Anime & Manga > Kilari
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Autore: Bice997    27/04/2015    2 recensioni
Ciao a tutti! Sono nuova e spero davvero che questa storia possa piacervi :3 era da un po' che l'avevo in mente e in pratica siamo due anni dopo il debutto di Kilari come cantante. La ragazza, 16enne va insieme agli Ships a Londra per girare un nuovo film nel quale Hiroto sarà il protagonista. Kilari ed Hiroto, si ritroveranno nell'ascensore, dell'hotel dove alloggiano, a parlare del loro film, ma ad un tratto...cosa succederà?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiroto Kazama, Kilari Tsukishima, Nuovo personaggio, Seiji Hiwatari, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Atterrammo in quell'instante. Hiroto si comportava in modo strano. Sembrava avesse paura di qualcosa, ma non ne davo tanto peso, mi bastava la sua sola vicinanza a farmi sentire bene, anche se a lui poco importa.
-Kilari, allora il viaggio com'è andato? Avevi paura o sbaglio? mi chiese Seiji, in compagnia di Kame
-Bene- gli sorrisi. Ero così felice! Essere accanto alla persona che amavo intensamente era qualcosa di magico, e non avevo neanche pensato alla paura di volare.
La signora Kumoi e il signor Muranishi ci stavano aspettando. Scendemmo dall'aereo e ci recammo verso l'aeroporto. In quel momento, appena misi piede in aeroporto, mi resi conto di quanto fosse grande: era pieno di persone che chiedevano informazioni e attendevano il loro turno.
Ecco, toccava a noi tre. Ci recammo verso il signore, che ci doveva controllare il passaporto. Avevo paura che mi chiedesse qualcosa, io non so niente di inglese! Toccava ad Hiroto, poi a me. Hiroto consegnò il passaporto, e lo guardavo sia con invidia sia con stupore per la sua bravura in inglese, l'opposto di me che conosco solo hello, thankyou e yes.
- Do you excuse me Miss, could you make me see the passport? - ecco, lo so sapevo...panico totale.. cominciavo a sudare- ...Ehmm, thank you!
- Kilari ma che dici?! Sei sempre più sbadata!!!! Sei una cosa fuori dal comune! Fai il terzo superiore o sbaglio??!! Su dammi il passaporto- mi disse Hiroto con ironia e lo consegnò al controllore.
Devo davvero fare i complimenti a me stessa, per quanto il mio inglese sia perfetto! No scherzo, è pessimo, al contrario di Seiji ed Hiroto che se la cavano in maniera a dir poco eccellente.
-Ma non è colpa mia!!!
-Allora sentiamo di chi è? La mia?- rispose Hiroto
Un'altra figuraccia, ed era solo l'inizio.
Io ero al centro tra Hiroto e Seiji e stavo guardando in modo intenso Hiroto. Era il turno di Seiji.
“I tuoi occhi sono qualcosa di magico e quando li vedo, mi dimentico tutto, ogni cosa intorno a me sparisce. I tuoi occhi sono più luminosi delle stelle e più furbi di quanto tu non lo fossi già. Sono belli e speciali come te”-pensai- ma poi una parola mi è uscita dalla bocca, senza riuscire a fermarla- ti amo..-
Oh, no cosa ho fatto, perché l'ho detto! Ora Hiroto e Seiji mi stanno guardando in modo strano, sopratutto Hiroto, che sembra infastidito da quello che gli ho appena sussurrato. Ma poi il silenzio cala tra noi tre, è come una montagna che ci separa, un muro che divide le nostre incomparabili vicinanze e vorrei che tutto ciò fosse paragonato ad un oblio, ad un oblio inevitabile.
Abbassai lo sguardo, per la vergogna e Seiji, dopo aver terminato il suo turno, ci disse di aspettarlo e si recò a prendere la propria valigia.
Hiroto si abbassò verso di me sussurrandomi qualcosa all'orecchio sinistro: -"Ti sei sbagliata, quel ti amo doveva essere rivolto a Seiji non a me, stai più attenta la prossima volta, così Seiji capirà i tuoi sentimenti per lui. Ricorda è già la seconda volta che te lo dico!!-”Hiroto dopo aver pronunciato queste parole, se ne andò, ed io rimasi lì, pietrificata.
Mi stavano guardando tutti, forse mi avevano riconosciuto o forse no, chissà.. Corsi via, inquadrata dagli occhi di mille persone che mi fissavano, che mi guardavano forse per tenerezza o forse per compassione. -Kilari siamo di qua!- mi chiamò Seiji -Eccomi.. sto arrivando... […] Dopo 1 ora, ci recammo in albergo. L'hotel si chiamava “Blue Moon” ed era a 4 stelle. Era davvero molto bello: l'entrata era ornata da un portone nero, preceduta da una fila di scale di marmo. L'entrata era decorata da moltissimi quadri, uno precisamente di Claude Monet, non perché io lo sapessi ma perché me l'avevo detto la signora Kumoi.
Il salone d'ingresso era decorato davvero con buon gusto, a mio parere, con tre poltrone di rosso carminio di pelle disposte al centro, con delle scale che salivano al piano di sopra di color avorio, due statue di marmo e la reception. Il receptionist ci consegnò le chiavi ed entrai nella mia camera. Dormivo da sola, ma avevo la signora Kumoi nella stanza accanto. La mia camera era davvero spaziosa: il letto era a baldacchino con lenzuola di raso, c'era un tappeto grande che copriva gran parte della stanza, una TV a schermo piatto, un enorme armadio e un piccolo bagno con una vasca. Al piano di sopra invece dormivano i ragazzi, avevano la camera comunicante con il signor Muranishi.
Era ora di dormire, ero stanchissima dopo 13 ore di volo, erano le 3 di notte, e mi misi a dormire.
[…]
- Kilari, sveglia!- la signora Kumoi mi venne a svegliare.
- Signora Kumoi, buongiorno!
- Ci stanno aspettando di sotto, in reception! Sono le 11 e 30!
- Mi cambio ed arrivo!
Dopo 10 minuti
-Buongiorno, sei l'ultima Kilari come sempre!-ridacchiò Hiroto
- Buongiorno a te, grazie mi avete svegliato sempre all'ultimo minuto!- gli gridai, ma non troppo forte.
Ad un tratto la porta d'ingresso si aprì come una folata di vento, ed entrò una ragazza bionda, con gli occhi verdi.
- Piacere io sono la fidanzata di Hiroto, Yuuki!
Non potevo credere alle mie orecchie ma era vero, era la fidanzata di Hiroto!
   
 
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