Serie TV > Il mondo di Patty
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Autore: tatarella20    29/04/2015    2 recensioni
Quando ti accorgi che nella tua vita c'è qualcosa che non va, che hai accanto la persona sbagliata, è proprio quello il momento in cui tutto e tutti tornano al loro posto!Un ritorno atteso da troppi anni, una verità nascosta a tutto e a tutti, un amore senza limite che oltrepassa gli oceani, e una vita piena di inaspettate sorprese, di amici fidati e di situazioni scomode e a volte divertenti, un agglomerato di situazioni che porteranno Patty, Matias, Bruno, Antonella, Guido, Giusy e tutti gli altri protagonisti del Mondo di Patty a scontrarsi con la vita da quasi 30enni, e a far capire che si deve crescere, anche se non si vuole!!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matias Beltràn, Nuovo Personaggio, Patricia Díaz Rivarola, Un po' tutti | Coppie: Antonella/Bruno, Guido/Josefina, Matias/Patricia
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi di Carlos:

 

  1. Solitudine e cospirazioni...

 

Passarono alcuni giorni da quella maledetta domenica, Matias era letteralmente scomparso e io non avevo ne la forza ne la voglia di cercarlo, Carlos ogni tanto chiedeva, ma ogni volta trovavo una scusa per eclissare l'argomento distraendolo con i suoi giochi.

Le ragazze ogni tanto mi chiamavano ma io non volevo vedere nessuno, ero sparita pure io, mi ero rinchiusa in casa e non davo segni di voler uscire, i miei genitori prendevano e riportavano Carlos in automatico, non chiedevano e non volevano sapere il motivo del mio stato, era come se fossi tornata indietro di 10 anni, ero l'ombra di me stessa.

 

***

Scomparsi dalla faccia della terra, se avessimo chiamato la polizia per dire che due persone non si riuscivano a trovare credo che nemmeno loro avrebbero avuto la stessa nostra fortuna, ne Patty ne Matias rispondevano al telefono, Giusy mi aveva detto di aver intercettato il fratello solo perché è andata al suo allenamento, altrimenti era come se lui a Buenos Aires non ci fosse nemmeno, mentre Patty sapevamo che stava bene o meglio che era ancora viva solo grazie a Carmen e Leandro che portavano avanti e indietro il piccolo Carlos.

Erano qualche giorno che sulla città piovigginava come se stesse piangendo dal dolore, era una città sofferente e io non riuscivo a staccare gli occhi da essa, sentivo Caterina che si muoveva nell'ufficio ma non diceva nulla, sapeva che non sarei riuscita ad aiutarla e addirittura che sarei stata d'intralcio, lei e Tamara ogni tanto facevano capolino dalla porta ma la richiudevano sbuffando, l'unica cosa che ancora facevo era rispondere al telefono e prendevo appunti per non dimenticare, ma la maggior parte delle volte capivo solo il 50% di quello che mi veniva detto. Il telefono suonò per l'ennesima volta quel giorno e io risposi in automatico pronta a scrivere quello che mi veniva chiesto:

  • “Antonella Lama Bernardi, con chi ho il piacere di parlare?!”

  • “Con uno stupido...” - la mia espressione si fece perplessa

  • “Prego?!”

  • “Anto sono Matias...”

  • “Oh!” - riusci a dire distratta, ma quando il mio cervello finalmente collego il nome alla faccia mi feci attenta

  • “Già...”

  • “Che succede?!”

  • “Perché pensi che sia successo qualcosa??!” - chiese lui

  • “Perché sono sicura che questa chiamata non è stata fatta solo per sapere come sto...”

  • “Ho bisogno di un consiglio...” - mi disse lui, nel mentre la porta del mio ufficio si scostò leggermente e due teste sbucarono, guardai perplessa sia Tamara che Caterina poi con un gesto eloquente indicai loro di entrare e chiudere la porta, le due si guardarono di sbieco e si sedettero di fronte a me, mentre aspettavo che Matias iniziasse a parlare misi il viva voce

  • “Dimmi tutto, se posso aiutarti!”

