The
Golden Girl {pt. 2}
Capitolo
8 - La fine dei Giochi
La
mattina al Centro di Controllo è iniziata con la spedizione
di Awan e Belinda
verso un'oasi che ancora non hanno controllato, alla ricerca del
Tributo del
Distretto Sette. Marcus e Lucius fanno la guardia alla Cornucopia,
mentre noi
facciamo una seconda colazione con un occhio sempre rivolto agli
schermi.
"Come
pensi che andrà?" chiedo a Sapphire mentre bevo il secondo
caffè della
giornata, cercando di non farne cadere nemmeno una goccia sul tubino di
paillettes dorate.
"Sono
due addestrati ad uccidere contro uno, tu come pensi che
andrà?" mi
risponde lui con tono neutro mentre inzuppa un biscotto nel suo
tè. "Mi
preoccupa più quello che accadrà dopo."
Veniamo
distratti dal vociare di un paio di Accompagnatrici e alzo gli occhi
sulla tv
più vicina giusto per fare in tempo a vedere Belinda che
lancia un coltello
contro la sua avversaria, colpendola alla gola. Mi sforzo di non
distogliere lo
sguardo mentre il sangue zampilla dalla ferita, ma non posso evitare
un'espressione schifata. Brutus ghigna e mi fa un gesto di vittoria a
cui
rispondo debolmente.
"E
adesso ci divertiamo" mi dice Sapphire a bassa voce, con un tono
leggermente acido.
Ingenuamente,
penso che per oggi non ci saranno altre sorprese, che
bisognerà ristabilire gli
equilibri tra i Favoriti. Magari si separeranno e da domani inizieranno
a darsi
la caccia. Devo però rendermi conto molto presto che al
Distretto Due non sono
così bendisposti come me. Belinda e Awan tornano alla
Cornucopia e vedo Marcus
e Lucius andargli incontro. A questo punto mi aspetterei che i ragazzi
si
facciano raccontare com'è andata, ma Belinda aspetta che il
ragazzo del Quattro
la superi di qualche passo per uscire un coltello dallo stivale e
tagliargli la
gola, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Sia
dentro arena che fuori scoppia il caos. Marcus si fionda dentro la
Cornucopia,
afferra uno zaino che
credo avesse
preparato nel caso in cui le cose avessero preso una brutta piega, e
fugge
verso il deserto. I due Tributi del Distretto Due rimangono al loro
rifugio e
per il momento non sembrano intenzionati ad andare a cercarlo. Nel
salone dove
ci troviamo noi, Finnick è furioso con Brutus e lo accusa di
slealtà, accusa
che penso infastidisca Brutus quanto lo farebbe un moscerino. Sapphire
si
lascia sfuggire una risatina isterica nel vedere la scena e poi si
passa una
mano sulla faccia.
"Quanto
amo le alleanze tra Favoriti" mi annuncia col tono stanco di chi ha
visto
troppe volte scene di questo tipo, per poi lanciare un'occhiata verso
il tavolo
degli Sponsor più facoltosi. "Pare che qualcuno voglia
rubarti
McEntire" mi dice col tono tra il divertito e il preoccupato.
Mi
volto anch'io e vedo Publius e Brutus che si stringono la mano e poi il
Capitolino che gli allunga un assegno. "Va bene che non lo sopporti, ma
siamo due contro uno, i suoi soldi ci servivano" gli rispondo
tagliente,
per poi alzarmi e raggiungere Publius.
"Posso
parlarti?" gli chiedo, ignorando il sorriso compiaciuto di Brutus
mentre
gli passo accanto. "In privato" specifico anche, mentre lui annuisce
e ci dirigiamo fuori dal salone, imboccando un corridoio deserto.
"Complimenti
per la correttezza, Publius, davvero. Non hai aspettato neanche un
attimo per
allearti con Brutus, complimenti" esordisco acida con quello che temo
sia
uno sguardo assassino, incrociando le braccia sul petto con fare
inviperito. Sì,
lo so, mi sto comportando come una bambina capricciosa. No, non mi
importa.
