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Autore: FrerardWay    24/04/2015    1 recensioni
Gerard, insieme ai genitori e al fratellino Mikey, si trasferisce a Belleville e qui dovrà ricominciare la sua vita: sarà alle prese con il liceo, nuovi amici, nuovi amori, musica e soprattutto, My chemical romance.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro | Coppie: Frank/Gerard
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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~~-Frankie!- urlai vedendolo in lontananza attraversare il piccolo prato appena fuori dell’entrata della scuola.
Si voltò immediatamente, con occhi brillanti e mi corse incontro, incuriosito dalla mia euforia insolita.
-Gee- ricambiò appena si fu avvicinato, abbracciandomi di slancio;
gli diedi un lieve bacio, sfiorandogli appena le labbra, attirando ugualmente l’attenzione di alcune persone.
-Mi hanno preso alla “dark horse comics”! – sussurrai senza allontanarmi, cosa che fece lui per potermi guadare negli occhi e strillare –cooosaaa??! Oddio dici davvero?-
-Si, Frankie, giuro! Mi hanno mandato una lettera l’altra sera!- confermai emozionatissimo.
Ho sempre avuto, fin da bambino, la passione per i fumetti: ne leggevo a valanghe e altrettanti ne ideavo; era un’arte che mi affascinava da morire.
Poi, un paio di mesi fa, avevo partecipato ad un concorso indetto da un distaccamento minore della “cartoon Network” e i partecipanti che avevano ideato i cinque migliori fumetti, sarebbero entrati alla “dark horse comics” per uno stage di un mese, dopo il quale due di noi sarebbero stati assunti regolarmente.
Avevo perso le speranze ormai, dato che dopo due mesi non avevo ancora ricevuto notizie, invece il mio fumetto “umbrella academy” era stato reclutato tra i migliori!
-e quando cominci?- chiese saltellando Frank
-Mercoledì prossimo- risposi su di giri e lo abbracciai, stritolandolo tra le mie braccia, mentre lui mi ricopriva il contorno della mandibola di piccoli baci.
Allora spostai la sua bocca sulla mia e gli diedi un lungo e passionale bacio;
-non ti dispiace?- sussurrai lascivamente con le labbra ancora attaccate alle sue
-ma ti pare?- ridacchiò prolungando ancora il bacio.
Praticamente mezza scuola ci aveva visti, ma andava bene così! Volevo che sapessero ciò che ero.
Mi staccai finalmente del suo volto e dietro di lui vidi una sagoma familiare
-cazzo- mormorai
-che c’è?- domandò seguendo il mio sguardo, e capendo –uhuh c’è da divertirsi ora! io scappo, a dopo!-
- no no no, tu rimani qui con me, caro!!- lo frenai prendendogli il braccio, e rimanemmo così, uno accanto all’altro, guardando Alexis avvicinarsi incazzata nera.
-ma ciao- sorrisi sornione
-che cos’è sta storia?!- strillò puntando il dito contro di noi
-beh che c’è da dire? Stiamo insieme-mi anticipò Frank
-zitto tu, sto parlando con Gerard- lo ammonì
-ehi, non rispondergli così ok?- mi alterai avvicinandomi a lei –senti, Lexi, non c’è molto da spiegare…ho capito di non essere etero, non ci possi far niente! Mi spiace di averti illusa o altro, davvero- finii la frase sincero, ma dispiaceva davvero averla ferito, ma c’est la vie!
Abbassò il capo e lo scosse un paio di volte, poi girò sui tacchi e se ne andò.
-non male come primo outing dai- ironizzò Frankie
-quello che più mi preme ora è Mikey…ieri sera gliel’ho detto ed è rimasto un po'…scosso- mormorai rattristandomi
-dobbiamo cercare di parlargli insieme…per farlo ragionare…dov’è adesso?-
-non è venuto a scuola…una buona mossa per evitare entrambi- convenni –dopo cercherò di parlargli-

La campanella suonò e ci separammo per andare ognuno nelle nostre classi.
-Gerard Way vieni subito qui!- esclamò Ray con la sua voce profonda vedendomi entrare;  mi avvicinai a passo lento, pronto ad un’altra lavata di capo
-tu e il piccolo Frank?- cercò conferma, che trovò in un mio sorriso imbarazzato
-sono così contento, amico!!- enfatizzò dandomi una pacca sulla spalla
-oddio dici davvero? sei l’unico!- mi stupii
-beh si, ho sempre avuto a che fare con persone omosessuali, mio zio, mio fratello, persino il mio cane che mi monta il gamba! insomma, non mi stupisco più di queste cose e sono felice per voi, Frank è un così bravo ragazzo!!-
Oh mio dio…sono quasi commosso
-grazie del sostegno Ray, ne avevo bisogno!- apprezzai, ricambiando il suo mezzo abbraccio.


