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Autore: Cassie78    26/04/2015    3 recensioni
I fatti si svolgono dalla 3x21 in poi. Oliver si è già unito alla Lega ma non sa che nel frattempo a Starling City le cose sono cambiate e quando lui tornarà per compiere il suo dovere si accorgerà che le cose non sono più come erano prima. Tutti quelli che ama sono contro di lui, soprattutto la più impensabile di loro. E se Oliver si trovasse a combattere con la donna che ama?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Malcolm Marlyn, Oliver Queen, Thea Queen
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Spenta.
Svuotata.
Era così che mi sentivo in questo momento, seduta sulla poltrona comoda del jet, mentre stringevo a me la coperta che tempo prima avevo dato a Oliver perché non sentisse freddo. 
Riuscivo a sentire il suo odore impresso su quel pezzo di stoffa.
Mi stavo facendo del male, lo sapevo, ma non potevo evitarlo. 
Eravamo partiti da poco da Nanda Parbat ed io non avevo smesso neanche per un secondo di pensare ad Oliver, alla notte trascorsa insieme, ai baci che ci eravamo scambiati e alle parole dolci che ci eravamo sussurrati. Su un'unica cosa non volevo soffermarmi: il nostro addio, le nostre ultime parole. Non avevo ancora accettato questa situazione quindi mi rifiutavo di ricordare quel momento, il nostro ULTIMO momento.
Sentii una mano sulla mia spalla e sollevai di scatto lo sguardo ritrovando davanti a me quello di Diggle che mi sorrideva.
-Ehi, come va?- disse sedendosi di fronte a me. Io lo guardai senza rispondere -giusto, domanda stupida- aggiunse.
-sai cosa mi ha detto?- dissi io guardando fuori dal finestrino.
-cosa?- 
-in poche parole mi ha detto di andare avanti con la mia vita, senza di lui perché il pensiero di me che vivo la mia vita felice è l'unica cosa che lo aiuta a sopravvivere- dissi io, poi feci un sorriso amaro- tipico di Oliver!- aggiunsi io.
-sai bene che nell'ultimo periodo io non sono stato esattamente un grande sostenitore delle scelte di Oliver in campo sentimentale. Ma questa volta devo ammettere che avrei fatto la stessa cosa per la donna che amo! paradossalmente credo sia stato più difficile per lui dirti quelle cose che unirsi alla Lega!- disse lui concludendo il suo discorso. Io mi girai a guardarlo e gli sorrisi grata per quelle parole che mi avevano dato sollievo seppur momentaneamente.
-io non so se ce la farò senza di lui- dissi piangendo- cosa faremo tutti noi da oggi in poi senza di lui?- aggiunsi io.
-andremo avanti! È quello che vorrebbe Oliver, te lo ha detto lui- 
-si ma io non so se ne saró capace- ribattei asciugandomi le lacrime- e con la storia del vigilante che facciamo?-
-andremo avanti anche con quello, la città ha ancora bisogno di qualcuno che vegli sui suoi abitanti- disse senza esitazione. Vedendo la mia faccia perplessa però continuó- credo ci farà e ti farà bene continuare a fare qualcosa che tenga vivo il suo ricordo- aggiunse avvicinandosi e prendendomi le mani- ce la faremo Felicity! Proprio come l'ultima volta.-
-si- dissi io sorridendogli poco convinta per rassicurarlo dopo di che sfinita chiusi gli occhi e caddi in un sonno tormentato.
 
Dopo essere passata da Laurel e aver chiacchierato a lungo tornai a casa. 
Mi aveva fatto bene parlarle, si era dimostrata una buona amica.
Arrivai a casa e mi diressi subito in bagno. Avevo bisogno di una doccia calda e rilassante. 
Mi infilai nella vasca e chiusi gli occhi. Mi lasciai scivolare sulla
Parete della vasca e mi immersi completamente con la testa e, solo dopo aver esaurito la scorta d'aria, riemersi riappoggiandomi con la testa sul bordo. 
Neanche il tempo di rilassarmi che qualcuno suonó alla porta.
Sospirai e controvoglia uscii dalla vasca avvolgendomi nel mio accappatoio e raccogliendo i capelli bagnati con il mollettone.
Aprii la porta e rimasi sorpresa.
Davanti a me c'era Thea.
-ciao Thea! Che ci fai qui?- 
-volevo parlare un po' con te ma vedo che ti disturbo quindi ripasso domani- disse lei facendo per andarsene via.
-no tranquilla non disturbi. Vieni entra! Accomodati. Diciamo che in questo momento mi serve proprio una bella chiacchierata!- dissi io fermandola e sorridendole. Lei mi sorrise di rimando ed entrò in casa. La feci sedere sul divano mentre io andavo a mettermi qualcosa di comodo addosso.
Al mio ritorno lei era lì che fissava il vuoto. Mi avvicinai e mi sedetti di fronte a lei.
-come ti senti?- chiesi
-potrei farti la stessa domanda- disse lei dolcemente guardandomi- comunque calcolando che a quest'ora potrei essere morta, diciamo bene- continuò.
-vuoi qualcosa da bere, un the caldo magari?- chiesi io.
-si grazie, qualcosa di caldo mi servirebbe- disse lei.
Mi alzai e andai a mettere l'acqua sul fuoco.
Dopo 5 minuti tornai con due tazze fumanti e mi sedetti nuovamente di fronte a lei porgendogliene una.
-ti manca vero?- chiese lei di punto in bianco. Non c'era bisogno di dire chi, era ovvio.
-terribilmente- dissi io abbassando lo sguardo.
-anche a me- ammise lei. Io alzai la testa e poi, entrambe sul punto di piangere, ci abbracciammo.
 
