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Autore: Undertaker_skull    26/04/2015    2 recensioni
"Perché piangi?", disse la ragazza divertita. "Aiutami ti prego" diceva il bambino... Piangeva, gridava, chiedeva aiuto... Tra le fiamme della sua casa, rannicchiato accanto ai suoi genitori, ormai bruciati dalle fiamme.
Lei guardò danzare affascinanti colori tra il rosso scarlatto e il giallo lucente... Ma poi si girò verso il bambino, annoiata.
"È inutile piangere, gridare o pregare, perché alla fine nessuno ti verrà a salvare..."
La ragazza, che si distingueva fra tutti quei colori, scomparve in una nube nera, mentre il bambino sconvolto continuava a lamentarsi.
La notte era buia, silenziosa e deserta; ma c'era ancora quella casa in fiamme che la illuminava.
Restò qualche momento ad ammirare quel 'panorama' e poi se ne andò, tra le strade del paesino.
"Bene bene, vediamo con chi ci dobbiamo divertire adesso." Disse con un ghigno divertito, mentre camminava e così si confondeva nella notte.
Genere: Avventura, Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai notte inoltrata e Irina appoggiata sull'auto di Rik, stava aspettando che lui mettesse tutte le valigie nel bagagliaio e che Tyler arrivasse, mentre leggeva una rivista riguardante i rettili.
"Comunque non sono molto d'accordo, se al ragazzo succederà qualcosa la responsabilità sarà solo tua... E comunque perché devo mettere sempre io tutte le valigie nel portabagagli?!" Disse Rik uscendo dal portone dell'hotel con le ultime valigie.
"Lo sapevi che i rettili fin dalla nascita sono autosufficienti?" Disse lei ignorando le affermazioni di Rik. Lui alzò gli occhi al cielo, aprendo il bagagliaio; in esso c'erano cinque valigie, due per i vestiti e gli oggetti di Irina e di Rik, le altre tre per le armi, le erbe, gli oggetti magici e altro. Dopo un po' Irina vide arrivare Tyler.
"Hey bellezza pensavo ti fossi perso, è tardi!" Disse Irina divertita chiudendo la rivista.
"Non sapevo fossi erpetofila*." Disse lui ironico guardando la rivista in mano a Irina e lei sorrise, ignorando la sua affermazione. Rik fece un cenno a Tyler per salutarlo, poi prese la sua valigia e la mise nel bagagliaio.
"Tanto per la cronaca, sto sempre io davanti." Disse Irina aprendo lo sportello e si sedette sul sedile. Poi Tyler ignorandola si sedette a uno dei sedili posteriori e Rik li raggiunse andando al volante. 
"Allora dove andiamo?" Disse Tyler con un po' di entusiasmo.
"Knoxville." Disse Irina.
"Knoxville? Perché? È una città piccola, voi non andate di solito nelle grandi metropoli?" Disse lui confuso.
"A Knoxville abita un'amica che ci rifornisce gli strumenti magici che ci servono, inoltre forse ti può aiutare a praticare la magia, poi andremo subito via." Disse Rik.
"E allora qual'è la vera meta?" Chiese ancora Tyler.
"Sarà una sorpresa!" Esclamò Irina divertita. Tyler guardò Rik esasperato cercando una risposta, ma dall'espressione di Rik, Tyler capì che nemmeno lui sapeva dove erano diretti. Tyler si poggiò allo schienale, un po' stanco. Poi guardò fuori dal finestrino, Manhattan immersa nella notte. Pensò che gli sarebbe mancata New York, dopotutto era nato e cresciuto lì.
pensò lui.

