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Autore: The_Lock    29/04/2015    2 recensioni
Tyler, Sydney, Kyle, Lydia e Skylar sono i nuovi prescelti per difendere Kandrakar e l'equilibrio dell'universo. Nove sono le missioni che dovranno affrontare, e nove saranno i temibili nemici che minacceranno la Pace e le loro vite; sì perché questi nuovi nemici sono più sanguinari di qualsiasi altro nemico mai affrontato e, per cominciare in bellezza, i ragazzi saranno costretti ad andare alla ricerca del Cuore di Kandrakar
Genere: Avventura, Commedia, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Hay Lin, Wilhelmina (Will) Vandom
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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2.5 -Encantados!

Lydia era abituata a vedere ragazzi che si fermavano per guardarla passare, magari facendo arrabbiare la fidanzata di questi, ma lei sentiva di non poterci fare nulla, sapeva di essere bella e sensuale, ma il suo cuore apparteneva ad un ragazzo alto dai capelli scuri. La rossa fece la sua solita entrata da diva nella scuola: occhiali da sole, bracciali che tintinnavano sbattendo uno contro l'altro e andamento da passerella. Arrivò fino all'armadietto e vi trovò infilati due biglietti, allora lei li prese e con curiosità lesse di cosa si trattasse.

“Spero ti piaccia.” disse Doug, abbracciandola e stampandole un bacio sulla fronte.

“Oddio! Ma...” balbettò lei, rimasta senza parole, facendo ridere il ragazzo.

“Se sono riuscito a far rimanere Lydia Eartha senza parole, allora ho proprio fatto centro.” sorrise. Lydia saltò addosso a Doug, e per poco non lo fece cadere a terra, e prese a baciarlo prima dolcemente, poi sempre più appassionatamente. La campanella suonò, e Lydia staccò le sue labbra da quelle di Doug per poi prenderlo per mano e dirigersi insieme in una aula in disuso, dove la rossa gli ordinò di spogliarsi, mentre chiudeva la porta così da non fare entrare nessuno.

 

“Avete sentito? I Lithium faranno una tappa in città, questo venerdì!” esordì Tyler, raggiungendo Skylar, Kyle e Sydney.

“Cosa? I Lithium! È la mia band preferita!” rispose Skylar, tirando fuori di tasca il cellulare per cercare su internet la notizia di Tyler. “Dove sono i biglietti? Quanto costano? Ho bisogno di informazioni!” si lagnò, guardando Tyler con occhi disperati.

“Giuro, sembri posseduto.” intervenne Kyle.

“Voi non capite! Ho risparmiato per una vita per assistere a questo concerto.”

“Pensavo stessi risparmiando per comprare quella chitarra che ti piace tanto.” commentò Sydney, aggrottando la fronte.

“La chitarra era il piano B!” spiegò con tono di chi stava dicendo un'ovvietà.

“Va bene, ma parlando di cose serie, che ne dite di fare un'altra capatina all'ufficio dello sceriffo per rubare i fascicoli sulla scomparsa di Banquo?” propose Tyler.

“Io ci sto!” disse immediatamente Kyle.

“Aspettate, forse basto solo io, questa volta.” intervenne Skylar.

“No. Sai perché? Perché io posso parlare con gli oggetti elettronici!” disse Tyler, buttando il petto all'infuori, facendo vedere quanto fosse fiero dei suoi poteri. Nel frattempo, Lydia- con i capelli leggermente spettinati e il rossetto un po' sbavato -si avvicinò al tavolo dove stavano mangiando i suoi amici, e vi si sedette con aria sorridente.

“Perché sorridi? Tu non sorridi!” commentò Kyle, guardandola di sbieco.

“Per questi!” squittì, facendo vedere ai ragazzi i biglietti per il concerto dei Lithium. Skylar ne afferrò immediatamente uno e lo studiò con attenzione, sbiancando nel vedere quanto il prezzo fosse alto.

“Forse dovrei fidanzarmi io con Doug.” mormorò Skylar, restituendo il biglietto a Lydia.

“Lydia, hai il lucidalabbra sbavato.” osservò Sydney e la ragazza tirò fuori lo specchietto per controllare la situazione delle sue labbra. Al lato della sua bocca, a destra, un paio di occhi da rettile che ormai lei conosceva fin troppo bene la fissavano: gli occhi della creatura alle sue spalle la guardavano con aria famelica e lei balzò in piedi, lasciando che lo specchietto cadesse, rompendosi in mille pezzi.

“Tutto ok?” disse Tyler, aggrottando la fronte, mentre la rossa si guardava in giro allarmata, ma la creatura non c'era: solo i ragazzi del terzo e del quarto anno che mangiavano alla mensa.

“È qui...” sibilò, continuando a guardarsi attorno.

