di cioccolato, tuttavia dubito che qualcuno vorrebbe mangiarlo. Ho mandato un campione a Greg insieme ai vestiti del signor Bucket; forse può dirci chi è il produttore, ma non trattenere il fiato nell’attesa.”

“Direi che una fabbrica del genere avrebbe cioccolato liquido a sufficienza per annegarcelo. Una tinozza, magari?”

“Probabilmente. Però non ci sono molte fabbriche di cioccolato a Las Vegas.”

“Be’, questo dovrebbe rendere le cose più facili, allora.”

“Ho trovato altre due cose che ti potrebbero interessare.” Voltò la testa di Charlie verso sinistra, rivelando un’ammaccatura semicircolare sul lato della testa, ad alcuni centimetri dall’attaccatura dei capelli. “È stato colpito piuttosto forte con qualcosa – a giudicare dalle dimensioni e dalla forma della ferita direi una palla da biliardo o qualcosa di simile. Aiutami a girarlo.” I due girarono il cadavere su un lato. “Guarda, c’è una ferita analoga alla base del cranio. Ho trovato delle schegge di colore rosso nelle ferite, probabilmente vernice o qualcosa del genere appartenente all’arma.” Grissom riusciva facilmente a immaginare uno sconosciuto che attaccava alle spalle lo sfortunato signor Bucket, brandendo una palla da biliardo come arma improvvisata – ma…

“Cioccolato e biliardi?” domandò Grissom, aggrottando la fronte.

“Non sembra un caso facile. Mi dispiace.”

“Al contrario, a dire il vero. Ho scoperto che più il caso è complicato, più semplice è la soluzione.”

“Se lo dici tu. Abbiamo anche trovato un paio di capelli biondi e alcuni peli bianchi d’animale sui vestiti del signor Bucket, conservati nel cioccolato. Forse la persona a cui appartengono può fare un po’ di luce sulla sua morte. Nick sta dando un’occhiata ai campioni adesso.”

“Bene. Se trovi qualcos’altro, fammelo sapere.”

Robbins annuì, e Grisom lasciò l’obitorio.  

 

Greg Sanders aveva uno sguardo eccitato quando Grisson entrò nel laboratorio.

“Dal luccichio nei tuoi occhi deduco che abbiamo il nome del produttore del nostro campione di cioccolato?” domandò Grissom.

“Deduci correttamente,” disse Greg, praticamente bruciando dall’emozione, “Vedi, il cioccolato contiene di base gli stessi ingredienti, ma ogni cioccolatiere ha la sua propria specifica formula, il suo proprio modo di mescolare gli ingredienti e così via. E posso dirti fin da subito che quel campione non era come il cioccolato a buon mercato dei coniglietti pasquali.” Dandosi una veloce spinta con le sue sneakers, si lanciò con la sua sedia girevole verso il cassetto di una scrivania, da cui tirò fuori una grande barretta di cioccolato avvolta in una luccicante carta rossa su cui c’era scritto ‘Barretta Wonka Cremcaramellosa’. “Era cioccolato Wonka.” Allo sguardo vuoto di Grissom, aggiunse, “E vedo che per una volta non hai idea di cosa io stia parlando.”

“Non sono un gran mangiatore di cioccolato.”

“Che sorpresa.” Greg alzò gli occhi al cielo.

“Okay. È significativa questa scoperta?” domandò Grissom.

Greg sollevò le sopracciglia incredulo. “Solo se consideri significativa la più pregiata cioccolata della società moderna. E questa non è solo la mia opinione – dopo tutto, non possono avere torto ben tre miliardi di amanti del cioccolato in tutto il mondo. Willy Wonka è un genio in ciò che fa… Forse è un po’ svitato, se quello che si dice è vero, ma è in ogni caso un genio assoluto.”

“Cosa intendi con ‘svitato’?”

“Sai, gli manca qualche rotella.” Greg roteò il dito attorno al suo orecchio per chiarire il concetto. “Ha vissuto nella sua fabbrica negli ultimi trent’anni, per lo più da solo, occupandosi solo dei dolciumi. Questo fino a dieci anni fa, quando ha finalmente preso con sé una sorta di assistente. Fu pazzesco. Indisse una gara, e il vincitore diventò il suo assistente nella fabbrica. Un certo ragazzino di nome Charlie, mi sembra.”

L’attenzione di Grissom si stava affievolendo, ma a quel nome scattò di nuovo sull’attenti. “Charlie?”

“Sì. Charlie.”

“Bucket?”

Greg lanciò a Grissom un lungo sguardo. “Pensavo non ne sapessi niente.”

“So che abbiamo un giovane uomo nell’obitorio che risponde al nome di Charlie Bucket,” disse Grissom con aria seria.

Greg restò senza parole alla notizia. Guardò la sua barretta di cioccolato e la ripose rispettosamente nel cassetto.

“Ora,” continuò Grissom, “ho bisogno che tu scopra quante fabbriche di Las Vegas producono cioccolato Wonka-”

“Posso dirtelo subito,” lo interruppe Greg, con tono ancora leggermente sconvolto, “C’è solo una fabbrica in tutto il mondo, in Inghilterra. Produce tutti i dolciumi Wonka che vengono venduti in tutto il mondo, non solo il cioccolato. Accidenti, che schifo di situazione.”

“Bene, il fatto che al mondo ci sia una sola fabbrica di cioccolato Wonka semplifica le cose – dal momento che il signor Bucket è stato annegato nel cioccolato Wonka, allora la nostra scena del crimine deve essere quella fabbrica.”

“Avevo quattordici anni quando fu aperta la caccia ai biglietti dorati. Tra i miliardi di tavolette Wonka vendute in tutto il mondo, solo in CINQUE ci sarebbero stati i biglietti dorati nascosti nell’involucro. Ogni bambino voleva essere uno di quei fortunati cinque che avrebbe fatto un giro gratis della fabbrica. Me incluso. E tra quei cinque, solo un bambino avrebbe vinto il grande premio. Charlie potrebbe essere stato il bambino più fortunato del pianeta. Se quello che dici è vero, allora c’è una sola persona che potrebbe averlo ucciso – e mi rifiuto di credere che Willy Wonka possa aver ucciso il suo stesso apprendista.”

“Posso solo seguire le prove, Greg,” disse  gentilmente Grissom, con un tono di scusa nella sua voce. “Non posso farci niente su dove mi portano.”

Diede a Greg una pacca sulla spalla e se ne andò. Greg guardò tristemente i vestiti ricoperti di cioccolato che giacevano sul tavolo del laboratorio. 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > CSI - Las Vegas / Vai alla pagina dell'autore: Beth Einspanier