NUOVI AMORI

Un silenzio imbarazzante avvolse la stanza. I presenti osservano la scena sconvolti, mai si sarebbero aspettati qualcosa del genere, spostavano continuamente lo sguardo dai ragazzi ai due uomini, che sembravano esser stati pietrificati dalle parole di Trunks e Goten. La tensione era palpabile.
Poi d’improvviso il suono di una fredda voce fece trasalire tutti …
- Cosa? – disse Vegeta guardando negli occhi Goten, il quale cercò di mantenere lo sguardo dell’uomo.
- Vegeta io amo tua figlia. – disse con voce calma.
Il ragazzo si trovò improvvisamente sbattuto al muro con una mano che stringeva la sua gola.
- Osa ripeterlo e morirai. – disse l’uomo guardandolo con occhi accecati d’ira e incrementando la propria aura.
- I-io … a-amo … Bra. – disse il ragazzo cercando di trovare l’ossigeno per respirare e parlare. 
Un urlo rabbioso risuonò nella stanza: Vegeta cominciò a colpire ripetutamente il ragazzo con pugni e calci, fino a farlo sanguinare. A nulla servirono le urla e la disperazione della figlia, la quale implorava il padre di smetterla, a nulla. L’uomo continuava, mentre il ragazzo, seppur allo stremo delle forze per i colpi ricevuti inizialmente, cominciava a rispondere all’affronto di un Vegeta infuriato.
- Vegeta smettila finirai per ucciderlo. – urlava la moglie cercando di calmarlo ma inutilmente.
- Papà, per favore, lascialo! – disse Bra, mentre si lanciava in aiuto del fidanzato, ma questo la fermò appena in tempo.
- No Bra … questa è una battaglia fra me e tuo padre.
- Vedo almeno che il coraggio non ti manca terza classe, ma non ti servirà a nulla.
- Non … mi … a-arrenderò. – disse il ragazzo asciugandosi un rivolo di sangue che gli rigava il viso.
- Non dovevi farlo, NON DOVEVI TOCCARE MIA FIGLIA! 
I due continuavano a lottare brutalmente, mentre la povera Chichi, vedendo il figlio in quelle condizioni, implorava Goku di aiutarlo. Quest’ultimo si avvicinò al figlio, ma inutilmente perché fu spinto indietro da Vegeta.
A quel punto poteva fare una sola cosa: cercare di separarli e allontanare il più possibile suo figlio dalla furia di quell’uomo.
Nel frattempo Trunks si allontanò da Pan, per poi avvicinarsi a Gohan, ancora sconvolto per la notizia.
- Gohan … io … - disse alquanto imbarazzato. Ma uno sguardo d ghiaccio lo fece ammutolire. Gohan aveva alzato lo sguardo su di lui, guardandolo negli occhi, uno sguardo che non piacque affatto alla giovane Son, né alla madre.
- Zitto. Devi rimanere zitto.
- Papà …
- Io mi fidavo di te, Trunks. Mi hai deluso. – disse cominciando ad incrementare la proprio aura.
Quelle parole colpirono Trunks più di mille pugni, ma non riuscì a formulare un pensiero coerente, in quanto fu colpito da Gohan.
- TRUUNKS! – gridò la giovane Pan, correndo verso il ragazzo che era stato spinto verso il muro.
Ormai Goku non sapeva più chi soccorrere, il suo primo figlio stava lottando, mostrando la sua famosa forza, contro il giovane Brief, mentre Goten era ormai allo stremo delle forze, cercando di difendersi, senza riuscirci, da Vegeta. La moglie era disperata, Videl e Bulma cercavano di calmare i rispettivi mariti.
- Ub …
- Sì Goku.
- Prendi Gohan, io prendo Vegeta. Andiamo sotto l’albero di ciliegio, lì potremo calmarli.
E così fecero: Ub si avvicinò alle spalle di Gohan cercando di fermarlo da dietro, non senza ricevere numerosi colpi, mentre il povero Trunks cercava di difendersi. Goku fermò Vegeta, afferrandolo per le spalle e portandolo fuori.
- Lasciami Goku.
- Non ti farò uccidere mio figlio, Vegeta.
La casa ricadde nell’assoluto silenzio appena i due se ne furono andati, si sentivano solamente  singhiozzi soffocati delle due ragazze, accucciate vicino ai corpi martoriati dei ragazzi.
- B-Bra … non ti preoccup…
- Ssh, non parlare. – disse la ragazza dandogli un leggero bacio sulla guancia.