Lui
sospira. "Stella, tesoro, è lavoro" mi spiega con tono
accondiscendente. "Tutti gli Sponsor a questo punto compiono delle
scelte.
Brutus ha due Tributi, tu uno solo, era la scelta migliore. Non
è niente di
personale" aggiunge alla fine con un alzata di spalle e un sorriso.
Deve
ringraziare che non sono armata, se no gli dimostravo quanto non l'ho
presa sul
personale.
"Avrei
accettato questo discorso prima di finire nuda sul tuo tappeto. Visto
il
rapporto che abbiamo avresti almeno dovuto dirmelo prima di diventare
lo
Sponsor del Due!" sibilo, cercando di non alzare la voce e di frenare
la
rabbia.
"Quello
che c'è tra noi due non c'entra niente con questo!" fa un
gesto ampio col
braccio ad indicare il salone dove si decidono gli equilibri dei
Giochi.
"Se venire a letto con me significava avere l'esclusiva sui miei
assegni
avresti dovuto dirmelo, avremmo fatto un contratt-"
Il
rumore della mia mano che colpisce la sua guancia sta ancora risuonando
nel
corridoio. Quel sorriso da idiota che stava mettendo su è
stata la goccia che
ha fatto traboccare il vaso e lui ora mi guarda sconvolto con la bocca
semiaperta. "Non parlarmi come ad una delle puttane capitoline che
frequenti
di solito" lo ammonisco con un tono che quasi spaventa anche me, per
poi
passargli accanto prima che possa aggiungere altro e rientrare nel
salone.
Subito
mi accorgo che c'è qualcosa che non va. Se ne stanno tutti
divisi in piccoli
gruppi a parlottare e appena mi avvicino a Sapphire e Amarillis lui mi
guarda
con un'espressione che non riesco a decifrare.
"Dove
cavolo eri?!"
"A
cercare di non uccidere il nostro ex Sponsor, è successo
qualcosa?"
Lui
mi accenna con la testa agli schermi, ma al momento c'è solo
Caesar Flickerman
che sta commentando gli avvenimenti.
"Un
colpo di scena che di sicuro non ci aspettavamo" dice con il suo tono
grave di quando parla delle vittime. "Una lotta concitata che ha
portato
all'eliminazione di un altro Tributo. La giornata potrebbe anche
designare la
fine di questi Sessantottesimi Hunger Games, abbiamo avversari
determinati a
vincere."
Credo
stia parlando dell'uccisione della ragazza del Sette, anche se non ho
visto una
grande lotta, devo ammettere. "La giornata è iniziata da
poche ore
nell'arena e già sono stati uccisi tre Tributi. Mi chiedo su
quale dei due
finalisti stiate scommettendo!"
Lui
ridacchia ma il mio cervello lavora febbrile. Tre morti? Lucy del
Sette, Awan
del Quattro e...? Mi volto verso Sapphire ma lui mi fa di nuovo cenno
di
guardare. E capisco. Stanno trasmettendo i filmati dell'ultima morte,
quella di
Belinda. Lucius ha approfittato di un momento in cui si stava riposando
per
attaccarla e si sono scontrati a mani nude. Lei era forte, ma lui
indubbiamente
di più. Sta volta ho distolto lo sguardo dal suo corpo
scempiato. Ora il
ragazzo si sta medicando le ferite grazie agli aiuti che Brutus gli ha
mandato.
"Gli
Sponsor sono furiosi" mi informa Sapphire, abbastanza compiaciuto.
"Pensano che questo fosse il piano di Brutus fin dall'inizio e che li
abbia ingannati solo per avere i loro soldi con la scusa del due contro
uno.
Invece lui voleva che i suoi due Tributi arrivassero insieme alla fine,
che
facessero squadra, per avere la vittoria assicurata. Ma a quanto pare
gli ha
insegnato ad uccidere in cento modi diversi ma non ad usare il
cervello"
mi spiega mentre io noto Brutus che sta urlando contro Enobaria e lei
che cerca
di calmarlo. Una scena esilarante.