 

La visione della creatura in sala mensa aveva dato ai ragazzi un'urgenza maggiore di copiare il fascicolo sulla sparizione di Banquo, in modo tale da poter partire per Kandrakar e capire chi fosse il nemico che stessero per affrontare. I cinque ragazzi, allora, si divisero per affrontare meglio la situazione: Kyle, Lydia e Sydney sarebbero andati a monitorare tutto il lungo mare durante le ore del tramonto, mentre Skylar e Tyler avrebbero fatto nuovamente irruzione nell'ufficio dello sceriffo.

“Ci terremo in contatto con i telefoni.” disse Tyler, e i ragazzi annuirono per poi dividersi.

“Se mio padre dovesse mai scoprire una roba del genere... mi ripudierà come primogenito.” sospirò Skylar, aiutando Tyler a varcare la soglia della finestra.

“Siamo fortunati che tuo padre è impegnato altrove, oggi.” convenne il rosso, deciso a guardare solo i lati positivi della situazione.

Salve! Ben tornati! Squittì il computer, appena entrambi furono abbastanza vicini.

“Che cosa... epica.” mormorò Skylar.

Desiderate qualcosa in particolare? Domandò il pc, e dopo una breve spiegazione da parte di Tyler, la stampante si azionò, sputando una dozzina di fogli e fotografie che sarebbero potuto tornare utili per studiare il caso. Il bruno fece appena in tempo a prendere le carte e nasconderle dietro la schiena, che gli ispettori Fern e Vetiver entrarono nell'ufficio dello sceriffo, fulminando il ragazzo con lo sguardo; Tyler, invece, si nascose sotto la scrivania.

“E tu chi sei?” domandò Vetiver con aria minacciosa.

“Io... io sono il figlio dello sceriffo.” spiegò, con uno dei sorrisi più ampi che avesse mai fatto. Fern lo squadrò silenzioso, e sussurrò qualcosa all'orecchio dell'altro.

“E che ci fai qui?” chiese, caustico.

“Sono passato per... ehm... perché ieri sera avevo dimenticato qui lo zaino.” disse, indicando il suo zaino vicino alla finestra aperta. Nonostante l'inventiva di Skylar fu notevole, non riuscì a scrollarsi gli occhi inquisitori di Fern e Vetiver, tanto che il secondo arrivò a chiedergli cosa nascondesse dietro la schiena. Preso dal panico, Skylar volse lo sguardo alla finestra, ed essa si aprì, facendo entrare un vento fortissimo che alzò una nuvola di fogli e di carte che coprirono la visuale dei due ispettori, garantendo così a entrambi i ragazzi di uscire inosservati.

“Sono ufficialmente un sospettato.” piagnucolò Skylar, scappando insieme a Tyler verso la più vicina fermata dell'autobus.

 

Un urlo interrotto e il correre acquattato di passi non umani che si dirigevano verso il mare il più presto possibile. Mancava davvero poco prima che la creatura si tuffasse in mare con una nuova vittima- una bionda che stava facendo jogging -quando la sabbia si innalzò, facendo scivolare il mostro indietro.

“Questa volta non ci scampi.” disse Lydia, e la creatura si rimise immediatamente in piedi, e puntò l'artiglio dell'indice sul collo della ragazza.

“Fate un passo e lei muore.” ringhiò, indietreggiando lentamente verso il mare. I tre ragazzi si ritrovarono congelati da quella minaccia, non sapendo cosa fare, mentre la bionda continuava a piangere con le cuffie che penzolavano lungo i suoi fianchi.

La creatura si voltò di scatto, e si tuffò nel mare, subito seguita da Sydney che si tolse la maglia e si tuffò anch'egli. Sfruttando tutto il potere che riusciva a racimolare, il biondo partì come un razzo in direzione della creatura e la colpì con un calcio sul costato, ma in risposta ricevette una forte botta alla schiena procuratagli dalla sua coda. Sydney cercò di congelare l'acqua attorno al suo collo, ma il mare era troppo salato e ottenne solo qualche piccolo cristallo sul corpo del mostro. Irritata da quel tentativo, la creatura colpì nuovamente il biondo sul volto con la coda, ed approfittò del suo stordimento per sparire il più in fretta possibile, portandosi la ragazza con sé.

Sydney aprì gli occhi e cercò di vedere dove si fossero diretti, ma quello che vedeva era solo un immenso blu che gli indicava ancora la tana che aveva trovato un mese prima. Non sapendo cosa fare, Sydney fece marcia indietro e tornò in superficie, subito accolto da Kyle che gli passò una giacca e prese ad asciugarlo con un abbracciò.

Tyler e Skylar erano appena tornati, e la notizia di una terza ragazza scomparsa li lasciò depressi e rattristati per molti minuti.

“Avremmo dovuto attaccare.” mormorò Kyle, seduto su uno scoglio mentre abbracciava Sydney seduto fra le sue gambe.

“Le avrebbe tagliato la gola.” sospirò Lydia, massaggiandosi le tempie “Ma almeno sappiamo che le vittime servono vive.” convenne.

