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Autore: DefyingGravity    26/04/2015    1 recensioni
[Dalla storia: “Tieni la tua fottuta roba e vai. Corri!” disse Mickey lanciando a Kurt lo zaino.
“Cosa?” domandò Kurt confuso notando che nello zaino c'erano alcune delle sue cose.
“Vuoi che ti faccio uscire a suon di calci? Vai da Blaine. È l'amore della tua vita e sai quanto odio queste stronzate... ma è la tua persona. Lo sai e io lo so.” disse Mickey aprendo la porta di casa per Kurt e spingendolo fuori.]
[Klaine/Gallavich]
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nuovo capitolo, molto incentrato sulla Klaine. Buona lettura!







Kurt e Blaine si erano andati a rifugiare al parco. Kurt si sentiva frustrato, purtroppo non aveva nessun diritto di mettere bocca sulla faccenda di Ian o di chiamare i suoi parenti, ed evidentemente l'approccio che aveva usato con Mickey non aveva funzionato.

 

Si dondolarono sulle altalene, facendo sfiorare le loro mani di tanto in tanto, faceva freddo e Kurt sceso dalla giostra non si creò problemi nell'abbracciare Blaine per ricevere un po' del suo calore.

 

“Mi dispiace...” disse Kurt all'orecchio di Blaine.

 

“Per cosa?” domandò Blaine, inspirando tutto l'odore di Kurt che poteva.

 

“Tutta questa situazione... deve farti schifo. Mi dispiace...” ripeté Kurt debole.

 

“Dispiace anche a me per Ian... ma se ci sei tu niente mi farà mai schifo...” rispose Blaine, sorridendo a Kurt.

 

“Blaine...” disse Kurt sull'orlo delle lacrime.

 

“Ehi no. Non ti sto chiedendo nulla... davvero, stai tranquillo. È solo che è così per me... mi sento così quando ci sei tu... hai presente l'effetto di un'anestesia? Ecco, tu funzioni quasi come un'anestesia per me, non mi fai sentire il dolore o le cose brutte, ma nello stesso tempo non mi privi di tutto ciò che può essere meraviglioso.” rispose Blaine, mettendo delicatamente le mani sulle spalle di Kurt.

 

Kurt tirò su con il naso e si rituffò di nuovo nell'incavo del collo di Blaine, quello era l'unico posto in cui voleva stare.

 

***

 

“Kurt! Finalmente sei qui.” disse Fiona quando lo vide entrare in casa Milkovich.

 

Kurt esplose letteralmente in un sorriso, fortunatamente Mickey aveva ragionato e li aveva chiamati.

 

Fiona lo abbracciò e Kurt le rispose: “Eravamo andati a fare un giro... sono contento che vi abbia chiamati.”

 

“Ha paura che glielo portiamo via... io lo capisco.” disse Fiona sottovoce.

 

“Lo capisco anche io, lo sai, ma da solo non può farcela... e Lip?” chiese Kurt, guardandosi intorno.

 

“Sono dentro la stanza di Ian... provano a farlo alzare. Ci abbiamo provato nell'ultima mezz'ora ma niente... è esattamente come succedeva con Monica.” disse Fiona con sguardo triste.

 

“Vostra madre?” chiese Kurt non avendo mai sentito quel nome.

 

“Esattamente, beh, l'unica differenza è che Frank si è arreso subito con Monica. Noi non faremo così con Ian...” rispose Fiona, mordendosi un labbro.

 

“Ce la farete. E capisco che gli ospedali non siano il massimo ma Mickey deve capire che è la cosa giusta da fare...” disse Kurt sconsolato.

 

“Ci arriverà... un passo alla volta, condediamoglielo. Ehi... e tu chi sei?” chiese Fiona rivolta a Blaine.

 

Blaine si fece subito avanti porgendo la mano.

 

“Mi chiamo Blaine... sono un amico di Kurt.” rispose Blaine, salutando Fiona.

 

“Cosa sta succedendo... tutto l'Ohio vuole trasferirsi qui da noi?” domandò Fiona sarcastica.

 

“Oh no no... io riparto domani.” disse Blaine educato.

 

E Kurt fu colpito in pieno da quella risposta di Blaine, non aveva realizzato e non si sentiva pronto ad abbandonarlo soprattutto con quella situazione, avevano poco tempo insieme.

 

“Ehi Kurt!” disse Lip, entrando nel salone e salutando Kurt con una pacca sulla spalla.

 

“Allora? Novità?” domandò Kurt, torturandosi un dito per il nervosismo.

 

“Niente... non c'è verso. Vuole stare solo e al buio. Entro domani dovrebbe stare meglio... ma ha bisogno di farmaci.” rispose Lip, servendosi una birra dal frigo.