  • “Forse sei l'unica che può...” - Caterina sgranò gli occhi e Tamara tirò fuori il cellulare, posizionandolo accanto al telefono in modalità registrazione

  • “Che succede Matias?!”

  • “Ho un problema che debbo risolvere e ho bisogno di un consiglio...”

  • “Certo di che si tratta?!”

  • “In questi giorni ho rivisto Linda...”

  • “Prego?!” - chiesi stupita, Tamara e Caterina sgranarono ancora di più gli occhi

  • “Già, ma non è quello che pensi, me la sono definitivamente levata di torno, ma il problema è un altro...”

  • “Mi auguro veramente che sia definitivamente sparita...”

  • “Si, si!Non preoccuparti...Però...”

  • “Però?!” - chiesi curiosa

  • “Mi devi aiutare a parlare con Patty....!”

  • “E perché mai?!” - chiesi scandalizzata

  • “Ma come perché Anto!” - mi supplicò

  • “Perché non lo chiedi a Giusy o ai ragazzi?!”

  • “Perché Giusy è arrabbiata nera con me e i ragazzi non vogliono immischiarsi, in più ho leggermente paura che Bruno e Guido mi facciano in mille pezzi!”

  • “Beh diciamo che ha Bruno girano parecchio...”

  • “Lo temevo...”

  • “Ed è forse meglio che da Guido ti tieni a distanza anche perché ora come ora è impegnato nella causa contro Pixel e so che dovrà tornare qualche giorno a New York e questa cosa non gli va molto giù...quindi evita tuo cognato per qualche tempo!E' per il tuo bene, per il suo ma sopratutto per quello di Giusy!”

  • “Per questo ho bisogno del tuo aiuto!”

  • “Cosa vuoi che faccia?!”

  • “Solo fare in modo che io riesca ad entrare da Patty...solo questo!”

  • “Vuoi compiere un effrazione?!”

  • “No, voglio solo parlarle civilmente!”

  • “Non credo che entrandole dalla finestra come un ladro possa essere definito civile!Sai?!”

  • “Ma io non voglio entrare dalla finestra...Voglio solo portarla a cena!O meglio cercare di parlarle senza nessuno dei ragazzi, so che sarebbe bloccata o peggio so che me lo impedirebbero!”

  • “Sai è qui che ti sbagli!Bruno e Guido sono due ossi duri lo so, ma sono due persone che adorano Patty e stravedono per Carlos, come del resto tutti gli altri, non puoi arrabbiarti se le fanno da scudo, credi che loro si divertano a tenere Carlos fuori dalla tua vita, stanno solo cercando di evitargli l'ennesima delusione!Tutto qui?Riesci a capire...”

  • “Si certo!Però dovrebbero pensare anche a me...”

  • “Oh ma loro ci pensano Matias, credi che se in questo momento Carlos vi senta litigare tra voi due si possa sentire meglio, ha due anni, ma è un bambino molto sveglio e sopratutto è uno che ha paura di vedere la mamma stare male, non credere che non se ne accorga quando succede!”

  • “Lo so!Quindi cosa faccio?Come mi muovo?!”

  • “Fammici pensare Matias, ora come ora non te lo so dire, potrei dirti presentati davanti alla sua porta ma ce il rischio che si chiuda a riccio e da lei non otterresti nulla!”

  • “Va bene!Aspetto, ma non metterci troppo Anto...o io divento matto!” - disse per poi riattaccare, io mi voltai verso le ragazze che continuavano a fissarmi con occhi sgranati

  • “Dite qualcosa vi prego!” - dissi mentre Tamara terminava la registrazione

  • “Mmmm!Non so mica cosa dire...” - commentò Caterina

  • “Beh in realtà di cose da dire c'è ne sarebbero molte ma in questo momento non me la sento o non voglio!” - disse Tamara

  • “Spiegati...” - rispose Caterina

  • “Io non sono del tutto convinta che sia colpa di Matias, so che lui è stato stupido e che magari ci poteva stare attento, però è stata Linda a baciarlo, insomma lui centra perché ovviamente era la sua ex, però Patty non può prendersela con lui se questa attricetta da quattro soldi ha fatto la smorfiosa, non mi sembra giusto fargliela pagare per colpa di un europea senza speranza!” - rispose Tamara sbuffando