 
Io e Thea ci addormentammo così, sul divano, una accanto all'altra.
Avevamo a lungo parlato di Oliver e lei mi aveva parlato dell'Oliver di prima, e a ogni racconto io mi meravigliavo sempre di più per quanto l'Oliver pre e post isola fossero diversi.
Alla fine stanche e senza forze ci eravamo addormentate li sul divano. Non ricordavo esattamente quando avessi chiuso gli occhi.
Thea accanto a me si svegliò stiracchiandosi. 
-buongiorno- dissi con la voce impastata dal sonno.
-giorno- rispose con la stessa voce.
-vuoi che preparo la colazione?- chiesi io 
-no grazie è meglio che torni a casa, Malcom mi starà aspettando- disse lei alzandosi e avviandosi verso la porta. Io la seguii- grazie mille dell'ospitalità e della chiacchierata, mi ha fatto bene!- disse 
abbracciandomi.
-di nulla. Anzi grazie a te- risposi ricambiando l'abbraccio.- ci vediamo presto- aggiunsi prima che se ne andasse.
Una volta rimasta sola, la tristezza e la solitudine mi assalirono. 
Feci colazione ed inizia a tenermi impegnata per non pensare facendo varie cose, la maggior parte abbastanza inutili. 
Ma non si può non pensare in eterno e nel momento in cui lo feci rividi gli ultimi tre anni, le lotte con Arrow e il covo...
Poi un'illuminazione.
Corsi in camera, mi vestii e mi diressi velocemente li, in quel luogo in cui avevo trascorso la maggior parte del mio tempo negli ultimi anni. 
Quel posto che sapeva di casa, e di Oliver. 
Ogni cosa li mi ricordava lui.
Mi si spezzò il cuore vedendo come era stato ridotto. 
Vetri infranti, tavoli rovesciati...
Era stato messo sottosopra dalla polizia. 
Accanto al tavolo, che giaceva a terra, c'era la felce. Mi chinai e accarezzai delicatamente le foglie di quella pianta.
Neanche lei era stata risparmiata dall'irruenza della polizia.
Provai una certa rabbia contro di loro. 
Poi qualcos'altro attiró la mia attenzione. 
Una cassa di legno verde sul tavolo, con incisioni in cinese, o giapponese (non lo avevo ancora capito).
La aprii e dentro trovai un arco. Lo impugnai e tesi la corda come se fossi pronta a scagliare una freccia. 
Sempre nella stessa posizione mi voltai e, davanti a me, trovai la teca di vetro che un tempo racchiudeva il costume di Arrow mentre ora c'era solo un manichino vuoto.  
Fu quando vidi il mio riflesso sul vetro mentre tenevo in mano l'arco che capii.
John aveva detto che per mantenere vivo il ricordo di Oliver dovevamo continuare a fare quello che aveva iniziato lui. E quale modo migliore se non quello di provare a prendere il suo posto?
Idea folle dovevo ammetterlo, anche perché non ero minimamente degna di prendere il suo posto, ma ci avrei provato. 
E c'era solo una persona in grado di aiutarmi, e Dio mi perdoni per questo ma era la mia unica scelta. 
Scrissi il messaggio per fissare l'incontro.
Uscii di corsa dal covo e mi diressi al vicolo li dietro.
Attesi 5 minuti prima di sentire la sua voce.
-devo ammettere, sono curioso di sapere perché mi ha chiesto di incontrarti- disse lui. Io mi voltai.
-ciao Malcom- dissi fredda.
-allora cosa ti serve?- chiese insistente.
-voglio che tu mi alleni!- dissi risoluta.
-cosa?- vidi lo stupore nel suo sguardo.
-voglio che mi insegni a combattere, per difendere me stessa e gli altri. Voglio provare a riempire quel vuoto che Oliver ha lasciato e voglio farlo nel migliore dei modi! Allora, accetti?- chiesi io tendendo una mano verso di lui. Lui guardó prima me poi la mano. Fece un sorriso e la strinse.
-quando cominciamo?- chiese lui.
-il prima possibile- dissi ancora decisa.
Lui sembró soddisfatto da quella risposta e mi sorrise ancora.
-mi piace la tua determinazione  Felicity Smoak.-
Sorrisi anche io a quel complimento.
Avevo appena fatto il primo passo verso qualcosa a cui non avrei mai rinunciato.
 
 
Buonasera a tutti!! Sono tornata con una nuova storia. 
Non so ancora quanto sarà lunga e soprattutto come finirà ma spero che vi piacerà.
L'idea mi è venuta guardando il promo dell'episodio 3x21 in cui (SPOILER) troviamo Oliver a dover fare una scelta, quella di uccidere Dig. Ma a fermarlo c'è proprio sua sorella. E allora li è scattata la molla nella mia mente malata. E se al posto di Thea ci fosse Felicity? Se Oliver si trovasse la donna che ama contro? 
Fatemi sapere se l'idea ci piace e se vale la pena di continuare! Recensite! 
Baci a presto!!
   
 
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