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Autore: Horse_    26/04/2015    8 recensioni
Sono passati quasi sette anni dall'ultima stagione di The Vampire Diaries, precisamente la settima. Ogni attore ha intrapreso la propria via da percorrere, cercando di vivere al meglio la propria vita, così come hanno fatto Ian e Nina.
Ian si è sposato con Nikki Reed, storica attrice di Twilight, mentre di Nina si sono perse le tracce. Nina, in realtà, ha proprio voluto sparire dal mondo che l'aveva aiutata a diventare famosa e ben amata da tutti perchè si porta dietro un segreto troppo importante da proteggere. Due bambini con gli occhi azzurri come il mare da tenere al sicuro da chi non li vuole e non si è mai interessato a loro.
Le cose tra Ian e Nikki, intanto, vanno sempre peggio e sono più i giorni in cui litigano che quelli in cui sono felici.
La ripresa dell'ottava stagione porterà tanti guai e a galla cose non dette, ma forse aiuterà due persone che si amano ancora alla follia a ritrovarsi dopo tanto -troppo- tempo.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice Accola, Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Nuovo personaggio, Paul Wesley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                 24 Agosto 2022.
Thirteenth Chapter.



Nina.

“Nina, ormai non so proprio come dirtelo.”- Julie scuote la testa sconsolata. –“Quando imparerai ad arrivare in orario? All’undicesima stagione?”
 

Alzo le mani in segno di resa e ridacchio leggermente. Ha ragione, sono sempre in ritardo, ma non posso farci mica nulla se ho due bambini piccoli a cui badare, anche se loro ora centrano veramente poco.
Questa mattina effettivamente è stata colpa mia, ma questa notte ho anche dormito veramente poco perché i gemelli non riuscivano a prendere sonno nella casa nuova.

 
“Facciamo alla quindicesima dai, forse potrei anche farcela.”- le schiocco un bacio sulla guancia. –“Devo andare, sono in super ritardissimo.”
“Lo so, muovi il culo.”- mi minaccia bonariamente.

 
Corro per tutta la lunghezza del corridoio, esibendomi anche in mosse acrobatiche per saltare fili dell’elettricità ed evitare cameraman troppo occupati a sistemare le varie apparecchiature.
Come dargli torto? Stanno facendo il loro lavoro infondo.
Evito anche l’ultimo cameraman, ma inevitabilmente mi scontro con qualcun altro e finisco rovinosamente a terra sbattendo il sedere sul pavimento freddo e duro.
Che botta ragazzi!
Mi accorgo solo in un secondo momento contro chi sono andata addosso e lo vedo perfettamente in piedi che mi sta tendendo una mano per aiutarmi ad alzarmi. Ovviamente io troppo orgogliosa non l’accetto e mi tiro su da sola.

 
“Volevo aiutarti.”- sospira quasi seccato.
“Non ho bisogno d’aiuto.”- gli rispondo con il suo stesso tono, anzi, più seccato.

 
Si passa una mano tra i capelli nervosamente e stringe le mani fino a che le nocche gli diventano bianche.
Si sta innervosendo, ma non ho tempo da perdere e, soprattutto, non ho tempo –e voglia– per assecondare tutti i suoi capricci.

 
“Sono in ritardo e non voglio dare spettacolo in corridoio.”- gli rispondo poi addolcendo leggermente il tono della voce.
 

Ian mi scruta per l’ultima volta poi gli passo accanto a riprendo la mia corsa verso il camerino.
Arrivo dentro con il fiatone e trovo la mia acconciatrice con le mani sui fianchi che mi scruta severamente.

 
“Lo so, sono in ritardo, di nuovo.”

 
Ridacchio leggermente contagiando anche lei.
 












