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Autore: devonneslaugh    28/04/2015    1 recensioni
Chi l'avrebbe mai detto che un'attività proposta dalla scuola mi avrebbe fatto incontrare una persona che avrebbe cambiato del tutto la mia vita? Io no, eppure è stato proprio così.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Universitario
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Tutto ebbe inizio con una circolare a scuola, dove diceva che avrebbero dato dei crediti a coloro che 
sarebbero andati a fare volontariato in una comunità vicino scuola. Quel volontariato consisteva nell'andare
a prendere i bambini a scuola e fargli fare i compiti fino alle 18. 
Decisi di andarci per una prova. Per vedere quanto mi poteva interessare. Mi accompagnò una mia amica, Federica,
anche lei era interessata a fare volontariato.. quando arrivammo trovammo già una decina di ragazzi.
Da come sembrava loro facevano volonariato da anni e la cosa mi mise alquanto in imbarazzo, visto che io
non avevo mai fatto alcun tipo di volontariato. Io e Federica ci presentammo con la ragazza che gestiva tutto quanto
e lei cominciò a spiegarci un po di cose, come funzionava ecc... 
Da quanto avevo capito mancava mezz'ora e saremmo andati a prendere i bambini all'uscita da scuola,
così nel frattempo aiutai gli altri ad apparecchiare tutti i tavoli per la merend ed a mettere in ordine le
sedie. Ad un tratto entrò un ragazzo, non era molto alto, era riccio ed aveva un sorriso stupendo.
Mi girai verso Federica. "  Fede, hai visto quel ragazzo? " Le sussurrai per non farmi sentire.
" Si! Oddio è proprio carino. " Mi rispose
Sbuffai. " perché ci piacciono sempre gli stessi ragazzi? "
Alzò le spalle. " non ne ho la più pallida idea.
Il discorso finì lì, andammo a predere i bambini ed io feci fare i compiti a due bambine fantastiche, una 
delle due era davvero intelligente, non c'era bisogno nemmeno che le dicessi come fare le cose. 
Restai a guardare per un po quel ragazzo mentre era concentrato ad aiutare un altro bambino, di tanto 
in tanto scherzavano... non riuscivo a capire perché ero così attratta da quel ragazzo. 
Arrivarono le 18 ed i bambini cominciarno ad andarsene.. quando la stanza rimase quasi del tutto vuota
me ne andai anche io. Nel tragitto verso casa presi il mio telefono e inizia a raccontare tutto alla mia migliore
amica, purtroppo lei era di un'altra città e non ci potevamo vedere, però mi accontentavo di poterle parlare.
" Ehi, Giorgia! Devo raccontarti una cosa. " Le scrissi mentre salivo in metro.
Mi rispose qualche minuto dopo " Honey. Dimmi tutto. "
Le cominciai a raccontare del fatto di aver deciso di voler andare a fare volontariato con Federica e che 
lì avevo visto un ragazzo che mi aveva colpito subito. " però non so come si chiama. "
" Come no? Senti tu devi cercare di parlarci.
" Lo sai come sono fatta. Mi vergogno tantissimo e poi è più grande di me, credo vada all'università...
come farebbe ad interessargli una dei 17 anni? poi me... cioè dai.
"
" Non ti sopporto quando fai così. Perché non provi a buttarti? Come va va'.. "
" Il fatto è che interessa anche a Federica.. mi sembra brutto nei suoi confronti. "
" Prova a parlarle, no? Magari non è poi così interessata e avresti via libera. "
" Non saprei, ci devo pensare... "
" Come al solito e poi non fai più niente! Vabbe dai, fammi sapere. "
" Certo... ora vado che il telefono si sta per spegnere, a domani! "
Quando arrivai a casa cenai e me ne andai dritta a dormire, anche se non avevo fatto chissà che ero 
abbastanza stanca e mi si chiudevano gli occhi dal sonno.

*DRIN, DRINNN*
Maledetta sveglia, un giorno l'avrei buttata fuori dalla finestra. Erano le 7:00, uscì con molta poca voglia
dal letto e mi vestì velocemente. Feci colazione e mi incamminai verso scuola. Passai davanti casa di
Federica, la chiamai e mi disse di aspettare 5 minuti... quella ragazza non era mai puntuale.
" Buongiorno! " mi disse allegra. 
Le sorrisi. " come fai ad essere felice a quest'ora? "
" Mh, non lo so... mi mette allegria andare a scuola... e vedere tutti quei bei ragazzi. "
Scoppiai a ridere. " beata te, a me non fa comunque effetto. "
Ci avviammo verso scuola, come il solito passai le ore di lezione cercando di non addormentarmi sul 
banco e provando a seguire ciò che dicevano i professori, ma proprio con scarso risultato. Mi arresi 
all'idea che quel giorno non avrei imparato niente e mi dedicai ai miei "disegni" sul quaderno. Più che 
disegni erano scarabocchi che potevano essere associati a bambini dell'asilo, ero proprio negata ma 
almeno erano una buona distrazione per non farmi addormentare.
Pensavo continuamente a quel ragazzo, come era possibile che mi avesse colpito così tanto? Tra tutti 
i ragazzi che ci potevano essere, anche a scuola, mi aveva stregato proprio quel tizio, tra l'altro non 
sapevo nemmeno il suo nome. Bel casino. Proprio un bel casino.
Sembrava impossibile smettere di pensare a lui, o forse ero io che non volevo smettere di pensare a 
quel ragazzo da favola... con il passare delle ore mi convincevo sempre di più che avrei cercato di 
scoprire il suo nome. Sì, lo dovevo assolutamente sapere. 

  
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