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Autore: realwaysd    24/04/2015    3 recensioni
Caroline Crawford, diciassettenne ribelle, vive con la sua amata zia dopo essere stata cacciata da casa per i suoi continui guai. Sfortunata in amore decide di fare una scommessa con la sua migliore amica Clelia Buxton. Caroline dovrà accettare dieci inviti, se nessuno di questi andrà bene, la bella Caroline dovrà fare un obbligo scelto dall'amica . Fino adesso, nove dei sui appuntamenti sono stati disastrosi, riuscirà ad avere un fantastico, decimo appuntamento?
©realwaysd
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In una calda giornata d’estate c’era una bellissima ragazza con lunghi, mossi, capelli biondi e due grandi occhi azzurri. Si trovava davanti a un grandissimo armadio color avorio, osservandolo curiosa e pensando a cosa fare. Forse, entrando potrebbe scoprire un passaggio segreto, come Narnia…

Okay, ho finito di dire cavolate!

Io ho, innanzitutto,  dei normalissimi capelli cenere-tinti- e due normalissimi occhi marroni, sono davanti il mio armadio color cacca per scegliere cosa indossare al mio nono appuntamento. I precedenti sono stati un disastro. E riguardo alla scena precedente, mi piace sognare. Avrei preferito di gran lunga trovarmi davanti l’armadio di Narnia ed essere rapita da un Minotauro piuttosto che andare ad uno stupidissimo appuntamento.
Indosso dei pantaloncini di jeans, una semplice canottiera blu con sopra un giacchetto nero, infine, indosso le mie adorate Vans blu. Già, adoro il blu. Pettino i miei capelli color cenere e poi scendo giù, nel salotto.

«Zia io esco!» urlai prendendo, poi, la mia borsa nera di finta pelle.
«Oh, okay – uscì dalla cucina – e dove vai?» concluse curiosa.
«Mmh, ho un appuntamento …» dissi facendo un sorriso timido.
«Uh, e chi è lo sfortunato?» chiese ridendo.
Spalancai la bocca. «Non è divertente!» risposi per poi dargli un piccolo spintone.
Rise. «Sai che scherzo… O forse no» mi fece l’occhiolino per poi sparire, di nuovo, in cucina.

Scossi la testa. Mia zia, Jenna, è una gran donna. Ha deciso di mantenermi, quando i miei genitori decisero di cacciarmi via di casa. Dicevano che ero incontrollabile e che non avrei mai fatto strada se continuavo a comportarmi da tale stronza con le persone e cacciarmi continuamente nei guai. Be’ forse avevano ragione ma, sinceramente, non m’importa. Cioè, ho ancora 17 anni, non ho ancora idea di cosa farò da grande, non ho nemmeno idea di dove sarò fra 10 anni, e neanche voglio pensarci, perciò perora mi godo la mia adolescenza. Anche se è una tale merda.

Mi trovavo difronte il ristorante dove dovrei incontrare il mio “cavaliere” se così si può chiamare. E’ un altro idiota come gli altri otto. Non so nemmeno perché ho accettato quest’invito, Noah Bieber è un tale sfigato, imbranato e perfettino, in poche parole l’opposto del mio ragazzo ideale. Se vogliamo parlare del suo aspetto, invece, non era male. Capelli biondo chiaro, alzati in una cresta, occhi color caramello e labbra belle carnose. Be’ se non fosse per il fatto che è uno sfigato me lo sarei portato volentieri a letto. Ma ho una reputazione da difendere.

Lo vidi arrivare, era vestito con una camicia azzurra a righe, pantaloni neri e delle vans bordeaux, e con in mano una rosa. Ma dimmi tu se adesso il ragazzo arriva dopo della ragazza. Iniziamo bene.

«E-Ehi Ca-a-roline… » salutò Noah, balbettando.
Oh, grande. Alzai gli occhi al cielo.
«Ciao Noah, come va?» chiesi forzando un sorriso
«B-bene, e-e tu?»
«Stupendamente» risposi io. Da notare il sarcasmo.
Mi porse la rosa e io la presi ringraziandolo. Non sono tanto maleducata, come potrete notare.
«V-vuoi e-e-ntrare? » chiese lui. No, sono venuta qui per prendere il sole. Per curiosità, è sera. Bisogna avere un po’ di pazienza con lui. Sospirai.
«Sì.. Entriamo».

Entrai nel ristorante seguita da Noah, ci sedemmo in un tavolo infondo alla sala. Accanto al tavolo c’era una grande finestra dove si può osservare il mare. E’ davvero un bel posto. Mi aspettavo peggio, invece, il ragazzo ha i soldi.
Ordinammo, mangiammo il primo, il dolce e tutto questo mentre lui parlava-balbettava- del suo grande successo di sfigato a scuola e di quanto ami studiare. Io stavo in silenzio, “ascoltandolo” con la testa poggiata sulla mano e di tanto in tanto annuivo per far capire che seguivo il suo discorso. Cazzata.
In questo momento ero nel mio fantastico mondo pieno di ragazzi muscolosi, in costume, oddio, mentre facevano surf.

Finimmo di mangiare e pagò tutto lui. Ci mancava solo che pagassi io. Gli dissi di riaccompagnarmi a casa, mi dispiace niente passeggiata romantica in riva al mare con mani intrecciate e niente scambio di saliva. Lo salutai con un cenno del capo ed entrai.
Lo so, sono stata una tale stronza, ma sono fatta così, nessuno può cambiarmi.
 
E dopo questo noiosissimo appuntamento, precisamente il nono, posso andare a letto e cominciare a pensare al mio decimo e ultimo appuntamento. 

 

SPAZIO AUTRICE
Hi guys! Come va?
Sono qui con una nuova storia sperando che vi incuriosisca. Mi piacerebbe che lasciaste una piccola recensione *fa gli occhioni dolci*
Il banner che ho messo, lo so, fa schifo! Perciò chiedo subito: C’è qualche Santa capace di fare banner e che abbia voglia di farlo per la mia fanfiction? Se è sì, contattatemi.
Spero ancora che il prologo  vi abbia incuriosito.
A presto, realwaysd :*
Ps: Scusate per i sicuri errori.

 
   
 
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