 
                                                                             * * *
 












Ormai sono arrivati praticamente tutti e hanno già finito di preparare il set per la scena, quella scena.
Oggi, dopo anni, Elena e Damon convoleranno a nozze e al solo pensiero mi viene la nausea, ma non posso rovinare tutto, non dopo tutto il lavoro che è stato fatto. Hanno impiegato circa quattro giorni per sistemare il tutto sotto gli ordini di Julie, Kevin e Caroline.
Anche io sono pronta, più o meno. Sarah mi ha acconciato alla perfezione, facendo ricadere i miei lunghi capelli in morbidi boccoli –non come quelli alla Katherine, no… Sono molto più morbidi.
Sono ancora in jeans e camicia ed è da dieci minuti buoni che sto fissando il vestito del mio finto matrimonio. So che è tutto per finzione, ma fa sempre uno strano effetto, lo stesso di quando ho dovuto indossare una finta pancia per Katherine o quando ho dato alla luce sua figlia. Era tutto così nuova e dire che ero terrorizzata era un eufemismo. Lo sono anche ora a dire la verità: insomma, non ho mai fatto nulla del genere.
Lui però si, l’ha fatto, anche se è stato tempo fa –parecchio tempo fa.
Insomma, ho un copione da seguire, ma se sbagliassi qualcosa e pensassero che stia facendo tutto di proposito? Non voglio questo, questa stagione deve iniziare al meglio anche perché penso che sarà anche l’ultima, almeno per me. Ho accettato per i bambini, è vero, ma tra poco inizieranno il loro primo anno di scuola elementare e voglio stargli accanto, cosa che con il mio lavoro non potrò mai fare.
 

“Se continui a fissare quel vestito così insistentemente lo sciuperai, fidati.”
 

Mi volto di scatto per trovarmi di fronte la faccia di Paul già completamente vestito con il suo smoking e i capelli così tanto alla Stefan.
Fa qualche passo in avanti e si siede sul divanetto del mio camerino, accanto al vestito.
 

“E’ proprio bello, penso che sia quello adatto a te.”- mi sorride dolce.
 

Mi siedo dalla parte opposta al divanetto, in modo da non rovinare il vestito, e lo guardo di nuovo.
 

“E’ un vestito come un altro, Paul.”- gli sorrido di rimando.
“Sono sicura che è quello perfetto per te.”- si alza e mi da le spalle. –“Forza, indossalo, voglio vedere come ti sta così potrò vantarmi di essere il primo ad averti vista così.”
 

Lo sento ridacchiare leggermente e questa atmosfera mi rilassa un po’.
 

“Non farmi aspettare troppo però, non ho mica l’eternità davanti.”- mi dice rimanendo sempre girato per non guardarmi.
“Bugiardo.”- ridacchio. –“Sei un vampiro.*”
“Ancora con quella storia?”- ridacchia anche lui.
“Ammettilo che è vero.”- lo rimbecco mentre inizio a sfilarmi la maglia.
“Mi hai scoperto!”- si porta teatralmente una mano sul cuore. –“Credo che dopo ti ucciderò, insomma… Non puoi mica svelare la mia identità così.”
 

Scoppio a ridere mentre mi tolgo anche i pantaloni. Non dovrebbe essere difficile metterlo, insomma, è pur sempre ingombrante, ma è fatto come gli abiti del 1864 di Katherine.
Alla fine, con non poca difficoltà, riesco a infilarmi quel dannato vestito e mi sento in imbarazzo e anche tanto fuori luogo. Non oso immaginare come mi sentirò quando uscirò fuori da qui.
 

“Fatto, puoi girarti.”- gli dico.
 

Paul si gira e mi guarda quasi incantato. Dall’imbarazzo abbasso gli occhi sul pavimento trovando il parquet molto interessante.
 

“Sei…”- balbetta. –“Sei stupenda… Insomma… Non che tu non lo fossi, ma sei semplicemente perfetta.”
 

Alzo lo sguardo su Paul e gli rivolgo un timido sorriso di ringraziamento.
 

“Mi… Mi aiuteresti con la cerniera?”- gli chiedo indicandola con un cenno del capo.
 

Lui annuisce e mi volto dandogli le spalle. Me la tira su senza problemi poi mi posa un bacio sulla guancia.
 

“Sono sicuro che farai un figurone.”- mi sorride incoraggiante.
 