 

Mickey, che aveva seguito Lip, era rimasto in silenzio e guardava Kurt con imbarazzo come se volesse trasmettere le sue scuse con uno sguardo. A Kurt andava più che bene e non voleva avercela con Mickey quindi gli sorrise.

 

“Ovviamente la nostra birra all'Alibi salta... in ogni caso vi terrò informati se ci sono cambiamenti.” disse Mickey a Lip e Fiona.

 

“Ok... ma pensa alla valutazione psichiatrica o non risolveremo mai questa situazione. Io devo scappare da-Gus. Ciao ragazzi!” disse Fiona, uscendo di casa e salutando tutti.

 

“Dannazione che serata! Beh, allora anche io andrei... aggiornatemi.” disse Lip, e prima di uscire, lanciò uno strano sguardo a Blaine accorgendosi di lui solo in quel momento.

 

***

Mangiarono qualcosa insieme a Svetlana e a turno si preoccupavano di entrare nella stanza di Ian a controllare.

 

Ian non dava segni di vero squilibrio, aveva passato gran parte del tempo a dormire.

 

La loro veglia durò a lungo, verso le 2 di notte erano tutti e tre seduti davanti alla tv in silenzio, come imbambolati a guardare uno stupido programma di cucina in replica.

 

Kurt sbadigliò in maniera rumorosa, non era riuscito a trattenersi, d'altronde la notte precedente non aveva chiuso occhio.

 

“Siete stanchi, andiamo a dormire dai. Tanto io starò con Ian e lo posso tenere d'occhio... non preoccupatevi davvero.” disse Mickey, alzandosi dal divano.

 

“Ma no veramente... voglio rimanere sveglio.” fece Kurt, non reggendosi più in piedi in realtà.

 

“Non se ne parla... a letto. Tutti e due.” ordinò Mickey e Kurt non si oppose stavolta.

 

Blaine sistemò un po' il divano e prese la coperta e il cuscino che aveva lasciato sulla poltrona a fianco.

 

“Ok... allora beh, buonanotte Mickey e... Blaine.” disse Kurt assonnato, sfiorando Blaine con una mano.

 

Kurt si avviò verso la camera di Mandy in una sorta di trance, ma Mickey lo raggiunse di corsa.

 

“Ehi-Kurt... scusa per prima. Sono proprio un coglione certe volte...” disse Mickey, guardando in basso.

 

“Non lo sei... non potevi sapere come era stata la mia vita.” rispose Kurt, senza alcun tipo di rancore ed anzi sorridendo assonato.

 

Mickey annuì con la testa e poi sparì in camera di Ian.

 

***

Kurt era letteralmente crollato, appena aveva toccato il cuscino si era addormentato in modo profondo, ma poi si era svegliato di soprassalto.

 

Iniziò a guardarsi intorno spaesato e passandosi una mano sulla fronte vi trovò del sudore freddo.

Evidentemente il suo brusco risveglio era stato dato da un sonno tormentato, così decise di alzarsi per andare a rinfrescarsi il viso.

 

Nel passare verso il bagno, gettò uno sguardo alla camera di Ian e Mickey, perché la porta era aperta, e li vide dormire beatamente abbracciati e la cosa lo fece esplodere di serenità.

 

Prima di tornare a letto decise di fermarsi in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, si sentiva un po' irrequieto. L'idea, tuttavia, non era stata delle migliori perché si rese conto che Blaine sul divano lo attirava come una calamita.

 

Si avvicinò con passo molto lento verso il divano di Blaine e si mise seduto sopra la poltrona lì vicina, lo osservò dormire e sentì che qualcosa dentro di lui voleva di più.

 

Blaine dormiva tranquillo ed aveva un paio di ricci che erano sfuggiti alla presa del gel, Kurt sentiva di non doverlo fare, ma le sue mani sembravano ragionare da sole.

 

Mettendosi in ginocchio vicino al divano, Kurt allungò una mano verso la fronte di Blaine per spostargli i capelli, proprio in quel momento però la sua mano fu afferrata da quella di Blaine che si era svegliato di colpo.

 

“Shhhhh” fece Blaine, cercando di placare il successivo urlo di Kurt.

 

“Mi hai fatto prendere uno spavento!” disse Kurt a bocca aperta.

 

“Beh sai, il colpo lo hai fatto prendere tu a me...” rispose Blaine, ridacchiando.

 

“Scusami... torno a letto.” rispose Kurt, alzandosi agitato.

 

“No aspetta... perché non rimani?” chiese Blaine, fissando Kurt con dolcezza.

 

Kurt sembrò ragionare per qualche momento, come se si stesse sottoponendo ad una dura lotta interiore.

 

“Ho un'idea migliore...” fece allora Kurt, prendendo Blaine per un braccio e trascinandolo nella camera di Mandy.

 

Una volta chiusa la porta, Kurt si girò verso la camera trovando Blaine a pochi passi da lui.

