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Autore: Lady_Whytwornian    29/04/2015    0 recensioni
Una vecchia minaccia torna: questo costringe Wraith e Atlantide ad una nuova alleanza. I Replicanti hanno individuato un vecchio laboratorio di Janus e stanno riattivando un prototipo del Dispositivo Attero
Genere: Fantasy, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La nave dei Replicanti si era stabilizzata intorno all’orbita di P3A-126. Il segnale in quelle coordinate era migliore dato che si avevano meno interferenze da parte delle onde elettromagnetiche del sole che si trovava in quel sistema di pianeti.
- Rapporto! – ordinò il comandante del vascello.
- Orbita di parcheggio inserita, signore. Motori al minimo per compensare.
Poi si rivolse al responsabile delle comunicazioni: - Signor Zeheen, a che punto siamo?
- Dalle rilevazioni se ci spostiamo nel cono d’ombra generato dal pianeta stesso saremo meglio schermati dall’effetto delle radiazioni solari sui segnali.
Era ancora impegnato nella decodifica di quel flebile messaggio che era stato captato per caso e che ancora vagava nello spazio. Quando era stato ricevuto la prima volta si trovavano nel sistema di lune M18-1D3, ma comunque quello che avevano inizialmente ricevuto era più che sufficiente per convincerli dirigere senza ulteriori indugi la loro nave in quel settore della galassia.
Il comandante Abraxis non aveva avuto dubbi fin da subito: gli era bastato vedere nel rapporto il riferimento ad un nome per ordinare di fare rotta immediatamente verso quelle coordinate.
- Janus… – aveva detto – Di nuovo un’altra opportunità ci viene offerta e non dobbiamo lasciarcela sfuggire.
Aveva superato il primo momento di perplessità. Da quanto sapeva ogni cosa era andata distrutta: il suo ultimo laboratorio segreto conosciuto e tutto ciò che esso conteneva. Un Jumper modificato per i viaggi nel tempo, l’utile dispositivo di occultamento personale e soprattutto il preziosissimo dispositivo Attero. Eppure quel messaggio era chiaro: su quel pianeta c’era un avamposto degli Antichi in cui Janus aveva ricostruito il suo laboratorio. In che modo e quando lo avesse fatto non gli interessava. Ciò che era assolutamente importante era che quello rappresentava forse era l’ultimo posto dell’universo in cui trovare ancora la tecnologia del Dispositivo Attero. Aveva un conto in sospeso con i Wraith e l’ultima volta che li aveva incontrati erano alleati con Atlantide. Questo proprio non lo aveva previsto andava oltre l’immaginabile. In effetti , pensandoci bene aveva un conto in sospeso con entrambi.
Oberoth lo aveva avvertito a suo tempo che non c’era alcun interesse in allearsi con i Terrestri e questa ne era la prova: avevano combattuto a fianco dei loro stessi nemici pur di distruggerli.
Con la memoria tornò indietro a quanto era successo. Ormai avevano in pugno la situazione. La loro strategia di sterminare gli umani, la fonte preferita di cibo per i Wraith, avrebbe avuto pieno successo se non fosse accaduto l’impensabile: una tregua tra i Wraith stessi e gli umani di Atlantide. Una flotta di navi alveare unita a quella della Spedizione di Ataltide.
- Da non crederci! – urlò.
I presenti sul ponte comando si voltarono a quell’esclamazione.
- Scusate…
Certo. Quella improbabile alleanza era durata il tempo necessario per sconfiggere gli Asuriani e poi si era spezzata. I Wraith avevano ripreso la loro guerra civile e Atlantide la sua vita. E loro erano rimasti in pochi…
Tutto questo era inaccettabile e in ogni caso toglieva ogni dubbio sulle decisioni da prendere: prima si sarebbe occupato dei Wraith. Se su quel pianeta ci fosse stato quello che credeva, una volta rimesso in funzione il Dispositivo Attero era tarato sulla frequenza degli hyperdrive delle loro navi; poi avrebbe pensato ad Atlantide e ai suoi abitanti e infine avrebbe fatto rotta verso la Terra.
- A che punto siamo con la decodifica? – iniziava ad essere impaziente. Voleva scendere al più presto sul pianeta, ma voleva avere anche tutte le informazioni che si potevano ricavare prima di entrare in una città degli Antichi. Non voleva sorprese.
- Purtroppo è un’eco che si è propagata nel sub spazio con tutte le conseguenze: gran parte della comunicazione è danneggiata irrimediabilmente. Le uniche parti di cui si ha una discreta lettura riguardano l’ubicazione della città e la presenza di un prototipo all’interno di essa. Anche le parti del progetto risultano incomplete e quindi al momento non utilizzabili così come sono.
- Va bene. Allora non abbiamo altra scelta. Dobbiamo scendere e trovare le parti mancanti. Chiamò il ponte comando: - Qui è il comandante. Fate preparare una squadra: voglio l’ufficiale tecnico, il responsabile delle comunicazioni e quello della programmazione. Richiedo anche una scorta armata. Non so chi o cosa potremmo trovare. Meglio essere prudenti.
Scesero sulla superficie del pianeta e si ritrovarono ai margini di una foresta piuttosto verde e rigogliosa che indicava la presenza di molta acqua. Furono subito raggiunti da un terribile fetore, quindi nelle vicinanze c’era anche una palude.
- Secondo le indicazioni dobbiamo andare da quella parte. Non siamo molto lontani.
Arrivarono nei pressi di quella che doveva essere una città degli Antichi. Se ne potevano riconoscere gli stili e l’architettura. Era evidente che la loro tecnologia era avanzata. Tutta la struttura, sebbene in rovina, emanava ancora il suo antico potere.
Entrarono attraversando un lungo ponte che portava dritto al cuore della città. C’erano chiari segni di esplosioni; quella che ritenevano fosse stata la torre principale dove si doveva trovare anche lo Stargate era completamente andata distrutta.
- Questa è certamente opera dei Wraith. Devono aver trovato la città prima che il Dispositivo fosse terminato e hanno raso al suolo tutto. Spero che ci sia ancora qualcosa di utilizzabile. Sicuramente i laboratori si trovavano in una zona protetta.
Ci vollero alcune ore perché riuscissero a trovare l’ingresso per il laboratorio. Alla fine riuscirono ad aprire le porte blindate che portavano nei piani inferiori e scesero lungo un corridoio completamente buoi e, speravano, completamente disabitato.
- Non credo che ci siano ancora dei Wraith qui nascosti, ma non si sa mai. Mantenete il contatto visivo.
Scesero ancora fino a quando si trovarono davanti alla porta del laboratorio.
- Cerca di aprirla in fretta – disse al tecnico – attenzione ad eventuali sistemi di difesa ancora attivi.
Finalmente la porta si aprì ed entrarono nel laboratorio. Era rimasto tutto immobile come prima della distruzione della città. Era come se mai all’esterno fosse successo niente. Solo la polvere che si era depositata sugli strumenti lasciava capire lo stato di abbandono del luogo.
- Ed ora al lavoro. Trovate il prototipo e i progetti. Abbiamo molto da fare!
La stessa fretta regnava in un’altra parte della galassia non molto lontano da dove si trovava la nave dei Replicanti. In un sistema di pianeti vicini proprio a P3A-126 si trovava una luna utilizzata dai Wraith come pascolo per il rifornimento cibo e una nave alveare era in orbita per un ciclo di raccolta.
- Avvertite immediatamente la nostra regina. Questo messaggio riapre nuovamente molte questioni che pensavamo fossero state chiuse definitivamente tempo fa…
 
  
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