Gli sorrido anche io spontanea e lo ringrazio mentalmente per avermi resa un po’ meno agitata di prima.
 

“Forza Stefan, accompagnami all’altare.”- gli dico.
“Va bene futura suocera.”
 
 

Percorriamo il corridoio deserto e ogni volta che ci avviciniamo sempre di più all’entrata le mie gambe si fanno sempre più pesanti e il respiro sempre più corto. Se non mi conoscessi potrei benissimo dire di star per avere un attacco di panico. La presa sul braccio di Paul si fa sempre più ferrea e lo stritolo a dieci centimetri dalla porta che mi separa dall’uscita per arrivare in giardino dove è stato allestito tutto.
 

“Nina, guardami.”- mi solleva il mento. –“Andrà tutto bene, ok? La scena durerà circa dieci minuti, anche meno. Basta solo che ti impegni e in una sola volta sarà tutto finito, va bene?”
 

Annuisco e Paul fa cenno ad uno dei tanti cameraman di far partire la marcia nuziale.
 
 

 Entro in scena sorretta da Paul che in questo momento ha preso i panni di Stefan. Sono tutti seduti ai propri posti su tante sedie bianche e azzurre e non appena mi vedono si alzano tutti in piedi per seguire il passaggio della sposa. Ho decide e decine di occhi puntati addosso, ma tento di immedesimarmi in Elena e nella felicità che deve provare in quel giorno. Saluto tutti con lo sguardo, sorridendo, e tento fino all’ultimo di non alzarlo su DamonIan.
Il percorso è troppo breve e sono subito lì, a pochi passi da lui. Incrocio il suo sguardo e quello che mi colpisce di più è la sua espressione. Ha la bocca spalancata e sembra aver visto un fantasma. Da fuori si potrebbe scambiarla per una faccia di pura adorazione –quello che effettivamente deve trasmettere– ma io so perfettamente cosa c’è dietro quell’espressione. E’ stupito, ferito, malinconico e magari starà anche pensando che è una vera fortuna quella di non avermi sposata.
Di fronte a me c’è Matt, in veste di Alaric, e sarà lui e celebrare il matrimonio. Mi pare di aver letto, se non erro, che è stato Damon a chiederglielo in una scena girata ieri e sinceramente ho trovato il tutto molto carino.
Paul molla il mio braccio per andare a posizionarsi vicino a Candice –lei e Paul sono i testimoni– e vorrei urlargli di fermarsi e che io non posso stare qui da sola senza nessun aiuto, ma mi trattengo nel farlo.
Mi posiziono accanto a Ian non prima di aver ricambiato adorante il suo sguardo –sempre tutto per finta. Spero di averlo fatto in modo giusto, o altrimenti dovremo ripetere tutto da capo. Nessuno ferma niente, quindi deduco di star andando alla grande, almeno per ora.

 
“Sei bellissima.”- soffia Ian rivolto a me, cioè Elena, in un sussurro udibile solo a me e a lui, ma che le telecamere posizionare ovunque, anche sul mio vestito e il suo, riescono a percepire comunque.

 
Gli sorrido, ricambiando lo sguardo di fuoco, e focalizzo l’attenzione su Matt Davis che si accinge a celebrare la messa.
Dopo quella che mi sembra un eternità, in cui Ian non ha mai smesso di sfiorarmi facendomi ogni volta sussultare, è il momento dei voti. Il bambino di Alaric e Jo zampetta felice verso di noi tenendo tra le mani un cuscinetto con le fedi nuziali.
Da quanto ho capito Bonnie –Kat in pratica– le renderà anelli solari.
Ian afferra per primo la fede e come da copione inizia a recitare la sua parte, ma quello che mi sconvolge è quello che dice.
Mi prende le mani tra le sue e si volta completamente verso di me.