- Trunks … sono qui.
- Pan … tuo padre?
- Stai male a causa sua e pensi a lui. Non lo perdonerò mai.
- Non devi portare rancore a tuo padre, Pan. Se io avessi avuto una figlia, avrei fatto la medesima cosa, avrei provato lo stesso sentimento di gelosia e avrei tentato di difenderla.
- Bra, Pan aiutate me e Videl a portare i ragazzi in infermeria, hanno bisogno di cure e riposo. Certo che questo Natale non lo immaginavo per niente così … - disse Bulma asciugandosi frettolosamente una lacrima che le solcava il viso, mentre guardava suo figlio e Goten, questa volta suo marito aveva esagerato: suo figlio non era messo molto male, solo qualche livido dovuto alle percosse e qualche taglio, Goten invece … se Goku non fosse intervenuto Vegeta l’avrebbe sicuramente ucciso. Adesso, però, era inutile pensarci ancora, doveva pensare solo a curarli.
Nello stesso tempo, poco lontano da casa Son, sotto un albero di ciliegio, Goku e Ub stavano ancora cercando di calmare i due padri, ancora accecati dalla rabbia.
- Insomma figliolo calmati. Sei quasi peggio di Vegeta … E tu, Vegeta, cerca di calmarti e di ritrovare il buon senso.
Dette quelle parole i due sayan si calmarono e si gettarono a terra, accompagnati dai sospiri degli altri due che si sedettero accanto a loro.
- Goku tuo figlio non doveva toccare mia figlia …
- Insomma Vegeta smettila! Nessuno l’aveva previsto, è successo.
- Non lo farò più avvicinare a casa mia.
Goku capì che quello non era il momento giusto per cercare di far ragione quel testardo. Era troppo infuriato, avrebbe finito solo per peggiorare la situazione, per questo decise che avrebbe parlato con suo figlio, il quale nel frattempo si era calmato.
- E tu Gohan … non credi di aver esagerato? Posso capire Vegeta, ma tu raramente perdi il controllo, che ti è preso? – disse con un severo tono di voce, come quando da piccolo combinava qualche guaio.
L’uomo rimase in silenzio ad osservare l’erba mossa dal freddo vento invernale, pian piano stava prendendo coscienza di ciò che aveva fatto e cominciava a pentirsene. Era stato accecato dalla gelosia, nemmeno lui si sarebbe mai aspettato un comportamento del genere da sé stesso. Pensò alla figlia, alla moglie … sicuramente non gli avrebbero rivolto la parola per un po’, soprattutto Pan. Pensando a questo una lacrima gli solcò il viso. Erano rare le volte che piangeva, l’ultima volta era stato quando aveva dieci anni, per la morte di suo padre, poi più niente. Aveva imparato ad essere forte da solo, proprio come quel giovane ragazzo che era arrivato dal futuro e con cui aveva stretto un forte legame di amicizia. Alzò lo sguardo su suo padre, lo guardò negli occhi, poi rivolse lo sguardo verso la città, da cui spuntava il tetto della Capsule Corporation, al solo guardarla il suo cuore fu stretto da una morsa d’acciaio.
- Sono stato un padre orribile. Papà, dì a Trunks che mi dispiace, e anche a Pan e a Videl. Devo riflettere su ciò che ho fatto. – detto questo si alzò e dopo aver dato un ultimo sguardo in direzione della città, si alzò in volo e si allontanò dalla parte opposta, senza una vera meta, doveva riflettere.
Goku vide il proprio figlio andare via, con un dolore negli occhi che mai gli aveva visto prima, sapeva perfettamente, come lui del resto, che Pan non l’avrebbe perdonato facilmente.
I tre, dopo aver visto Gohan allontanarsi, decisero di tornare a casa, anche perché Goku voleva sapere come stesse il suo secondo figlio, era molto preoccupato.
- Vegeta, se mio figlio non ce la farà, dovrai vedertela con me.
- Non gli ho fatto nulla, solo qualche colpo e poi sarà un piacere. - detto questo i tre si alzarono in volo verso casa. 