"Quello
che c'è rimasto più fregato di tutti è
il tuo amico Publius, credo si senta
addosso il rischio di perdere" aggiunge, porgendomi un bicchiere di
champagne.
"Sapphire
sono le undici!" lo rimprovero ridendo, ma accetto il bicchiere e il
brindisi alla sventura dei nostri avversari.
Dopo
aver passato il resto della mattina ad occuparmi degli Sponsor
(escludendo
volutamente Publius McEntire), adesso molto più bendisposti
ad aiutarci, mi
ritrovo quasi da sola al ristorante del Centro di Controllo, a
consumare il mio
pasto tardivo. Ci sono solo un altro paio di tavoli occupati da
Accompagnatrici
che spettegolano tra loro. Mi sto dedicando alla mia bistecca mentre
rispondo a
qualche messaggio di Cashmere e Ruby, ignorando, almeno per il momento,
il
sadico 'Come sta il mio amico Brutus?' da parte di Gloss, quando
un'ombra si
staglia sul mio tavolo e sono costretta ad alzare gli occhi.
"Publius.
Che posso fare per te?" gli chiedo senza applicarmi troppo per
nascondere
il mio fastidio.
"Speravo
di poter fare io qualcosa per te, veramente. Sono venuto apposta
perché tu non
debba affaticarti a spostarti per rinfacciarmi quanto stupido io sia
stato" mi risponde con mezzo sorriso mentre si siede difronte a me. Non
posso fare a meno di lasciarmi sfuggire un sorrisetto compiaciuto.
"Ah,
ti ringrazio..."
"Scherzi
a parte, volevo scusarmi con te. Sono stato scorretto sia come Sponsor
sia come
uomo. Avrei dovuto almeno sentire anche la vostra strategia prima di
prendere
accordi con Brutus e non avrei dovuto farti quella battuta infelice sul
contratto, sono stato uno stronzo su tutti i fronti."
"Sì,
è vero, lo sei stato, ma scuse accettate, non preoccuparti"
gli rispondo
cercando di ricordarmi del mio proposito di essere più
matura.
"Ma
le cose non tornano come prima, immagino" mi dice con un tono
leggermente
interrogativo.
"Dovrai
trovarti qualcun'altra da portarti a letto durante questi Giochi" gli
confermo, aggiungendo un sorrisetto acido.
"Non
era solo quello, lo sai. Io con te stavo bene."
"Allora
dovevi pensarci prima di dire certe cose. E ora, se non ti dispiace,
vorrei
finire di pranzare" lo liquido per poi abbassare gli occhi sul piatto.
Avverto la sua sedia che si sposta sul pavimento e sento i suoi passi
che si
allontanano, ma non alzo lo sguardo finché non sono sicura
che se ne sia
andato. Anche l'ultimo gruppetto di Accompagnatrici lascia la sala e io
rimango
definitivamente sola. Prendo il cellulare e apro il messaggio di Gloss,
per poi
premere sull'icona di risposta. 'Ti dico solo che Enobaria ha
dovuto
calmarlo...'
Il
resto della giornata è andato avanti tranquillo. Marcus ha
raggiunto un'oasi
che conosceva e si è stabilito lì, noi gli
abbiamo mandato acqua a sufficienza
per almeno un paio di giorni. Non smetterò mai di pensare a
quanto sia stato
geniale a preparare quello zaino e a tenersi pronto alla fuga,
evidentemente ha
studiato bene i suoi avversari e ha capito quanto fossero senza
scrupoli. È sveglio,
continuo a pensare che abbia buona possibilità di vincere.
Sono
sdraiata sul letto con la tv accesa e guardo svogliatamente qualche
servizio
sui fatti del giorno nell'Arena, giusto per essere sicura di non
perdermi
nulla, quando sento bussare alla porta. È Ganymedes col mio
vestito per domani,
una specie di drappo di stoffa lucida con una sola spallina.