 
“Elena, sono un vampiro da più di 150 anni e mai e poi mai avrei pensato di arrivare a questo punto. Io, l’eterno stallone, quello che è andato a letto con più donne di quelle che si sono sul suolo americano, è qui di fronte a te promettendoti fedeltà assoluta e di onorarti e amarti per tutta l’eternità. Non posso prometterti che questa unione sarà rose e fiori, perché, credimi, non lo sarà. Il più delle volte litigheremo, lotteremo e ce ne andremo, ma prometto di tornare sempre da te, non lasciandoti mai.”- si ferma un attimo sospirando e colgo tutta la fatica che sta facendo per dire questo. Posso sentirlo dal suo tremore, dalla voce o semplicemente posso leggerlo all’interno di quelle iridi di ghiaccio. –“Io, Damon Salvatore, prendo te, Elena Gilbert, come mia moglie, per amarti e onorarti, in salute e in salute, visto che non possiamo ammalarci, in ricchezza e in povertà, anche se non ti farò mai mancare nulla, finché un qualche pazzo immortale non ci separi.”

 
Finito il discorso mi infila l’anello al dito e intanto do sfogo alle lacrime. So perfettamente che doveva andare così, nel senso che Elena avrebbe dovuto piangere a questa dichiarazione, ma so cosa c’è dietro tutto questo e sebbene io odi Ian con tutto il mio cuore non posso essere indifferente di fronte alla sua sofferenza, che, sotto un certo punto di vista, è anche la mia.
Perché ho visto quanto gli è costato dire quelle parole, magari immaginando – o ricordando– che questa avrebbe potuto accadere veramente se io quella volta avessi accettato e sebbene io abbia appurato più volte che a lui non è mai importato niente di me non posso evitare di pensarci senza provare nulla.
Prendo con le mani tremanti l’altra fede e punto lo sguardo sui suo occhi azzurri.

 
“Non sono un vampiro da tutto questo tempo, ma posso affermare, e di questo ne sono fermamente convinta, di non essermi mai sentita così viva con nessun altro. La prima volta che ci siamo incontrati mi hai detto che volevo un amore che mi consumasse, un amore così forte da darmi pericolo ma dettato dalla passione e io ho trovato assolutamente questo, e solo con te.”- la mia voce trema leggermente, ma cerco di tenerla normale. Non posso fare nient’altro se non immedesimarmi in Elena, perché tutto quello che sta dicendo l’ho provato sulla mia pelle. –“Solo tu mi hai fatto sentire così in vita e hai messo in gioco e distrutto le mie certezze, i miei dubbi e le mie paure, facendomi aprire gli occhi. Non avrei mai pensato di trovare l’amore perfetto, quello che avevo sempre sognato, ma evidentemente pensavo male.”

 
Mi stacco leggermente da lui per guardarlo meglio.

 
“Io, Elena Gilbert, prendo te, Damon Salvatore, come mio sposo e prometti di amarti e onorarti, in salute e in malattia, in ricchezza e povertà finché non arriverà qualcuno a separarci.”- termino il discorso infilandogli la fede al dito.
“Vi dichiaro marito e mogl-”

 
Non faccio nemmeno in tempo a formulare dei pensieri coerenti che Ian si tuffa sulle mie labbra e mi bacia.
Mi sta baciando. Diamine, perché? La scena sarebbe dovuta finire con Matt che pronunciava la classica frase e stop. Finito.
Perché allora mi sta baciando?
Le sue mani si chiudono sul suo volto mentre il suo corpo si scontra contro il mio. Un brivido mi percorre la schiena e so perfettamente riconoscere che cos’è.
Cosa devo fare?
Devo assecondarlo?
Non c’era scritto sul copione tutto ciò.
Non posso certamente stare a guardare però… Le mie mani vanno a cingergli il collo e si perdono tra i suoi capelli che sembrano essere di seta e li stringo forte.



 
“Stooooop!”

 
Mi accorgo a mala pena dello stop di Julie e mi stacco quasi scottata dal corpo di Ian.
Perché ha fatto questo fuori programma inventandosi così tutto sul momento?
Le sue mani sono ancora sul mio volto e le stacca solamente quando Julie ci viene incontro euforica.
Non sembra arrabbiata da questa improvvisazione.

 
“Siete FANTASTICI! Siete stati fantastici!”- urla battendo le mani.