  • “Lo so!Ma calcola che per colpa di un altra europea Patty non si è sposata con Lucas” - commentò Caterina

  • “Perché, credi che si sarebbe sposata con Lucas lo stesso, anche senza beccarlo con Guadalupe?!” - chiesi

  • “Bah questo non lo so, però so che è stata l'ennesima delusione per lei!” - rispose Caterina

  • “No, Lucas è stata una delusione semplicemente perché Patty pensava fosse una persona seria e sopratutto che fosse la persona giusta per lei” - rispose Tamara alzandosi e dirigendosi alla finestra

  • “Già...” - commentai

  • “Sai cosa si potrebbe fare?!” - disse Tamara fissando anche lei la pioggia che si era fatta più insistente

  • “Cosa?!” - chiedemmo in coro io e Caterina

  • “Tenderle una trappola...”

  • “Che cosa hai in mente?” - chiese Caterina

  • “Tratteniamo Carlos con noi qualche giorno e mettiamola in allarme...Facciamole intuire che sta sempre con Matias o meglio che Carlos preferisca lui a Patty, mettiamole una pulce nell'orecchio!Spaventiamola...”

  • “E così dovrà uscire allo scoperto...” - concluse Caterina

  • “MMMM!” - sbuffai

  • “Che c'è?” - chiese Tamara voltandosi

  • “Non sono sicura che i ragazzi c'è lo permetteranno...” - esclamai

  • “Mah!Alan si occuperebbe volentieri di Carlos...e io pure ovvio!Non vedo l'ora...” - esclamò Caterina

  • “No Cate, qui abbiamo bisogno di Guido e Bruno, mi dispiace dirlo ma Fabio, Alan e nemmeno Gonzalo potrebbero trattenere Carlos, solo loro due!” - disse Tamara

  • “Già, ma non accetteranno mai...almeno non Bruno!” - dissi

  • “Però c'è Guido...Giusy sarebbe d'accordo...magari lei riesce a convincerlo!” - commentò Caterina

  • “Guido è impegnato con la causa, non so se sarà disponibile e come ho detto a Matias già è incavolato nero perché da quello che ho capito dovrà tornare per un periodo a New York e lasciare sola Giusy lo demoralizza...sopratutto ora! - risposi – Però...” - fu in quel momento che ebbi un improvviso lampo di genio

  • “Che cosa ti è venuto in mente...?” - chiese Tamara

  • “Io di preciso non so quando Guido deve partire, però sarà costretto a farlo anche contro la sua volontà, la storia di Pixel sta diventando fastidiosa, ma con il fatto che è preoccupato per Giusy, magari partirebbe più tranquillo se in casa con lei ci fosse una persona che è considerata la sua migliore amica, con annesso il figlio...” - dissi alzando un sopracciglio, vidi Caterina sorridere

  • “Interessante, continua!” - commentò Tamara

  • “Se poi casualmente Matias preoccupato per la sorella rimasta qui a Buenos Aires andasse a trovarla...” - dissi lasciando in sospeso il discorso

  • “Si troverebbero faccia a faccia...” - concluse Caterina

  • “Esatto!” - esclamai

  • “Considerando il fatto che Patty non farebbe mai una scenata di fronte a Giusy e a Carlos, non potrebbero fare altro che parlare civilmente e in tutta tranquillità...Visto e considerato che Matias è lì principalmente per Giusy e non per lei!” - terminò in fine Tamara, io alzai la spalla e feci l'occhiolino

  • “A me sembra perfetto!” - disse Caterina

  • “Ora dobbiamo parlare con Guido e Giusy, e sopratutto con Matias...” - disse Tamara

  • “Prima Guido e Giusy se a loro la cosa non va giù il piano salta...” - dissi

  • “Muoviamoci allora!” - esclamò Caterina

  • “Ehm, io avrei un servizio fotografico e se non sbaglio tu Anto devi terminare i bozzetti nuovi, mentre tu Cate...” - disse Tamara ma venne interrotta