Ormai era l'una di notte, dopo circa quattro ore erano arrivati, invece Tyler si era addormentato dopo qualche ora dall'inizio del viaggio. Quando Rik parcheggio, Irina si girò verso Tyler.
"Aw, ma guarda! Il cucciolo dorme!" Dice Irina con falsa sdolcinatezza.
"Sveglialo, dobbiamo per prima cosa prendere una stanza in un hotel e poi andare da lei." Disse Rik chiudendo lo sportello, dirigendosi verso l'hotel difronte la strada.
"Non ti preoccupare..." Bisbigliò maliziosamente. Irina guardò un'altra volta Tyler che stava dormendo, seduto, appoggiato al finestrino. Irina si spostò al sedile posteriore, e si mise a cavalcioni su Tyler.
"Vediamo cosa potrei fare, di non troppo traumatizzante..." Bisbigliò ancora. Così Irina toccò le labbra semichiuse di Tyler con il suo pollice; Irina stava, da qualche minuto, incantata a guardare le labbra di Tyler, ma si rese conto di quello che stava facendo. Così, senza troppa gentilezza, lo buttò sul sedile, facendolo sdraiare. Tyler si svegliò di colpo confuso, ma quando si accorse che Irina si trovava a cavalcioni su di lui divenne completamente rosso.
"Ma che diavolo fai?!" Disse Tyler con imbarazzo.
"Beh... Siamo arrivati, ma tu stavi dormendo, così ti stavo svegliando!" Disse lei con un po' di divertimento e malizia. Irina così poggiò una mano sul suo petto e sentiva il suo cuore che batteva all'impazzata. Si guardarono negli occhi, per un po'.
"Ma dovevi svegliarmi proprio in questo modo?!" Disse lui girandosi, interrompendo quello sguardo.
"Beh, come sai io sono Asmodeus, sono il demone dell'ira... Ma lo sono anche della lussuria!" Disse lei divertita.
"Non era questo il punto! Ma ormai sono sveglio... Quindi usciamo da qui!" Disse lui spostando Irina, uscendo dalla macchina. Lei rise divertita e poi seguì Tyler fuori dalla macchina.
"Tyty, Rik è andato in quell'hotel, prendiamo le valigie." Disse Irina aprendo il bagagliaio. Tyler senza guardarla in viso prese il suo bagaglio e si diresse verso l'hotel. Irina stava prendendo la sua valigia, quando sentì una presenza proveniente dal fondo della strada.
"Qualcuno vuole giocare..." Detto questo si diresse verso quell'aura. La strada era deserta, le luci delle case erano spente, c'era soltanto la luce di qualche lampione qua e là che la illuminava. A un certo punto Irina venne sollevata per aria da una forza invisibile e buttata con violenza su un recinto di una casa, che si trovava a cinque o sei metri da lei, spaccandolo. Irina si alzò subito in piedi e i suoi occhi diventarono rossi. Lei individuò la fonte da cui proveniva quella forza e si scaraventò su di essa. 
"Phesmatos tribum!" Disse una donna sbucando dall'ombra, prima che Irina la potesse attaccare. Detto quel incantesimo, Irina venne buttata nuovamente in aria a un'altezza di circa una decina di metri da terra ma lei riprese equilibrio e si lanciò sulla strada, crepandola. A quel punto, senza perdere tempo, Irina si scaraventò nuovamente sulla donna, e questa volta riuscì ad attaccarla. La donna cadde e Irina si mise su di lei con le mani al collo. Per un momento si guardarono intensamente, ma poi scoppiarono entrambe in una fragorosa risata.
"Non riuscirò mai a batterti!" Disse la donna, ridendo. Era una donna sui venticinque anni, molto bella e snella, con i capelli biondo platino e gli occhi color nocciola.
"Oh povera piccola Sophie, ti senti di fottere?" Disse Irina divertita, con un tono sarcastico. Dopo Irina si alzò e tese una mano a Sophie per aiutarla ad alzarsi e lei la prese.

*amore/filia per i rettili.

-#spazioautrice
Ciao a tutti, spero che vi piaccia questo nuovo capitolo! E come sempre alla prossima settimana!!
  
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