 

“Perché mi hai portato qui?” domandò Blaine, bisbigliando appena.

 

“Perché...” fece Kurt, poi bloccandosi.

 

Perché lo aveva portato lì? Doveva dargli la vera risposta o quella finta ma perfettamente sicura che gli permetteva di essere amici?

 

“Perché mi dispiace farti dormire sul divano...” continuò Kurt, avvicinandosi a Blaine.

 

“Ah è per questo quindi... che gentile.” fece Blaine, ridendo e fissando le labbra di Kurt.

 

“Ovviamente è per quello... non ci sono altre motivazioni.” rispose Kurt, leccandosi involontariamente le labbra.

 

“Allora grazie... ma è concesso agli amici di dormire nello stesso letto oppure-” disse Blaine sarcastico.

 

“Gli amici non dovrebbero dormire nello stesso letto...ma-” fece Kurt, non riuscendo più a trattenersi dal guardare la bocca e le labbra di Blaine.

 

“Ma...?” chiese Blaine divertito.

 

“Ma noi siamo diversi dagli amici tradizionali...” sussurrò Kurt, mettendo una mano sulla spalla di Blaine.

 

“Lo siamo?” chiese Blaine in tono di sfida.

 

“Oh al diavolo l'orgoglio per stanotte.” rispose Kurt e spinse con tutte e due le mani Blaine fino a farlo combaciare con l'armadio sul fondo della stanza.

 

Kurt non amava prendere l'iniziativa, le occasioni in cui lo aveva fatto potevano essere contate sulle dita di una mano, di solito era Blaine quello che faceva la prima mossa.

Ma stavolta sentiva fremere ogni parte del suo corpo e lo voleva così tanto, continuò a fissare le labbra di Blaine e poi senza più pensarci si gettò sulla sua bocca.

 

Non era mai stato così tanto affamato, mai, ma in quel momento voleva tutto di Blaine, lo voleva come non lo aveva mai voluto.

 

Le loro labbra iniziarono a riscoprirsi da capo, Kurt le voleva assaggiare, voleva assaporare tutto quello che aveva dimenticato in quei mesi, morse il labbro inferiore di Blaine e sentì una scossa di piacere invaderlo. Le labbra di Blaine erano secche e un po' ruvide e si rese conto in quel momento che creavano dipendenza.

 

Blaine, come era solito fare, portò una mano sul viso di Kurt con fare possessivo e poi dietro al suo collo e Kurt invece poggiò una mano sul fianco di Blaine e con un movimento in avanti fece scontrare i loro corpi. Erano così stretti e vicini che Kurt sarebbe potuto impazzire, le sue orecchie erano piene di respiri a metà e gemiti silenziosi.

 

Sentì la lingua di Blaine entrare nella sua bocca e subito rispose con la sua, tutto era caldo e soffice e Blaine emise un piccolo verso sulle labbra di Kurt.

Dovevano respirare, anche se Kurt ne avrebbe fatto a meno.

 

“Woah. Questo per cos'era?” chiese Blaine, staccandosi, ma fissando ancora le labbra di Kurt.

 

“Non lo so. Non lo so... Blaine non facciamoci domande...” rispose Kurt inebriato da ciò che era successo.

 

Prese Blaine per mano e lo trascinò sul letto, mettendosi poi a cavalcioni su di lui. Poteva perdere la testa con quella posizione, vedere Blaine sotto di lui gli causò una scarica di brividi lungo la schiena, non gli succedeva da mesi di sentirsi così.

 

Non voleva fermarsi, si gettò sul collo di Blaine, ricordandosi quanto amava quel collo, ed iniziò a leccarlo e baciarlo per poi tornare su e mordergli l'orecchio.

 

“Quanto mi sei mancato... il tuo sapore-Blaine...” sussurrò Kurt nel suo orecchio.

 

“Kurt...” rispose Blaine deglutendo, ma Kurt aveva ripreso a baciare Blaine lungo l'incavo del collo.

Si era concentrato su un particolare punto parecchio delicato e succhiava e leccava la pelle al lato del collo, Blaine gli faceva scorrere le mani sulla schiena.

 

Scese un po' più in basso fino a sbottonare i bottoni della polo di Blaine, gliela tolse, facendola passare da sopra la testa e poi la lanciò a terra.

 

Continuò deciso, come se si trovasse sotto un incantesimo, a baciare ogni porzione del corpo di Blaine che era rimasta scoperta, amava il colorito della sua pelle. Sentiva di doversi soffermare ovunque, si dilettò nello stuzzicare un suo capezzolo, provocando a Blaine dei sospiri goduriosi.

 

Blaine allungò le mani per togliere anche la maglietta di cotone di Kurt che finì in compagnia dell'altra sul pavimento.