  • “Si lo so!Devo andare all'atelier...” - commentò Caterina

  • “Si, ma se iniziamo così non andiamo da nessuna parte....” - esclamai

  • “Beh abbiamo tempo questa sera...Passiamo da Giusy e Guido prima di tornare a casa e ne parliamo con loro...” - disse Tamara

  • “Eh va bene!Avrei preferito fare altro...però lavoriamo...ci vediamo più tardi!” - dissi e loro uscirono dall'ufficio

 

***

 

  • “Il solo pensiero che debbo andare a New York mi ha demoralizzato, è incredibile che da qui io non possa fare nulla, dopotutto non sono alla fine del mondo!” - esclamò arrabbiato Guido fissandomi

  • “Amore, ma non ci puoi fare nulla!Lo devi portare a termine sta cosa, o sennò non risolviamo niente!”

  • “Lo so, lo so...è che...uffa!” - sbuffò sedendosi sul divano accanto a me

  • “Non devi essere preoccupato per me, io starò bene!” - dissi accarezzandogli una guancia

  • “Guarda che ti conosco sai...”

  • “Cosa vorresti dire scusa?!” - chiesi risentita

  • “Il dottore ha esplicitamente detto che non ti puoi stancare ma so perfettamente che finché non risolverai con Matias e finché quei due non torneranno a parlarsi tu tranquilla e ferma non ci starai mai...”

  • “Non è vero!” - dissi imbronciata, Guido si avvicinò dandomi un bacio a fior di labbra, poco dopo il campanello suonò

  • “Quando fai quel broncio sei ancora più bella...E comunque ho ragione io!” - disse alzandosi

Quando Guido aprì la porta tre frecce gli passarono accanto invadendo improvvisamente la nostra sala.

  • “Ciao bella gente!” - disse Antonella mandandomi un bacio e sedendosi di fronte a me

  • “Ragazze voi che ci fate qui?!” - chiese Guido ancora smarrito dall'improvvisa irruzione

  • “Dobbiamo parlare con voi!” - disse Tami

  • “Di cosa?!” - chiesi

  • “Abbiamo una serie di domande da farvi a cui voi risponderete senza porne altre a noi e poi vi spieghiamo cosa abbiamo in mente!” - disse Caterina orgogliosa

  • “No!Voi siete pericolose e insieme non mi piacete, per nulla!” - rispose Guido tornando a sedersi accanto a me

  • “Oh vedrai darling ti piacerà...” - rispose Antonella facendomi l'occhiolino

  • “D'accordo!Avanti...” - dissi

  • “Giusy!” - esclamò Guido

  • “Amore, falle parlare, ormai sono qui...e poi se devo essere sincera sono curiosa!”

  • “Va bene!!Sentiamo...” - sospirò arrendendosi

  • “Allora, prima domanda!Quando parti per New York, Guido?” - chiese Tami, lui rimase un po' interdetto prima di rispondere

  • “Dopodomani!”

  • “E quanto stai via?!” - chiese Antonella

  • “Purtroppo non lo so, spero che sia qualche giorno!”

  • “Ok!E tu Giusy starai qui da sola?!” - chiese Cate

  • “Si certo!”

  • “Sei preoccupato Guido!?” - chiese Anto

  • “Ovvio che lo sono!Accidenti sembra un terzo grado...” - esclamò, in risposta gli feci un sorriso

  • “Giusy ti piacerebbe che Matias e Patty facessero pace?!” - chiese Anto

  • “A chi non piacerebbe?!” - esclamai

  • “Allora abbiamo la soluzione perfetta per voi...” - disse Tamara

  • “Davvero?!” - rispose Guido

  • “Ovvio!” - disse Cate

  • “Tu Guido devi partire per New York e tu Giusy devi rimanere sola, ma tu Guido sei preoccupato perché lei non si deve stancare e in più tu Giusy vuoi risolvere la situazione tra Patty e Matias, calcolando che se dovrai risolvere la situazione volente o nolente ti dovrai spostare e che Guido sarà in ansia, giusto? Quindi, perché non fare partire lui rilassato sapendo che non farai sforzi eccessivi?!” - disse Antonella, io e Guido ci guardammo perplessi