Appena arrivati Bulma andò contro Vegeta e, guardandolo negli occhi, lo colpì con uno schiaffo sulla guancia, per poi sparire di nuovo nell’infermeria. L’uomo rimase molto colpito dal comportamento della donna, non che lo schiaffo gli avesse procurato dolore, ma bruciava. Sua moglie non aveva mai fatto una cosa del genere, nemmeno quando aveva abbandonato lei e Trunks per un breve periodo, mai. Eppure quella guancia bruciava più delle mille ferite che aveva ricevuto in passato, anche lo sguardo che gli aveva rivolto non l’aveva mai visto, era pieno di rabbia e … delusione, sì. Aveva appena scoperto cosa voleva dire deludere qualcuno che ami, e la cosa lo faceva soffrire terribilmente, era una sensazione che non avrebbe augurato di provare nemmeno al suo peggior nemico. Ancora scosso, si rese conto che doveva riflettere su ciò che era accaduto e quindi si diresse silenziosamente verso il terrazzo, dove sarebbe stato libero di pensare.
In quello stesso momento dall’infermeria uscì una sconvolta Videl, probabilmente ancora scombussolata per il comportamento del marito, e si avvicinò a Goku.
- Videl … come sta Goten?
- Goku sta molto male, non posso mentire, ma si riprenderà entro un paio di giorni, sai perfettamente come siete fatti voi sayan, con lui ci sono Chichi e Bra. Trunks, invece, sta molto meglio … ma Gohan? – disse volgendo lo sguardo in giro, accorgendosi della mancanza dell’uomo.
- Ha capito che ha sbagliato e adesso si considera un padre orribile. Ha bisogno di riflettere, tornerà presto. – disse con un sorriso rassicurante.
Da dietro la porta apparve Pan, la quale aveva ascoltato la conversazione, e intervenne nel discorso.
- Bene, vedo che si è reso conto dello sbaglio che ha fatto. Non lo perdonerò mai, starò per un po’ qui da Bra e Tru…
- No Pan! Non devi parlare così. Tuo padre avrà anche esagerato a reagire in questo modo, ma aveva le sue buone ragioni. Tu ci hai molto deluso signorina, ci hai nascosto una cosa molto importante, non me lo sarei mai aspettato da te.
- Ma se voi l’aveste saputo prima, avreste reagito esattamente come adesso, non ci sarebbe stata differenza.
- È qui che ti sbagli Pan! Chi ti dice che non avremmo provato a parlarne tranquillamente, anche con Trunks? Ma tu vuoi fare tutto da sola, come sempre. Per il momento tu e Trunks non vi vedrete, almeno finché tuo padre non avrà preso la sua decisione, che io già credo di conoscere.
- Ma mamma …
- Niente ma, Pan. Questa è una mia decisione e tu la rispetterai, e non usare la scusa dei diciotto anni. Ti chiedo solo di aspettare che torni tuo padre, allora potrai rivedere Trunks.
- Non ci posso credere! Che rabbia … non vi sopporto! – disse Pan con le lacrime agli occhi, mentre tornava nell’infermeria dove i ragazzi stavano riposando, per vedere Trunks  un’ ultima volta.
-  Videl, Goku … credo che per questa notte sia meglio che voi rimaniate qui a dormire, ormai è tardi e i ragazzi riposano. Ci sono abbastanza stanze disponibili … Che ne dite?
- Per me va bene, Bulma, non credo che Chichi si allontanerà da suo figlio.
- Anche per me, io e Pan andremo via domattina, è meglio che la storia fra i due finisca qui per il momento.
 - Videl non credi di esagerare?
- No, deve capire che il suo comportamento è stato sbagliato, che ci ha deluso.
- Bene, credo che anche Vegeta proibirà a Bra di vedere Goten.
- Infatti donna, domani parlerò con Bra. – disse Vegeta rientrando nella stanza, sotto lo sguardo severo della moglie.
- Sbagli …
- Non m’interessa, non doveva toccare mia figlia.
Detto questo si allontanò verso la sua camera.
Quel Natale era stato davvero speciale, nessuno l’avrebbe mai dimenticato, specialmente i ragazzi.






N.d.A.
Ciao ragazze/i! Ed eccoci ad uno dei capitolo centrali. Allora cosa ne pensate? Troppo violenti? Ho riflettuto molto sulla loro reazione prima di deciderla e scriverla, ma se Vegeta fosse stato felice, di certo sarebbe caduto nell'OOC, mentre per Gohan... beh lui è stato senza dubbio più complicato, spero di non aver oltrepassato il limite. Fatami sapere come vi sembra il capitolo e se ho sbagliato qualcosa. 
Per il resto i nostri piccioncini dovranno rimanere separati per un po'... ce la faranno? Chi lo sa.
Il prossimo capitolo arriverà presto, anche se non so dirvi quando con precisione. 
A presto, baci. :)
Lily