"Tu
ti diverti, vero, a disegnarmi vestiti sempre più complicati
per sedersi, non è
così?" gli chiedo mentre gli tiro un cuscino e lo colpisco
in piena
faccia, nonostante si sia stravaccato sul divano dall'altra parte della
stanza.
"E
tu ti stai allenando con la mira, vedo" risponde rilanciandomi il
cuscino,
ma io lo devio con un piede. "Pensa se dobbiamo fare un altro Tour
della
Vittoria. Quest'anno vanno di moda i corsetti..."
"Ti
ricordo che so usare svariati tipi di armi..." gli rispondo a tono
mentre
afferro il telecomando per spegnere la tv.
"Potremmo
vincere davvero, non pensi?"
"Potremmo...
Ma non dobbiamo sottovalutare Lucius, ha dimostrato di essere un valido
assassino" rispondo pensierosa, chiedendomi quanto ci
metterà a
riprendersi e ad andare a cercare Marcus. O magari sarà
Marcus a trovare lui
ancora debole e a vincere.
Ganymedes
se ne va dopo che abbiamo chiacchierato ancora un po' di tutto tranne
che dei
Giochi e io mi decido a spegnere la luce e a provare a dormire. Ho il
presentimento che domani sarà un'altra giornata non facile.
Per
tutta la mattina penso davvero di essermi sbagliata, che
sarà una giornata
piatta senza che si risolva nulla. Ma nel primo pomeriggio sono gli
Strateghi
che decidono che è arrivato il momento di movimentare le
cose e chiudere
quest'edizione. Un'anaconda di circa dieci metri ha quasi soffocato
Marcus,
inseguendolo poi finché non l'ha portato alla Cornucopia.
Lucius si è accorto
del nuovo arrivato e i due anni iniziato a combattere. Ora siamo tutti
assiepati sotto i maxischermi a seguire la lotta all'ultimo sangue che
si sta
svolgendo nell'arena. Quando Marcus taglia di netto al suo avversario
la mano
che sta per lanciare il coltello con un colpo di spada non posso
trattenermi
dall'esultare, facendo cadere per terra qualche goccia del drink che ho
nel
bicchiere e di cui mi ero totalmente dimenticata. Marcus è
pronto a dargli il
colpo di grazia e io sono pronta ad avere il mio primo Vincitore. Ma
accade
qualcosa che non avevo previsto. Lucius strappa il coltello dalla mano
tranciata e con la sinistra lo affonda nella pancia di Marcus, che non
si
aspettava un colpo da quel lato. Non appena cade a terra il suo
avversario gli è
sopra in un attimo, toglie il coltello dalla ferita e glielo pianta nel
cuore.
Il
colpo di cannone è quasi immediato, così come le
urla di giubilo dei Mentori
del Distretto Due e dei loro Sponsor. Io invece ci metto qualche
secondo a
realizzare che abbiamo perso e che Marcus è morto. Mi rendo
conto solo ora che
ero davvero convinta che avrebbe vinto. Adesso arriva la parte
più difficile,
fare buon viso a cattivo gioco, fingere che sia solo lavoro e che non
mi ero
affezionata al nostro Tributo. Metto su il sorriso più
credibile che riesco a
tirare fuori e alzo il bicchiere verso Brutus. "Al Distretto Due e al
suo
nuovo Vincitore" pronuncio con voce ferma, venata solo da un po' di
rammarico.
"Non
si può vincere sempre" mi risponde lui alzando il bicchiere
a sua volta e
sorridendo compiaciuto, mentre tutti gli altri si uniscono al brindisi
e alle
congratulazioni.
Io
e Sapphire ci siamo ritirati presto al primo piano e ora stiamo
guardando i
servizi speciali che vanno in onda per la fine dei Giochi. "Era un
bravo
ragazzo" mi dice lui di punto in bianco, gli occhi fissi sulla
televisione.
"Ecco
perché non ha vinto, i bravi ragazzi non vincono mai" gli
rispondo io,
senza distogliere lo sguardo a mia volta.
"Oh
andiamo Stella, non siamo tutti come quelli del Distretto Due!" esclama
per poi spegnere la tv.
"Dici?