  • “Scusa Anto ma con tutto sto discorso dove vuoi arrivare...?!” - chiesi

  • “Se Patty e Carlos si trasferissero qualche giorno qui da te, il tempo che Guido stia a New York per risolvere la situazione lui partirebbe tranquillo e tu non dovresti stancarti perché senza dire nulla a Matias ma sapendo che Guido non ci sarà potremmo fargli capire che il tuo adorato maritino è preoccupato per te e quindi verrà a trovarti per sapere come stai, e se Patty sarà qui con te dovranno parlarsi per forza, faccia a faccia...” - disse Antonella, io e Guido rimanemmo per non so quanto tempo a bocca aperta a fissarla

  • “Che ne dite?!” - chiese Tami

  • “Beh!Non è male come idea...” - risposi

  • “Per lo meno sarei sicuro che tu non ti stancheresti e potrei partire tranquillo, in più se risolvi la situazione tra quei due anche tu ti rilasseresti e diciamocelo, non farebbe altro che bene!”

  • “D'accordo, quindi noi che dobbiamo fare?!” - chiesi

  • “Beh, voi occupatevi di Patty, noi penseremo ad insinuare il dubbio in Matias...” - disse Antonella

  • “Andata!!A volte vi sottovaluto...” - commentò Guido

  • “Miscredente...” - esclamò Tamara per poi sorridere, poco dopo come se fossero animate dagli spiriti si alzarono in sincrono

  • “Fate un po' impressione lo sapete?!” - esclamò Guido

  • “Si, lo sappiamo facciamo impressione anche a noi stesse!” - rispose Cate sorridendo

  • “Ah aspettate un attimo, domani sera prima che Guido parta e visto che è giovedì e il ristorante dei ragazzi è chiuso volevo fare una cena qui...” - dissi

  • “Cosa?!” - mi chiese il mio maritino fissandomi, io sorrisi cercando di intenerirlo

  • “Giusy ma tu non dovresti riposare?” - mi chiese Tamara

  • “Infatti...Come ti vengono certe idee!?” - mi chiese Guido alterato

  • “Eddai, saremo insieme e poi non sappiamo quando tornerai perciò volevo passare una serata divertente, è tanto che non facciamo qualcosa tutti assieme!” - risposi con lo sguardo basso

  • “Si ho capito, ma è una fatica inutile...” - rispose lui arrabbiato

  • “E se la facessimo da me?” - chiese Antonella

  • “Mmmm!Non so...” - rispose dubbioso Guido

  • “Il dottore ti ha concesso di uscire di casa giusto?!” - continuò Antonella

  • “Si certo, qualche passeggiata...”

  • “E allora fino a casa mia ci puoi arrivare, non è una vera e propria passeggiata visto che abitiamo a due metri di distanza, ma per lo meno non sarai costretta a stancarti più di tanto...” - concluse Antonella

  • “Lo so, ma io volevo farlo, dopotutto non siete voi a partire è Guido e non volevo creare problemi!” - dissi, Antonella mi si avvicinò mettendomi le mani sulle guance

  • “Giusy tesoro, ti sei vista in questi giorni?Il tuo pancione sta crescendo a vista d'occhio e quella piccola creaturina è delicata così come la sua mamma, lo ammetto siamo tutti un po' in ansia e capiamo le preoccupazioni di Guido, ma capiamo anche tu che vuoi passare una serata diversa e insieme agli amici, per cui, per evitare che lui non possa portare a termine una cosa che a tutti da fastidio ci dobbiamo prendere cura di te, tu stessa lo devi fare, per me sarà un piacere preparare la serata...non ti preoccupare nessun disturbo o problema come dici tu!” - io la fissai con gli occhi lucidi cercando qualcosa per ribattere, senti la mano di Guido che mi accarezzava la testa

  • “Giusy ti prego, dì di si!” - commentò Caterina, alla fine annui con la testa perché un nodo mi si era fermato in gola

