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Autore: Hikaru_Tsuki    25/04/2015    1 recensioni
"Questa è Berk
Dispersa in un arcipelago sperduto nel mondo. Un tempo era considerato una terra guerriera.
La leggenda narra che anni fa era in atto una guerra contro i draghi. Creature che avevano la sola gioia di distruggere Berk e mangiarsi le loro pecore.
In seguito un ragazzo ebbe il coraggio di dimostrare che non era vero, dimostro a tutti che i draghi avevano dei sentimenti e se distruggevano Berk era perché erano ordinati a farlo. Grazie a questo ragazzo coraggioso la vita per i Berkiani cambiò radicalmente, i draghi divennero i migliori amici dei loro cacciatori, e grazie a questa pace Berk ebbe il suo periodo d'oro.
Ma quarant'anni fa, per ragioni ancora sconosciute i draghi abbandonarono l'isola. Il ragazzo che fu il primo cavalca-draghi si ritrovò dunque a dire addio alla magnifica pace che c'era e nel popolo di Berk ritorno la tristezza."
(Secondo la storia dei film i draghi nel terzo film se ne andranno, questo sarebbe un continuo e di come la vita sia mutata, Nuovi personaggi e vecchi faranno di tutto per farli tornare in questa nuova avventura)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il giorno successivo, lo passai aiutando quasi tutti, e giocando con Orribiloso.

- Quanto ancora è lontano?- chiesi a pranzo, finalmente mangiavo qualcosa di buono, ossia del semplice pane con del miele.

- Prima ci dovremmo fermare in un’isola per ricaricare le proviste e poi salperemmo verso l’isola dei draghi, se tutto va bene forse tre giorni o meno- mi rispose Leif perché Draco era intento ad studiare una mappa.

- Draco devi mangiare qualcosa- dissi notando ora che non aveva toccato nulla, stranamente per il suo fisico ben curato, era raro vederlo mangiare, la cena della notte prima aveva mangiato poco, per poi abbuffarsi sulla colazione di oggi.

- Dopo, non morirò mica di fame se non mangio del pane.- Finalmente mi degnò di una risposta, guardai Leif speranzosa ma quando alzò le spalle e se ne andò, mi venne un’idea idiota.

Presi del pane e con un cucchiaio spalmai del miele.

-Aprì la bocca- Mi ritrovai come un’idiota a cercare di imboccarlo, Draco all’inizio mi guardò confuso per poi scoppiare in una fragorosa risata che ne approfittai per infilarli in bocca il cibo. Alla fine ci riuscì a farlo mangiare anche se costò la mia dignità, iniziai a vederlo con altri occhi, che fosse bellissimo non c’era nessuno che lo negasse, ma vedevo da come rideva che dentro era buono, solo che usava quella maschera da duro che lo nascondeva ero certa che non fosse sua la colpa ma del cognome che portava

- Perché mi osservi in quel modo?-  chiese lui facendomi notare che mentre lo fissavo lui fissava me.

- Io… Beh… Tu…- non so’ neanche il perché ma mi ritrovai balbettante e certa di assomigliare ad un pomodoro, lui ancora confuso si avvicinò a me ridacchiando appena.

- Oh ma guarda, qualcuno fa dei pensieri impuri…- Mi prese per i fianchi e mi tirò verso di lui, mi sentivo fatta di paglia, leggera e priva di forze.

-Magari non pensavo a te ma a qualcuno in particolare a Berk- dissi stranamente convinta.

- Ho capito il tuo gioco, principessa, mi vuoi geloso? Devo forse iniziare a pensare a delle torture a Eret appena torniamo?- risi a quella nuova e deliziosa complicità che stava nascendo fra noi.

- Oh povero il mio Eret, la luce dei miei occhi, il mio povero sfortunato amato!- Lui all’improvviso mi prese il mento e mi guardò negli occhi, ci fu’ un minuto di silenzio dove il nero dei suoi occhi si scontrava con i verdi dei miei, non si scontravano si fondevano.

-Tu sei mia, se solo un altro ci provi con te, che sia umano o drago, lo uccido- disse sensualmente contro le mie labbra, ringrazia il buon dio che lui mi teneva per i fianchi poiché sentivo le mie gambe come se fossero di gelatina.

Rimase poi in silenzio forse riflettendo su cosa fare, poiché osservava con gran interesse le mie labbra.

- So’ di avere delle belle labbra ma se vuoi te le disegno così le puoi osservare quando vuoi- sussurrai, Draco sorrise.

- Ho visto di meglio- allontanandosi per osservare di nuovo quella maledetta mappa, avrei dato di tutto per darle fuoco.

- Draco avvistata terra!- entrò allegro Leif per poi osservare confuso la mia faccia, chi sa se avevo ancora le guance rosse.

- Perfetto, solito albergo come sempre, sai cosa fare- disse di risposta lui ancora attento a quella mappa.

- Ehm singola o matrimoniale per voi due?- chiese Leif ancora osservandomi per poi guardare il piatto vuoto.

-Singola!- dissi d’istinto assieme a Draco, ci guardammo per un attimo e sorridevamo entrambi.

-Capisco… vado allora.- Leif se ne andò ancora confuso, divenni invisibile di nuovo per Draco, lui ritornò a studiare quella mappa e io me ne tornai a giocare con Orribiloso.

 - Mandalo via, qui potrebbero dargli la caccia- disse dal nulla Draco facendomi saltare sul posto, non ebbi tempo di rispondergli che era sparito di nuovo.

- Sentito il capo? Dai torneremmo domani non fare quella faccia, intanto vai a caccia e mangia tanti pesci va bene? Ad ogni evenienza stai a portata di orecchio- coccolai il drago che mugugnava alla fine capì e volo via, Draco riapparse di nuovo con una grande sacca.

-Pronta?- mi chiese aiutandomi a scendere dalla barca.

- Quando mai lo sono stata? Prima quando credo di essere pronta per diventare un capo arriva un bellissimo ragazzo che mi rapisce con il suo drago ricattandomi.- mi tappai subito la bocca riflettendo tardamente l’effetto delle mie parole, Draco arrossì lievemente.

- Grazie- Disse semplicemente incamminandosi tra le strade di questa nuova città.

- Ciao bella ragazza… - un vecchio sicuramente ubbriaco si avvicinava a me zoppicando, vidi di sfuggita Draco che mi raggiungeva mentre puntavo contro il vecchietto la mia amata spada.

-Non toccarmi, mordo.- sibilai.

- Hai sentito la mia donna? Via.- Draco mi tirò via per i fianchi e per il resto del tragitto avevo il suo braccio destro attorno alla mia vite, raggiungemmo una grande locanda forse era questo l’albergo.

- Sta arrivando una bufera- borbottò prima di entrare osservando il cielo.

-Mi piace la pioggia.- sorrisi con un tono infantile.

-Io la odio- fu il suo unico commento prima di entrare

   
 
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