“Noi abbiamo preso i rapporti.” spiegò Tyler, porgendo i fogli a Lydia che prese a studiarli con interesse.

“Il problema è che il loro agire è alquanto disordinato. Fra Grace e Banquo c'è stata una pausa di quasi due settimane, mentre tra Banquo e la bionda solo di pochi giorni.” commentò Skylar, mangiandosi l'unghia del pollice.

“Ragazzi...” mormorò Lydia, aggrottando la fronte. “Penso di avere un indizio importante. Andiamo a Kandrakar!”

 

I ragazzi furono subito accolti dall'Oracolo in persona. Nell'aria vi era un forte profumo di incenso al sandalo, mentre l'Oracolo girava sul tavolo un mazzo di carte, ponendole a forma di croce celtica.

“Si chiamano carte trasfiguranti, e sono state loro ad indicarmi i vostri nomi.” disse l'Oracolo, senza che nessuno dei cinque ragazzi avesse chiesto nulla.

“Crediamo di aver trovato qualcosa che possa essere d'aiuto per capire chi stiamo affrontando.” esordì Tyler, facendo un passo in avanti. L'Oracolo alzò lo sguardo sui cinque e sorrise loro.

“Abbiamo trovato dei punti in comune. Queste creature escono sempre verso il tramonto e rapiscono solo ragazzi.” continuò il rosso.

“Possono assumere un aspetto umano.” disse Sydney.

“Sappiamo un'altra cosa.” intervenne Lydia “Attaccano chi ascolta la musica!” spiegò, e l'Oracolo inclinò leggermente il volto, meditabonda, per poi girare un'ultima carta ed annuire sovrappensiero.
“Venite. Dovete vedere qualcosa.”

L'Oracolo portò i cinque ragazzi in una grande sala dove una fontana di luce dorata si ergeva da un buco centrale del pavimento. Di lì, con poche mosse eleganti della mano, la donna compose la figura del mostro, rispettandone esattamente i tratti e lasciando i ragazzi di stucco.

“Sono loro.” annuì Tyler, e l'Oracolo annuì.

“Queste creature hanno un nome. Si chiamano Encantados e sono delle creature mutaforma che abitano in una loro dimensione chiamata Encante, una specie di utopia dove non c'è dolore né guerra, ma non si sa cosa accade agli umani che vengono rapiti; nessuno di loro ha mai fatto ritorno. Gli Encantado hanno un debole per la musica, ecco perché rapiscono chi correlato ad essa.” raccontò l'Oracolo. “Evidentemente il loro Re deve aver deciso di aprire un portale nella baia della vostra città.”

“Quello che ho visto sott'acqua.” rifletté Sydney, e l'Oracolo annuì.

“Il consiglio si riunirà e insieme verrà scelto l'approccio migliore all'occasione. Se necessario, verranno mandati ambasciatori. Ad ogni modo, sarete avvisati appena verrà presa una decisione, nel frattempo tentate di difendere i civili della vostra città.” disse l'Oracolo, e congedò i ragazzi che tornarono sulla Terra con un profondo senso di sconforto.

 

“Praticamente la cosa che dobbiamo fare è aspettare?” domandò Kyle, passeggiando per la sabbia fredda- il sole era tramontato da molto.

“Ragazzi...” mormorò Lydia, arricciandosi una ciocca di capelli “L'Oracolo ha detto che gli Encantados hanno un debole per la musica... e venerdì c'è un concerto!” osservò la rossa, allarmata.

“Potremmo sfruttarlo a nostro vantaggio e fare una specie di esca per gli Encantados!” propose Skylar, facendo spallucce.

“Credo che saremo troppo occupati a difendere gli abitanti della città.” sbuffò Tyler, seduto sul muretto che dava alla spiaggia. “Non capisco perché non attacchiamo e basta.” confessò, battendo un pugno sul suo ginocchio.

“Perché Kandrakar deve proteggere l'equilibrio dell'intero universo, e sarebbe un controsenso attaccare direttamente senza provare una via più pacifica.” osservò Sydney.

“Odio quando hai ragione.” rispose Tyler ed il biondo fece spallucce, sorridendo “Comunque preparatevi. Venerdì saremo presenti al concerto. Già trasformati e con gli anelli addosso, così che nessuno possa vederci.”

“Pare che alla fin fine il concerto dei Lithium riuscirò a vederlo...” sospirò Skylar.

“Sapete, c'è una cosa in tutta questa storia che non capisco!- intervenne Lydia, attirando l'attenzione dei quattro ragazzi. -a cosa serve quel sasso? Quello che ha rubato Sydney e per cui tre Encantados hanno lottato per avere, per poi rinunciarvi alla prima sconfitta?”

“Tu ce l'hai ancora, vero?” domandò Kyle, e Tyler annuì, tirando fuori la pietra dalla sua tasca e mostrandola ai loro amici.

“C'è qualcosa che mi sfugge.” sussurrò Lydia.

 

  
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