  • “Ok!Allora ci vediamo domani sera...E tu non la fare arrabbiare...” - terminò Antonella rivolgendosi poi a Guido, Anto e Cate si diressero alla porta mentre Tami si fermò ad abbracciarmi per poi correre dietro alle altre che intanto erano già fuori da casa

Quando uscirono da casa nostra per tornare da mariti e fidanzati io fissai Guido ancora con gli occhi lucidi

  • “Sono un caso disperato, tutti si preoccupano!” - dissi e una lacrima mi scese sulla guancia

  • “E' normale!Ti vogliono bene...”

  • “Lo so!Però lo giuro farò la brava!” - dissi accoccolata tra le sue braccia, dopo un po' lo sentii ridacchiare

  • “Come gli sarà venuto in mente questo piano a quelle tre io non lo capirò mai...” - disse scuotendo la testa

  • “Beh devi ammettere che è un piano ben composto”

  • “Si, ho capito ma il modo in cui lo hanno spiegato?!C'è stato un momento in cui parlava Antonella che ho fatto fatica a starle dietro...”

  • “Già, però mi piace!” - dissi

  • “Si, anche a me!Sarà dura convincere Patty!”

  • “Lo so, per questo faremo leva sul futuro nipote...” - risposi facendogli l'occhiolino

  • “Siete machiavelliche voi donne!”

  • “Se te ne sei accorto ora, sei indietro di 28 anni...” - dissi lasciandolo seduto sul divano a meditare

  • “Dove vai?!”

  • “Beh chiamo Patty no?!”

  • “Sicura che ti risponderà?”

  • “Ci provo!”

Il telefono squillò a lungo prima di sentire la voce spenta della mia migliore amica dalla parte opposta della cornetta

  • “Si, pronto?!”

  • “Ciao tesoro...”

  • “Ciao Giusy!”

  • “Come va?!”

  • “Procede...”

  • “E il mio nipotino?!”

  • “Dorme profondamente...”

  • “Senti Patty io ti dovrei chiedere una cosa!” - dissi mentre mi sedevo

  • “Dimmi!”

  • “E' un favore in realtà...”

  • “Se posso...”

  • “Vedi Guido dopodomani parte per New York e non so quanto starà via, ma lui non parte tranquillo se resto a casa da sola, visto anche che il dottore ha detto di non stancarmi altrimenti rischio di perdere il bambino e poi voglio che sia sereno mentre è via! - dissi – Quindi ci stavamo chiedendo se per caso tu e Carlos vorreste trasferirvi da me, giusto il tempo in cui Guido sta via!”

  • “Ma si certo, nessun problema!Per te e Guido questo e altro!”

  • “Oh grazie tesoro, non sai che favore enorme ci stai facendo!” - dissi felice

  • “Beh ora vado a dormire ci vediamo domani!”

  • “Si certo, buona notte e grazie mille!” - dissi riattaccando, mi voltai verso Guido e sorrisi

  • “Ha abboccato...?” - chiese lui

  • “Ma certo che si!” - dissi battendo le mani e saltellando come una bambina

  • “Forse è meglio che ti siedi!Batti pure le mani fai gli urletti di gioia ma siediti...ok?!” - disse Guido mentre mi tirava giù di peso sul divano

  • “Uffa!Ma non sono mica moribonda...”

  • “Lo so!Ma li dentro c'è mio figlio...e vorrei evitare che la madre compia imprudenze...!”

  • “No lo prometto non farò nulla...”

  • “Mmm e la cena di domani sera allora?!”