-pronto?- rispose dopo molti squilli
-ehi Em…tutto bene?-chiesi a mio fratello.
All’inizio della terza ora avevo un disperato bisogno di parlare con Mikey, così andai in bagno a chiamarlo
-si si…sai, ci ho pensato tanto su quella faccenda…e sono arrivato alla conclusione che sono un idiota! Perché mi sono incazzato tanto?! Cioè, tu sei mio fratello, dovrei sostenerti in tutto e non criticarti per le tue scelte di vita! E poi sinceramente, non voglio neanche immischiarmi nella tua vita sessuale, cioè, il cuol è tuo, facci quello che vuoi- ridacchiò
-deficiente ahahahah dio, Em, sono così contento che tu abbia capito! Grazie grazie grazie mille, fratellino!- e buttai fuori tutta l’ansia che avevo addosso
-ah complimenti, comunque!!- mi disse
-per cosa?- chiesi confuso
-per il concorso no?-
-come diavolo fai a saperlo??-
-ho trovato la busta nel tuo casset…- non finì la frase, essendosi tradito da solo
-scusa mikey…QUANTE VOLTE TI HO DETTO CHE NON DEVI FRUGARE TRA LA MIA ROBA?! COSA STAVI CERCANDO??- sbraitai.
La mia roba è sacra, punto!
-scuuuusa Gee!!! È che… volevo fare una cosa…e mi serviva un’altra cosa…e questa cosa non so se ti piacerà…è una cosa complicata-
-se dici un’altra volta “cosa” ti picchio! Cosa cercavi??- cercai di assumere un tono calmo
-facciamo che te lo dico quando vieni a casa?-
-vengo a casa adesso, allora- proposi
-no Gee, sei matto? Mamma ti ammazza- e rieccolo, il fratellino innocente
-sono maggiorenne e vaccinato, mi faccio la giustifica ed esco adesso, tanto non ho niente di importante, ci vediamo tra poco!-
Mandai un messaggio a Frank per avvertirlo, poi compilai i vari moduli per l’uscita e me ne andai.


-sono qui!!-urlai aprendo la porta di casa
Mikey scese, come un condannato al patibolo, e mi si avvicinò.
Mi buttò le braccia al collo e finse di piagnucolare –scusa scusa scusami fratello adorato, scusa!-
-tranquillo Em, per oggi sei salvo- lo rassicurai
-meno male- esclamò staccandosi di colpo da me
-a patto che tu mi dica cosa cercavi- aggiunsi
-ecco, lo sapevo…non incazzarti- frugò nella tasca dei pantaloni e tirò fuori un foglietto che riconobbi immediatamente
- come facevi a sapere di quella?- chiesi cercando di far passare la rabbia che montava
-ti ho sentito mentre ne parlavi con Frank…io ero geloso del vostro rapporto…volevo anche io condividere questa cosa tanto speciale con te- mormorò vergognandosi come un ladro, senza guardarmi negli occhi.
L’arrabbiatura mi sparì di botto e al suo posto venne una tenerezza assurda verso quel piccolo idiota biondo che avevo davanti;
mi resi anche conto che l’avevo trascurato molto ultimamente, per stare con Frank, e mi sentii parecchio in colpa.
-ohh Mikeyyyyy- dissi con una vocina smielata all’inverosimile, come quella che ti viene quando parli con un bambino –che tttenerinooo!! Vieni qui, piccolo cretino!- e lo abbracciai, mentre lui rideva della mia performance.
-l’ho anche suonata- aggiunse fievole, mentre era stretto a me, aspettandosi chissà quale reazione
-veloce!- proferii sciogliendo l’abbraccio
-devo correre via prima che tu mi ammazzi?- chiese preoccupato
-no, ti ammazzo se non vai subito a prendere il basso e a farmela sentire!!-
Corse su per le scale e scese con la custodia nera sottobraccio e un paio di fogli scarabocchiati nella sua scrittura indecifrabile.
Si accomodò accanto a me sul divano e, visibilmente imbarazzato, accennò le prime note, mormorando tra se e se un “per te, nonna”.
La sua mano scorreva fluida sullo strumento, che emanava suoni in perfetta armonia con il significato del testo e volendo, accostavano gran parte della base ideata da Frank;
si fermò al primo ritornello, cercando di cogliere consenso nei miei occhi.
gli feci cenno di continuare e lui la finii, impeccabile, perfetto;
-tu sei un idiota- esordii
-perché?- chiese deluso
-come hai potuto smetter di suonare per tutto questo tempo?! Sei un portento, dico davvero! Hai colto in pieno ogni sfumatura del testo, sottolineando le varie parole…come hai fatto??-
-bhe…entrambi amavano la nonna…sapevo cosa intendevi con ogni singola parola- spiegò, ora soddisfatto di si stesso.
Gli diedi una pacca sulla spalla, intanto che la mia mente stava elaborando un pensiero tanto balzano quanto geniale -ho un’idea-.


*spazietto personale*
buonsalve a tutti,
scusata per la settimana inattiva, ma ho avuto un sacco di impegni, miliardi di verifiche e interrogazione concentrati in cinque giorni, mamma mia, un inferno!!
vabeh, comunque oggi sono riuscita a finire il settimo capitolo di questa assurda e stravagante storiella che spero vivamente che vi piaccia (se no posso anche smettere di scriverla ahahahah) perchè boh, a me personalmente piace tantooo!! e poi ho in mente un sacco di cose che aaaaah mi viene voglia di incollarmi al computer e scriverle tutte, ma ahimè, ho anche un lavora, quindi non posso ahahah peccato!
vabeh, ho già parlato troppo!! alla prossimaa <3

   
 
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