 

“Dannazione Kurt... vederti così-sto dando di matto.” disse Blaine, mettendo le mani sul petto di Kurt e accarezzandolo con movimenti concentrici.

 

“Pensa è proprio quello che avevo in mente...” rispose Kurt, ridendo e avvicinandosi alle labbra di Blaine per baciarlo di nuovo.

 

Kurt sentiva l'eccitazione di Blaine crescere sotto di lui, la sentiva davvero e per un momento pensava di non essere più abituato a tante scosse tutte insieme, doveva mantenere la calma.

 

Abbassò lo sguardo verso i jeans di Blaine e si sentì famelico, iniziò a slacciare il primo bottone e poi il secondo, poi inserì una mano all'interno di quelli per mettere fine alla sua rinnovata curiosità. Erano mesi che non faceva qualcosa di simile, si sentiva quasi al pari di una persona senza esperienze.

 

Blaine era così bello sotto di lui, i suoi occhi, già normalmente così luminosi ed espressivi, ora erano diventati più scuri e bisognosi.

 

“Kurt... mi stai uccidendo...” disse Blaine, ansimando un po'.

 

Kurt lo guardò e poi iniziò a deliziare Blaine con un tocco leggero ed era così appagante sentirlo tanto eccitato sotto la sua mano.

 

“Non ricordavo di farti questo effetto...” ammise Kurt, che probabilmente aveva solo rimosso quei ricordi nei mesi passati per evitare di soffrire.

 

“Scherzi? E questo non è niente... Kurt nessuno è come te.” rispose Blaine, assecondando i movimenti di Kurt e della sua mano.

 

Poi ci fu un rumore in casa, qualcuno aveva fatto cadere qualcosa e Kurt, come risvegliatosi da un coma di passione, spalancò gli occhi allarmato e tolse immediatamente la mano dai pantaloni di Blaine.

 

Scese dal letto di corsa ed indossò di nuovo la maglietta, guardandosi poi intorno imbarazzato.

 

Blaine si alzò a fatica e guardò Kurt confuso.

 

“Che c'è? E' per quello che ho detto?” chiese Blaine che avrebbe preferito una secchiata di acqua fredda addosso.

 

“No no- non è per quello. È che- noi non dovremmo. Io non so cosa mi sia preso... noi- c'è Ian che sta male, siamo ospiti in casa di altri e siamo-siamo solo amici-insomma... non stiamo neanche insieme. Mi dispiace, ho sbagliato.” rispose Kurt che non riusciva neanche a guardare Blaine.

 

Blaine si alzò dal letto in silenzio, si abbottonò i pantaloni e si infilò la polo velocemente.

 

“Se la pensi così... “ disse Blaine, passandosi una mano tra i capelli in disordine.

 

“Perché tu la pensi diversamente?” domandò Kurt, vergognandosi per la sua incoerenza.

 

“Sinceramente Kurt? La storia degli amici mi fa venire il mal di stomaco. Io- io ho le idee molto chiare su noi due... ma evidentemente questo vale solo per me.” fece Blaine, pronto a tornarsene a dormire in salone.

 

“Blaine! Aspetta, non andare... vuoi-ti va di- insomma... dormire qui? Solo dormire... insieme.” chiese Kurt, quasi pregando con lo sguardo Blaine.

 

“Kurt... non farmi questo. Sai che amerei farlo... ma non voglio una situazione come quella di poco fa. Non voglio dovermi svegliare nel cuore della notte e trovarti nel panico fuori dal letto per qualche motivo.” rispose Blaine sconsolato con una mano sulla maniglia.

 

“Blaine-mi dispiace così tanto... ti prometto che non succederà perché voglio davvero solo dormire con te.” disse Kurt, porgendo una mano a Blaine.

 

Blaine prese con un po' di titubanza quella mano e con l'altra spense la luce della stanza e poi si accomodò sul letto con Kurt.

 

“Ti va di abbracciarmi?” domandò Kurt con la voce tremante.

 

Blaine non se lo fece ripetere di nuovo e così abbracciò Kurt da dietro e gli sussurrò all'orecchio: “Kurt non voglio smettere di provare certe cose per te... ma questa strana situazione tra noi mi spaventa da morire.”

 

L'ultima cosa che Blaine sentì prima di addormentarsi fu il rumore straziante di Kurt che piangeva.



****

La storia aveva già un rating arancione e credo che la scena descritta ci rientri alla perfezione. In passato ho scritto molte scene rosse e questa non è una di quelle XD
Ho pensato che fosse necessaria, Kurt si rende conto sempre di più di come anche il suo corpo si sente legato a Blaine.
Certo poi alla fine si ferma, perché si rende conto di essere confuso, non può fare un passo così grande con Blaine senza prima aver ammesso cosa ancora prova per lui. Povero Blaine!
I Gallavich compaiono poco poco.

Alla prossima!

   
 
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