  • “Vabbé ormai è risolta!” - risposi imbronciata di nuovo

  • “Si grazie ad Antonella!” - commentò storcendo il naso

  • “Guido volevo fare una cosa carina per te...” - dissi e lui si avvicinò

  • “OH lo so!E ho apprezzato l'idea, ma la cosa più bella del mondo la stai già facendo, però se non ti curi o se non ti rilassi corri dei grossi rischi, ho già rischiato due volte di non poterti più parlare, vedere o sentire che mi urli dietro...quindi ti prego!Te lo chiedo per favore...” - ora era lui che mi fissava con gli occhi lucidi, gli accarezzai una guancia

  • “Ti amo tanto lo sai...” - dissi fissandolo dritto negli occhi

  • “Come non potresti sono il massimo...” - disse smorzando la tensione

  • “Scemo...” - risposi sorridendo e dandogli un buffetto sulla guancia

 

***

 

Chissà magari stare da Giusy qualche giorno mi farà bene, sicuramente farà bene a Carlos.

E' da domenica che non esco di casa, non sono nemmeno più andata a lavorare, mi vergogno di me stessa, ma se mi trasferisco da Giusy magari sarà un po' più semplice tornare alla normalità...

  • “Accidenti sono le quattro di notte e io non ho chiuso occhio, forse è il caso di alzarsi tanto non riuscirei a prendere sonno”

  • “Mamma...” - sentire la voce di Carlos che sbucava dalla porta della camera mi mise sull'attenti

  • “Amore mio come mai sei sveglio?!”

  • “Poccio venile da te...”

  • “Ma certo amore mio...vieni! - gli disse facendolo salire sul letto – Brutto sogno?”

  • “No...”

  • “Che succede?” - chiesi mentre lui si accoccolava accanto a me

  • “Lo tio Matias non ta bene?!” - chiese con quegli occhi da cucciolo

  • “Ma certo che sta bene!Perché me lo chiedi?”

  • “Non lo vitto pù...”

  • “Ha molto da fare...”

  • “Hai itigato con lui?”

  • “Beh no amore, perché pensi questo...?”

  • “Nente, zolo che non esi pù da ca§a...”

  • “Ma lo zio Matias non centra nulla amore...”

  • “Qindi non devo ezzere arrabato con lui?” - continuò

  • “Ma certo che no...”

  • “Non eccerlo nemmeno tu però...” - concluse mentre piano piano scivolava nel sonno

  • “No amore, non lo sarò nemmeno io...” - sussurrai piano

Avere due anni e capire tutto è un impresa non da poco, così come non era da poco rispettare la richiesta di mio figlio che ora dormiva profondamente appiccicato a me, non potevo nemmeno muovermi senza rischiare di svegliarlo, se solo quella maledetta non avesse agito così a quest'ora non avrei avuto problemi di nessun genere e lui non doveva permetterglielo e invece è rimasto lì immobile è stato un cretino, come farò a farlo capire a Carlos se anche Matias dovesse sparire dalle nostre vite?! Con quell'ultimo pensiero finalmente dopo giorni caddi in un sonno profondo.

Mi svegliai di colpo, il suono insistente del campanello mi spaventò e facendo attenzione a non svegliare Carlos corsi alla porta, appena aprii un Bruno sudato e ansimante mi si presentò di fronte

  • “Oh accidenti, allora stai bene!” - disse appoggiandosi allo stipite per sorreggersi

  • “Si, certo...Ma che succede?”

  • “Patty sono le 11 del mattino, i tuoi sono passati da qui questa mattina ma non hai aperto, non hai risposto al telefono e non hai sentito il cellulare!” - disse entrando e sdraiandosi sul divano per riprendere fiato

  • “Scusate, ma sono giorni che non dormivo e quando questa notte Carlos è venuto nel mio letto mi sono addormentata pure io...”

  • “Oh!”

  • “Vuoi un bicchiere d'acqua?” - chiesi vedendolo soffrire

  • “Si magari...” - rispose, quando tornai dalla cucina con il bicchiere era seduto con la testa tra le mani

  • “Ma come mai sei ridotto così, che è successo?!”

  • “E me lo chiedi!Te l'ho appena spiegato...” - disse dopo aver bevuto

  • “Scusa non volevo creare allarmismi...”

  • “Abbiamo pensato che fosse successo qualcosa, tuo padre voleva chiamare la polizia per cercarti!”

  • “Cosa?”