 
Abbraccia prima me e Ian. Non capisco.
Aveva volutamente tolto un qualsiasi bacio, almeno nelle prime scene e ora sempre la donna più felice del pianeta.

 
“Ian, i miei complimenti.”- lo abbraccia per la seconda volta in tre secondi. –“Questo fuori programma è stato… Come ti è venuto in mente?”

 
Lui si gratta leggermente imbarazzato i capelli, mentre io sono ancora con la bocca dischiusa. Non so cosa dire e non so nemmeno cosa fare.

 
“E’ stato solo lavoro.”- risponde solo per poi allontanarsi verso il suo camerino.

 
Lo seguo con lo sguardo e istintivamente mi passo la lingua sul labbro inferiore. Sanno ancora da menta, l’odore che ha sempre caratterizzato Ian.




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*La battuta si riferisce ad una vecchia intervista di Nina, tipo di quattro anni fa, nella quale raccontava di aver creduto seriamente che Paul fosse un vampiro visti i suoi denti -parecchio xD- affilati. Ha sostenuto che l'avessero preso solo per quello, sottolineando dopo che stava scherzando, ma da allora tutti prendono in giro Paul per quello.

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I'm back e lo so che l'ho fatto dopo ventordicimila anni (?) ma il problema è sempre lo stesso, la scuola. Tra un po' di settimane dovrei avere più tempo, si spera, ma non abbandonerò mai e poi mai questa storia ^^
Sebbene l'abbia iniziata da poco ci tengo troppo per lasciarla a metà e dopo gli ultimi avvenimenti -addio di Nina e matrimonio di Ian- mi è ritornata ancora più voglia di scriverla.
Ebbene si ragazze, a quanto pare Ian si è sposato proprio in questi giorni. Sono felice per lui ** (Ma non sono d'accordo per la scelta della ragazza ma ahimè la vita e sue e fa quello che vuole!)
Quante di non avrebbero voluto vedere Nina al posto di... Nikki? Troppe, veramente troppe, ma vabbeh :) Mi auguro che anche Nina si possa sposare un giorno ad avere tanti bei biccoli Dobrev in miniatura **
Passiamo al capitolo, ordunque.
Mi è piaciuto scriverlo, un sacco, in modo per la parte finale, ma andiamo in ordine.
Nella prima parte abbiamo un riavvicinamento Dobsley e mi piacciono un sacco quei due insieme, anni fa avevano un'amicizia spettacolare e sembrerà a me ma... Si sono un po' persi per strada, non trovate? Spero ovviamente di sbagliarmi alla grande!
La seconda parte è incentrata sul matrimonio Delena che noi poveri disgraziati non avremo mai. Ammettetelo anche voi che nella puntata di venerdì, quando Elena prende in mano la scatoletta, speravate ci fosse un anello dentro? Lo sperava anche Elena vista dalla faccia u.u
Ma con TVD siamo destinati a soffrire e quindi soffriamo. Chi ha visto il promo alzi la mano.
Elena. Cura. Ricordi. Ma dico io... Non poteva trovarli in un altro modo?
Sappiamo tutti -ce lo sentiamo- che alla fine Damon non riuscirà a mantenere la promessa fatta ad Elena, chi ha visto la puntata di venerdì sa di cosa parlo, purtroppo.
Ritornando al capitolo... (Non capisco perchè continui a divagare sempre così) Vi siete accorti che il tipo di scrittura è cambiato? Quando dovrò raccontare delle riprese cambierò il tipo di scrittura in mod da farvi intendere che stanno girando. All'inizio volevo metterlo in corsivo, ma sarebbe passato troppo per flashback. Le promesse? Sono sembrate troppo sdolcinate? Cioè... Damon che si dichiara così ma... E' pur sempre il suo matrimonio xD
La parte finale? Lo so, sono cattiva, me lo dicono tutti.
E' stato un bacio di scena o c'è dell'altro?

{Ovviamente ringrazio le favolose ragazze che hanno recensito lo scorso capitolo e a cui adesso risponderò ^^}

Alla prossima <3
  
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