Non abbiamo tutti ucciso, ingannato, illuso per uscire da quell'arena?
Pensi
davvero che siamo così diversi da loro? Noi Vincitori siamo
tutti uguali alla
fine, pronti a tutto per vincere."
Lui
non risponde, ci limitiamo a restare in silenzio per un po', io cerco
di
scacciare le immagini di tutti i momenti passati con Marcus che mi si
affollano
nella testa.
"C'è
questa specie di rito" esordisce dopo un po' per spezzare il silenzio
pesante che si è venuto a creare. "La sera della fine dei
Giochi i Mentori
danno una festa per la vittoria... Ti va di andarci?"
"Non
lo so, ci dobbiamo andare?"
"Loro
sono venuti alla tua."
Mi
volto a guardarlo scioccata. "Quindi mentre io ero in ospedale sedata e
ricucita tu sei andato a festeggiare?!"
"In
tuo onore!" mi risponde lui cercando di non ridere. "È una
tradizione, non potevo non farlo! E tu eri comunque troppo intontita
per
prendervi parte... E non potevo neanche venire a trovarti..." prova a
giustificarsi ma scappa un sorriso anche a me.
"Appena
la loro festa sarà migliore della mia mi
arrabbierò davvero, sappilo..."
lo ammonisco cercando di assumere un tono minaccioso ma senza oppormi
al suo
abbraccio.
La
maggior parte della mia serata è occupata dal cercare di non
pestarmi la gonna.
Indosso un vestito col corpetto bianco ricoperto quasi totalmente da
gemme
color oro e la gonna di tulle bianco con piccole incrostazioni dorate,
corta
sul davanti e lunga, molto lunga, dietro. È la volta buona
che con lo strascico
ci impicco il mio stilista. Sto muovendo qualche passo verso il bar ma
sento
qualcosa che mi trattiene. "Scusa, credo di averti calpestata..." mi
dice Finnick con tono contrito non appena mi volto.
"Se
riuscivi a strapparla ti perdonavo" gli rispondo sorridendo. Accetto il
suo tacito invito a sederci su un divanetto e in due riusciamo ad
ammansire lo
strascico voluminoso.
"Sei
bellissima sta sera... Insomma, come sempre..."
"Non
dovresti dire certe cose ora che sei impegnato..." lo prendo in giro,
approfittando del suo tono imbarazzato.
"Posso
essere impegnato ma di sicuro non sono cieco!" mi risponde col solito
tono
alla Finnick Odair. "Posso chiederti come hai saputo di Annie?" mi
domanda dopo un attimo di silenzio.
"Benvenuto
nel club dei Vincitori, dove tutti sanno tutto di tutti" gli rispondo
citando Sapphire e facendo ridere entrambi.
"Ti
va se restiamo amici?" mi chiede quando riprendiamo fiato e io
annuisco,
addolcita dal suo tono incerto e dal suo sorriso sbilenco.
"L'anno
prossimo gli facciamo il culo e vediamo se Brutus si toglie quel ghigno
compiaciuto dalla faccia" gli rispondo e entrambi ridacchiamo come due
ragazzini. Che poi a conti fatti è quello che siamo, al di
là delle arie che ci
diamo. Quando decidiamo di alzarci lui mi aiuta a sistemare la gonna e
io gli
dico di salutarmi Mags. Lo abbraccio forte, trattenendolo qualche
secondo in più
del solito, visto che probabilmente lo rivedrò l'anno
prossimo. Poi riesco
finalmente a raggiungere il bar e sono appena riuscita ad appoggiarmi
al
bancone senza che lo strascico mi faccia sembrare una specie di medusa
gigante
che vengo affiancata da Publius.
"Ho
saputo che la ragazza era tua amica" esordisce, e io mi limito a bere
un
sorso dal bicchiere.
"Ci
conoscevamo."
"Dai
tempi dell'asilo da quanto ho sentito dire ai tuoi amici."
Credo
si riferisca a Finnick e Brutus. "Te l'ho detto, la conoscevo. E da
quando
origli le conversazioni dei miei amici?" cerco di sviare il discorso.