  • “Si Patty, sono giorni che sei rinchiusa qui dentro e sinceramente ormai ci siamo stufati, abbiamo visto solo Carlos e quando gli chiedevamo di te faceva gli occhi lucidi, se ne accorto che non stai bene e si è accorto che è successo qualcosa con Matias e sta male...” - disse Bruno alterato

  • “Si lo so!”

  • “Oh lo sai!Bene almeno di questo te ne sei accorta...”

  • “Non ti arrabbiare Bruno ti prego”

  • “Come faccio a non arrabbiarmi me lo spieghi?Non sappiamo cosa fare...”

  • “Domani mi trasferisco da Giusy per qualche giorno almeno fino a quando Guido starà a New York magari passa tutto...”

  • “Lo so!Me lo ha detto Antonella!”

  • “Quindi non preoccupatevi per noi, stiamo bene!”

  • “Non puoi chiederci questo, non puoi farlo almeno non a me...”

  • “Bruno ti prego!Passerà, è passata l'altra volta passerà anche questa”

  • “Non è come l'altra volta Patty, non puoi mentire ne a te stessa ne a me!”

  • “Non sto mentendo”

  • “Patty, l'altra volta Matias era lontano migliaia di Km, adesso basta che esci di casa e lo incontri, ti vuoi rintanare qui dentro per l'eternità?”

  • “No certo che no...” - dissi senza accorgermi che Carlos era sulla porta della camera che ascoltava

  • “Ciao tio!” - ci girammo a guardarlo, era in pigiama con il suo orsacchiotto preferito tra le mani e ci fissava

  • “Ehi ciao piccoletto!” - esclamò Bruno andandogli incontro, Carlos si fece prendere in braccio e si accoccolò sulla sua spalla

  • “Mi tono sveglato!”

  • “Ho visto...ti abbiamo svegliato noi?” - chiese Bruno

  • “No!”

  • “Che succede?”

  • “La mamma è arrabata?”

  • “No Carlos non lo è... - rispose Bruno per poi girarvi verso di me – Vero che non sei arrabbiata Patty?!”

  • “No ma te lo avevo già detto che non lo sono tesoro!”

  • “E allora pecchè non mi potti pù tu all'azilo?!” - chiese mio figlio con il suo sguardo da bambino di due anni

  • “Già perché Patty, avanti rispondi?” - chiese Bruno fissandomi duro

  • “Beh perché non sono stata tanto bene!” - risposi abbassando lo sguardo

  • “Tio mettimi gu pel favole!” - Bruno rispose al desiderio di Carlos e lui si diresse verso la sua camera imbronciato, trascinandosi dietro il mio migliore amico

  • “Dove andiamo?” - chiese Bruno, Carlos si fermò di scatto girandosi

  • “Potto stale con te ogghi?” - chiese

  • “Ma certo, ne sarei onorato!” - rispose Bruno abbassandosi all'altezza di mio figlio

  • “Gracie!” - dopo i due si diressero in camera di Carlos, ne uscirono mezz'ora dopo, mio figlio era vestito e pulito

  • “Patty allora lo porto via con me...ci vediamo questa sera da me!Così ti riprendi Carlos...”

  • “Va bene!”

  • “Otto in punto o Antonella da di matto...”

  • “Si!” - risposi triste

  • “Andiamo piccolo lasciamo che la mamma prepari le cose per andare a stare dalla zia Giusy!”

  • “La tia Giusy?” - chiese perplesso

  • “Oh si!Tu e la mamma da domani starete dalla zia Giusy finché non torna lo zio Guido...” - disse Bruno prendendolo in braccio, gli occhi di Carlos si illuminarono

  • “Ti mi pace! - rispose deciso – Tao mamma!” - mi salutò

  • “Ciao Patty a questa sera!”

  • “Si!Ciao...” - li vidi uscire di casa e improvvisamente sentii il silenzio di una casa vuota

Anche Carlos si era voluto allontanare da me e aveva tutte le ragioni del mondo.

 

 

 

 

 

Note dell'autore:

 

Capitolo di passaggio come si può ben notare!Quindi niente di particolare, però se anche vi dovesse piacere un piccolissimo commenti è ben gradito!!Baci baci

  
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