"E
fartela vedere morire è stato un avvertimento o una
punizione?" mi chiede
con tono aspro e io finalmente mi giro a guardarlo.
"Entrambi,
credo."
"Il
nostro amato Presidente ha stile, è innegabile" commenta
acido mentre
scuote la testa. Poi finisce il suo bicchiere in un paio di sorsi.
"Non
sei soddisfatto del governo?" gli chiedo con un'espressione fintamente
scandalizzata.
"Scherzi,
Panem è la migliore dittatura che potessi chiedere" mi
risponde
sarcastico. "Posso chiederti se il nostro primo incontro l'hai deciso
tu o
è stato un favore richiesto dal Presidente?"
"Perché
me lo chiedi?"
"Beh,
tu sei giovane e anche molto bella, scusa se dubito che la tua prima
scelta
possa essere uno Sponsor quarantenne e per di più
capitolino..."
"Ho
dei gusti particolari..." gli rispondo con un sorriso divertito per poi
svuotare il mio bicchiere anche io. "Comunque sei stato totalmente una
mia
scelta, io e Snow non abbiamo quel tipo di accordi."
"Scusa.
È che non sarebbe la prima volta che prova a distrarre i
suoi oppositori con
questo genere di premi" mi spiega con tono neutro e io spero vivamente
non
sia toccato a Cash.
"Meglio
questo che sei piedi sotto terra" gli rispondo, riferendomi ai pochi
scrupoli che penso si faccia il Presidente per liberarsi dei
più acerrimi
rivali.
"Non
posso negare che tu abbia ragione..." mi risponde per poi passarmi un
braccio attorno alla vita. "Posso farmi perdonare?" chiede mentre le
mie mani sono salite a posarsi sul suo petto e posso sentire sotto la
camicia
il battito del suo cuore accelerare leggermente mentre aspetta la mia
risposta.
"Ti
concedo di provarci..." gli rispondo con un sorriso, per poi lasciarmi
condurre fuori.
Quando
rientro alla Torre portando lo strascico arrotolato attorno al braccio
e le
scarpe in mano manca poco alle tre e non mi stupisco nel trovare
Sapphire che
mi aspetta in salotto.
"Mi
sembrava di averti chiesto di avvertirmi quando decidi di sparire per
la
notte" mi rimprovera col suo tono paternalistico che ormai conosco bene.
"In
quella confusione è già tanto che non mi sia
rotta una gamba con questa gonna,
pensa riuscire a trovarti..." gli rispondo cercando di avere in tono di
scuse. "Mi rimproveri domani, ok?" gli chiedo per poi dargli un bacio
sulla guancia e avviarmi verso la mia stanza.
"Non
finisce qui, è troppo vecchio per te!" lo sento rispondere
mentre mi
chiudo la porta alle spalle.
E
va bene, forse non ha tutti i torni, la differenza d'età tra
me e Publius c'è,
non lo posso negare. Ma non posso negare neanche di essere stata bene
con lui e
che forse un'avventura fuori dagli schemi era anche quello che mi
serviva per
distrarmi, prima di dover tornare a fare i conti con tutto quello che
questi
Giochi hanno significato. Domani si torna a casa e avrò
tutto il tempo per
indagare il dolore che mi sono rifiutata di provare in questi giorni.
Sta sera
avevo diritto a spegnere il cervello per un'ultima volta. E proprio
pensando a
questo, sprofondo tra i cuscini e chiudo gli occhi.
Author's
Note.- Buonsalve! Lo so, ci ho messo quasi una settimana ad aggiornare,
sono
imperdonabile ç_ç Purtroppo questa settimana sono
stata a casa davvero poco e
il tempo per scrivere era limitato. Questo capitolo e il prossimo (che
sarà l'ultimo)
saranno un po' più brevi, ma spero vi piaceranno lo stesso.
Vi
segnalo come al solito i tre vestiti di Stella qui,
qui
e qui
e vi ringrazio
tanto di continuare a seguire la storia <3
Alla
prossima!